Sviluppo delle rinnovabili in Italia: una missione possibile, da condurre in maniera scientifica 04/04/2025
Risparmio energetico e cambiamento climatico: come l’efficienza energetica può contribuire alla sostenibilità globale 08/04/2025
Impianto termico o di climatizzazione (invernale/estiva): tipologie, caratteristiche e componenti 26/03/2025
A cura di: Raffaella Capritti Indice degli argomenti Toggle Bollette luce e gas: un rincaro complessivo di 272 euro per famiglia tipoGas: l’inverno 2024-2025 sarà il più caro di sempreEfficienza energetica: la soluzione al caro bolletteCome risparmiare sulle bollette luce e gasCaro bollette luce e gas per i condomini: aumenti fino al 27% nella stagione termica 2024/2025Impatto sulla spesa dei condominiCoordinamento FREE: la questione energetica deve essere prioritariaFaq Aumenti bollette di luce e gasQuanto incideranno gli aumenti delle bollette sulle imprese nel 2025?Come possono le famiglie e le imprese ridurre l’impatto degli aumenti delle bollette nel 2025?Quali sono le principali cause degli aumenti delle bollette di luce e gas nel 2025? Le famiglie italiane si preparano a un inverno segnato da aumenti record per le bollette luce e gas. Secondo le ultime stime, il 2024-2025 sarà caratterizzato da un incremento del 30% per il prezzo dell’energia e un picco storico per il gas, complici fattori geopolitici e climatici. Bollette luce e gas: un rincaro complessivo di 272 euro per famiglia tipo Le proiezioni basate sull’analisi degli indici PSV (punto di riferimento per determinare il prezzo del gas naturale all’ingrosso, che dovrebbe aumentare del 28%) e PUN (l’indicatore del prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica, che si prevede aumenterà del 30%) evidenziano rincari importanti. Secondo Facile.it la spesa media annuale di una famiglia tipo aumenterà, tra luce e gas, di 272 euro, passando da 2.569 euro a 2.841 euro (+11%). In particolare per l’energia elettrica è previsto un aumento di 96 euro , con un costo annuo che salirà a 921 euro; per il gas naturale l’incremento dovrebbe essere di 176 euro, portando la spesa totale a 1.920 euro. Questi dati sono particolarmente rilevanti per chi ha contratti a prezzo indicizzato, maggiormente esposti alle fluttuazioni dei mercati internazionali. Gas: l’inverno 2024-2025 sarà il più caro di sempre L’analisi di ECCO, think tank italiano per il clima, mostra aumenti significativi rispetto al periodo di crisi 2022-2023 e al pre-Covid. A Milano, ad esempio, i costi per riscaldare un’abitazione di 70 mq in classe energetica G raggiungeranno 1.403 euro, con un incremento di 232 euro rispetto al 2022-2023 (+20%) e +68% rispetto al pre-covid. Roma e Palermo registrano rincari simili, con aumenti meno pronunciati al Sud. Perché i prezzi del gas sono in aumento? Prova a rispondere ECCO, che sottolinea che tra le cause principali che hanno portato il prezzo del gas a raggiungere i 48€/MWh ci sono l’instabilità geopolitica nei Paesi fornitori, le temperature di quest’inverno più rigide rispetto allo scoro anno e l’inefficienza energetica del parco abitativo italiano, tra i peggiori d’Europa. Efficienza energetica: la soluzione al caro bollette Sempre l’analisi di ECCO evidenzia che una casa in classe energetica A può ridurre la bolletta del gas del 60-65% rispetto a una in classe G, con un risparmio annuo fino a 1.400 euro. Tuttavia, la discontinuità nelle politiche di incentivazione sta penalizzando le famiglie. Secondo gli esperti, mantenere agevolazioni come l’Ecobonus al 65% è fondamentale per sostenere l’efficienza energetica, favorire l’occupazione e contribuire agli obiettivi climatici. L’efficienza non solo riduce i costi per le famiglie, ma garantisce benefici a lungo termine per l’economia e l’ambiente. Come risparmiare sulle bollette luce e gas Per risparmiare sulla bolletta è fondamentale adottare alcune strategie pratiche. Anzitutto, è importante confrontare le offerte disponibili sul mercato libero, partendo da un’analisi accurata delle condizioni