Italian Geothermal Forum: la geotermia protagonista della transizione energetica italiana

L’11 e 12 marzo 2025, il primo Italian Geothermal Forum a Roma ha confermato la geotermia come risorsa centrale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. L’evento, promosso da In Fieri con Mirumir e importanti partner istituzionali, ha coinvolto esperti, aziende e istituzioni per discutere prospettive e sfide del settore. Il Ministro Pichetto Fratin ha dichiarato che la geotermia potrebbe fornire il 10% dell’elettricità nazionale futura, riducendo bollette e dipendenza energetica. Simona de Iuliis (ENEA) ha descritto il settore come un “gigante dormiente” con enormi potenzialità ancora inesplorate. Paolo Arrigoni (GSE) ha annunciato nuove procedure per favorire lo sviluppo geotermico.

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Italian Geothermal Forum: la geotermia protagonista della transizione energetica italiana

L’11 e 12 marzo 2025, presso il Centro Congressi “Auditorium della Tecnica” di Roma, si è svolto l’Italian Geothermal Forum, evento organizzato da In Fieri in collaborazione con Mirumir e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, della Regione Lazio e di Roma Capitale.

Una collaborazione ampia e strategica

La manifestazione, che ha visto entrambe le giornate registrare il tutto esaurito, è stata realizzata grazie al sostegno e alla partecipazione dell’Unione Geotermica Italiana (UGI), dell’Associazione Italiana Riscaldamento Urbano (AIRU), del Consiglio Nazionale dei Geologi, della Rete Geotermica e dell’Associazione Nazionale Impianti Geotermia Heat Pump (ANIGHP) – sezione di ANIPA, oltre a numerosi sponsor.

Italian Geothermal Forum: la geotermia protagonista della transizione energetica italiana
Italian Geothermal Forum: un momento dei lavori

Questo ampio coinvolgimento ha consentito di riunire istituzioni, aziende e associazioni di categoria per discutere il futuro e il ruolo strategico della geotermia nel percorso di decarbonizzazione del Paese e dell’Europa.

Cos’è l’energia geotermica e come funziona

L’energia geotermica è una fonte rinnovabile che sfrutta il calore naturale proveniente dall’interno della Terra per produrre elettricità o riscaldare edifici. Questo calore deriva dal decadimento di elementi radioattivi presenti nel nucleo terrestre e dalla dissipazione del calore residuo dalla formazione del pianeta.

Cos'è l'energia geotermica e come funziona

La temperatura del suolo aumenta con la profondità, registrando un incremento medio di circa 3°C ogni 100 metri. In alcune aree, l’acqua sotterranea, a contatto con rocce ad alte temperature, si trasforma in vapore, creando risorse geotermiche sfruttabili. Gli impianti geotermici estraggono questo calore attraverso pozzi profondi, trasformandolo in energia termica o elettrica.

Esistono diverse tipologie di impianti:

  • Geotermia ad alta entalpia: sfrutta sistemi geotermici ad elevata temperatura (oltre 150°C), utilizzando vapore ad alta pressione per la produzione di energia elettrica.​
  • Geotermia a media entalpia: utilizza temperature comprese tra 90°C e 150°C, adatte sia alla produzione di energia elettrica tramite impianti a ciclo binario, sia per il teleriscaldamento.​
  • Geotermia a bassa entalpia: impiega temperature inferiori a 90°C, ideali per il riscaldamento e il raffrescamento di edifici attraverso pompe di calore, sfruttando la temperatura costante del sottosuolo.

Il ruolo chiave della geotermia per la decarbonizzazione

La geotermia si colloca oggi tra le fonti energetiche più promettenti per realizzare una transizione ecologica efficace. Risorsa energetica rinnovabile e costante, essa consente la produzione di elettricità e calore con emissioni di gas serra nettamente inferiori rispetto ai combustibili fossili tradizionali. Il suo impiego aiuta non solo a diversificare il mix energetico nazionale, ma anche a ridurre la dipendenza energetica dall’estero, incrementando la sicurezza e l’autonomia strategica.

