Sviluppo delle rinnovabili in Italia: una missione possibile, da condurre in maniera scientifica 04/04/2025
Risparmio energetico e cambiamento climatico: come l’efficienza energetica può contribuire alla sostenibilità globale 08/04/2025
Impianto termico o di climatizzazione (invernale/estiva): tipologie, caratteristiche e componenti 26/03/2025
Indice degli argomenti Toggle Cappotto termico: la soluzione giusta per l’efficientamentoBonus cappotto termicoCappotto termico esternoCappotto termico esterno, i beneficiMigliori materiali per cappotto termico esternoCappotto internoIsolamento a cappotto: spessore minimo e massimoCosto cappotto termicoCappotto termico negli edifici a energia quasi zero (Near Zero Energy building)Pannelli per cappotto termico esterno o internoAMA Composites – AeropanBio KP di BioisothermEdiltec – Lastre e pannelliFassa – Lastra in Fibra di Legno SMART 110Ferrimix – FK92 LIGHT Klima HP di KerakollROCKWOOL – Frontrock Max PlusSTIFERITE Class SKSaint-Gobain – Webertherm Robusto UniversalURSA XPS ECO PLUSXella – Multiporwienerberger – TERRACOAT®Faq Cappotto termicoCos’è un cappotto termico e come funziona?Quanto costa un cappotto termico al metro quadro?Quali incentivi fiscali e detrazioni sono disponibili per il cappotto termico nel 2025?Quali materiali possono essere utilizzati per un cappotto termico?Quali sono i vantaggi dell’installazione di un cappotto termico?Quanto tempo dura un cappotto termico?Il cappotto termico è efficace anche in estate? Il tema della riduzione degli sprechi energetici e della riqualificazione edilizia è prioritario per poter raggiungere gli obiettivi di efficientamento previsti dalle normative europee e limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C, come richiesto dall’Accordo di Parigi. Ricordiamo che il pacchetto Fit for 55% adottato dalla Commissione Europea con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica del Vecchio Continente entro il 2050, prevede di ridurre del 55% le emissioni entro il 2030. Inoltre la nuova direttiva “Case Green” prevede per tutti gli immobili il passaggio alla classe E entro il 2030 e alla D entro il 2033. Per raggiungere tali obiettivi è prioritaria la decarbonizzazione del patrimonio edilizio – responsabile del 40% del consumo totale di energia e del 36% delle emissioni di CO2. Proprio per questo l’UE ha definito la Renovation Wave, strategia che richiede di riqualificare in 10 anni 35 milioni di edifici. I dati di Confartigianato ci dicono che nel nostro Paese, su 25,7 milioni di abitazioni, circa 17,5 milioni risalgono a prima del 1980 e il 51,8% degli immobili si trova nelle peggiori classi energetiche (F e G) Si tratta quindi di milioni di abitazioni profondamente obsolete e inefficienti che si trovano in classi energetiche pessime e che nel complesso sono responsabili di elevati consumi e di un tasso di inquinamento molto alto. E’ dunque indispensabile riqualificare gli edifici esistenti in modo da diminuire drasticamente i consumi energetici delle abitazioni. Tuttavia in Europa, il tasso annuale di ristrutturazione energetica è attualmente solo dell’1% (e appena 0,2% per le ristrutturazioni profonde), un valore che deve più che raddoppiare per raggiungere gli obiettivi fissati dalla EU Climate Law (fonte European Association for ETICS). Cappotto termico: la soluzione giusta per l’efficientamento Tra gli strumenti più efficaci per migliorare le prestazioni energetiche di un edificio rientra il cappotto termico, sistema di isolamento termico dell’involucro che permette di ottimizzare le prestazioni energetiche degli edifici, migliorando il comfort abitativo, garantendo ottima coibentazione termica, isolamento dal caldo e dal freddo, riducendo i consumi energetici e di conseguenza le bollette, sia per il riscaldamento invernale che per il raffrescamento estivo, e assicurando una rivalutazione dell’immobile nel momento in cui passa da una classe energetica inferiore a una più alta. Il cappotto termico contribuisce, inoltre, a elevare il grado d’isolamento acustico dell’abitazione e risolve il problema dei ponti termici, ovvero i punti dell’involucro edilizio in cui si verifica una dispersione del calore o si formano condensa e muffe. Gli ETICS svolgono un ruolo chiave nella transizione energetica, riducendo la dipendenza dell’Europa dalle importazioni di energia e rafforzando la competitività economica del continente. L’efficienza energetica non rappresenta, infatti, un costo, ma un investimento strategico per la società, capace di coniugare sviluppo economico e lotta ai cambiamenti climatici. L’EEA – European Association for ETICS – evidenzia anche il valore economico del settore: per ogni milione di euro investiti nella riqualificazione energetica degli edifici, si creano in media 18 nuovi posti di lavoro nell’UE. Parallelamente, i danni economici causati dagli eventi climatici estremi sono in costante aumento. Nell’UE, le perdite economiche dovute ai cambiamenti climatici ammontano già a circa 12 miliardi di euro all’anno. Stime conservative indicano che, con un aumento delle temperature globali di 3°C rispetto ai livelli preindustriali, l’economia dell’UE subirebbe perdite annue di almeno 170 miliardi di euro (pari all’1,36% del PIL europeo). Gli ETICS sono fondamentali anche per mitigare gli effetti delle ondate di calore estive, che stanno diventando sempre più frequenti e intense. Inoltre, grazie alla riduzione dei consumi energetici, proteggono soprattutto le famiglie più vulnerabili dall’impatto dei rincari energetici, contrastando anche il problema della povertà energetica. Detto questo occorre definire bene cosa sia il cappotto termico, come si esegua, quali materiali si possono utilizzare e quanto costi. Bonus cappotto termico Il Superbonus, introdotto in risposta all’emergenza COVID-19 dal Decreto Rilancio nel 2020 per interventi di efficientamento energetico e antisismici, ha certamente avuto il grande merito di far conoscere a una vasta platea i vantaggi degli interventi di efficientamento energetico, spingendo il settore che ha registrato numeri davvero considerevoli: secondo i dati di Cortexa con 50 milioni di metri quadri di facciate isolate solo nel 2023 il nostro paese si è attestato come il più grande mercato europeo per il sistema a cappotto. Nonostante la conclusione del 110%, è sicuramente più forte nei cittadini la consapevolezza dell’importanza di una casa ben isolata. Ricordiamo che l’isolamento a cappotto rientrava tra gli interventi trainanti della maxi detrazione: si tratta infatti di un intervento