Terzo bando Parco Agrisolare: domande dal 16 settembre

Il Ministero dell’Agricoltura ha pubblicato sul proprio sito l’avviso con le modalità per presentare, dal 16 settembre al 14 ottobre, le domande relative al terzo bando Agrisolare, con una dotazione di 250 milioni di euro per le aziende del Mezzogiorno

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Terzo bando Parco Agrisolare: domande dal 16 settembre

Sul sito del Ministero dell’Agricoltura è pubblicato l’avviso per il terzo bando “Parco Agrisolare” che mette a disposizione 250 milioni di euro per la realizzazione nelle imprese agricole delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), di impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con una potenza massima di 1.000 kWp per impianto.

Per il Ministro Francesco Lollobrigida, si tratta di un’importante opportunità a sostegno della “sostenibilità del comparto e in grado di incrementarne la competitività, azzerando i costi energetici che rappresentano in media il 20% dei costi variabili“. Secondo la scadenza europea entro dicembre 2024 andranno assegnati i 2,35 miliardi di euro messi a disposizione dal PNRR “Parco Agrisolare”, investimento 2.2, che ha l’obiettivo di realizzare “impianti di produzione di energia elettrica solare nel settore agricolo e agroindustriale, escludendo il consumo di suolo“.

Le domande potranno essere presentate sul portale GSE dalle ore 12:00 del 16 settembre fino alle ore 12:00 del giorno 14 ottobre 2024.

Come per il precedente bando il contributo a fondo perduto potrà coprire l’80% delle spese ammissibili, le aziende potranno adottare soluzioni di autoconsumo condiviso e partecipare in forma aggregata.


25/07/2023

Bando Parco Agrisolare: domande dal 12 settembre

Il Ministero dell’Agricoltura ha pubblicato sul proprio sito l’avviso con le modalità per presentare le domande relative al bando Agrisolare che prevede 1 miliardo di finanziamenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici in ambito agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Bando Parco Agrisolare: domande dal 12 settembre

Dal 12 settembre al 12 ottobre si potranno inviare le domande per chiedere gli incentivi per realizzare impianti fotovoltaici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, come previsto dal PNRR, Missione 2, Componente 1, Investimento 2.2 “Parco Agrisolare”. Lo rende noto il Ministero dell’Agricoltura che chiarisce che le domande dovranno essere presentate tramite Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE, su propria piattaforma.

Ricordiamo che il Bando mette a disposizione 1 miliardo di euro di finanziamenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici in ambito agricolo, zootecnico e agroindustriale. Le categorie di investimento previste sono: aziende agricole connesse alla produzione agricola primaria; aziende attive nella trasformazione di prodotti agricoli; aziende di trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli; aziende nel settore della produzione agricola primaria eccedenti il limite di autoconsumo o il limite di autoconsumo condiviso. La spesa massima per beneficiario è di 2.330.000 euro.

Sono state introdotte alcune novità rispetto al 2022:

  • per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione agricolo in agricolo è previsto un contributo massimo fino all’80%
  • è stato introdotto l’autoconsumo condiviso
  • possono partecipare le imprese in forma aggregata
  • è possibile realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con potenza fino ad un massimo di 1.000 kWp per impianto;
  • raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100.000 euro
  • raddoppio della spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica fino a 30.000 euro

03/07/2023

Bando Agrisolare: pubblicato il decreto in Gazzetta Ufficiale

E’ stato pubblicato il Decreto relativo al bando Agrisolare che prevede 1 miliardo di finanziamenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici in ambito agricolo, zootecnico e agroindustriale

Ok dalla Commissione UE al decreto del bando Agrisolare

Il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste aveva recentemente informato dello sblocco da parte della Commissione Europea del nuovo decreto del bando AgrisolareInterventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale“.

La misura, prevista dal PNRR con un fondo da 1 miliardo di euro, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e mette in campo finanziamenti a fondo perduto fino all’80% per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale con l’obiettivo, sottolinea il Ministro Francesco Lollobrigida, di sostenere la crescita delle energie rinnovabili e la riduzione dei costi di produzione delle imprese.

“Le spese per l’approvvigionamento energetico, infatti, in media rappresentano oltre il 20% dei costi variabili a carico delle aziende”. Grazie all’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti dei fabbricati di queste imprese è possibile ridurre in maniera significativa questi costi, senza consumare suolo.

“Si tratta – sottolinea il Ministro – non solo di un grande passo verso la sostenibilità del comparto ma anche di un’occasione per abbassare le spese di produzione e, allo stesso tempo, di crescita, in competitività, della nostra Nazione”.

Parco agrisolare: cosa prevede il decreto

Il decreto “Parco Agrisolare” approvato da Bruxelles intende creare le condizioni per incentivare interventi per realizzare impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell’ambito del PNRR con un contributo a fondo perduto.

Il documento specifica che per le aziende agricole di produzione primaria,

“gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il proprio autoconsumo, ovvero l’autoconsumo condiviso nel caso in cui le stesse aziende siano costituite in forma aggregata”.

L’obiettivo del progetto su cui si incardina il decreto è di incentivare l’installazione di pannelli solari su di una superficie complessiva senza consumo di suolo pari a 4,3 milioni di metri quadri, con una potenza installata di circa 0,43 GW.

