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Indice degli argomenti Toggle Certificati energetici APEAPE: il valore della classe energeticaPiù efficacia nell’attuazione dell’APE con il progetto europeo tunESDa certificazione energetica ad Attestato APEAPE: il contesto normativoQuando è obbligatorio l’APE: interventi ediliziAPE obbligatorio per compravendita, affitto e trasferimento immobiliCertificazione APE e bonus fiscaliAPE convenzionale: di cosa si tratta?Rilascio APE: le modalità da rispettareAttestato di Prestazione Energetica (APE), Attestato di Qualificazione Energetica (AQE) e Certificazione Energetica (ACE)Faq Attestato di Prestazione EnergeticaCos’è l’Attestato di Prestazione Energetica (APE)?Come si ottiene l’Attestato di Prestazione Energetica?Quando è obbligatorio l’APE?Quanto dura la validità di un APE?Quanto costa fare un APE?Come si ottiene l’Attestato di Prestazione Energetica (APE)? L’Attestato di Prestazione Energetica non è un documento statico, ma segue nel tempo i vari sviluppi normativi che rispondono alle mutevoli necessità del mercato e di raggiungimento degli obiettivi di efficienza e risparmio energetico. La necessità di raggiungere obiettivi di efficienza sempre più stringenti ha reso fondamentale l’introduzione di un sistema chiaro e utile anche per una semplice comparazione tra differenti immobili. Oltretutto, oggi, le prestazioni energetiche incidono in modo significativo anche sul valore monetario degli immobili. Certificati energetici APE I Certificati energetici APE (Attestato di Prestazione Energetica) sono documenti obbligatori che attestano le prestazioni energetiche di un edificio o di un’unità immobiliare. Redatti da professionisti accreditati, gli APE forniscono una valutazione dettagliata del consumo energetico, classificando gli immobili su una scala che va da A4 (massima efficienza) a G (minima efficienza). Questo certificato è indispensabile in diverse circostanze: per la compravendita, la locazione, le ristrutturazioni importanti, e l’accesso a incentivi fiscali legati all’efficienza energetica. L’APE non solo informa i proprietari e gli inquilini sulle prestazioni energetiche dell’edificio, ma promuove anche interventi di miglioramento per ridurre i consumi e l’impatto ambientale. APE: il valore della classe energetica Prima ancora di entrare nel dettaglio in merito al contenuto dell’Attestato di Prestazione Energetica è opportuno fare una riflessione sul ruolo di crescente rilievo assunto da questo documento. Oltre all’estensione dell’obbligo di APE, la classe energetica oggi è elemento essenziale in diversi contesti: lo è stata, ad esempio, con il Superbonus 110%, dove dimostrare il miglioramento di classe era vincolo per l’ottenimento delle detrazioni; lo sarà in futuro anche a seguito delle recenti novità a livello europeo. Con la Direttiva “case green”, che rientra nelle misure necessarie previste dal pacchetto di riforme Fit for 55, si pone l’obiettivo di intervenire in modo prioritario sugli edifici più energivori del continente, aumentandone le prestazioni. I termini di misura sono fissati proprio in base alla classificazione energetica, tanto che gli immobili interessati sono quelli che ricadono nella classe energetica G. In Italia, in modo specifico, si parla di circa 1,8 milioni di edifici residenziali, che dovrebbero raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e D entro il 2033. Più efficacia nell’attuazione dell’APE con il progetto europeo tunES La Commissione europea ha finanziato il progetto europeo tunES (Tuning EPC and SRI instruments to deliver full potential) con l’obiettivo di sviluppare nuove politiche volte a rendere più efficace l’attuazione dell’APE. Img by Enea Nello specifico si punta a definire una strategia di integrazione con il nuovo indice SRI (Smart Readiness Indicator), introdotto già nel 2018 dall’Unione Europea come sistema di valutazione facoltativo comune per gli Stati membri, che misura l’intelligenza degli edifici. Come avviene questa valutazione? Esaminando la capacità di adattamento dell’edificio, o dell’unità immobiliare, in termini di funzionamento alle esigenze dell’occupante e della rete, nonché l’abilità dello stesso a migliorare l’efficienza energetica e la prestazione complessiva. tunES è articolato in cinque aree di studio che vanno dall’aggiornamento di database e strumenti di calcolo