Transizione energetica: dai centri commerciali 1,1 GW di energia fotovoltaica

Secondo il Paper di The European House – Ambrosetti, grazie alla superficie potenziale disponibile dei grandi centri commerciali italiani, è possibile attivare 1,1 GW, il 3,5% dell’attuale potenza fotovoltaica, con un beneficio economico di 2 miliardi di euro.

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Transizione energetica: dai centri commerciali 1,1 GW di energia fotovoltaica

In collaborazione con CNCC-Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, The European House – Ambrosetti ha realizzato per la prima volta la mappatura della filiera estesa dei centri commerciali, analizzando il contributo economico, sociale ed energetico che possono dare al Sistema Paese.

Lo studio “Il contributo dei Centri Commerciali per la competitività e la transizione energetica del Paese” ha come obiettivo qualificare il valore economico e sociale generato dalla filiera dei centri commerciali. Il tema è stato presentato e discusso in un evento tra i vertici di aziende di riferimento della filiera e Istituzioni, tra cui il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin e il Segretario Generale dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Guido Stazi.

Una sfida ambiziosa come quella della decarbonizzazione coinvolge necessariamente anche realtà economiche importanti come i centri commerciali” ha dichiarato Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. “Considerato il potenziale del contributo dei centri commerciali alla decarbonizzazione del nostro sistema energetico, credo sia necessario ragionare insieme su assetti normativi e strutturali che potranno favorire il protagonismo dei centri commerciali nella crescita sostenibile del Paese attraverso la transizione energetica” ha concluso il Ministro.

Dai centri commerciali 1,1 GW di energia fotovoltaica

Per delineare il contributo alla transizione energetica, The European House – Ambrosetti ha realizzato una survey rivolta ad un campione rappresentativo di aziende associate al Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali. È emerso come la transizione energetica sia determinante per la competitività economica del settore: nella metà dei centri commerciali intervistati, infatti, i costi energetici rappresentano più del 20% dei costi totali e per un quarto delle strutture commerciali in esame i costi energetici oscillano tra il 10 e il 20% del totale.

Dai centri commerciali 1,1 GW di energia fotovoltaica

Altro dato importante è la consapevolezza dell’importante ruolo che i centri commerciali possono giocare per la transizione energetica del Paese. Quasi 6 intervistati su 10 ritengono di poter essere attori rilevanti e attivi. Le caratteristiche dei centri commerciali, evidenzia lo studio, sono di fatto un unicum del panorama economico nazionale, in grado di rendere disponibili ampie superfici per l’installazione di pannelli fotovoltaici.

Tenendo conto della superficie potenzialmente disponibile, circa 13 milioni di m2, dello spazio necessario per l’installazione di ogni pannello e l’esposizione delle superfici che devono essere orientate adeguatamente, è stata stimata una potenza fotovoltaica massima installabile nei centri commerciali di circa 1,1 GW (il 3,5% dell’attuale installato fotovoltaico). Una potenza pari alle emissioni catturate da 5,5 milioni di alberi. Non solo, continua lo studio, installare 1,1 GW di pannelli fotovoltaici dimezzerebbe le emissioni totali del settore e genererebbe un beneficio economico complessivo per il Paese (lungo tutta la vita utile della tecnologia fotovoltaica) di circa 2 miliardi di Euro, pari alla metà degli investimenti attuali della filiera dei centri commerciali.

Il valore economico e sociale dei centri commerciali

I risultati della mappatura dei centri commerciali evidenziano la loro rilevanza per la competitività e lo sviluppo del Paese: nel 2022 sono, infatti, 730 mila gli occupati, 4 miliardi di euro gli investimenti realizzati, 130 miliardi di euro di fatturato e 57 miliardi di euro di valore aggiunto (pari a circa il 3% del PIL italiano). “La filiera dei centri commerciali rappresenta un volano di crescita economica per il Paese” ha commentato Valerio De Molli, Managing Partner e CEO di The European House – Ambrosetti.

Per questo lo studio contiene una serie di raccomandazioni che permettano ai centri commerciali di dispiegare il loro pieno potenziale, soprattutto dal punto di vista energetico:

  • estendere il perimetro dimensionale prevedendo la partecipazione delle grandi imprese anche per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER);
  • prevedere la possibilità per i centri commerciali di beneficiare della tariffa incentivante anche per impianti con potenza maggiore di 1 MW per garantire la sostenibilità economica dell’investimento;
  • rafforzare con intervento normativo ad hoc, e non solo interpretativo tramite FAQ del Ministero, la possibilità per i centri commerciali di costituire un soggetto giuridico per i gruppi di autoconsumo collettivo;
  • prevedere la possibilità di beneficiare degli incentivi statali per la realizzazione degli impianti rinnovabili non solo per realtà in comuni fino a 5.000 abitanti;
  • prevedere, nei casi di energia autoprodotta e consumata all’interno delle parti comuni dei centri commerciali, un incentivo nella stessa misura prevista dall’attuale normativa per l’energia condivisa tra più utenze.

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