di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici, compresi quelli unifamiliari, con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio o dell’unità immobiliare con ingresso indipendente. Per quanto riguarda i bonus, la normativa in questi anni ha subito numerose modifiche che spesso ne hanno reso difficile l’applicazione. La Legge di Bilancio 2025 ha ridefinito le aliquote delle detrazioni fiscali per interventi di efficientamento energetico. In particolare è possibile usufruire del bonus casa o dell’ecobonus. Per le abitazioni principali, la detrazione in entrambi i casi è del 50% per le spese sostenute nel 2025 e del 36% per quelle sostenute nel 2026 e 2027. Per il Bonus casa il massimale della spesa detraibile è 96.000 euro; per l’ecobonus la detrazione massima è di 60.000 euro. Per le seconde case, l’aliquota è del 36% per il 2025 e del 30% per il 2026 e 2027. Fino al 31 dicembre 2025 potranno ancora beneficiare del Superbonus ridotto al 65% gli interventi realizzati nei condomini che interessino l’isolamento termico di superfici verticali opache, inclinate e orizzontali che coinvolgano l’involucro per oltre il 25% delle superfici disperdenti, purché i lavori siano iniziati prima del 15 ottobre 2024. Una delle condizioni indispensabili è che i lavori garantiscano il miglioramento di due classi energetiche dell’intero edificio, o nel caso in cui non fosse possibile, il conseguimento della classe energetica più alta. Tale miglioramento deve poi essere certificato dall’Attestato di Prestazione energetica (APE). Inoltre i materiali utilizzati devono rispettare i Criteri Ambientali minimi (CAM) ed è richiesta l’asseverazione da parte di un tecnico che attesti la rispondenza dell’intervento ai requisiti richiesti (allegato A del DM 6 agosto 2020). Cappotto termico esterno Con cappotto termico s’intende il sistema di isolamento termico, detto anche cappotto termico esterno (più che interno, poi diremo perché). Prima di tutto è bene ricordare che è molto importante la corretta posa in opera del cappotto termico che svolge un ruolo fondamentale per garantire la funzionalità del sistema e la sua durata nel tempo. Tutti i componenti coinvolti devono essere correttamente posati: adesivo, pannello isolante, prodotto rasante, rete di rinforzo, ancoraggio, intonaco, eventuale finitura protettiva. I moderni sistemi di cappotto termico adeguatamente realizzati, assicurano una durabilità e un’affidabilità garantita nel tempo per almeno 25 anni e lasciano inoltre libertà assoluta ai progettisti nelle scelte di rivestimento. Naturalmente è importante stare attenti ad eventuali fenomeni di degrado del cappotto e intervenire per tempo per evitare di inficiarne durata ed efficacia A livello europeo l’associazione europea EAE ha definito e certificato un sistema di isolamento a cappotto denominato ETICS, acronimo di External Thermal Insulation Composite System, ovvero sistema composito di isolamento termico esterno. Il cappotto termico esterno, infatti, non è un blocco unico, ma è composto da più parti quali: collante, materiale isolante termico sotto forma di pannello, tasselli per ancoraggio, intonaco di fondo, strato di rinforzo o armatura, intonaco di finitura e accessori. Stratigrafia del cappotto termico – Fonte Cortexa L’ETICS è definibile come un kit certificato costituito da componenti prefabbricati applicati alla facciata direttamente sul posto. Per essere certi che il cappotto termico esterno sia pienamente rispondente ai dettami CE deve riportare l’icona della marcatura e rispondere al benestare tecnico europeo, sotto forma di linea guida ETAG 004 (European Technical Approval Guideline). La struttura è frutto di un lavoro a livello europeo coordinato, per il settore delle costruzioni, da EOTA, European Organization for Technical Approval, che ha ricevuto dalla Commissione UE il compito di stabilire linee guida per approvare a livello tecnico ed europeo i Sistemi ETICS. Per l’Italia ha contribuito il Consorzio CORTEXA – il consorzio italiano per la cultura del Sistema a Cappotto di qualità, che unisce sotto lo stesso marchio le più grandi aziende del settore – che ha pubblicato in italiano il manuale per la posa del sistema. In Italia l’UNI ha pubblicato due norme dedicate ai sistemi di isolamento a cappotto: la UNI/TR 11715:2018 richiede l’uso di materiali certificati per la progettazione e posa in opera dei sistemi di isolamento termico a cappotto, la UNI 11716:2018 certifica invece le competenze dei posatori. Per quanto riguarda i materiali da costruzione nel novembre 2021 è stata pubblicata la UNI 10351:2021 che “fornisce il metodo per il reperimento dei valori di riferimento per conduttività termica, resistenza al passaggio del vapore e calore specifico dei materiali da costruzione in base all’epoca di installazione“. La norma integra inoltre UNI EN ISO 10456 per la parte che riguarda i materiali isolanti per l’edilizia a seconda se siano o meno dotati di marcatura CE. Cappotto termico esterno, i benefici Il cappotto termico esterno assicura diversi benefici: come specificato dall’Associazione europea aiuta a proteggere il clima e l’ambiente. Il primo e più importante beneficio è il risparmio energetico, quello conseguente – e altrettanto importante – è rappresentato dalle emissioni evitate di CO2 e dal taglio dei consumi. Il risparmio dovuto al cappotto termico è possibile non solo in termini di riscaldamento, ma anche in ridotte spese per il raffrescamento: la stessa Cortexa segnala che proprio riguardo ai consumi estivi, contare su un elevato livello d’isolamento termico in edilizia permette di ridurre fino al 50% la quantità di frigorie richieste nel periodo estivo, dimezzando così il consumo elettrico dei condizionatori per il raffrescamento. Il cappotto termico migliora il comfort climatico, ma è anche una potente leva occupazionale. Pensiamo infatti ai posti di lavoro generati per ristrutturare e riqualificare i milioni di edifici in Italia e in tutta Europa, promuovendo l’uso di manovalanza locale. Contare su una maggiore efficienza energetica significa ridurre l’apporto di materia prima – spesso da fossili – proveniente da Paesi non UE. Ciò significa garantire indirettamente maggiore sicurezza negli approvvigionamenti, contando anche su una più significativa indipendenza, se ciò si aggiunge a una maggiore produzione da fonti rinnovabili. Un altro beneficio decisivo dato dal cappotto termico è anche quello di prevenire o ridurre quanto più possibile la povertà energetica. Come segnala EAE, più di 124 milioni di persone in