contrattuali indicate nella “bolletta di dettaglio“. Questo documento consente di valutare sia la componente fissa, che rimane invariata indipendentemente dai consumi, sia quella variabile, che dipende dall’energia effettivamente utilizzata. Optare per contratti a prezzo bloccato può essere una scelta strategica per proteggersi dalle fluttuazioni del mercato, mentre strumenti come il Portale Offerte ARERA consentono di individuare facilmente le proposte più vantaggiose. Allo stesso tempo, è possibile ridurre i consumi quotidiani adottando alcune semplici accortezze, come l’installazione di termostati intelligenti per gestire al meglio il riscaldamento, la sostituzione di elettrodomestici obsoleti con modelli a basso consumo e l’utilizzo di prese smart per eliminare gli sprechi legati agli apparecchi in stand-by.. L’efficientamento energetico dell’abitazione rappresenta un’altra leva importante per contenere i costi. Investire nell’isolamento termico, installare pompe di calore e valutare la realizzazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo sono interventi che, nel medio-lungo termine, possono garantire un risparmio significativo. Inoltre, è essenziale sfruttare le agevolazioni disponibili, come l’Ecobonus per la riqualificazione energetica e i Bonus sociali per luce e gas destinati alle famiglie con ISEE inferiore a una determinata soglia. Per le imprese, la gestione oculata dei contratti di fornitura può fare la differenza. Valutare la possibilità di accedere al mercato all’ingrosso o stipulare contratti a lungo termine consente di ottenere condizioni più favorevoli e stabilizzare i costi dell’energia. Un altro aspetto importante è la riduzione degli sprechi energetici: attraverso un audit energetico è possibile individuare inefficienze nei processi produttivi e intervenire sostituendo macchinari energivori con soluzioni più efficienti. L’automazione degli impianti di illuminazione e climatizzazione, supportata da sistemi di Building Energy Management System (BEMS), può ulteriormente ottimizzare i consumi. Parallelamente, investire nelle energie rinnovabili rappresenta una scelta strategica per ridurre la dipendenza dalla rete elettrica. L’installazione di impianti fotovoltaici può abbattere i costi energetici aziendali, mentre la stipula di Power Purchase Agreement (PPA) con fornitori di energia rinnovabile consente di accedere a tariffe più stabili e competitive. Caro bollette luce e gas per i condomini: aumenti fino al 27% nella stagione termica 2024/2025 Con l’arrivo dell’inverno e l’instabilità dei mercati energetici, i condomini italiani si trovano ad affrontare previsioni di aumento significative per le bollette di luce e gas nella stagione termica 2024/2025. Secondo i dati forniti da EnergyUp, società nata dalla collaborazione tra VeryFastPeople e Illumia specializzata nell’energia per utenze condominiali, i rincari saranno particolarmente pesanti per il gas, con incrementi stimati fino al 27% rispetto alla stagione precedente. Anche l’energia elettrica subirà un rincaro, seppur più contenuto, pari al 9%. Si conferma che i fattori principali che stanno influenzando i rincari per i condomini sono l’instabilità geopolitica: la riduzione delle forniture di gas russo ha costretto l’Europa a diversificare le fonti, aumentando la dipendenza dal Gas Naturale Liquefatto (GNL) proveniente in particolare dagli Stati Uniti, anche se cresce l’offerta del Canada e i mercati europei competono con quelli asiatici, che offrono prezzi più alti per accaparrarsi forniture di GNL, incrementando così l’instabilità dei prezzi. Gli aumenti non si limitano alla materia prima, ma coinvolgono anche costi di trasporto e oneri generali di sistema, che pesano sulle spese condominiali. Impatto sulla spesa dei condomini Secondo le stime, per un condominio medio, con un consumo annuo di 2.600 kWh di energia elettrica e 12.000 Smc di gas, si prevede che per l’energia elettrica l’incremento della spesa sarà del 9%, passando da € 1.111 a € 1.215. L’aumento