Fotovoltaico galleggiante, l’impianto ibrido di Enel che unisce idroelettrico e solare

La ricerca di soluzioni sempre più avanzate per produrre energia rinnovabile e sostenibile ha fatto un nuovo passo in avanti: l’ibridizzazione fra energia idroelettrica e solare. Venaus, l’impianto realizzato da Enel Green Power in Valle di Susa

Fotovoltaico galleggiante, l'impianto ibrido di Enel che unisce idroelettrico e solare
img by Enel Group

Anche in Italia si parla sempre di più di fotovoltaico galleggiante e dei numerosi vantaggi che può garantire. Enel Green Power ha fatto un passo in avanti realizzando una soluzione nata dall’ibridizzazione tra energia solare e idroelettrica. Il progetto è stato sviluppato nel 2020 nell’Innovation Lab di Catania in collaborazione con NRG, con l’installazione della prima piattaforma galleggiante sperimentale, una piccola “isola fotovoltaica” da 30 kW. Ora l’impianto è stato adottato nella centrale di Venaus, in Piemonte, non lontano dal confine con la Francia.

L’innovativo impianto è stato realizzato utilizzando lo specchio d’acqua di un grande bacino di servizio della centrale idroelettrica operativa dalla fine degli anni Sessanta.

Vantaggi dell’ibridizzazione solare-idroelettrica

L’ibridizzazione tra solare e idroelettrico offre notevoli benefici per entrambe le tecnologie. In confronto a un classico impianto fotovoltaico, le performance dei pannelli solari migliorano grazie alle temperature relativamente più basse dovute alla vicinanza dell’acqua su cui galleggiano: con l’aumento della temperatura, infatti, l’efficienza dei pannelli fotovoltaici diminuisce gradualmente.

L’acqua del bacino può essere utilizzata per la loro pulizia, riducendo il consumo di risorse idriche; inoltre, l’impianto funge da barriera termica, limitando l’evaporazione. Non meno importante, si minimizza il consumo di suolo e non si altera il paesaggio, poiché il bacino che ospita l’impianto è artificiale e non un lago naturale.

Monitoraggio avanzato e tecnologie all’avanguardia

L’ibridizzazione della centrale permette anche un miglior monitoraggio da remoto, grazie al sistema SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition), solitamente adottato per i sistemi fotovoltaici e ora integrato con l’impianto idroelettrico, permettendo così di monitorare in tempo reale lo stato e le prestazioni delle varie componenti.

L’impianto ha una potenza di circa 1 MW e una produzione annua attesa di circa 1.200 MWh, e prevede l’installazione di moduli fotovoltaici bifacciali di nuova generazione, prodotti dalla 3Sun di Catania, che sono dotati di celle solari in grado di assorbire la luce su entrambi i lati, riuscendo dunque a captare sia la radiazione solare diretta che quella riflessa, generando più elettricità a parità di superficie occupata.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Tema Tecnico

Solare fotovoltaico

Le ultime notizie sull’argomento



Secured By miniOrange