Unione Europea vivono in condizioni di indigenza a livello energetico. Cortexa sottolinea che si tratta della misura in assoluto più efficace per l’efficienza energetica degli edifici e del loro involucro, purché il sistema sia realizzato secondo i 3 criteri di qualità Cortexa: utilizzo di sistemi di isolamento a cappotto forniti come kit e dotati di certificato ETA (secondo ETAG004) e marcatura CE di sistema; progettazione competente e dettagliata dell’intervento, secondo la norma UNI 11715 e il Manuale di applicazione di Cortexa; posa del cappotto termico ad opera di installatori con competenze certificate secondo la norma UNI 11716 o che abbiano seguito i corsi Cortexa e che sappiano applicare quanto indicato dal Manuale Cortexa. Se realizzato a regola d’arte, il cappotto termico esterno offre un’opportunità per valorizzare l’estetica degli edifici: sempre più produttori, infatti, offrono un’ampia gamma di decorazioni, colori, finiture e rivestimenti. Un aspetto fondamentale a garanzia del miglior comfort termico è legato alla scelta dei pannelli isolanti per i sistemi di isolamento a cappotto, disponibili in diverse forme, materiali e prezzi. Migliori materiali per cappotto termico esterno La scelta del materiale per il cappotto termico esterno dipende da vari fattori, tra cui le esigenze specifiche del progetto, le condizioni climatiche locali, il budget disponibile e le prestazioni termiche desiderate. È importante valutare attentamente le caratteristiche di ogni materiale per garantire un isolamento efficace e duraturo. Tra i materiali più utilizzati e performanti troviamo: Polistirene Espanso Sinterizzato (EPS): leggero e con un buon rapporto qualità-prezzo, l’EPS offre ottime proprietà isolanti ed è resistente all’umidità. Polistirene Estruso (XPS): simile all’EPS, l’XPS presenta una struttura a celle chiuse che lo rende particolarmente resistente all’acqua e alla compressione, ideale per applicazioni in ambienti umidi o sottoposti a carichi elevati. Lana Minerale (Lana di Roccia o Lana di Vetro): questi materiali offrono eccellenti proprietà di isolamento termico e acustico, oltre a una buona resistenza al fuoco. Sono traspiranti e contribuiscono a prevenire la formazione di condensa e muffe. Fibra di legno: materiale naturale che garantisce una buona traspirabilità e capacità di accumulo termico, rendendolo adatto per edifici ecologici. Sughero: materiale naturale con ottime proprietà isolanti, resistente all’umidità e al fuoco, oltre a essere traspirante e durevole nel tempo. Aerogel: materiale innovativo con una conducibilità termica estremamente bassa, che lo rende uno degli isolanti più efficienti disponibili sul mercato. Tuttavia, il suo costo elevato ne limita l’uso a specifiche applicazioni. Cappotto interno Il cappotto interno è l’alternativa praticata, accanto a quella dell’insufflaggio nelle pareti di cellulosa o sughero, per migliorare il grado di isolamento termico. Il cappotto termico interno viene realizzato in un caso specifico: quando non è possibile intervenire esternamente, per vincoli architettonici o condominiali. Si tratta di una scelta adatta anche nel caso in cui si vogliano isolare singole unità immobiliari indipendentemente dagli interventi realizzabili sull’intero condominio. Il cappotto termico interno assicura diversi vantaggi tra cui la rapidità degli interventi e il miglioramento delle condizioni termoigrometriche degli ambienti, grazie all’innalzamento delle temperature superficiali, e l’eliminazione dei fenomeni di condensa superficiale. Può essere costituito da pannelli isolanti in polistirene, ricoperto da cartongesso, contando anche su una eventuale struttura metallica a supporto delle parti. Per una opzione naturale si può optare per il sughero o per la canapa, per una più “avveniristica” si può scegliere l’aerogel, che ha il pregio di garantire ottime prestazioni a fronte di spessori limitati. La soluzione interna di solito costa meno ed è più rapida da posare. Lo svantaggio è che sulla parete si dovrà fare attenzione nel caso di riparazioni o altri lavori successivi. Il cappotto termico interno diminuisce, inoltre, il volume degli ambienti interni. E’ necessario conciliare il maggiore isolamento termico con la riduzione della superficie interna, utilizzando materiali dotati di eccellenti proprietà isolanti e considerando costi e spessori adeguati. Per quanto riguarda il Superbonus 110%, l’Agenzia delle Entrate in una delle FAQ dedicate a casi particolari, ha chiarito che la realizzazione di un cappotto termico all’interno di una singola unità abitativa, facente parte di un condominio, non può beneficiare della detrazione del 110%, non rispettando i due requisiti essenziali di coinvolgere almeno il 25% della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio e garantire il miglioramento di due classi energetiche dell’intero edificio. Naturalmente l’intervento beneficia delle detrazioni del 50% sulle spese sostenute per le ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche degli immobili esistenti. Isolamento a cappotto: spessore minimo e massimo Per quanto riguarda lo spessore minimo del cappotto termico, le variabili in gioco sono molte e dipendono dalle caratteristiche stesse dei materiali utilizzati, dalle prestazioni desiderate e dalla zona climatica in cui si trova l’edificio. Per determinare lo spessore ideale dell’isolamento a cappotto, è consigliabile consultare un professionista qualificato che possa valutare le specifiche esigenze dell’edificio e garantire il rispetto delle normative in materia di efficienza energetica. Per quanto concerne lo spessore massimo, il decreto legislativo 102/2014, che ha recepito la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, specifica che nel caso di interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti che comportino maggiori spessori delle murature esterne e degli elementi di chiusura superiori e inferiori necessari a ottenere una riduzione minima del 10% dei limiti di trasmittanza previsti dal decreto legislativo 192/2005: “è permesso derogare, nell’ambito delle pertinenti procedure di rilascio dei titoli abitativi” a quanto previsto “dalle normative nazionali, regionali o dai regolamenti edilizi comunali, in merito alle distanze minime tra edifici, alle distanze minime dai confini di proprietà e alle distanze minime di protezione del nastro stradale, nella misura massima di 25 cm per il maggiore spessore delle pareti verticali esterne”. La deroga può essere esercitata nella misura massima da entrambi gli edifici