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Indice degli argomenti: Breve panoramica sugli ascensori Quanto consumano gli ascensori? Ascensori a risparmio energetico: quali sono i vantaggi? Ascensori a risparmio energetico: il punto con Fabrizio Vimercati di Otis Siamo ormai abituati a utilizzare quotidianamente gli ascensori, elementi molto importanti che richiedono particolari attenzioni strutturali, ma che allo stesso tempo permettono soluzioni molto interessanti. Breve panoramica sugli ascensori Per ascensore si intende quell’impianto in grado di spostare delle persone da un piano all’altro di un edificio o costruzione, costituito da una cabina per i passeggeri sollevata da un motore che agisce sulle funi cui è ancorata la cabina stessa. Il primo ascensore appare a New York nel 1857 e in Italia nel 1870. Nel corso dei decenni sono molte le evoluzioni che anche gli ascensori hanno conosciuto, fino ad arrivare a quelli moderni e ad alta efficienza energetica. Tipi di ascensore È possibile suddividere gli ascensori nelle seguenti categorie: Ascensori elettrici tradizionali Ascensori idraulici Ascensori di ultima generazione Le novità introdotte dai nuovi impianti ad alta efficienza energetica comportano notevoli vantaggi sia in termini di semplificazione nel montaggio che, soprattutto, nell’abbattimento dei consumi e nel miglioramento consistente dell’efficienza energetica. Tra le caratteristiche degli ascensori ad alta efficienza energetica vanno registrate: Assenza locale macchina Controllo tramite tecnologia digitale Utilizzo materiali a basso consumo Assenza organi meccanici e lubrificanti Riduzione ingombro parti meccaniche Silenziosità motore Tutti questi fattori migliorano le prestazioni sia in termini di consumo che riducendo i livelli di rumorosità, di usura dei componenti e abbattendo i costi per la manutenzione degli ascensori. Quanto consumano gli ascensori? Una delle voci presenti tra le spese condominiali è quella inerente al funzionamento dell’ascensore. Secondo quanto riportato da ARPA Veneto, “il consumo energetico medio di un ascensore rappresenta circa il 5% del consumo elettrico di un edificio adibito a uffici”. Un ascensore fermo (quindi in modalità stand-by) arriva ad assorbire una potenza elettrica di circa 2 kW. Ciò significa che in media questi dispositivi comportano un consumo di elettricità di circa 10.000 kWh. Un valore davvero rilevante che, secondo ARPA Veneto, rappresenta una quota considerevole del consumo elettrico totale annuo dell’ascensore, compresa tra il 25 e l’80%. Una parte importante del consumo energetico avviene quando l’ascensore non è in funzione. Un dato “curioso” arriva dal Sole 24Ore: secondo il quotidiano l’Italia vanta un parco ascensori tra i più ampi d’Europa. Ma non si tratta di certo di impianti all’avanguardia: circa il 40% degli ascensori presenti nel Belpaese hanno più di 30 anni e oltre il 60% di questi non è dotato di tecnologie all’avanguardia. Img by Pixabay L’attenzione verso il tema dell’efficienza energetica ha portato le aziende produttrici a progettare delle soluzioni che si differenziano sia per il design tecnologico che per le ottime prestazioni, consentendo lo sviluppo di impianti che permettono di risparmiare sui consumi. Ascensori a risparmio energetico: quali sono i vantaggi? Nei paragrafi precedenti abbiamo suddiviso le tipologie di ascensori in tre categorie principali, focalizzando la nostra attenzione in modo particolare sulle soluzioni hi-tech più interessanti del momento. Il tema della riduzione dell’impatto ambientale ha toccato da vicino il comparto industriale, produttivo e tecnologico. Non poteva esimersi anche il settore dell’elevazione: diverse aziende hanno proposto ascensori a risparmio energetico, ovvero impianti moderni oltre che efficienti e sicuri. Un ascensore a risparmio energetico comporta interessanti benefici per l’ambiente, ma anche per l’utente finale. Un impianto di elevazione di questo tipo presenta luci a LED: questa moderna tecnologia è più efficiente dal punto di vista energetico rispetto ad una tradizionale lampadina ad incandescenza. Nel momento in cui l’ascensore è fermo, le varie componenti si spengono e si riattivano quando necessario, in modo tale da ridurre lo spreco energetico che caratterizza questo tipo di impianto. L’uso di un motore elettrico ad alta efficienza, così come di un sistema inverter comporta dei benefici dal punto di vista dei consumi e dunque dei costi. Ascensori tradizionali vs ascensori ad alta efficienza energetica A titolo di esempio e per inquadrare i valori cui si fa riferimento quando si parla di ascensori bisogna tenere presente che un ascensore tradizionale, consuma la maggior parte dell’energia durante la fase di riposo. Infatti, in un edificio di cinque piani, un ascensore compie circa 200 fermate, impiegando circa 1 ora, restando quindi inutilizzato per le