per gli indicatori utilizzati nell’APE alla possibile armonizzazione di APE e SRI. Tra i leader del progetto spicca ENEA, che mette a disposizione il proprio know-how acquisito nell’implementazione del Sistema Informativo sugli APE (SIAPE) e nelle esperienze di studio maturate in ambito di Ricerca di Sistema Elettrico per ottimizzare la gestione dei database e lo sviluppo dell’indice SRI. Nell’ambito del programma nazionale di Ricerca di Sistema Elettrico, ENEA ha avviato diverse attività sul tema e ha prodotto con l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale un rapporto per valutare il potenziale di smartness del costruito esistente, applicando l’indice SRI a molteplici casi studio. Da certificazione energetica ad Attestato APE La certificazione APE ha sostituito la precedente “certificazione energetica” ed è un documento che ha lo scopo di descrivere le prestazioni energetiche di un edificio, sia durante la stagione estiva che quella invernale. L’APE riporta diverse informazioni, ma la più importante (e riassuntiva) è quella che esprime la quantità di energia primaria richiesta dall’edificio per il proprio funzionamento. Altre informazioni fondamentali contenute nella certificazione APE sono anche il consumo di energia rinnovabile e le emissioni di anidride carbonica dovute al funzionamento degli impianti e al consumo di energia. Sulla base dei consumi, l’immobile oggetto di analisi, viene classificato mediante una scala che va dalla A alla G. Maggiore è questo numero, peggiore è la classe energetica in cui viene classificato. La certificazione APE è utile per informare i potenziali acquirenti di un immobile in merito alle sue prestazioni energetiche o a comunicare sul mercato il valore degli edifici ad alto risparmio energetico o quelli NZEB. Come tutti ormai avranno avuto modo di vedere, le classi energetiche sono accompagnate da una scala di colori, che aiuta a interpretare in modo intuitivo il risultato ottenuto. APE: il contesto normativo La certificazione energetica degli edifici è stata introdotta dalla Direttiva Europea 2010/31, che lasciava ai singoli paesi la definizione delle modalità del calcolo energetico. In Italia, la Legge 63/2013 introduce l’obbligo dell’Attestato di Prestazione Energetica e dal 2015 la certificazione energetica degli edifici ha un formato standard in tutto il Paese. Il decreto di riferimento è il D.M. 26 giugno 2015 che uniforma le metodologie di calcolo, semplifica la procedura per gli edifici di dimensioni ridotte e indica il format di riferimento per l’APE e per gli annunci di vendita e locazione. Quindi, l’APE sostituisce il vecchio certificato energetico ed è un documento utile a comunicare in modo immediato e chiaro l’efficienza energetica di un edificio. Le informazioni contenute negli APE sono chiare, trasparenti e soprattutto permettono una comparazione tra differenti edifici. L’Ape, poi, deve essere trasmesso alla Regione o alla Provincia autonoma di riferimento, ma anche al proprietario dell’immobile. Se l’APE non viene redatto in uno dei casi in cui è obbligatorio, si è soggetti a sanzioni pecuniarie che partono da 300 euro e superano le migliaia di euro. Inoltre, sono in arrivo alcune novità per la direttiva EPBD in approvazione a marzo, con nuove indicazioni, ad esempio in merito alla metodologia di calcolo per le prestazioni energetiche degli edifici e non solo. Si parla anche di GWP, ossia di potenziale di riscaldamento globale, che considera le emissioni di gas effetto serra imputabili all’intero ciclo di vita, oltre che di requisiti minimi per gli edifici in classe A+. Dovrebbe essere prevista l’affissione dell’APE in caso di edifici aperti al pubblico e con superficie maggiore di 500 mq, così da permetterne la conoscenza da parte di tutti. Infine, verranno incluse tutte le nuove tecnologie, ad esempio connesse alla smart home e alla sensoristica. Quando è obbligatorio l’APE: interventi edilizi L’Attestato di Prestazione Energetica è un documento obbligatorio in alcuni specifici casi e, in ogni caso ha validità per massimo 10 anni, al termine dei quali deve essere nuovamente redatto, se necessario. E’ obbligatorio per la compravendita degli immobili già dal 2009 e, dal 2010, lo è anche per la locazione. Gli obblighi per l’Attestato di Prestazione energetica riguardano: Gli edifici di nuova costruzione; Gli edifici soggetti ad