confinanti, in ogni caso nel rispetto delle distanze minime riportate nel codice civile. Costo cappotto termico Quanto può costare un sistema di isolamento a cappotto? Le variabili sono molte. Secondo calcoli approssimativi tra il costo medio del materiale a metro quadro variabile (tra i 50 e gli 80 euro a metro quadro) e la manodopera (25 euro/mq) si fa presto a calcolare una spesa sommaria, moltiplicandola per la superficie da coprire. Ma, ripetiamo, è un calcolo di stima: perché nel novero delle considerazioni entrano in gioco lo stato dell’immobile, le sue dimensioni e caratteristiche, le prestazioni termiche desiderate, le complessità di cantiere, la località, nonché le scelte estetiche e architettoniche. Di certo ci sono gli incentivi fiscali che possono rendere interessante l’investimento nell’applicazione del cappotto termico. Cappotto termico negli edifici a energia quasi zero (Near Zero Energy building) La direttiva europea 31 del 2010 ha introdotto il concetto di edificio a energia quasi zero (NZEB). Tutti gli stati membri devono impegnarsi perché entro il 31 dicembre 2020 tutti gli immobili di nuova costruzione siano a energia quasi zero (dal 2018 gli edifici pubblici), elaborando specifici piani nazionali affinché gli “edifici siano ad altissima prestazione energetica, il cui fabbisogno energetico dovrebbe essere coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili, compresa l’energia da rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze”. L’Italia ha recepito la direttiva 31 del 2010 con il Decreto Ministeriale “Requisiti Minimi” entrato in vigore dal 1° luglio 2015, adottando a livello nazionale la metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici, che tiene conto delle caratteristiche termiche, degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda. Vengono inoltre fissati i requisiti minimi di prestazione degli involucri, per conseguire livelli ottimali in funzione dei costi. I requisiti verranno rivisti ogni cinque anni e saranno validi sia per gli edifici di nuova realizzazione che in caso di ristrutturazione. Come sottolinea il consorzio Cortexa “Una delle novità più importanti precisata dalla norma è proprio la metodologia di calcolo dei valori di Trasmittanza “U”, che tengono conto nell’incidenza dei ponti termici calcolati puntualmente e non in percentuale forfettaria come accadeva in passato. Per questo la scelta dell’applicazione del Cappotto come sistema di Isolamento in grado di correggere perfettamente i ponti termici, costituirà la soluzione privilegiata anche in Italia, come avviene ormai da anni in tutta Europa”. Pannelli per cappotto termico esterno o interno Per il cappotto termico è possibile scegliere su una varietà di materiali: da quelli di origine sintetica come il polistirene EPS e XPS (il primo è espanso, il secondo estruso) o l’aerogel, si va a quelli di origine minerale come lana di roccia, lana di vetro o calce cemento. L’alternativa ecologica c’è: è possibile, infatti, prevedere un cappotto in sughero oppure in canapa rivestita con intonaco in calce o ancora in lana di pecora. Infine ci sono anche quelli di origine composita, come fibra di cocco accoppiata a sughero, lana di legno mineralizzata e polistirene espanso sinterizzato. Pannelli per cappotto termico: rassegna prodotti AMA Composites – Aeropan AMA Composites – Aeropan Nel settore dell’edilizia e della riqualificazione energetica, la necessità di soluzioni altamente performanti e poco invasive è sempre più rilevante. Aeropan, il pannello isolante a base di Aerogel, rappresenta una risposta efficace a questa esigenza, offrendo il massimo isolamento termico con il minimo ingombro. Progettato per garantire la massima coibentazione nel minor spazio possibile, Aeropan è composto da un isolante nanotecnologico in Aerogel accoppiato a una membrana traspirante in polipropilene rinforzata con fibra di vetro. Questa struttura innovativa consente la realizzazione di isolamenti a basso spessore, con spessori variabili da 10 a 70 mm e una conducibilità termica pari a 0,015 W/mK, riducendo così la dispersione energetica e ottimizzando lo spazio abitativo. L’Aerogel di silice, cuore tecnologico di Aeropan, è uno dei materiali più isolanti al mondo. Grazie alla sua struttura nanoporosa, il pannello garantisce una resistenza termica elevata con uno spessore minimo, risultando ideale per interventi in edifici storici e vincolati, dove la disponibilità di spazio per l’isolamento è ridotta e le modifiche architettoniche devono essere minime. Aeropan assicura ottime prestazioni, combinando efficienza energetica, facilità di posa e sostenibilità ambientale. Grazie ai suoi spessori ridotti, consente di ottimizzare gli spazi interni senza ridurre la superficie abitabile e di evitare modifiche alle facciate in caso di isolamento esterno. Inoltre, la sua durabilità e stabilità nel tempo garantiscono prestazioni costanti, senza deterioramenti. Facile da installare, sia in esterno che in interno, leggero e maneggevole, Aeropan rappresenta una scelta strategica per chi desidera migliorare l’isolamento termico degli edifici con un approccio tecnologico e sostenibile, grazie all’impiego di materiali atossici e riciclabili Bio KP di Bioisotherm Bioisotherm -Bio KP Il sistema a cappotto Bio KP di Bioisotherm rappresenta una soluzione innovativa per garantire un isolamento termico di qualità superiore, creando un vero e proprio “guscio protettivo” attorno all’edificio. Questa tecnologia riduce gli scambi di calore con l’esterno, migliorando il comfort abitativo in ogni stagione e assicurando una significativa efficienza energetica, con conseguente riduzione dei consumi per il riscaldamento e il raffrescamento e con benefici concreti sia in termini economici che ambientali. Inoltre, il sistema protegge le strutture edilizie dagli agenti atmosferici, aumentando la durata nel tempo degli elementi costruttivi. Sistema Bio-KP Bio KP si caratterizza per il suo approccio ecosostenibile, impiega infatti pannelli isolanti realizzati con fonti rinnovabili, tra cui rifiuti organici e oli vegetali. Questo permette di ridurre l’uso di risorse fossili e abbattere le emissioni di gas serra, contribuendo attivamente alla lotta contro i cambiamenti climatici. I pannelli soddisfano i rigorosi Criteri Ambientali Minimi (CAM), essendo composti al 100% da materiali riciclati e completamente riciclabili o riutilizzabili alla fine del loro ciclo di vita. Tra i molti vantaggi Bio KP permette di migliorare l’efficienza energetica e il comfort della propria abitazione, aumentare