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A cura di: Tommaso Tetro L’Italia va oltre il 75% di riciclo degli imballaggi, e supera abbondantemente i target europei al 2030. Un vero e proprio “balzo” in avanti, sia pure nel cuore di un settore che è già un’eccellenza del Paese, come viene annunciato dalla nuova relazione generale del Conai, il Consorzio nazionale imballaggi. Più di 10 milioni di tonnellate riciclate Nel 2023 il nostro Paese ha infatti riciclato il 75,3% dei rifiuti di imballaggio, pari a 10 milioni e 470mila tonnellate su un totale di 13 milioni e 899mila tonnellate immesse al consumo. Si tratta di una percentuale di riciclo in forte crescita rispetto al 71% del 2022, anche per via di una riduzione dei pack immessi al consumo in Italia. Carta, legno, plastica In particolare sono state riciclate 418mila tonnellate di acciaio, 59mila di alluminio, 4 milioni e 674mila di carta, 2 milioni e 164mila di legno, 1 milione e 55mila di plastica tradizionale e circa 44mila di bioplastica compostabile, 2 milioni e 46mila di vetro. E se alle cifre del riciclo si sommano quelle del recupero energetico, quindi la termovalorizzazione, il totale di imballaggi recuperati e non finiti in discarica arriva a 11 milioni e 804mila tonnellate. Cioè l’85% dei pack immessi al consumo. Cresce anche riutilizzo Nel 2023 sono in crescita anche i quantitativi di imballaggi riutilizzati: più di un milione e 200mila tonnellate; i più diffusi sono gli imballaggi in legno, come i pallet, e le bottiglie in vetro a rendere della ristorazione. Le città come miniere I risultati – viene poi spiegato – sono stati “trainati dalla crescita dei rifiuti di imballaggio riciclati dalle raccolte urbane, diventate vere miniere metropolitane”. Il Sistema consortile ha dato 696 milioni di euro ai Comuni italiani, con l’accordo nazionale con Anci, per coprire i costi di ritiro dei rifiuti di imballaggio in modo differenziato. Nel 2023 sono stati 7.242 i Comuni che hanno stipulato almeno una convenzione con il sistema consortile, per una popolazione servita pari al 96% degli italiani. Si tratta – osserva la direttrice generale del Conai, Simona Fontana – di “un balzo in avanti del riciclo incoraggiante, seppur in un contesto di produzione industriale in frenata. I quantitativi di materia riciclata crescono, e confermano il settore del riciclo degli imballaggi come strategico per l’economia circolare nazionale. I risultati 2023 superano i target Ue previsti al 2030, fissati al 70%, nonostante un contesto generale difficile per le imprese italiane”. Il balzo in avanti della percentuale di riciclo è infatti il risultato di una crescita delle quantità di rifiuti di imballaggio riciclati a fronte della contestuale riduzione dei quantitativi di packaging immessi sul mercato nazionale nel 2023. Innovazione e tecnologie L’Italia è leader per riciclo pro-capite di imballaggi – osserva Fontana – ora devono aumentare anche le percentuali di intercettazione degli altri rifiuti “per rendere sempre più circolare la nostra economia”. Il nuovo Regolamento europeo – conclude Fontana – “chiederà tassi di intercettazione dei pack sempre più alti: dobbiamo continuare a lavorare per aumentare quantità e qualità delle raccolte differenziate degli imballaggi. Per migliorare ancora saranno importanti le innovazioni a monte, nella progettazione di imballaggi sempre più riciclabili e rigenerabili, e a valle, nelle tecnologie di riciclo in grado di recuperare materiale”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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