Il ruolo chiave della geotermia per la decarbonizzazione di riscaldamento e raffrescamento

In particolare, la geotermia può risultare determinante nella decarbonizzazione del riscaldamento e del raffrescamento degli edifici, settore responsabile di una considerevole quota delle emissioni globali. Il Comitato Economico e Sociale Europeo riconosce la geotermia come un tassello fondamentale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di neutralità climatica previsti dall’Unione Europea entro il 2050.

Italia, leader europeo dal potenziale ancora inesplorato

L’intervento del Ministro Fratin: prospettive concrete

Proprio sul potenziale della geotermia si è espresso chiaramente, durante l’evento, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin:

«Sviluppare la geotermia in Italia permetterebbe di raggiungere più facilmente gli obiettivi di decarbonizzazione: se anche solo valorizzassimo il 2% del potenziale presente in tutto il territorio italiano nei primi 5 km di profondità, la geotermia potrebbe contribuire al 10% della produzione elettrica prevista al 2050. La geotermia insomma può rappresentare la chiave di volta necessaria non solo al raggiungimento dei target europei di decarbonizzazione ma anche allo sviluppo complessivo del Paese e a una riduzione delle bollette per famiglie e imprese».

Tale affermazione trova riscontro nei dati attuali: l’Italia, primo Paese dell’Unione Europea e ottavo al mondo per capacità installata con oltre 900 MegaWatt e una produzione annua di circa 6,1 TWh, presenta potenzialità ancora inesplorate.

Simona de Iuliis, rappresentante di ENEA, ha infatti definito la geotermia un “gigante dormiente”, sottolineando come vi siano numerose opportunità per ampliare significativamente la produzione di energia elettrica e termica, con benefici evidenti per il teleriscaldamento, i consumi domestici e diverse applicazioni industriali e agricole.

Strategie e alleanze per una crescita concreta

Affinché questo potenziale possa concretizzarsi appieno, è indispensabile, come evidenziato da Philippe Dumas, Segretario Generale di EGEC, sviluppare una strategia condivisa e un’alleanza industriale solida a livello nazionale ed europeo. Dumas ha posto l’accento sulla possibilità di triplicare l’attuale capacità geotermica europea, indicando però come imprescindibili una semplificazione normativa e il sostegno agli investimenti privati.

Industria pronta, istituzioni decisive

Un ulteriore stimolo è giunto da Paolo Angelini, Amministratore Unico di In Fieri, che ha ribadito l’universalità di questa risorsa energetica, evidenziando come il settore industriale italiano sia già pronto e attrezzato, ma in attesa del passo decisivo: l’accelerazione nelle autorizzazioni da parte delle istituzioni.

In risposta a questa esigenza, Paolo Arrigoni, Presidente del GSE, ha annunciato un concreto impegno istituzionale, comunicando che «durante la prossima estate saranno bandite le procedure FER2, includendo contingenti specifici per la geotermia tradizionale con innovazione e quella a emissioni zero», e ha confermato anche gli incentivi per i grandi progetti termici rinnovabili tramite il FER T.

Una roadmap condivisa per il 2050

L’evento si è concluso con una comune determinazione a stabilire un percorso condiviso tra istituzioni, imprese e associazioni, che conduca alla valorizzazione integrale della geotermia, considerata centrale per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, come stabilito dal Net-Zero Industrial Act europeo. Una visione unitaria, dunque, che lega crescita economica e sostenibilità ambientale.

In conclusione, sebbene gli obiettivi delineati siano ambiziosi e fondamentali per il futuro energetico nazionale, emergono sfide complesse da affrontare con pragmatismo. Il Forum ha giustamente sottolineato come la semplificazione burocratica e l’incentivazione agli investimenti siano passaggi chiave per tradurre intenzioni e parole in risultati concreti. La sfida futura sarà dunque quella di trasformare l’attuale entusiasmo e la volontà politica in azioni tangibili, per inaugurare una nuova stagione di sviluppo sostenibile per la geotermia italiana.

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