il valore dell’immobile e contribuire concretamente alla tutela dell’ambiente. Il sistema è disponibile in una vasta gamma di finiture e colori assicurando dunque la personalizzazione dell’aspetto esterno Ediltec – Lastre e pannelli Ediltec – lastre e pannelli L’isolamento a cappotto è una delle soluzioni più efficaci per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, soprattutto nelle ristrutturazioni di facciate verticali. Questo sistema prevede l’applicazione di uno strato di materiale isolante sulle pareti esterne, protetto da un intonaco armato con rete. Il vantaggio principale dell’isolamento dall’esterno è che, applicando uno strato continuo di isolante, si eliminano i ponti termici e si protegge la struttura dai sbalzi termici, migliorando la durata dell’edificio. Inoltre, il cappotto esterno non riduce lo spazio interno delle abitazioni e può essere realizzato senza compromettere l’agibilità dell’edificio. L’intervento consente anche una significativa riqualificazione energetica ed estetica dell’immobile, ed è spesso combinato con i lavori di manutenzione delle facciate. Lastre X-FOAM® WAFER Per l’isolamento esterno, i materiali come polistirene estruso e poliuretano espanso sono ideali grazie alla loro leggerezza, eccellenti proprietà isolanti, basso assorbimento di acqua e ottima compatibilità con rasanti, intonaci e collanti. Tra i prodotti più indicati per questa applicazione troviamo le lastre X-FOAM® WAFER e i pannelli POLIISO® ED, che permettono di ottenere elevate prestazioni termiche in base alle necessità specifiche di isolamento. Di solito è comune impiegare l’XPS come strato di partenza (“zoccolatura”) per il cappotto esterno. L’impiego di questi pannelli ad alte prestazioni consente di migliorare sensibilmente l’efficienza del sistema di isolamento. Rispetto ad altri materiali isolanti, POLIISO ED e X-FOAM WAFER permettono di ridurre gli spessori necessari per raggiungere la trasmittanza termica desiderata, con una riduzione fino all’85% rispetto ai materiali tradizionali. Questo porta anche a una minore incidenza del peso dello strato isolante, riducendo gli accessori per il fissaggio e la finitura (tasselli più corti, profili più sottili, soglie e davanzali ridotti). Inoltre, questi materiali offrono una maggiore stabilità nel tempo, garantendo prestazioni durature in termini di isolamento termico, resistenza meccanica e stabilità dimensionale. Il loro utilizzo comporta anche un minor impiego di risorse e un limitato impatto ambientale, in linea con i Criteri Ambientali Minimi (CAM), promuovendo una costruzione più sostenibile. Fassa – Lastra in Fibra di Legno SMART 110 Fassa – Sistema Cappotto Fassatherm® Il Sistema Cappotto Fassatherm® integra soluzioni innovative per l’isolamento termico, garantendo efficienza energetica, sostenibilità e massima traspirabilità. Fa parte del sistema la Lastra in Fibra di Legno SMART 110, un pannello isolante che combina alte prestazioni termiche con un approccio ecocompatibile, grazie alla sua provenienza da una filiera certificata PEFC e alla conformità ai Criteri Ambientali Minimi (CAM). Grazie alla sua bassa conducibilità termica (0,039 W/mK) e alla densità di 115 kg/m³, questa lastra assicura un isolamento efficace sia in inverno che in estate, contribuendo a ridurre i consumi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento. La sua elevata traspirabilità migliora il comfort abitativo, prevenendo problemi di condensa e muffe. Inoltre, la versatilità della Lastra SMART 110 la rende adatta sia per edifici tradizionali in muratura o calcestruzzo, sia per costruzioni prefabbricate in legno. Lastra in fibra di Legno SMART 110 A completare il ciclo di isolamento Fassatherm® vi sono altri elementi studiati per mantenere naturalezza e traspirabilità. ECO-LIGHT 950, collante-rasante alleggerito e fibrato, è a base di calce idraulica naturale NHL 3,5, che garantisce eccellenti proprietà di adesione e traspirazione, contribuendo alla stabilità del sistema. Per la finitura, Fassil R 336 rappresenta la soluzione ideale: un rivestimento minerale a base di silicato di potassio, formulato per migliorare la protezione e la durabilità degli edifici, mantenendo al tempo stesso un’elevata permeabilità al vapore. Questo prodotto, particolarmente indicato per il risanamento di edifici storici, assicura un perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità, preservando la salubrità degli ambienti interni e valorizzando la facciata esterna nel tempo. Ferrimix – FK92 LIGHT Ferrimix – FK92 LIGHT Il Sistema Cappotto FerriTHERM rappresenta una soluzione efficace e semplice da applicare per garantire isolamento termico, protezione e decorazione delle facciate degli edifici. Il sistema prevede il fissaggio di pannelli isolanti tramite malte collanti e tasselli, per poi completare l’intervento con un rivestimento protettivo e decorativo, realizzato con finiture acriliche o silossaniche. Adatto sia a nuove costruzioni che a edifici in fase di riqualificazione energetica, il sistema FerriTHERM offre un’elevata efficienza isolante, riducendo i consumi energetici e migliorando il comfort abitativo in tutte le stagioni. Oltre a garantire protezione dal caldo e dal freddo, contribuisce alla longevità dell’edificio e alla riduzione dell’impatto ambientale. Il sistema ha inoltre ottenuto il Benestare Tecnico Europeo (ETA), attestando il rispetto degli standard più elevati in termini di qualità, resistenza e durata nel tempo. Parte integrante del sistema FerriTHERM è FK92 LIGHT, un rasante alleggerito con EPS progettato per offrire una protezione avanzata contro gli urti. Con una resistenza certificata fino a 90 Joule, FK92 LIGHT supera di gran lunga i valori dei sistemi tradizionali, che si attestano tra 20 e 27 Joule, rendendolo particolarmente efficace contro la grandine e gli impatti accidentali. Oltre alla sua straordinaria resistenza, FK92 LIGHT assicura un’ottima lavorabilità e una posa semplice, contribuendo a rendere il Sistema Cappotto FerriTHERM ancora più performante e sicuro. Scegliere questo rasante significa optare per una tecnologia di ultima generazione, che unisce leggerezza e massima protezione, garantendo un isolamento termico affidabile e duraturo nel tempo. Klima HP di Kerakoll Klima HP di Kerakoll Kerakoll propone Klima HP, un rasante fibrato ETICS innovativo, progettato per offrire massima resistenza agli impatti e protezione avanzata dei sistemi a cappotto. Ideale sia per cappotti di nuova realizzazione che per il ripristino di ETICS danneggiati, Klima HP risponde