I progetti, che saranno selezionati e finanziati, dovranno prevedere l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati strumentali all’attività dei beneficiari, comprese le attività di agriturismo.

Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione rimozione e smaltimento dell’amianto, alla realizzazione dell’isolamento termico dei tetti e anche a sistemi di aerazione connesso alla sostituzione del tetto. In quest’ultimo caso, esso dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria, in modo da migliorare il benessere animale.

Parco Agrisolare: risorse e destinatari

Per incentivare il parco agrisolare italiano sono stati previsti 1,5 miliardi di euro a valere sui fondi del PNRR. Detto che sono state assegnate risorse per circa 500 milioni a più di 7mila aziende, con questo nuovo decreto vengono programmate le residue risorse della misura “Parco Agrisolare” per un importo di circa un miliardo di euro.

In particolare, riporta il MASAF:

“a favore delle imprese della produzione agricola sono attribuiti circa 775 milioni di euro, ripartiti tra contributi a fondo perduto pari all’80% con vincolo di autoconsumo (anche condiviso) per quasi 700 milioni di euro; fino all’80% di contributo a fondo perduto e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli, con una dotazione di circa 150 milioni di euro; contributi a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo per 75 milioni di euro per le imprese agricole di produzione primaria; 75 milioni di euro a favore delle imprese della trasformazione da agricolo in non agricolo (con contributo a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo).”

L’autoconsumo condiviso è una opportunità considerata nel testo del decreto, aperta a gruppi di imprese. Gli impianti fotovoltaici potranno avere una potenza massima di 1 MW. Soggetto attuatore dell’intera misura e dell’accesso al meccanismo incentivante è il GSE.

E’ raddoppiata la spesa ammissibile per accumulatori, che passa da euro 50.000 ad euro 100.000;

Chi sono i destinatari e beneficiari di questo piano incentivante? Gli imprenditori agricoli, innanzitutto, sia in forma individuale che societaria; le imprese agroindustriali; le cooperative agricole.

Gli incentivi premiano anche storage, ricarica elettrica e bonifiche da amianto

Il testo del decreto sul “Parco Agrisolare” elenca gli interventi ammissibili all’agevolazione, da realizzare sui tetti e sulle coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kilowatt picco e non superiore a 1000 kWp.Decreto agrisolare: gli incentivi premiano anche storage, ricarica elettrica e bonifiche da amiantoTra le spese ammesse ci sono, oltre alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico, anche tutte le componenti necessarie, compresi moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione. Sono previsti anche i sistemi di accumulo, i costi di connessione alla rete.

Quanto viene considerato come massimale di spesa? Fino a 1.500 euro per kilowatt picco per installare i pannelli fotovoltaici, e altri 1000 euro/kWh laddove vengano installati anche sistemi di energy storage. In ogni caso, la spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo non può eccedere i 100mila euro.

Non solo: qualora vengano installati dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali su indicati, una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a 30mila euro.

E’ considerato un limite massimo ammissibile di euro 700 euro/kWp per gli stanziamenti previsti per interventi finalizzati a rimuovere e smaltire amianto, oltre che per interventi di realizzazione o miglioramento dell’isolamento termico e della coibentazione dei tetti, o di realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto, utili alla demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi.

La spesa massima ammissibile per beneficiario è di 2.330.000,00 incluse le spese accessorie (es. rimozione amianto).


27/04/2023

Agrisolare: si incentiva il fotovoltaico sui tetti agricoli e scelte sostenibili

Il MASAF ha pronto il decreto – al vaglio UE – per promuovere la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli. Incentivato anche l’accumulo e la bonifica dei tetti con amianto.

a cura di Andrea Ballocchi

Il decreto sul “Parco agrisolare” c’è.  Permetterà di sostenere gli investimenti delle imprese che vorranno adottare sistemi fotovoltaici in agricoltura, sui tetti dei fabbricati agricoli. Ora, però, si attende il vaglio dell’UE: il testo del decreto è stato trasmesso alla Commissione europea per la relativa autorizzazione “a cui seguirà la pubblicazione del bando”, fa sapere lo stesso dicastero.

Come disposto dal Piano nazionale ripresa e resilienza, ci sono 1,5 miliardi di euro previsti per incentivare interventi di questo tipo, che potrebbero contribuire alla transizione energetica in Italia e a soddisfare in parte i consumi nel settore agricolo. Come mette in luce lo stesso testo del PNRR, i costi energetici totali rappresentano oltre il 20% dei costi variabili per le aziende agricole. Non solo: l’Italia è il terzo Paese UE (dopo Francia e Germania) tra quelli con il più alto consumo diretto di energia nella produzione alimentare.

La misura contenuta nel decreto intende favorire interventi per l’autosufficienza energetica del settore agricolo e agroalimentare. Lo riporta il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, segnalando che già lo scorso dicembre è stato emanato un primo bando attraverso il quale sono state assegnate risorse pari a circa 500 milioni di euro a più di settemila imprese beneficiarie.

Oltre al fotovoltaico e all’accumulo, il decreto intende favorire la riqualificazione dei tetti, specie nel caso di presenza di amianto, migliorando anche l’impatto ambientale delle strutture agricole.


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