Impianto termico o di climatizzazione (invernale/estiva): tipologie, caratteristiche e componenti 26/03/2025
Considerando che in edilizia negli ultimi anni l’unico comparto che abbia trainato l’intero settore sia quello delle ristrutturazioni, grazie anche all’ecobonus, il tema della manutenzione degli immobili è destinato a diventare sempre più centrale per tutti i professionisti dell’edilizia. Ne è convinta l’azienda Viero che, come spiega Diego Marcucci, Marketing Manager Cromology, sta sviluppando soluzioni sempre più efficienti per la diffusione di una cultura tecnica per affrontare tempestivamente gli interventi di ripristino di ogni tipologia. Viero ha realizzato una Guida, dedicata a progettisti e applicatori, per aiutarli a comprendere le cause delle principali patologie della facciata e le misure da attuare per risolverle. Quali sono le cause del degrado di intonaci e rivestimenti? I motivi del degrado possono essere diversi, in ogni caso, se non disgnosticati in tempo possono causare un degrado della facciata e creare danni non solo estetici: le sollecitazioni meccaniche, fenomeni fisici di varia natura, la presenza di acqua e sali e l’attacco biologico; l’azione ed interazione sinergica di agenti chimici tra i componenti del rivestimento o dell’atmosfera; la cattiva preparazione degli impasti o dei supporti, l’impiego di materiali incompatibili o di scarsa qualità, il dosaggio errato dei componenti o l’errata applicazione la carenza di manutenzione. Come appaiono le facciate danneggiatese i danni alle facciate sono facilmente visibili a tutti, è necessario approfondire le cause per intervenire con la migliore soluzione. Esempio di una facciata danneggiata da sollecitazioni meccaniche Esempio di danni dovuti a presenza di umidità da efflorescenze Esempio di danni dovuti a cattiva preparazione dei supporti e incompatibilità meccanica Soluzioni per risolvere le patologie delle facciate Quando si interviene su una facciata esistente è indispensabile utilizzare il primer, per evitare imperfezioni o effetti di colore diversi. Il primer infatti aiuta l’assorbimento del materiale, migliora l’adesione tra il supporto e lo strato successivo e garantisce di ottenere un effetto finale omogeneo. Viero propone primer a base di solvente, a penetrazione più elevata e generalmente utilizzato in esterno e primer a base di acqua, utilizzati preferibilmente, ma non solo, in interni. Nell’immagine primer a base di acqua ACQ 100 di Viero che, grazie alla sua composizione, garantisce ottima capacità di penetrazione e viene quindi utilizzato anche in esterno. Il primer deve essere applicato in maniera specifica a seconda dei diversi problemi della facciata: l’intonaco può essere compatto o sfarinante, il rivestimento può essere degradato oppure ci si può trovare in presenza di muffe o alghe o ancora i supporti possono presentare stacchi e corrosioni parziali (rappezzi), ci possono essere problemi di umidità per risalita capillare o anche i lesioni lineari. Ogni probelema richiede uno specifico intervento che viene dettagliato nella Guida. I materiali che vengano utilizzati dopo il primer devono assicurare una compatibilità chimica, quindi devono aderire al supporto, fisica quindi dovranno garantire idrorepellenza e traspirabilità maggiori di quelle del supporto e meccanica, quindi i rivestimenti riportati non devono strappare il supporto. Malte, rasanti e prodotti di protezione Il trattamento della parete dopo il primer richiede l’applicazione di malte, rasanti e prodotti di protezione che devono essere specifici per ogni tipologia di problematica come l’applicazione del sistema a cappotto, applicazione su intonaci vecchi e nuovi, interni ed esterni, fissaggio di sughero, fibra minerale e fibra di legno. Viero propone una vasta gamma di prodotti ad hoc. Le finiture La scelta delle finiture avviene in base a precise caratteristiche illustrate nella Guida: Condizioni del supporto: ad esempio intonaco nuovo, vecchio, irregolare, friabile, assorbente. Calcestruzzo liscio, scabro, trattato. Vecchia pittura o, rivestimento (minerale o sintetico). Tipologia di edificio: es. pluripiano, monofamiliare, industriale. Giacitura dell’edificio: es. centro urbano, fascia costiera e zona umida, montagna, zona soggetta a inquinanti industriali, esposizione e orientamento Prestazioni attese: durata, prestazioni, aspetto estetico, colore Per un primo orientamento, è utile rifarsi anche alla tabella seguente, che sintetizza le principali tipologie di finiture e le loro caratteristiche I rivestimenti per la protezione, finitura e decorazione delle facciate possono essere di tre tipologie: Minerali (inorganici): impiegano come legante calce, silicati, cemento Sintetici (organici): impiegano come legante una colla artificiale (resine) o naturale Legante misto: impiegano in proporzioni predeterminate leganti minerali e leganti sintetici Viero propone una gamma di prodotti molto vasta che va dalle calci ai silicati, dai silossanici ai sintetici, e che assicurano la soluzione di qualsiasi tipo di problematica e condizione della facciata. Scopri tutte le soluzioni Viero Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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