Klimahouse 2025: ricostruire il futuro tra natura, uomo e architettura

Klimahouse

Klimahouse 2025: 400 espositori e 35.000 visitatori attesi a Bolzano dal 29 gennaio al 1 febbraio. La fiera internazionale dedicata all’edilizia responsabile e sostenibile festeggia 20 anni con un programma ricco sul tema della rigenerazione urbana, natura e architettura.

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Klimahouse 2025: ricostruire il futuro tra natura, uomo e architettura

Dal 29 gennaio al 1° febbraio 2025, Bolzano ospiterà la 20esima edizione di Klimahouse, la fiera di riferimento per l’edilizia responsabile e l’efficienza energetica. Con 400 espositori e 35.000 visitatori attesi, l’evento si conferma un’occasione imperdibile per professionisti, imprese e appassionati di innovazione sostenibile ed edilizia green. L’edizione di quest’anno ruoterà attorno al tema della rigenerazione, con un focus su come ricostruire un rapporto armonioso tra natura, uomo e architettura per progettare un futuro più resiliente.

La natura come alleata: riflessioni di Annalisa Metta

In occasione della conferenza stampa di presentazione che si è svolta presso gli spazi di Green Media Lab, guidata da Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano in questa nuova veste di moderatore che ha saputo gestire con padronanza e sicurezza, sono state presentate le novità di questa edizione, sottolineando l’importanza di un approccio integrato che unisca in un dialogo continuo architetti, ingegneri, imprese e istituzioni.

In questi anni Klimahouse è diventata un punto di riferimento per tutti coloro che credono in un futuro più sostenibile. Con l’edizione 2025 che ne celebra il ventesimo anniversario, possiamo dire con orgoglio che Klimahouse durante tutto questo tempo ha contribuito a cambiare profondamente il panorama dell’edilizia italiana“, ha sottolineato Thomas Mur

Si è poi parlato dell’importanza della natura in edilizia, anche attraverso una serie di interessanti interventi di esperti e professori.

Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano
Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano

Molto interessante l’intervento, profondo e provocatorio, di Annalisa Metta Professoressa in Architettura del Paesaggio all’Università Roma Tre, che ha messo in discussione il nostro rapporto con la natura nelle città e il significato della rigenerazione urbana.

L'intervento della Professoressa Annalisa Metta esperta di Architettura del Paesaggio presso l’Università Roma Tre alla presentazione di Klimahouse
Un momento dell’intervento della Professoressa Annalisa Metta sul tema “Il paesaggio è un mostro. Progettare con la natura”

La natura, secondo la Professoressa, non deve essere vista come un trofeo o come una materia da controllare, ma come un’entità viva e indipendente. Questo approccio richiede un ripensamento radicale del nostro modo di progettare le città, spingendoci a lasciarci alle spalle la visione antropocentrica che domina l’urbanistica contemporanea.

Metta ha sollevato domande provocatorie partendo dalla considerazione che vediamo la natura da una prospettiva umana, capace dunque di soddisfare i nostri desideri, mentre dovremmo cambiare la prospettiva e pensare che facciamo parte di un tutto: “Stiamo tappezzando le città di tetti e pareti verdi perché vogliamo un ambiente più sano o perché ci sentiamo in colpa per aver sfruttato la natura fino all’esaurimento? Vogliamo mostrare la natura come un trofeo, continuando ad averne il controllo? Possiamo immaginare che la natura ci aiuti a vivere meglio, ma che sia anche libera di esprimersi?”.

Per dare concretezza alla sua visione, la Professoressa Metta ha citato due casi emblematici in cui la natura è stata lasciata libera di rigenerarsi, dimostrando il suo potenziale nel trasformare gli spazi urbani.

Il giardino progettato da Teresa Galí-Izard a Barcellona
Teresa Galí-Izard, nota paesaggista e direttrice del Master in Architettura del Paesaggio all’ETH di Zurigo, ha creato un giardino in cui le dinamiche naturali non sono state controllate o manipolate, ma osservate e lasciate evolvere nel tempo. Questo approccio, definito “essere vivi”, ha permesso alla natura di esprimere liberamente le proprie potenzialità, trasformando lo spazio in un ecosistema autentico.