alla crescente necessità di materiali capaci di resistere agli eventi atmosferici estremi sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico. Klima HP si distingue per una serie di caratteristiche tecniche avanzate che lo rendono una soluzione altamente performante per la protezione e il ripristino dei sistemi a cappotto. Grazie al basso modulo elastico a compressione di 1770 MPa, il rasante offre un’elevata flessibilità, adattandosi perfettamente alle sollecitazioni dell’edificio e prevenendo fessurazioni nel tempo. La sua resistenza certificata agli impatti garantisce una protezione efficace contro urti accidentali e fenomeni atmosferici estremi, come la grandine (Classe HIR 4 di resistenza), grazie alla capacità di assorbire l’impatto di sfere di ghiaccio e acciaio senza subire danni. Il rasante ha inoltre superato test di resistenza agli impatti fino a 60 Joule (UNI EN 13497), rendendolo una soluzione affidabile per la protezione delle facciate. Questo lo rende particolarmente indicato per il ripristino di cappotti ammalorati, intervenendo con successo su crepe, distacchi della rasatura e danni provocati da eventi climatici. Inoltre, la formulazione in polvere con fibre assicura una lavorabilità ottimale, facilitando l’applicazione e riducendo i tempi di posa in cantiere. Infine, Klima HP è progettato per garantire prestazioni durature, resistendo alle condizioni climatiche più estreme e assicurando nel tempo l’efficacia dell’isolamento termico e della protezione delle facciate. ROCKWOOL – Frontrock Max Plus ROCKWOOL – Frontrock Max Plus Frontrock Max Plus è il pannello rigido in lana di roccia a doppia densità, progettato per l’isolamento termico e acustico nei sistemi a cappotto della gamma REDArt di ROCKWOOL. Grazie alla sua composizione, offre un’eccellente protezione contro il calore, il freddo e il rumore, garantendo comfort abitativo e massima durabilità nel tempo. Il sistema di isolamento termico a cappotto ROCKWOOL REDArt è la soluzione ideale per interventi di riqualificazione energetica in facciata in ambito condominiale, in soluzioni residenziali monofamiliari, ma anche in edifici con destinazioni d’uso diverse, quali scuole o uffici. Il cuore del sistema è costituito da un pannello rigido in lana di roccia a doppia densità: lo strato esterno, a densità più alta, garantisce caratteristiche meccaniche ottimali; mentre lo strato interno, con una densità minore, contribuisce a migliorare le proprietà di isolamento termico. ROCKWOOL REDArt® La lana di roccia ROCKWOOL è un materiale particolarmente performante: oltre a offrire ottime prestazioni termiche, acustiche e di protezione dall’umidità, è incombustibile e appartiene alla Euroclasse A1 di resistenza al fuoco, offrendo un’elevata sicurezza per le facciate degli edificie protegge quindi dal fuoco. Garantisce anche una notevole durabilità e contribuisce ad accrescere il valore dell’edificio nel tempo. Inoltre, i pannelli REDArt combinano isolamento e design, permettendo finiture estetiche personalizzate senza compromettere le prestazioni. Il sistema di isolamento termico a cappotto ROCKWOOL REDArt ha ottenuto la Valutazione Tecnica Europea (ETA) e dal punto di vista applicativo si distingue per l’elevata qualità dei componenti, studiati per garantire alte prestazioni e facilità di posa. REDArt si può applicare sia su supporto tradizionale che su legno e offre una gamma di 240 finiture tra cui scegliere la tonalità più adatta al contesto. Ė un sistema versatile e utilizzabile anche per particolari configurazioni geometriche, un duttile strumento per coniugare efficienza energetica ed estetica. Frontrock Max Plus è adatto sia per nuove costruzioni che per interventi di riqualificazione energetica di condomini, abitazioni monofamiliari e altre strutture con diverse destinazioni d’uso. La leggerezza e maneggevolezza del materiale ne facilitano l’installazione, anche in presenza di facciate con geometrie complesse. STIFERITE Class SK STIFERITE Class SK STIFERITE Class SK è un pannello isolante in schiuma polyiso (poliuretano espanso ad alte prestazioni), rivestito con velo di vetro saturato su entrambe le facce, che garantisce stabilità dimensionale e adesione ottimale a rasanti, intonaci e collanti. Grazie a queste caratteristiche, è una soluzione ideale per isolamento a cappotto, riduzione dei ponti termici e protezione di sottoporticati. L’utilizzo di STIFERITE Class SK garantisce prestazioni superiori rispetto ai materiali isolanti tradizionali, grazie alla possibilità di ridurre gli spessori necessari per ottenere la trasmittanza termica desiderata, migliorando così l’integrazione del sistema nell’architettura dell’edificio. La leggerezza del pannello facilita la posa in opera, rendendo il processo più rapido e agevole. Inoltre, la struttura del materiale permette di ottimizzare i costi di fissaggio e finitura, poiché richiede tasselli più corti, profili meno ingombranti e soglie e davanzali di dimensioni ridotte. STIFERITE Class SK assicura elevata resistenza meccanica e stabilità dimensionale, mantenendo inalterate le sue prestazioni nel tempo. Un ulteriore vantaggio è la sua classe di reazione al fuoco B s1 d0, che soddisfa i requisiti di sicurezza antincendio richiesti dalle normative. Il pannello è inoltre progettato per resistere alle alte temperature generate dall’irraggiamento solare, offrendo così maggiore protezione e durata nel tempo. Infine, il suo ridotto impiego di risorse lo rende una scelta sostenibile, in linea con le esigenze di un’edilizia più attenta all’ambiente e all’efficienza energetica. STIFERITE Class SK rispetta i Criteri Ambientali Minimi (CAM) richiesti per gli interventi di riqualificazione energetica. Le sue certificazioni includono: Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) rilasciata dall’IBU – Institut Bauen und Umwelt e Certificazione ReMade in Italy®, che attesta la presenza di materiale riciclato nel prodotto. Saint-Gobain – Webertherm Robusto Universal Saint-Gobain – Webertherm Robusto Universal Webertherm Robusto Universal è il sistema a cappotto completo proposto del marchio Weber di Saint-Gobain che unisce le prestazioni del cappotto termico alla robustezza e solidità di una muratura tradizionale. Grazie alla versatilità del sistema, declinabile in 8 varianti, è adatto a ogni tipo di muratura o supporto ed è possibile applicare qualsiasi rivestimento, dalla semplice tinteggiatura alla pietra o ceramica. Webertherm Robusto Universal si può installare su tutti i supporti, anche su cappotti esistenti, senza