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Indice degli argomenti: I protagonisti Il nuovo orizzonte dell’edilizia green L’esperienza di Wood Beton Le soluzioni tecniche di Corte Franca Corte Franca, comune della Franciacorta, a pochi chilometri dal lago d’Iseo, ha ospitato un piccolo ma significativo evento: il primo cantiere italiano di riqualificazione energetica e di adeguamento sismico con componenti realizzati off-site. Un esempio, certo contenuto (il prototipo è una palazzina di cinque alloggi di due piani fuori terra), che dimostra che è possibile industrializzare la produzione edilizia e che si è in grado di farlo in tempi e a costi contenuti. I protagonisti Merito di questo primo, significativo risultato è di Edera, società no profit nata per accelerare la rigenerazione e la decarbonizzazione dell’ambiente costruito su larga scala, che dopo oltre un anno di lavoro corona il suo primo successo sul campo. Altro protagonista è Wood Beton, società produttrice di componenti che da anni propone l’edilizia off-site. Per la società di Iseo si è trattata di una sfida vinta, che per l’occasione ha proposto Rhinoceros Wall®, un sistema costruttivo brevettato, industrializzato, in cui edificio e impianti si integrano. Il pannello prefabbricato è parte del sistema brevettato Rhinoceros Wall di Wood Beton Una soluzione che ha previsto una nuova copertura, nuove facciate realizzate con pannelli prefabbricati realizzati in stabilimento e una nuova fondazione perimetrale esterna. Il tutto senza ponteggi e in appena una settimana di lavoro. Edera e Energiesprong Italia Altra particolarità: quello presentato nei giorni scorsi è il primo cantiere italiano di Energiesprong, rappresentata nel nostro Paese proprio da Edera. L’iniziativa è nata in Olanda alcuni anni fa e si è poi sviluppata in Francia, Germania, Regno Unito e negli Stati Uniti. È un network che lavora per sviluppare modelli, tecnologie e progetti per la rapida transizione verso l’edilizia del futuro: green e prodotta in fabbrica. L’operazione di sollevamento di uno dei pannelli di facciata da posare “Il nostro obiettivo – afferma finalmente soddisfatto Thomas Miorin, amministratore delegato di Edera – è rendere possibile la riqualificazione massiva del patrimonio abitativo in tempi e con costi contenuti, contrastando la povertà energetica e il cambiamento climatico”. Come noto, il settore delle costruzioni è uno dei maggiori responsabili delle emissioni climalteranti: intervenire sul patrimonio edilizio esistente è una quindi priorità, ma – dicono i promotori dell’iniziativa – occorre farlo attraverso un approccio industriale, non perseguendo solo la politica degli incentivi. Il nuovo orizzonte dell’edilizia green È un nuovo orizzonte quello che si apre per l’edilizia nostrana, dove abbandono del gas, produzione energetica sul posto e migliore isolamento rappresentano le coordinate moderne. Una nuova prospettiva attraverso la quale si può fare vera innovazione, di prodotto e di processo. L’edificio a due piani di Corte Franca sottoposto a intervento di riqualificazione energetica e adeguamento sismico “Il comparto dell’edilizia ha mostrato negli ultimi mesi gli ennesimi segnali di sofferenza: dall’aumento dei costi delle opere alla mancanza di manodopera, dai problemi di approvvigionamento energetico alla forte dipendenza dagli incentivi. La possibilità di retrofit industrializzato su larga scala – prosegue Miorin – apre a nuove possibilità, in un contesto manifatturiero favorevole come quello italiano”. La soluzione presentata a Corte Franca è il primo risultato di un percorso di innovazione a cui hanno aderito 22 imprese (a2a, Alpac, Caparol, DQG, Exrg, Glass Group, Halfen, Innova, Manni Group, Planet Smart City, Pozza Matteo, Prelco Italia, Rehau, Rockwool, Saint-Gobain, Seriana Edilizia, Sto, Structurama, SunCity, Teicos Group, Wood Beton e Wolf Haus), tutte in vario modo impegnate nella realizzazione di prodotti industrializzati. L’esperienza di Wood Beton Wood