opere di demolizione e ricostruzione; Gli edifici sottoposti a opere di ristrutturazioni importanti. La certificazione energetica è obbligatoria per ottenere il permesso di costruire, in quanto è necessario dimostrare il rispetto dei requisiti minimi di prestazione energetica. Nel caso si tratti di una costruzione di più immobili o di un complesso gestita da un costruttore, sarà lui a sostenere le spese dell’APE per la nuova costruzione. APE obbligatorio per compravendita, affitto e trasferimento immobili Per una chiarezza sempre maggiore, la Legge 90/2013 ha approfondito la regolamentazione sulla redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica, elencando tutti i casi in cui vige l’obbligo. Oltre all’obbligo di APE che nasce a seguito di interventi sugli immobili o di nuova costruzione, è necessario redigere un Attestato di Prestazione Energetica anche nei casi in cui si debbano eseguire operazioni immobiliari quali: Compravendita di immobili, per gli atti notarili; Stipulazione di contratti d’affitto; Redazione e promozione di annunci immobiliari, sia fisici che digitali; Operazioni di trasferimento degli immobili, sia onerose che a titolo gratuito. Non è obbligatorio nel caso in cui si affitti o venda un immobile per il quale esiste già una certificazione APE in corso di validità e non sono stati fatti lavori di ristrutturazione o modifiche. Certificazione APE e bonus fiscali L’Attestato di Prestazione Energetica è fondamentale se si decide di accedere ad uno dei meccanismi disponibili di detrazione fiscale introdotti dal Governo per incentivare le opere di efficientamento energetico. Si parla, in particolar modo di Ecobonus per cui l’APE è uno strumento essenziale per dimostrare il miglioramento delle classi energetiche ottenuto con gli interventi realizzati. Si parla anche di APE Convenzionale, ossia di un unico documento in grado di riassumere le prestazioni dell’intero edificio. Quando il bonus è richiesto per i condomini, infatti, è necessario procedere con singoli APE per ciascuna unità immobiliare, per poi redigere un documento complessivo in grado di raccontare in modo semplice il complesso dei miglioramenti ottenuti al termine degli interventi eseguiti. APE convenzionale: di cosa si tratta? Negli ultimi anni si è sentito parlare anche di APE convenzionale, in quanto con il Decreto Legge n. 34/2020 si sono introdotte alcune novità per il Superbonus 110%. Infatti, tutti gli interventi che accedevano a questo meccanismo di detrazione fiscale era necessario garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche o, in caso non fosse possibile, della classe migliore. A dimostrazione di ciò, è stato richiesto di redigere un APE prima e dopo l’intervento. Il tecnico abilitato incaricato doveva presentare i documenti come dichiarazione asseverata per dimostrare il miglioramento energetico. L’APE convenzionale si colloca in questo contesto ed è relativo a edifici composti da diverse unità immobiliari e ha il solo scopo di fornire l’evidenza richiesta dal decreto in merito al salto di due classi energetiche. Gli indici di prestazione energetica, quindi, sono relativi all’intero edificio, per quanto con il calcolo si parta dalle singole unità immobiliari. Rilascio APE: le modalità da rispettare Sapere chi può redigere un Attestato di Prestazione Energetica permette di rivolgersi al professionista giusto, un certificatore energetico che ha svolto un percorso di formazione adeguato ed è accreditato dalla Regione di appartenenza (ai sensi del DPR 75/2013). Chi redige l’APE non dovrebbe essere coinvolto in alcun modo nei lavori di progettazione e realizzazione dell’immobile. Generalmente, si occupano della certificazione APE tecnici abilitati come ingegneri, architetti e geometri. Per essere redatte nel modo corretto, le certificazioni energetiche richiedono che il certificatore debba eseguire almeno un sopralluogo per raccogliere tutte le informazioni relative alle caratteristiche dell’edificio, come la geometria, le tipologie di strutture con cui è realizzato e gli impianti presenti. Dopo questa prima fase, grazie al supporto di appositi software, il tecnico procederà ad effettuare tutti i calcoli necessari per la redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica, rilasciando infine la Targa Energetica. Una volta redatto, l’Attestato di Prestazione Energetica ha una durata