Impianto termico o di climatizzazione (invernale/estiva): tipologie, caratteristiche e componenti 26/03/2025
Tra le principali fonti di emissioni nocive, i sistemi di riscaldamento e raffreddamento in Europa si confermano particolarmente impattanti. Secondo uno studio del Centro Comune di Ricerca (JRC) dell’UE, queste tecnologie contribuiscono significativamente alle emissioni di particolato fine (PM2.5), monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (NOx) e altre sostanze inquinanti. L’analisi evidenzia la necessità di accelerare l’adozione di tecnologie più pulite ed efficienti per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici e migliorare la qualità dell’aria entro il 2030. L’impatto del riscaldamento e del raffreddamento sull’inquinamento atmosferico I dati presentati dal JRC sono chiari: i sistemi di riscaldamento e raffreddamento rappresentano una delle principali fonti di inquinamento nell’Unione Europea. Nel 2022, questi dispositivi hanno prodotto il 73% delle emissioni di PM2.5, il 33% degli ossidi di azoto (NOx) e quasi il 50% delle emissioni di anidride solforosa (SO2). Il settore residenziale, con l’85% delle PM2.5 e il 76% delle emissioni di CO, è il maggiore responsabile. Le principali cause risiedono nella combustione di biomassa e gas naturale, tecnologie ancora dominanti nel mix energetico europeo. Sebbene negli ultimi vent’anni si siano fatti progressi in termini di efficienza e riduzione dei consumi, il passaggio a fonti rinnovabili è stato più lento del necessario. Va detto che negli ultimi vent’anni si sono registrati progressi significativi nella qualità e nell’efficienza dei sistemi di riscaldamento in Europa. Nel 2022, l’UE27 ha ridotto il consumo finale lordo complessivo di energia (GFEC) del 9,5% rispetto al 2005 (ultimo dato disponibile al momento dello studio). Il consumo legato al riscaldamento e al raffreddamento ha ottenuto risultati ancora migliori, con una diminuzione del 16% nello stesso periodo, grazie a un minore fabbisogno energetico per il riscaldamento degli edifici e all’adozione di apparecchi di riscaldamento più efficienti. L’uso delle pompe di calore, che non producono emissioni inquinanti dirette, è aumentato di sei volte dal 2005, anche se attualmente rappresentano solo il 3,7% del consumo energetico totale per riscaldamento e raffreddamento. La loro adozione deve accelerare per ridurre l’impatto ambientale complessivo del settore: mentre il settore del riscaldamento e del raffreddamento ha raggiunto una quota di energia rinnovabile del 25% nel 2022, le pompe di calore rappresentano ancora una parte relativamente piccola, contribuendo solo per il 15%. Strategie per un futuro più sostenibile In seguito alla revisione della Direttiva sulla qualità dell’aria ambiente, diversi Stati membri dovranno compiere ulteriori sforzi per rispettare gli obiettivi più severi in materia di qualità dell’aria per il 2030, allineandosi alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tuttavia, per rispettare questi obiettivi, sarà necessario uno sforzo congiunto dei Paesi membri per ridurre l’impatto dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento. Attraverso iniziative come il Green Deal europeo e direttive aggiornate (ad esempio, la Renewable Energy Directive e l’Energy Performance in Buildings Directive), l’UE punta a incentivare soluzioni pulite, come il teleriscaldamento efficiente e il graduale abbandono delle caldaie a combustibili fossili. Ecco alcune delle strategie da adottare. Promozione delle fonti rinnovabili Lo studio ha analizzato anche i Piani Nazionali per l’Energia e il Clima del 2019 e la bozza dei Piani Nazionali per il Clima del 2023, che delineano come i Paesi dell’UE intendono raggiungere i loro obiettivi energetici e climatici per il 2030. Secondo i PNIEC alcuni Paesi come Svezia e Danimarca stanno aumentando significativamente le proprie quote di energie rinnovabili. Entro il 2030, queste nazioni puntano a raggiungere rispettivamente il 73% e il 77% di energia rinnovabile nel settore. Tuttavia, 12 Stati membri sono ancora al di sotto dei nuovi requisiti dell’UE e molti paesi prevedono ancora quote di rinnovabili per il 2030 inferiori ai livelli previsti. Diffusione delle pompe di calore Secondo le bozze dei Piani Nazionali Energia e Clima del 2023, l’utilizzo delle pompe di calore è destinato a crescere del 22% entro il 2030. Al contrario, le proiezioni per il riscaldamento a biomassa mostrano solo un lieve incremento, con alcuni Paesi che hanno persino ridotto i loro obiettivi a causa delle preoccupazioni legate alla qualità dell’aria Normative più severe sui dispositivi di combustione Per limitare l’uso di biomassa e gas naturale, responsabili di gran parte delle emissioni di PM2.5 e NOx, saranno fondamentali limiti più stringenti per le nuove apparecchiature in vendita. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
23/04/2025 Il settore energetico dell'UE guida la riduzione delle emissioni di gas serra nel 2023 Il 2023 ha rappresentato un anno di svolta per l’Unione Europea nella sua ambiziosa corsa verso ...
22/04/2025 22 aprile, Earth Day 2025: Our Power, Our Planet Il 22 aprile si celebra la Giornata della Terra 2025 con il tema "Our Power, Our ...
16/04/2025 Europa e crisi climatica: il report Copernicus 2024 conferma un continente sempre più fragile A cura di: Raffaella Capritti Il report Copernicus 2024 rivela un’Europa sempre più esposta alla crisi climatica: caldo estremo, alluvioni e ...
15/04/2025 Le città europee accelerano sugli investimenti per transizione ecologica e infrastrutture sociali Le città europee aumentano gli investimenti per transizione ecologica, edilizia sociale e infrastrutture resilienti.
14/04/2025 Tecnologie energetiche emergenti: tra slancio innovativo e incertezze di mercato Analisi delle tecnologie energetiche emergenti secondo l'IEA, tra progressi, rischi e necessità di investimenti.
12/04/2025 Green Energy Day: impianti rinnovabili aperti e visitabili 12 aprile, Green Energy Day: una giornata per capire l'importanza della transizione energetica andando a visitare ...
09/04/2025 Acciaio verde per una decarbonizzazione possibile e necessaria A cura di: Erika Bonelli Acciaio verde: pressioni industriali e inerzia politica possono rallentare la necessaria decarbonizzazione del settore.
02/04/2025 Rete elettrica UE: servono investimenti per evitare il blackout della transizione energetica La rete elettrica dell’UE è obsoleta e inadatta a sostenere la transizione energetica. Servono investimenti massicci, ...
01/04/2025 ISH 2025: digitalizzazione e sostenibilità per l'edilizia del futuro A cura di: Laura Murgia Tecnologia, innovazione e soluzioni intelligenti hanno caratterizzato ISH 2025, appuntamento imprescindibile per il settore HVAC.
31/03/2025 La Giornata internazionale Rifiuti Zero 2025 dedicata alla moda e ai tessuti A cura di: Fabiana Valentini Si celebra il 30 marzo lo Zero Waste Day 2025 che si concentra sul mondo della ...