Un aeroporto abbandonato in Germania trasformato in parco urbano
Un altro esempio portato dalla Professoressa riguarda un ex aeroporto tedesco, circondato da ettari di asfalto, inizialmente destinato a demolizione. Smaltire l’asfalto sarebbe stato insostenibile, lo spazio dunque è stato aperto al pubblico e lasciato alla rigenerazione naturale. Attraverso un percorso centrale utilizzato per attività come il pattinaggio e alcune aperture nell’asfalto, la natura ha gradualmente riconquistato l’area. Nel tempo, il sito è passato da un semplice giardino a un parco e infine a una vera e propria foresta, dove i frammenti di asfalto convivono con la vegetazione, raccontando la storia del luogo.

Klimahouse 2025: un viaggio tra sostenibilità e innovazione

Klimahouse 2025 celebra dunque un traguardo importante: vent’anni di impegno verso un’edilizia più sostenibile e innovativa. L’evento di quest’anno sarà in particolare dedicato a capire come la rigenerazione urbana e l’architettura possano dialogare con la natura per affrontare le sfide del cambiamento climatico e della crisi ambientale.

Daniel Degasperi, Brand Manager di Klimahouse Fiera Bolzano, ha presentato il programma dei contenuti della prossima edizione.

Tanti come sempre gli appuntamenti a corredo della parte espositiva.

A partire dal Klimahouse Congress, in programma il 31 gennaio e il 1° febbraio. Curato in collaborazione con l’Agenzia CasaClima, il congresso ospiterà progettisti visionari e leader internazionali che presenteranno idee e soluzioni per la rigenerazione urbana e la trasformazione degli spazi urbani in ecosistemi viventi.

Ulrich Klammsteiner, Direttore tecnico dell’Agenzia CasaClima, ha sottolineato l’importanza del tema della rigenerazione: “Klimahouse non è solo una vetrina, ma un laboratorio di idee che promuove il dialogo tra innovazione e sostenibilità. L’edizione 2025 vuole essere un momento di ispirazione per costruire città più vivibili e resilienti.”

Un altro highlight sarà il Klimahouse Future Hub, sviluppato in collaborazione con PoliHub, l’acceleratore del Politecnico di Milano. Un’area ancora più ampia degli scorsi anni che ospiterà 20 startup innovative, impegnate nello sviluppo di tecnologie in 5 diversi settori quali: nuovi materiali, energy, wellness e salubrità degli edifici, AI e soluzioni circolari. Durante la fiera sarà riconosciuto un premio alla miglior Start-up.

Protagonista il legno: Wood Architecture Prize e formazione d’eccellenza

Dopo il successo delle prime due edizioni torna il Wood Architecture Prize by Klimahouse, il premio nazionale che celebra l’eccellenza nell’architettura in legno, promosso con il patrocinio e il contributo scientifico dell’Università Iuav di Venezia e del Politecnico di Torino e con la collaborazione di PEFC Italia – Associazione senza fini di lucro che promuove la gestione forestale sostenibile e UNCEM – Unione nazionale Comuni Comunità Enti Montani.

La giuria, presieduta dall’Architetto Manuel Benedikter, ha selezionato i 12 finalisti e svelerà i vincitori durante la manifestazione. Rispetto gli scorsi anni la giuria ha ricevuto più progetti dedicati all’edilizia pubblica, il che dimostra un’attenzione crescente da parte delle istituzioni.
Benedikter ha commentato: “La qualità dei progetti è cresciuta esponenzialmente. Sempre più istituzioni riconoscono il legno come materiale chiave per un’edilizia sostenibile”.

In parallelo, verrà lanciata la seconda edizione della Wood Architecture Academy, un master breve curato dai migliori studi di architettura a livello mondiale. Alessandro Cecchini, direttore di YACademy, ha sottolineato il valore formativo dell’iniziativa: “Grazie a Klimahouse, giovani talenti possono entrare in contatto con i grandi protagonisti del settore e contribuire attivamente al futuro dell’architettura in legno.”

Una fiera per costruire il futuro

Klimahouse 2025 non è solo una fiera, ma anche uno spazio di riflessione sul futuro del nostro habitat e un’occasione per condividere idee e innovazioni per l’edilizia green, capace di contrinuire al cambiamento. Gli espositori proporranno soluzioni che spaziano dai materiali sostenibili alle tecnologie smart per il risparmio energetico, mentre i convegni offriranno momenti di confronto su come trasformare le città in ambienti più sostenibili e a misura d’uomo.

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