massima di dieci anni. Il software Blumatica Energy permette di effettuare il calcolo e la verifica delle prestazioni energetiche degli edifici e di elaborare APE, AQE, relazione tecnica e di calcolo (Legge 10). Cercando sul web è possibile trovare offerte e proposte per certificazioni online spesso a prezzi notevolmente ridotti. In questi casi è importante informarsi adeguatamente su chi svolgerà il lavoro e su come verrà gestito l’APE online, soprattutto assicurandosi che siano rispettate le corrette modalità per l’esecuzione di un certificazione energetica. Attestato di Prestazione Energetica (APE), Attestato di Qualificazione Energetica (AQE) e Certificazione Energetica (ACE) Con l’entrata in vigore del decreto legge 63/2013, che recepisce la direttiva europea 2010/31/UE, l’Attestato di Prestazione Energetica sostituisce l’Attestato di Certificazione Energetica. Rispetto al vecchio certificato energetico, l’APE non introduce novità a livello di modalità di calcolo, ma è più indirizzato al miglioramento dell’efficienza energetica, richiedendo l’inserimento dei consumi estivi (oltre agli invernali), di quelli per la ventilazione, per l’acqua calda sanitaria, per l’illuminazione e, dove applicabile, per il funzionamento degli impianti di movimentazione, come ascensori o scale mobili. È chiaro, quindi, che le informazioni raccolte con l’APE sono molto più complete e rispetto a quanto era chiesto per la certificazione energetica precedente. In un certificato APE è obbligatorio inserire la prestazione energetica globale (energia primaria totale ed energia primaria non rinnovabile), la classe energetica raggiunta, la qualità energetica del fabbricato ai fini del contenimento dei consumi energetici per la climatizzazione, le emissioni di anidride carbonica e l’energia esportata. In aggiunta, si inseriscono suggerimenti per l’efficientamento energetico dell’edificio e informazioni sulle opportunità per migliorare la prestazione energetica. L’Attestato di Qualificazione Energetica invece, viene redatto in fase progettuale da un tecnico coinvolto nella costruzione dell’immobile, al fine di prevedere un’ipotetica classe energetica. L’AQE viene firmato dal direttore lavori ed è poi consegnato in Comune, anziché in Regione. Faq Attestato di Prestazione Energetica Cos’è l’Attestato di Prestazione Energetica (APE)? L’APE, acronimo di Attestato di Prestazione Energetica, definisce le prestazioni energetiche dell’immobile attraverso l’indicazione del livello di efficienza energetica, rendendo questo dato accessibile anche ai non addetti ai lavori. Obbligatorio in caso di compravendita, locazione o ristrutturazione significativa, l’APE assegna una classe energetica all’immobile (da A4, la più efficiente, a G, la meno efficiente) e fornisce raccomandazioni per migliorarne la performance energetica. L’APE è obbligatorio nei seguenti casi: Compravendita di un immobile (deve essere allegato all’atto notarile). Nuova locazione (deve essere consegnato al conduttore). Ristrutturazioni che modificano le prestazioni energetiche dell’edificio. Accesso a incentivi e bonus fiscali per l’efficientamento energetico. Come si ottiene l’Attestato di Prestazione Energetica? L’Attestato di Prestazione Energetica può essere richiesto da tutti coloro che possiedono un immobile rivolgendosi a un professionista abilitato, specializzato nella progettazione di edifici ed impianti: stiamo parlando del certificatore energetico. Il certificatore energetico, una volta incaricato dalla committenza, consulterà la documentazione tecnica disponibile ed eseguirà i sopralluoghi necessari per un’attenta analisi, acquisendo tutte le informazioni riguardanti le caratteristiche dell’edificio e degli impianti. Una volta concluso il lavoro, verrà rilasciato il certificato al proprietario che ne ha fatto richiesta. Si parla, in questi casi, di APE volontario. Quando è obbligatorio l’APE? L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è obbligatorio nei seguenti casi: 1. Compravendita di un immobile L’APE deve essere allegato all’atto notarile in caso di vendita di un edificio o di una singola unità immobiliare. Il venditore è tenuto a fornire l’attestato all’acquirente prima della stipula del contratto. 