doverli rimuovere, con risparmio di tempo ed evitando di dover smaltire i materiali, assicurando inoltre il miglior efficientamento energetico. Il pannello in lana di vetro Isover Clima34 G3, formato da più del 75% di materiale riciclato, garantisce ottimo isolamento termo-acustico, alta traspirabilità e il migliore comportamento in caso di incendio. Il sistema è composto da pannello isolante – da scegliere in un’ampia gamma di prodotti (di natura sintetica, minerale con lana di vetro, ad alte prestazioni termiche con resina fenolica, di origine naturale con sughero) a seconda delle proprie necessità; rete in acciaio zincato webertherm RE1000; sistemi di fissaggio, intonaci con prestazioni sviluppate ad hoc, resistenti ai cicli di gelo-disgelo, alta adesione al supporto e flessibilità migliorata; elementi di finitura (pitture, rivestimenti colorati a spessore, rivestimenti ceramici o rivestimenti in pietra naturale e ricostruita, e doghe in legno o metallo). URSA XPS ECO PLUS URSA XPS ECO URSA XPS ECO PLUS fa parte della famiglia di pannelli XPS in polistirene estruso specifici per l’isolamento termico e realizzati con una struttura cellulare chiusa all’interno della quale si trova dell’aria. Grazie alle ottime prestazioni la gamma è adatta per l’isolamento di strutture in cui sia richiesta alta resistenza meccanica. Si tratta di un pannello di polistirene estruso con superfici ruvide, senza pelle e waferate, conforme ai CAM e alla norma UNI EN 13164 ed è particolarmente adatto per l’isolamento termico esterno delle pareti perimetrali e delle pareti controterra. Il trattamento superficiale di waferatura assicura una maggiore presa ai collanti e alle malte degli strati di finitura. I pannelli URSA XPS ECO garantiscono molti vantaggi tra cui l’eliminazione dei ponti termici, traspirabilità della parete perché i pannelli sono impermeabile all’acqua ma permeabile al vapore, ottimo comfort indoor, risparmio energetico e in bolletta e riduzione dei tempi di lavoro. Xella – Multipor Multipor di Xella Xella propone MULTIPOR, un pannello isolante 100% minerale, prodotto con materie prime naturali con un ridotto impatto ambientale. Grazie alle sue elevate prestazioni termiche, è particolarmente adatto per l’isolamento di edifici a Energia Quasi Zero (NZEB) o in edifici passivi per interventi di riqualificazione energetica, rispettando i Criteri Ambientali Minimi (CAM). E’ un prodotto realizzato nel pieno rispetto dell’ambiente, con materiali di origine naturale, come calce, sabbia e acqua, cui si aggiunge una piccola percentuale di cemento e di additivi porizzanti, tramite un processo che richiede minimi consumi di energia. Grazie alla sua composizione compatta e solida, Multipor offre resistenza a compressione e agli urti, garantendo un isolamento a cappotto altamente performante e durevole. Il materiale è altamente traspirante, impedendo la formazione di condensa e muffe, e vanta una resistenza al fuoco in Euroclasse A1, rendendolo una scelta sicura ed ecologica per l’isolamento esterno. Inoltre, ha ottenuto il Benestare Tecnico Europeo (ETA), conformemente alla normativa ETAG 004. Grazie all’alta inerzia termica di Multipor il sistema garantisce ottimi risparmi energetici e nei consumi, sia in riscaldamento che in raffrescamento. Multipor è adatto anche per la correzione dei ponti termici e per l’isolamento interno, grazie alla sua capacità di regolare l’umidità e creare ambienti più salubri e confortevoli. Essendo inattaccabile da funghi e muffe, assicura la massima qualità dell’aria interna e garantisce una lunga durata nel tempo. Il sistema Multipor è completato dalla malta Multipor FIX X702, formulata per l’incollaggio e la rasatura armata dei pannelli, con un alto contenuto di materiali riciclati per una maggiore sostenibilità. L’intero sistema è certificato natureplus®, contribuendo ai punteggi di certificazioni ambientali come LEED e ITACA. Il sistema è certificato EPD – Dichiarazione Ambientale di Prodotto, che offre informazioni sulla sostenibilità ambientale di un prodotto in relazione al suo intero ciclo di vita; natureplus®, che promuove l’uso sostenibile delle risorse e la tutela del clima nella fabbricazione di prodotti per l’edilizia, certificazione destinata ai prodotti sostenibili composti per almeno l’85% da materie prime rigenerabili o di origine minerale; l’Eco Institut certifica la mancanza di emissioni di VOC e il pannello rispetta i criteri ambientali minimi CAM. Grazie alle sue caratteristiche il pannello Multipor è conforme alle prestazioni richieste negli Edifici Passivi o a Energia Quasi Zero (NZEB) o negli interventi di riqualificazione ad alta efficienza energetica e può ottenere i crediti previsti dai protocolli di certificazione ambientale come LEED e ITACA. La qualità del sistema di isolamento a cappotto di Xella è stata confermata dall’Istituto Austriaco di Tecnologia delle Costruzioni OIB che ha rilasciato il Benestare Tecnico Europeo (ETA). wienerberger – TERRACOAT® wienerberger – TERRACOAT® Il TERRACOAT® è una soluzione architettonica firmata SanMarco, storico brand entrato a far parte recentemente dell’azienda wienerberger. Si tratta di un cappotto termoisolante specificatamente pensato per la realizzazione di facciate estetiche e con una elevata performance di risparmio energetico e di comfort abitativo interno. TERRACOAT® è costituito da pannelli prefabbricati realizzati mediante l’assemblaggio di lastre di EPS addizionato con graffite e di listelli in terracotta faccia a vista “a pasta molle” dello spessore di 2 cm. I due elementi sono saldamente incollati tra loro, per creare un corpo unico, indivisibile e con un’altissima resistenza agli agenti atmosferici anche forti come la grandine. Costituisce un importante passo nel campo della prefabbricazione perché i pannelli isolanti hanno già applicata la finitura in listelli di terracotta faccia a vista, mentre in precedenza era necessario in cantiere posare manuale un mattone o un listello faccia a vista alla volta. Inoltre l’assemblaggio è effettuato in stabilimento, in ambiente controllato con un elevato controllo della qualità del processo produttivo. Le dimensioni ridotte, equivalenti a mq 0,54 per pannello e il peso limitato (kg 17,4 circa) rendono il sistema di facile movimentazione in cantiere. Inoltre una gamma di Accessori (spallette, cornici, davanzali…) completano la soluzione in prossimità di aperture e finestre Il sistema TERRACOAT® assicura una elevata performance termica dell’edificio oltre a conferire bellezza alle facciate grazie ai listelli