Beton, che da anni studia, sperimenta e realizza prodotti off-site, è stata la prima azienda a superare la sfida di Energiesprong Italia, integrando la messa in sicurezza sismica e la prestazione energetica, con soluzioni off-site e a tempi record. I 18 pannelli prefabbricati che rivestono le facciate dell’edificio sono stati installati al ritmo di uno all’ora, con un tempo di installazione complessivo inferiore a una settimana. Gli operai in quota mentre avvicinano il pannello alla facciata esistente “Questo intervento è il primo esempio di un progetto realizzato a seguito dell’ingresso di Wood Beton nel programma Energiesprong – dichiara Giovanni Spatti, direttore tecnico di Wood Beton -. Abbiamo riqualificato un immobile trasformandolo in un edificio altamente performante ed efficiente, attraverso Rhinoceros Wall®, un sistema costruttivo industrializzato ed integrato, che ci ha permesso di mettere in sicurezza sismica l’intera palazzina e, al tempo stesso, di riqualificarla energeticamente e dal punto di vista impiantistico. Il tutto senza l’impiego di ponteggi, consentendo agli operatori di lavorare in condizioni di sicurezza e senza interrompere la quotidianità di chi abita all’interno. Sono convinto che l’innovazione e l’industrializzazione in edilizia siano le chiavi del successo: ed è proprio secondo questo principio che operiamo ogni giorno”. La fase di imbullonamento del pannello agli elementi in acciaio predisposti in facciata Il progetto, che ha coinvolto e integrato un’intera filiera, ha visto lavorare assieme Caparol, che ha fornito i materiali per le finiture delle facciate, Innova, per i nuovi terminali impiantistici in sostituzione dei radiatori, e Rockwool, che ha messo a disposizione i materiali isolanti. Le soluzioni tecniche di Corte Franca La soluzione impiantistica adottata nel cantiere bresciano è full-electric con pompa di calore, impianto fotovoltaico completo di sistema di accumulo e impianto solare termico. I nuovi pannelli prefabbricati delle facciate e della copertura sono stati installati garantendo la continuità abitativa, riducendo le attività interne agli appartamenti. L’unico disagio è dipeso dalla sostituzione dei radiatori con i nuovi terminali ad aria. I nuovi impianti sono collocati nel sottotetto e la distribuzione di calore e acqua calda sanitaria sfrutta i cavedi verticali ricavati nello spessore delle nuove facciate, ispezionabili dall’esterno per le manutenzioni. L’evento online In contemporanea all’evento in cantiere, online si è svolto un seminario alla presenza di alcuni esperti del settore come Sanne De Wit, di Energiesprong Foundation, Filippo Salucci, direttore della struttura per la progettazione dell’Agenzia del Demanio, Marco Marcatili, responsabile Sviluppo di Nomisma, Imma Vanacore, dirigente dei Programmi per l’offerta abitativa di Regione Lombardia, Edoardo Zanchini, direttore dell’Ufficio Speciale Clima del Comune di Roma, e Giuseppina Sordi, direttrice dell’area Energia e Clima del Comune di Milano. Nel futuro sette nuovi progetti “Il nostro obiettivo – prosegue l’ad di Edera – è aggregare la domanda di riqualificazione per fare emergere, grazie a un processo di innovazione aperta, soluzioni sempre più efficienti e sostenibili da applicare a tipologie edilizie differenti”. Gli ancoraggi in acciaio per il fissaggio del pannello Le altre imprese aderenti a Energiesprong stanno lavorando su sette nuovi progetti – Porto Mantovano, Treviglio, Vicenza, Comun Nuovo, Thiene e Milano – testando soluzioni innovative su diverse tipologie costruttive tra cui torri, scuole e periferie urbane. “Le analisi svolte durante questo primo progetto – conclude Miorin – hanno evidenziato un importante potenziale di contrazione dei costi se si lavora su tipologie adeguate e con le opportune economie di scala: per questo da domani partiamo con un programma di aggregazione di edifici da riqualificare”. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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