2. Nuova locazione di un immobile L’APE deve essere consegnato al nuovo inquilino all’atto di firma del contratto di locazione. Nei contratti registrati è obbligatoria una dichiarazione in cui il locatario conferma di aver ricevuto le informazioni sulla prestazione energetica dell’immobile. 3. Ristrutturazioni importanti È obbligatorio aggiornare l’APE quando vengono eseguiti interventi di ristrutturazione che modificano la prestazione energetica dell’edificio, come: Isolamento termico dell’involucro (cappotto, sostituzione infissi, tetto). Sostituzione o miglioramento degli impianti di climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria. Installazione di fonti rinnovabili (pannelli solari o fotovoltaici). 4. Annunci immobiliari Nei portali di vendita e affitto, sia online che offline, è obbligatorio indicare la classe energetica dell’immobile (dal 2013, D.L. 63/2013). 5. Accesso a incentivi fiscali e bonus edilizi Per usufruire degli altri incentivi per l’efficienza energetica e la ristrutturazione edilizia, è necessario presentare un APE prima e dopo gli interventi per certificare il miglioramento della classe energetica Quanto dura la validità di un APE? L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) ha una validità di 10 anni, a condizione che vengano rispettati i requisiti di manutenzione ordinaria e controllo degli impianti di riscaldamento e climatizzazione. Se durante questo periodo vengono effettuati interventi significativi che modificano le prestazioni energetiche dell’immobile, come ristrutturazioni o installazione di nuovi impianti, l’APE deve essere aggiornato. Quanto costa fare un APE? Il costo della redazione di un Attestato di Prestazione Energetica varia a seconda dell’immobile oggetto di attestazione, della città e del professionista coinvolto. Possiamo sicuramente affermare che il costo di un APE per un appartamento è generalmente inferiore rispetto a quello richiesto per una villa o un edificio a destinazione differente, come un negozio. Inoltre, il costo varia a seconda dell’ubicazione dell’edificio, crescendo nelle grandi città e nelle regioni del Nord Italia. In generale, possiamo definire un range di prezzo che oscilla tra i 100 e i 300 euro. Per questo motivo è importante richiedere e confrontare più preventivi. Quando dobbiamo cercare un professionista che rediga un Attestato di Prestazione Energetica, è inoltre sempre opportuno diffidare sia di prezzi eccessivamente bassi, sia di chi non effettua il sopralluogo, obbligatorio per legge. Prima di affidarsi ad un servizio per la redazione di APE online, va ricordato che ci sono delle sanzioni per i professionisti che rilasciano la relazione tecnica senza rispettare quanto definito dalla legge, così come sono sanzionabili i proprietari che violano l’obbligo di APE per i nuovi edifici, per la vendita o la locazione degli immobili. Come si ottiene l’Attestato di Prestazione Energetica (APE)? Per ottenere l’Attestato di Prestazione Energetica (APE), è necessario prima di tutto contattare un certificatore energetico qualificato che deve essere iscritto a un albo professionale e accreditato secondo la normativa vigente. Il certificatore deve effettuare almeno un sopralluogo nell’immobile per raccogliere i dati necessari, tra cui tipologia di impianti di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria; isolamento termico dell’involucro edilizio (pareti, tetto, infissi); presenza di sistemi a fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico); orientamento dell’edificio e caratteristiche degli ambienti interni. Dal Dlgs 48/2020, la data del sopralluogo deve essere riportata nell’APE, accompagnata da un verbale firmato dal proprietario. Il tecnico elabora i dati raccolti utilizzando software certificati, determinando l’indice di prestazione energetica globale (EPgl, nren), espresso in kWh/m² anno e la classe energetica dell’edificio, da A4 (massima efficienza) a G (bassa efficienza). Una volta completata l’analisi, il tecnico rilascia il certificato APE. L’attestato viene registrato nel catasto regionale degli APE (ad esempio SIAPE, gestito da ENEA a livello nazionale). L’APE viene consegnato al proprietario e deve essere allegato agli atti di vendita o locazione e ha una validità di 10 anni, a meno che non vengano effettuate modifiche che influiscano sulla classe energetica, nel qual caso deve essere aggiornato. Articolo aggiornato Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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