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A cura di: Raffaella Capritti Frank Meyer CEO di E.ON e Caterina Balivo Indice degli argomenti Toggle L’impatto del cambiamento climatico sul lago di GardaIl cambiamento climatico è un fatto #MakeItalyGreen, il progetto lanciato da E.ON durante un bellissimo evento a Manerba sul Garda (BS), nasce con l’obiettivo di sensibilizzare professionisti, aziende, Governo e cittadini sul cambiamento climatico e sull’obbligo di agire subito, perché ognuno di noi può dare il proprio contributo per salvaguardare il Pianeta. Sembra banale ricordarlo, eppure la recente alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, con i suoi devastanti effetti, ci ha ricordato che è necessario intervenire per rendere l’Italia più verde e sostenibile, perché tutti possiamo fare la differenza a sostegno della transizione ecologica. L’impatto del cambiamento climatico sul lago di Garda L’evento, presentato dalla conduttrice Caterina Balivo, madrina dell’oceano per l’UNESCO e Ambassador della campagna di E.ON, ha riunito esperti scientifici, il management di E.ON, istituzioni e associazioni del territorio, che si sono confrontati sull’impatto del cambiamento climatico. Nel nostro paese sono sempre più evidenti gli effetti dell’alternarsi di fenomeni atmosferici estremi, ci stiamo ormai abituando a episodi di siccità estrema che hanno prosciugato laghi e fiumi, seguiti da piogge devastanti. Significativa a questo proposito e di grande impatto l’installazione di creata da E.ON di una barca sospesa sul lago di Garda che mostra che negli ultimi quattro anni il livello del lago si è abbassato di 75 cm con conseguenze critiche per l’ambiente. L’obiettivo di E.ON, azienda che propone soluzioni per rendere gli edifici, i quartieri e le città più green, è creare un movimento collettivo, in cui tutti si sentano protagonisti attivi nella salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo. Frank Meyer CEO di E.ON ha evidenziato che gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più estremi con conseguenze critiche, come dimostrano i 75 cm di acqua persi in pochi anni nel lago di Garda a causa dei lunghi periodi di siccità e della poca neve presente sulle montagne italiane. “La nostra ambizione è sensibilizzare con questa installazione le persone sul cambiamento climatico che richiede che si agisca subito attraverso azioni concrete”. In Italia, ci ha ricordato Frank Meyer, c’è ancora moltissimo da fare “perché non c’è il fotovoltaico su tutti i tetti?” Il CEO di E.ON ha ricordato che ci sono paesi come l’Australia in cui il 30% dei tetti sono coperti da pannelli e passare a case con fotovoltaico su tetto, pompa di calore, sistema di accumulo garantisce una diminuzione dei consumi e delle emissioni di C02 del 70% circa. “Per noi di E.ON Italia questo va oltre il business: la nostra missione è attivarci per creare un futuro migliore e realmente più sostenibile, diffondendo consapevolezza e buone pratiche in tutto il Paese”. Tra i tanti progetti seguiti dall’azienda c’è Mind, un quartiere del futuro, grande, efficiente e 100% CO2 neutral. Frank Meyer ha parlato anche del grande potenziale delle Comunità Energetiche: E.ON ha già avviato in Italia 12 progetti e “nei prossimi anni nel nostro paese si potrebbero realizzare fino a 40mila nuove CER”. In occasione della presentazione della campagna di E.ON #MakeItalyGreen, l’azienda ha organizzato un flashmob nei pressi dell’istmo dell’isola di San Biagio: più di 100 persone, tra dipendenti e cittadini, si sono unite in una catena umana a simboleggiare sia l’effetto del cambiamento climatico che ha portato all’abbassamento dell’acqua sia il movimento attivo e partecipativo a sostegno della transizione energetica: uniti sui può vincere. Il cambiamento climatico è un fatto Il Colonnello Mario Giuliacci noto meteorologo ha aperto il suo intervento sottolineando che l’aumento dell’anidride carbonica, principale responsabile del cambiamento climatico è un fatto: dal 1970 è passata da 320 a 420PPM (parte per milione) “Il ritmo di incremento cresce di anno in anno, se continuiamo così tra 20 anni avremo di nuovo immesso altri 100PPM in atmosfera, con conseguenze critiche sul clima e l’ambiente. Potremmo arrivare al punto di non ritorno”. Istituzioni e associazioni impegnate nella tutela del territorio hanno ricordato che a causa del cambiamento climatico negli ultimi anni ci sono stati impatti sugli ecosistemi lacustri del Garda, con una rarefazione della flora e della fauna autoctone e la proliferazione di specie aliene, tra cui il gambero di fiume alloctono, che sta minacciando la sopravvivenza del gambero di fiume autoctono Austropotamobius pallipes. La buona notizia è che sono tante le azioni messe in campo a sostegno della transizione energetica e della tutela dell’ambiente, grazie anche alla capacità di fare rete tra tutti gli attori e con l’Europa. Da sinistra Mauro Biraghi, Corporate e Marketing Communications Director di E.ON Italia; Gianluca Zanichelli, Direttore Vicario Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO); Massimo Ghidelli, Presidente Consorzio Lago di Garda Lombardia; Frank Meyer, CEO di E.ON Italia; Anna Zaffaroni, Naturalista e divulgatrice scientifica Verdeacqua; Caterina Balivo, conduttrice tv e moderatrice dell’evento; Mario Giuliacci, Meteorologo e docente di meteorologia; Riccardo Podavini, Vicesindaco del Comune di Manerba del Garda; Giovanni Barberi Frandanisa, Segretario Comunale del Comune di Manerba del Garda. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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