potenziale del gas potrà arrivare fino al 27% in caso di inverno rigido, con una spesa che potrebbe salire da € 10.790 a € 13.677, a seconda dei consumi e delle temperature stagionali. Francesco Paini, cofondatore di VeryFastPeople, sottolinea l’importanza di una gestione oculata dei contratti di fornitura, “per garantire il massimo controllo sulle spese nei prossimi mesi”. L’aumento dei costi impone una pianificazione attenta e interventi mirati per affrontare un inverno che si prospetta particolarmente oneroso per i condomini italiani. Coordinamento FREE: la questione energetica deve essere prioritaria Il Coordinamento FREE, in collaborazione con Ecofuturo, in un recente webinar ha richiamato l’attenzione sul tema dei continui rialzi dei prezzi di energia elettrica e gas. Durante l’evento, Attilio Piattelli, presidente del Coordinamento, ha evidenziato l’urgenza di affrontare la questione energetica con una strategia politica strutturata. «La crisi del 2022 ha dimostrato come i picchi di prezzo dell’energia abbiano innescato un’inflazione significativa, ridotto la competitività delle imprese e aggravato le difficoltà economiche dei cittadini. Riteniamo utile, urgente e indispensabile che il problema energetico nazionale salga in cima alla lista delle priorità dell’azione politica italiana», ha dichiarato Piattelli. Nonostante un calo rispetto ai picchi del 2022, i costi energetici in Europa restano da tre a cinque volte superiori rispetto agli Stati Uniti. Il rapporto Draghi sottolinea come l’Europa debba accelerare la transizione verso fonti rinnovabili per ridurre la dipendenza dal gas naturale e favorire la stabilità dei prezzi. Tuttavia, il mercato energetico continua a risentire delle fluttuazioni del gas, che, pur rappresentando solo il 20% del mix elettrico, determina spesso il valore marginale dell’energia. In Italia, la situazione è aggravata da una forte dipendenza dal gas naturale, che nel 2022 ha portato la spesa per le importazioni a un record di 85,4 miliardi di euro, un incremento del 588,71% rispetto ai 12,4 miliardi del 2019. Questa vulnerabilità è ulteriormente accentuata da un mix energetico in cui le rinnovabili coprono solo il 43,8%, contro percentuali superiori al 60% in Paesi come Spagna e Germania. Ciò si traduce in un costo medio dell’energia in Italia più alto fino al 40% rispetto alla Spagna e al 30% rispetto alla Germania. Piattelli ha sottolineato come l’aumento della quota di energia rinnovabile possa abbassare significativamente i costi dell’elettricità. Tra maggio e settembre 2024, in Italia, le fonti rinnovabili hanno superato il 50% del mix elettrico, con oltre 1.000 ore in cui i prezzi zonali sono scesi sotto i 65 €/MWh. «La transizione energetica rappresenta non solo una necessità ambientale, ma anche un’opportunità economica per abbassare i costi energetici e garantire stabilità», ha concluso Piattelli. Faq Aumenti bollette di luce e gas Quanto incideranno gli aumenti delle bollette sulle imprese nel 2025? Secondo una nota di Confcommercio del 24 febbraio 2025, le imprese del terziario hanno registrato incrementi significativi nei costi energetici. A gennaio 2025, le bollette elettriche per queste attività hanno segnato un aumento medio del 24% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e del 56,5% rispetto al 2019. Per il gas, l’aumento è stato del 27% rispetto al 2024 e del 90,4% rispetto al 2019. I settori più colpiti includono gli alberghi di medie dimensioni, con una spesa media mensile di circa 10.650 euro, seguiti dai grandi negozi (6.850 euro) e dagli hotel di piccole dimensioni (6.130 euro). Ristoranti e bar hanno affrontato costi mensili rispettivamente di 2.470 e 1.160 euro. Questi aumenti rappresentano un significativo onere per la competitività delle imprese italiane, soprattutto se confrontati con altri Paesi europei. Ad esempio, a gennaio 2025, il costo dell’elettricità in Italia (143 €/MWh) era superiore del 40% rispetto alla Spagna e di quasi il 30% rispetto a Francia e