Solar Heat Europe: troppo lenta la crescita del solare termico, accelerare la decarbonizzazione del calore

Solar Heat Europe ha pubblicato il Rapporto dedicato al 2023: lo scorso anno è stata installata una capacità di 1,8 milioni di m² di nuovi collettori solari termici. Troppo poco se si vogliono raggiungere gli obiettivi climatici richiesti. Sono necessari incentivi chiari e politiche di sostegno a lungo termine.

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Solar Heat Europe: troppo lenta la crescita del solare termico, accelerare la decarbonizzazione del calore

In occasione dell’Assemblea Generale tenutasi a Bruxelles, l’Associazione Solar Heat Europe ha pubblicato il Rapporto Solar Thermal Market Outlook 2023/2024 che mostra che il settore non sta crescendo quanto dovrebbe.
Lo scorso anno sono stati installati impianti per una capacità di 1,8 milioni di m² ma siamo lontani da quanto necessario per garantire un’energia efficiente, resiliente e prodotta nell’UE per edifici e utenti industriali.

Solare termico: panorama attuale e sviluppo di mercato

In Europa circa undici milioni di tetti sono già dotati di collettori solari termici, generando 41 GWth di capacità cumulativa. Eppure il rapporto di Solar Heat Europe evidenzia un rallentamento della crescita del settore nel 2023 rispetto all’anno precedente. L’aumento della capacità installata lo scorso anno è stato infatti dello 0,6%.

Solare termico: i dati in UE nel 2023

“L’impulso che abbiamo visto nel 2022 verso una maggiore sicurezza energetica sembra essersi perso nel 2023”, ha dichiarato Valérie Séjourné, Managing Director di Solar Heat Europe.

La crescita del mercato varia significativamente tra i paesi, con un incremento del +70% nel Regno Unito, un modesto +8% in Francia e un preoccupante -43% in Germania, dovuto agli effetti collaterali negativi della Heat Law. Complessivamente, la capacità installata di nuovi collettori solari in Europa è cresciuta di 1,8 milioni di m². Questo aumento è stato supportato da grandi progetti, tra cui reti di teleriscaldamento solare in Germania e Austria e iniziative per la decarbonizzazione industriale in vari paesi europei, in particolare in Francia e Spagna con progetti che raggiungono rispettivamente 11 e 30 MWth .

L’Italia, che comunque rimane il terzo paese in Europa per installazioni, dopo Germania e Gran Bretagna, nel 2023 ha registrato un calo di oltre il 30%.

Dati solare termico in Europa nel 2023. -31% per l'Italia

“Anche se abbiamo assistito a dinamiche di mercato diverse a seconda dei Paesi e dei segmenti di mercato, il ritmo della decarbonizzazione del calore è ben lontano da quello di cui l’Europa ha bisogno per raggiungere i suoi obiettivi di sicurezza climatica ed energetica, soprattutto considerando che molte aziende che producono tali tecnologie sono PMI con sede nell’UE”, ha continuato Valérie Séjourné.

Il settore apprezza l’impegno preso a livello Comunitario che offre segnali chiari ai 27 Stati membri per l’adozione delle rinnovabili: il pacchetto “Fit for 55” dell’UE, la direttiva Case Green, l’impegno per il teleriscaldamento pulito ed efficiente entro il 2050 e l’ETS per la decarbonizzazione industriale.

Guglielmo Cioni, Presidente di Solar Heat Europe, ha sottolineato l’importanza di implementare rapidamente tutte queste misure per dare al settore del calore la visibilità che merita e per supportare adeguatamente il solare termico. “Il nostro settore fornisce calore resiliente, off-grid, prodotto nell’UE e affidabile. Esortiamo i responsabili politici a livello nazionale a dare un chiaro sostegno, poiché tutte le rinnovabili sono necessarie in questa corsa verso la neutralità climatica e devono essere sostenute equamente per una transizione energetica resiliente e di successo”.

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