restanti 23. I nuovi ascensori ad alta efficienza energetica risolvono molto di tutti questi problemi, riducendo i consumi e lo spreco conseguente allo stato di inattività. Ascensori a risparmio energetico: il punto con Otis Per approfondire il tema sull’ascensore a risparmio energetico ci siamo rivolti a Fabrizio Vimercati, Operational Marketing & Promotion di Otis. Quali sono i plus legati all’installazione di un ascensore a risparmio energetico rispetto ad un modello “tradizionale”? Da recenti analisi è emerso come in Europa il 40% dell’energia consumata (e, quindi, della CO2 emessa in atmosfera) derivi dal mantenimento della temperatura negli edifici, che si tratti di riscaldamento o raffrescamento. L’edilizia ha quindi un ruolo fondamentale per il futuro del nostro Pianeta, e tutti i componenti della filiera devono fare il massimo per ridurre l’impegno energetico dei loro prodotti. In Otis, i valori di ESG (Environmental, Social and Governance) sono assolutamente prioritari: per questo abbiamo investito moltissimo negli ultimi anni per rendere sempre più eco-compatibili i nostri prodotti. I nostri ascensori Gen2® sono il frutto di 20 anni di continui sviluppi per ridurne l’impatto ambientale: sono dotati di un sistema di trazione che non richiede lubrificazione e che presenta un efficienza dell’85 ÷ 90%, del sistema di rigenerazione di energia ReGen® drive, che restituisce corrente in tutte le fasi in cui l’ascensore si muove per gravità, le illuminazioni sono tutte con tecnologia a LED e l’impianto entra in modalità di standby ogni volta che non viene chiamato per qualche secondo. Gli ascensori Otis Gen2® sono stati di conseguenza certificati in classe energetica “A” (la migliore)” sia secondo il protocollo VDI 4707, sia secondo la norma ISO 25745, che determina come valutare il consumo degli ascensori. Inoltre, sono conformi ai più severi protocolli di efficienza energetica degli edifici, come LEED e BREEAM. Qual è il risparmio in termini economici? Gli ascensori Gen2® consentono risparmi fino al 70% rispetto agli ascensori idraulici e fino al 50% rispetto ad ascensori elettrici privi della tecnologia appena descritta. Ma desidero soffermarmi su un modello particolare della famiglia Gen2®, la versione Gen2® Switch. OTIS Gen2 Switch Questo modello, progettato per applicazioni residenziali, è dotato di accumulatori propri del sistema: funziona perciò con la normale corrente monofase 230 V di casa, consuma 500 W quando vi è da ripristinare la carica degli accumulatori e praticamente nulla quando sono alla carica corretta; inoltre, e questo punto è di straordinaria importanza per il concetto di sostenibilità, come tutte le utenze 230 V degli edifici residenziali, può essere alimentato con la corrente proveniente dalle FER (Fonti di Energia Rinnovabili), come quella solare. In particolare, qualora l’edificio, come nelle applicazioni più moderne, sia dotato di sistemi di accumulo, l’ascensore viene completamente alimentato ad energia solare, non attingendo mai dalla rete. Una stima del risparmio consentito, basato su dati ENEL ed ARERA presenti in internet, è di circa 800 € una tantum per la non necessità di allacciare un contatore trifase, di circa 1000-2000 € per l’Impresa costruttrice, che non deve realizzare il circuito 400 V trifase, e di circa 275 € all’anno di costi fissi poiché il contatore trifase non è appunto presente; a questi si aggiungono circa 150 € all’anno per il basso consumo degli ascensori Gen2® (stima per una palazzina con 5 fermate, quindi 4 piani, rispetto ad un ascensore idraulico). Esistono dei bonus che agevolino l’acquisto? Il 2022 è probabilmente nella storia italiana l’anno in cui vi sono maggiori incentivi fiscali per agevolare l’installazione degli ascensori. In primis, l’incentivo del 75% per abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici esistenti, di cui possono usufruire tutte le tipologie di Clienti; in tal caso Otis può effettuare lo sconto del 75% direttamente in fattura. Questo incentivo è attualmente previsto per il solo anno 2022. In secondo luogo, l’incentivo al 50% per gli interventi di manutenzione straordinaria, come per esempio la sostituzione di un ascensore esistente obsoleto o energivoro o l’installazione di un elevatore in un edificio che ne è privo. Di questa agevolazione possono usufruire i privati e i condomini in regime di partita IVA, ed è previsto fino al 2024. Anche in questo caso Otis è in grado di effettuare lo sconto direttamente in fattura. Infine, cosa di cui non tutti sono al corrente, l’ascensore può essere inserito come elemento trainato in un progetto di Superbonus 110%, a patto che sia conforme alla legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche DM236/89, ripreso dalla Legge 13 del medesimo anno. Articolo aggiornato Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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