La luce costa meno, bollette dell’elettricità in calo del 55,3%

Aggiornamento dell’Arera per le tariffe dell’energia elettrica. Scendono i prezzi per gli utenti in mercato tutelato per la forte riduzione delle quotazioni all’ingrosso. Attuati gli interventi del governo dell’ultimo decreto, per il II trimestre 2023 riattivati gli oneri generali, ancora azzerati quelli del gas, rafforzati i bonus sociali. 

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La luce costa meno, bollette dell'elettricità in calo del 55,3%La luce costa meno, con le bollette dell’elettricità che calano del 55,3%. E’ quanto delineato dall’Arera nell’aggiornamento delle tariffe per il mercato in tutela dell’energia elettrica per il secondo trimestre 2023. (Compara tariffe luce)

In termini di effetti finali – spiega l’Arera – la spesa per la famiglia tipo nell’anno scorrevole, compreso tra il primo luglio 2022 e il 30 giugno 2023, sarà di circa 1.267 euro, pari a +33,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (nel periodo primo luglio 2021 e 30 giugno 2022).

In particolare, per le singole componenti in bolletta per l’energia elettrica la variazione del -55,3% del prezzo finale della famiglia tipo risulta di 23,75 centesimi di euro al kWh (kilowattora) è sostanzialmente legata alla forte diminuzione della voce energia del meno 60,9%, ad un leggero calo della voce dispacciamento del meno 1,2%, ad un adeguamento delle voci di commercializzazione (+0,5%) e all’aumento della voce oneri di sistema (+6,3%) a seguito della loro riattivazione. Rimaste invariate le tariffe di rete regolate (trasporto, distribuzione e misura).

“Siamo in un passaggio nuovo e per un verso ancora delicato di questa lunghissima crisi – osserva il presidente dell’Arera Stefano Besseghinii prezzi all’ingrosso del gas evidenziano un mercato che ha preso sul serio lo sforzo europeo di diversificazione e di consolidamento delle infrastrutture. I segnali li vediamo velocemente trasferiti ai consumatori finali, anche grazie ad un impianto regolatorio che funziona. Non dobbiamo però perdere la focalizzazione sugli impegni presi e sull’implementazione delle scelte fatte”.

Attuando quanto previsto dal governo nel decreto approvato lo scorso 28 marzo, l’Arera è intervenuta sugli oneri generali di sistema azzerandoli anche per il prossimo trimestre per la generalità dei clienti gas e confermando il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con livello Isee fino a 15mila euro (con il livello Isee per le famiglie numerose, con almeno 4 figli a carico, che sale a 30mila euro).

Gli oneri generali di sistema vengono invece riattivati per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche. A tal proposito viene fatto presente che l’Isee ha una validità coincidente con l’anno solare ed è quindi importante ripresentare la dichiarazione sostitutiva unica per ottenere la certificazione per il 2023.

Interventi che si affiancano alla conferma della riduzione Iva sulla gestione calore, sul teleriscaldamento e sul gas al 5%. Sempre per il gas viene gradualmente ridimensionata e poi azzerata nel corso del II trimestre 2023 la componente tariffaria negativa UG2, introdotta da aprile dello scorso anno dall’Arera e applicata ai consumi fino a 5mila standard metri cubi all’anno. Una misura speciale che ha permesso di contrastare per famiglie e piccoli utenti il picco dei prezzi gas.

L’andamento dei mercati energetici ha visto quotazioni all’ingrosso del gas in deciso calo nel trimestre in corso, influenzate da diversi fattori: una domanda europea in riduzione (-13% nel 2022 rispetto al 2021), una ripresa contenuta della domanda asiatica di Gnl, la ripresa operatività o nuovi terminali di liquefazione negli Stati Uniti e di rigassificazione in Europa. Le temperature miti dell’inverno 2022-2023 hanno favorito un limitato utilizzo degli stoccaggi europei (a metà marzo ancora pieni al 57% circa della loro capacità) e i prezzi a termine indicano condizioni meno tese per l’equilibrio di domanda e offerta del gas nel secondo trimestre del 2023.