in terracotta faccia a vista a pasta molle nelle varietà di finiture e colori della gamma SanMarco e Pica. Queste caratteristiche rendono TERRACOAT® perfetto nei casi di nuova edificazione di unità residenziali private. Realizzazione di una casa privata a Fano Vantaggi: lunga durabilità assenza di manutenzione semplicità di posa (anche per maestranze non specialistiche) varietà di soluzioni (spessori e finiture) in linea coi CAM velocità di posa (nell’ottica della semplificazione della cantieristica vedi piattaforme verticali…) TERRACOAT® è un sistema prefabbricato, leggero, adatto ad una progettazione attuale e flessibile perché idoneo ad essere applicato su differenti strutture sottostanti: dalla parete in legno alla più tradizionale parete in latero-cemento, al pannello in CA delle strutture prefabbricate. Faq Cappotto termico Cos’è un cappotto termico e come funziona? Il cappotto termico, noto anche come isolamento a cappotto, è una tecnica di coibentazione termica che prevede l’applicazione di pannelli isolanti sulle superfici esterne o interne delle pareti di un edificio. Questo sistema riduce la dispersione di calore durante l’inverno e limita l’ingresso del calore estivo, migliorando l’efficienza energetica e il comfort abitativo. Quanto costa un cappotto termico al metro quadro? Il costo di un cappotto termico varia in base a diversi fattori, tra cui il materiale isolante scelto (il polistirene è tendenzialmente il materiale più economico e l’aerogel il più costoso), lo spessore del pannello, la complessità dell’intervento e la zona geografica (se si vive in una zona calda, sarà sufficiente un isolante dallo spessore inferiore rispetto a quello necessario in una zona fredda). In generale, il prezzo medio per la fornitura e posa in opera oscilla tra 80 e 150 euro al metro quadro. Quali incentivi fiscali e detrazioni sono disponibili per il cappotto termico nel 2025? La Legge di Bilancio 2025 ha modificato i bonus edilizi: gli interventi di efficientamento energetico, come l’installazione di un cappotto termico, possono beneficiare del Bonus Ristrutturazioni (fino a un massimo di 96.000 euro in 10 quote annuali) e dell’Ecobonus (fino a un massimo di 60.000 euro) con una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per le abitazioni principali. Per le seconde case, la detrazione sarà del 36% nel 2025. Nel 2026-2027 la detrazione scenderà al 36% per le prime case e al 30% nel biennio 2026-2027. Dal 2028 30% per tutti. Quali materiali possono essere utilizzati per un cappotto termico? I materiali comunemente utilizzati per il cappotto termico includono polistirene espanso (EPS), polistirene estruso (XPS), lana di roccia, lana di vetro, sughero, fibra di legno e aerogel. La scelta del materiale dipende dalle specifiche esigenze di isolamento termico, acustico, dalle caratteristiche dell’edificio e dalla disponibilità economica. Quali sono i vantaggi dell’installazione di un cappotto termico? L’installazione di un cappotto termico offre numerosi vantaggi, tra cui: Risparmio energetico: riduce le dispersioni termiche, diminuendo i consumi per riscaldamento e raffrescamento. Miglioramento del comfort abitativo: mantiene temperature interne più stabili e confortevoli. Valorizzazione dell’immobile: un edificio energeticamente efficiente ha un valore di mercato superiore. Riduzione delle emissioni di CO₂: contribuisce alla sostenibilità ambientale riducendo l’impronta ecologica dell’edificio. Isolamento acustico: alcuni materiali utilizzati per il cappotto termico migliorano anche l’isolamento dai rumori esterni. Quanto tempo dura un cappotto termico? Un cappotto termico realizzato con materiali di qualità e una corretta posa in opera può durare diversi decenni, mantenendo inalterate le sue proprietà isolanti nel tempo. La manutenzione periodica e l’uso di materiali certificati contribuiscono a prolungarne la durata. Il cappotto termico è efficace anche in estate? Sì, il cappotto termico è efficace anche in estate. Oltre a ridurre le dispersioni di calore in inverno, limita l’ingresso del calore esterno durante l’estate, contribuendo a mantenere gli ambienti interni freschi e riducendo la necessità di utilizzare sistemi di climatizzazione. Articolo aggiornato Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
26/03/2025 Fondi PNRR per le Comunità Energetiche: proroga al 30 novembre 2025 Il MASE proroga al 30/11/2025 i fondi PNRR per le Comunità Energetiche Rinnovabili nei piccoli comuni ...
26/03/2025 Agevolazioni per impianti fotovoltaici e minieolici, domande dal 4 aprile: ecco le istruzioni A cura di: Adele di Carlo Agevolazioni PMI: modalità di invio e scadenze per ottenere gli aiuti economici per l’installazione di impianti ...
18/03/2025 C.S.E. 2025: 232 milioni dal MASE per la sostenibilità energetica dei Comuni A cura di: Raffaella Capritti Il MASE pubblica l'avviso C.S.E. 2025: 232 milioni per i Comuni italiani per l’efficienza energetica degli ...
18/03/2025 Dl bollette, i vantaggi per famiglie e imprese: il punto delle associazioni A cura di: Giorgio Pirani Il Decreto Bollette stanzia circa 3 miliardi a sostegno di famiglie e imprese per la la ...
12/12/2024 Chi può avere il contributo Superbonus al 100%: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate A cura di: Adele di Carlo I contribuenti che soddisfano i requisiti nella richiesta del contributo Superbonus, potranno riceverlo nella misura del ...
04/12/2024 Soluzioni per il Green Building: l’utilizzo di fibre di rinforzo vegetali nei materiali per l’edilizia Le fibre vegetali stanno rivoluzionando l'edilizia sostenibile: materiali leggeri, isolanti e a basso impatto ambientale.
24/10/2024 Certificati bianchi al posto dei bonus casa per ridurre le detrazioni: cosa sono e come funzionano A cura di: Adele di Carlo Le detrazioni per i bonus cambieranno nel 2025 con l’introduzione dei Certificati bianchi nell'edilizia civile. Ecco ...
04/07/2024 Dalla BEI 100 milioni di euro a Snam a sostegno dell'efficienza energetica A cura di: Federica Arcadio La BEI e Snam siglano un accordo di finanziamento da 100 milioni di euro per migliorare ...
05/06/2024 Decreto FER 2: la Commissione europea approva A cura di: Raffaella Capritti La Commissione europea approva il Decreto FER 2 che incentiva la realizzazione di impianti rinnovabili per ...
27/03/2024 Plusvalenza Superbonus, su quali lavori si applica? La proposta dei notai per ridurre le tasse A cura di: Adele di Carlo La Legge di Bilancio per il 2024 ha introdotto la tassazione della plusvalenza generata dalla vendita ...