Germania. Inoltre, secondo Confapi, il 77% delle piccole e medie imprese prevede un’incidenza dei rincari energetici sulla produzione aziendale fino al 10% nel 2025, mentre il 19% teme un effetto più pesante, tra il 10% e il 20%. Questa situazione riflette un clima di crescente incertezza, con molte aziende che faticano a gestire l’aumento dei costi energetici senza compromettere la propria competitività rispetto ad altri Paesi europei. Come possono le famiglie e le imprese ridurre l’impatto degli aumenti delle bollette nel 2025? Il Decreto Bollette 2025, attualmente in discussione alla Camera, introduce diverse misure di sostegno per famiglie e imprese. Per le famiglie è per esempio previsto un contributo straordinario di 200 euro sulle bollette energetiche per famiglie con Isee fino a 25mila euro; un bonus fino a 500€ per chi già percepisce il Bonus Sociale Energia. Il passaggio al mercato libero dell’energia elettrica è stato inoltre rinviato al 31 marzo 2027 per famiglie e microimprese vulnerabili e ARERA definirà il servizio di vulnerabilità, con fornitura garantita anche tramite Acquirente Unico S.p.A. fino alla completa transizione. Per quanto riguarda le imprese viene introdotto un fondo per la transizione energetica nel settore industriale: 600 milioni di euro finanziati con i proventi delle aste CO₂. E’ poi previsto l’azzeramento per sei mesi della componente ASOS (oneri per le rinnovabili e la cogenerazione) per clienti non domestici in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kW e ARERA introdurrà contratti tipo per garantire offerte chiare e confrontabili, con sanzioni fino a 155 milioni di euro per i fornitori che non rispettano le nuove regole di trasparenza. Oltre a queste agevolazioni, è fondamentale adottare strategie di risparmio e investire in efficienza energetica. Quali sono le principali cause degli aumenti delle bollette di luce e gas nel 2025? L’aumento delle bollette di energia elettrica e gas naturale nel 2025 è dovuto a una combinazione di fattori geopolitici, economici e climatici. Una delle cause principali è sicuramente legata all’instabilità geopolitica, dovuta in particolare alla guerra Russia-Ucraina e alla conseguente riduzione delle forniture di gas dalla Russia, ma anche alle tensioni in Medio oriente, considerando le ripercussioni sui costi energetici globali dovute alla crisi nelle aree produttrici di gas e petrolio. Un altro aspetto è legato alla volatilità del prezzo del gas naturale (PSV) e dell’elettricità (PUN). Secondo le stime, il PSV (Punto di Scambio Virtuale, indice di riferimento per il gas in Italia) dovrebbe aumentare di circa 28% nel 2025, mentre per il PUN (Prezzo Unico Nazionale dell’elettricità) è previsto in rialzo del 30% rispetto al 2024. L’aumento del prezzo del gas influisce direttamente sull’energia elettrica, poiché in Italia una parte significativa della produzione avviene tramite centrali termoelettriche alimentate a gas. Inoltre, sebbene il Decreto Bollette preveda un azzeramento parziale della componente ASOS per le imprese, il costo complessivo delle politiche di transizione energetica resta un fattore di aumento delle bollette. Infine non si può tralasciare il fattore clima e transizione: temperature estreme aumentano i consumi di gas per il riscaldamento e di energia per il raffrescamento e in Italia il ricorso alle energie rinnovabili non è ancora sufficiente a garantire l’indipendenza dal gas. Qual è la differenza tra mercato libero e mercato tutelato in relazione agli aumenti delle bollette? L’aumento delle bollette nel 2025 impatta in modo diverso i clienti del mercato libero e quelli del mercato tutelato. La principale distinzione riguarda come vengono determinati i prezzi dell’energia e quanto i consumatori sono esposti alle fluttuazioni del mercato. Il Mercato tutelato (o Servizio di Maggior Tutela) è il regime regolato da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), con prezzi stabiliti trimestralmente in base all’andamento dei mercati dell’energia. Il