In questo quadro anche le quotazioni a termine dell’energia elettrica si sono mosse verso il ribasso, dopo i forti cali già registrati. Già nel primo trimestre 2023, in base ai dati di preconsuntivo, il prezzo unico nazionale dell’elettricità infatti è risultato in calo del 36% circa rispetto al quarto trimestre 2022. In base al metodo di calcolo introdotto lo scorso luglio dall’Arera il prezzo del gas per i clienti ancora in tutela, per il gas consumato nel mese di marzo, verrà pubblicato il prossimo 4 aprile 2023.


30/3/23

Bollette, nuove misure e attenzione al risparmio. Arriva decreto da 5 miliardi

Il provvedimento contro il caro-energia è stato approvato dal Consiglio dei ministri per prorogare le agevolazioni per famiglie e imprese in scadenza al 31 marzo. Ci sono quindi bonus sociale per i nuclei con Isee fino a 15mila euro, sconti sul riscaldamento dall’autunno, credito d’imposta per le imprese, proroga dell’Iva al 5% sul gas, oneri di sistema a zero per il gas.

Bollette, nuove misure e attenzione al risparmio. Arriva decreto da 5 miliardi

Un nuovo decreto contro il caro-energia è stato approvato dal Consiglio dei ministri, per prorogare sconti e agevolazioni.

Il provvedimento, che sostanzialmente ha l’obiettivo di continuare ad attenuare le bollette di famiglie e imprese, vale quasi 5 miliardi di euro (4,9 miliardi per la precisione). Sono inclusi anche 1,1 miliardi dedicati alla sanità e alcune misure fiscali come la proroga dei termini per i ravvedimenti.

Il decreto si compone di 22 articoli 

Le ‘nuove’ misure per l’energia sono tarate in base all’evoluzione trimestrale dei prezzi (in discesa) e con una maggiore attenzione al risparmio (che dall’autunno sarà anche premiato).

Il decreto varato dal governo – su proposta del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – arriva a pochi giorni dalla scadenza delle misure contenute nella legge di Bilancio (il 31 marzo).

Bonus sociale fino al 30 giugno

A sostegno delle famiglie è stato prorogato il bonus sociale fino al 30 giugno, cioè lo sconto sulle bollette di luce e gas per i nuclei con Isee fino a 15mila euro; secondo i calcoli del ministero dell’Economia si tratta di una platea di oltre 4,5 milioni.

Dal primo ottobre obiettivo risparmio

Viene introdotto il nuovo incentivo al risparmio energetico per tutti i cittadini, senza limiti di reddito, che a partire dal prossimo primo ottobre al 31 dicembre 2023 avranno un contributo a compensazione delle spese di riscaldamento. I criteri verranno definiti con un decreto del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il ministero dell’Economia. Sarà poi l’Arera (l’Autorità di regolazione per l’energia, l’acqua, i rifiuti) a determinare le modalità applicative e la misura del contributo che verrà erogato, in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche.

Credito d’imposta per le imprese fino a giugno

Le imprese potranno continuare a beneficiare fino al 30 giugno dei crediti d’imposta al 40% e al 45% se nel primo trimestre del 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019.

Proroga dell’Iva al 5% sul gas

Per il gas è confermato il taglio dell’Iva al 5% fino al 30 giugno 2023, con estensione anche al teleriscaldamento e all’energia termica prodotta con il metano.

A zero gli oneri di sistema sul gas

Gli oneri generali di sistema sul gas vengono azzerati per i tre mesi che vanno da aprile a giugno. Allo stesso tempo viene ridotto il contributo introdotto a favore dei consumatori fino a 5mila metri cubi.

Mentre nel decreto non menziona gli oneri sull’elettricità che finora erano stati eliminati; quindi dal prossimo aggiornamento tariffario – che arriverà alla fine del mese – dovrebbero tornare in vigore.

Agevolazioni per fotovoltaico imprese agricole

Per l’anno di imposta 2022 agli imprenditori agricoli che producono e cedono energia fotovoltaica è garantita, per la componente riconducibile all’energia ceduta,
un regime di tassazione più favorevole basato sul minor valore tra il prezzo medio di cessione dell’energia elettrica, determinato dall’Arera, e il valore di 120 euro al Megawattora (MWh).


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