Impianto termico o di climatizzazione (invernale/estiva): tipologie, caratteristiche e componenti 26/03/2025
Sebbene l’UE abbia dimostrato un forte impegno nell’affrontare le conseguenze del riscaldamento globale, la recente relazione della Corte dei conti europea 15/2024, “L’adattamento ai cambiamenti climatici nell’UE – L’azione non sta al passo con l’ambizione” evidenzia una significativa discrepanza tra le ambizioni politiche e l’effettiva attuazione delle misure necessarie di adattamento al cambiamento climatico. La relazione punta i riflettori sui ritardi e sulle difficoltà operative che potrebbero mettere a rischio la resilienza climatica del Vecchio Continente. Considerando l’aumento esponenziale degli eventi climatici estremi – dalle ondate di calore alle inondazioni – è essenziale analizzare le lacune nell’attuazione delle politiche e capire come l’UE possa rispondere a queste sfide sempre più pressanti. L’UE: un quadro normativo solido ma poco attuato La politica climatica dell’UE non è priva di ambizione. Dal 2013, con l’introduzione della prima strategia di adattamento, fino alla sua revisione nel 2021, l’Unione ha cercato di garantire che gli Stati membri sviluppassero strategie in grado di mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici. Tuttavia, come rilevato dalla Corte dei conti europea, c’è una sostanziale distanza tra le politiche sulla carta e la loro reale applicazione. Gli eventi climatici estremi nell’UE – come le siccità e le inondazioni del 2024 – hanno causato perdite economiche di circa 26 miliardi di euro all’anno negli ultimi dieci anni. Una cifra destinata a crescere se l’aumento delle temperature globali non verrà contenuto. La Corte sottolinea che i costi dell’inazione potrebbero salire fino a 175 miliardi di euro all’anno, se la temperatura globale aumentasse di 3°C rispetto ai livelli preindustriali. In questo contesto, l’adattamento non è più un’opzione ma una necessità urgente. Nonostante il quadro di riferimento, i dati forniti dalle strategie nazionali di adattamento in Paesi come Francia, Estonia, Austria e Polonia sono spesso obsoleti, con costi delle misure di adattamento sottostimati o addirittura ignorati. Inoltre, molti enti locali, come dimostrato da un’indagine su 400 comuni, non conoscono le strategie dell’UE né utilizzano strumenti come Climate-ADAPT o Copernicus, fondamentali per pianificare gli interventi per l’adattamento climatico. Progetti climatici: risultati contrastanti e il rischio di “maladattamento” Un altro aspetto che desta preoccupazione riguarda l’efficacia dei progetti di adattamento implementati. La relazione della Corte evidenzia come oltre la metà dei progetti analizzati abbia gestito correttamente i rischi climatici, ma emergono anche casi di maladattamento – un fenomeno che, invece di ridurre, aumenta la vulnerabilità ai cambiamenti climatici. Esempi tipici di maladattamento includono progetti di irrigazione per colture ad alta intensità idrica, nonostante la crescente scarsità d’acqua, o l’investimento in infrastrutture per la produzione di neve artificiale, a scapito dello sviluppo di forme di turismo sostenibile. Anche iniziative come il ripascimento delle spiagge – l’aggiunta di sabbia per combattere l’erosione costiera – offrono solo soluzioni temporanee, non affrontando il problema a lungo termine. Un ulteriore problema è la coesistenza, talvolta conflittuale, degli obiettivi di adattamento climatico con altre priorità politiche, come la competitività economica o lo sviluppo regionale. In alcuni casi, sono stati concessi permessi per nuove costruzioni in aree a rischio di inondazione, vanificando così gli sforzi di protezione. Questo dimostra come la mancanza di coordinamento tra diverse aree politiche possa compromettere l’efficacia delle misure di adattamento. Anche la distribuzione dei finanziamenti rappresenta una sfida. Poiché l’adattamento climatico è una politica trasversale, i fondi provengono da diverse fonti, come i programmi per l’agricoltura, la coesione territoriale o la ricerca. Ciò rende difficile monitorare l’allocazione delle risorse e verificare se siano effettivamente destinate agli scopi previsti. Attualmente, le relazioni degli Stati membri sui progressi nell’adattamento sono spesso descrittive e carenti di dati misurabili, rendendo impossibile valutare concretamente i risultati. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
23/04/2025 Il settore energetico dell'UE guida la riduzione delle emissioni di gas serra nel 2023 Il 2023 ha rappresentato un anno di svolta per l’Unione Europea nella sua ambiziosa corsa verso ...
22/04/2025 22 aprile, Earth Day 2025: Our Power, Our Planet Il 22 aprile si celebra la Giornata della Terra 2025 con il tema "Our Power, Our ...
16/04/2025 Europa e crisi climatica: il report Copernicus 2024 conferma un continente sempre più fragile A cura di: Raffaella Capritti Il report Copernicus 2024 rivela un’Europa sempre più esposta alla crisi climatica: caldo estremo, alluvioni e ...
15/04/2025 Le città europee accelerano sugli investimenti per transizione ecologica e infrastrutture sociali Le città europee aumentano gli investimenti per transizione ecologica, edilizia sociale e infrastrutture resilienti.
14/04/2025 Tecnologie energetiche emergenti: tra slancio innovativo e incertezze di mercato Analisi delle tecnologie energetiche emergenti secondo l'IEA, tra progressi, rischi e necessità di investimenti.
12/04/2025 Green Energy Day: impianti rinnovabili aperti e visitabili 12 aprile, Green Energy Day: una giornata per capire l'importanza della transizione energetica andando a visitare ...
09/04/2025 Acciaio verde per una decarbonizzazione possibile e necessaria A cura di: Erika Bonelli Acciaio verde: pressioni industriali e inerzia politica possono rallentare la necessaria decarbonizzazione del settore.
02/04/2025 Rete elettrica UE: servono investimenti per evitare il blackout della transizione energetica La rete elettrica dell’UE è obsoleta e inadatta a sostenere la transizione energetica. Servono investimenti massicci, ...
01/04/2025 ISH 2025: digitalizzazione e sostenibilità per l'edilizia del futuro A cura di: Laura Murgia Tecnologia, innovazione e soluzioni intelligenti hanno caratterizzato ISH 2025, appuntamento imprescindibile per il settore HVAC.
31/03/2025 La Giornata internazionale Rifiuti Zero 2025 dedicata alla moda e ai tessuti A cura di: Fabiana Valentini Si celebra il 30 marzo lo Zero Waste Day 2025 che si concentra sul mondo della ...