prezzo della luce è legato al PUN (Prezzo Unico Nazionale), mentre quello del gas segue il PSV (Punto di Scambio Virtuale). I vantaggi sono essenzialmente prezzi regolati e trasparenti, senza margini di guadagno dei fornitori e una maggiore protezione per i consumatori più vulnerabili. Di contro i prezzi sono soggetti agli aumenti trimestrali stabiliti da ARERA. Il mercato tutelato èestinato a sparire progressivamente: per i clienti domestici il passaggio al mercato libero era previsto per il 10 gennaio 2024, ma il Decreto Bollette 2025 ha prorogato il servizio per i clienti vulnerabili fino al 31 marzo 2027. Nel libero mercato il prezzo di luce e gas è stabilito liberamente dai fornitori, che possono proporre tariffe fisse o variabili e aggiungere servizi aggiuntivi. I clienti possono scegliere tra diverse offerte e contratti. Il principale vantaggio è legato alla possibilità di bloccare il prezzo per un periodo prestabilito (tariffe a prezzo fisso). D’altro canto le tariffe variabili seguono l’andamento dei prezzi all’ingrosso, esponendo i clienti al rischio di rincari. Inoltre non tutte le offerte sono trasparenti: il Decreto Bollette introduce nuove regole per migliorare la chiarezza contrattuale. Come gli aumenti delle bollette influenzano i due mercati? Nel mercato tutelato gli aumenti vengono trasferiti trimestralmente ai consumatori sulla base degli aggiornamenti ARERA. Nel 2025, il prezzo del gas è previsto in crescita del 28% e quello dell’elettricità del 30%, con impatti diretti sulle tariffe tutelate. Nel mercato libero chi ha scelto tariffe a prezzo bloccato non subirà rincari immediati, ma potrebbe trovarsi con offerte più alte alla scadenza del contratto. Chi ha un contratto a prezzo indicizzato vedrà aumenti in tempo reale in base alle oscillazioni di PSV e PUN. Articolo aggiornato Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
16/04/2025 Europa e crisi climatica: il report Copernicus 2024 conferma un continente sempre più fragile A cura di: Raffaella Capritti Il report Copernicus 2024 rivela un’Europa sempre più esposta alla crisi climatica: caldo estremo, alluvioni e ...
15/04/2025 Le città europee accelerano sugli investimenti per transizione ecologica e infrastrutture sociali Le città europee aumentano gli investimenti per transizione ecologica, edilizia sociale e infrastrutture resilienti.
14/04/2025 Tecnologie energetiche emergenti: tra slancio innovativo e incertezze di mercato Analisi delle tecnologie energetiche emergenti secondo l'IEA, tra progressi, rischi e necessità di investimenti.
12/04/2025 Green Energy Day: impianti rinnovabili aperti e visitabili 12 aprile, Green Energy Day: una giornata per capire l'importanza della transizione energetica andando a visitare ...
09/04/2025 Acciaio verde per una decarbonizzazione possibile e necessaria A cura di: Erika Bonelli Acciaio verde: pressioni industriali e inerzia politica possono rallentare la necessaria decarbonizzazione del settore.
02/04/2025 Rete elettrica UE: servono investimenti per evitare il blackout della transizione energetica La rete elettrica dell’UE è obsoleta e inadatta a sostenere la transizione energetica. Servono investimenti massicci, ...
01/04/2025 ISH 2025: digitalizzazione e sostenibilità per l'edilizia del futuro A cura di: Laura Murgia Tecnologia, innovazione e soluzioni intelligenti hanno caratterizzato ISH 2025, appuntamento imprescindibile per il settore HVAC.
31/03/2025 La Giornata internazionale Rifiuti Zero 2025 dedicata alla moda e ai tessuti A cura di: Fabiana Valentini Si celebra il 30 marzo lo Zero Waste Day 2025 che si concentra sul mondo della ...
28/03/2025 Molti ghiacciai non sopravviveranno al secolo A cura di: Raffaella Capritti Molti ghiacciai, incluse le meraviglie glaciali italiane, non sopravviveranno alla fine di questo secolo.
25/03/2025 Cresce la domanda energetica globale nel 2024. Il ruolo delle rinnovabili Nel 2024 la domanda energetica è aumentata del 2,2%, trainata dall’elettricità. Le rinnovabili e il nucleare ...