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Indice degli argomenti Toggle Fotovoltaico, eolico e intemperiePossibili danni a fotovoltaico ed eolicoI rischi per un impianto colpito dalla grandineCome proteggere il fotovoltaico dalla grandine?Assicurare il fotovoltaico di casa Quest’estate, purtroppo, non sono mancate tempeste violente e condizioni climatiche avverse, che hanno causato danni e disagi in tutta la Penisola. Una situazione che, tra le varie riflessioni, ha fatto sorgere anche diversi quesiti sulla sicurezza e sulla durabilità degli impianti per produzione di energia rinnovabile a fronte di determinati eventi atmosferici. Gli investimenti nelle rinnovabili sono ormai comuni, sia in ambito residenziale, che industriale e terziario. Il numero degli impianti è quindi cresciuto molto e, proprio per questo, sono in tanti ad aver dovuto affrontare le conseguenze delle intemperie su pannelli fotovoltaici e pale eoliche. Fotovoltaico, eolico e intemperie I pannelli fotovoltaici nascono per essere posizionati all’aperto e, quindi, in luoghi esposti agli agenti climatici. Chiaramente ciò non significa che siano resistenti a tutto, anzi. La grandine, in particolare, durante gli ultimi mesi ha provocato ingenti danni a un numero molto elevato di impianti. I possibili effetti di una grandinata sui pannelli non sono sempre prevedibili, in quanto concorrono diversi fattori, tra cui ovviamente la dimensione e la densità della grandine stessa. Ma le conseguenze di una tempesta dipendono molto anche dalla tipologia di pannelli installati e da quanto sono resistenti. Non tutti i moduli sono equiparabili e come si distinguono per performance e affidabilità, lo fanno anche per la capacità di resistere alle intemperie. Ciò dipende dalla tecnologia con cui sono costruiti e dalla qualità dei materiali impiegati. Ad esempio, la superficie dei pannelli è rivestita con vetro temprato, lo spessore di questo strato protettivo varia da marca a marca e di conseguenza anche le prestazioni assicurate. Un discorso non molto diverso può essere fatto anche per le turbine eoliche, dove oltre alla tecnologia impiegata, conta anche l’altezza, soprattutto nel caso di forti raffiche di vento e trombe d’aria. Possibili danni a fotovoltaico ed eolico Quando si parla di intemperie e danni agli impianti per le rinnovabili, si fa riferimento a fenomeni di portata straordinaria o comunque molto intensi, come forti grandinate, raffiche di vento eccezionali e trombe d’aria, tempeste. I danni causati da queste intemperie su fotovoltaico ed eolico possono a loro volta essere di varia natura. Per quanto riguarda la grandine, ad esempio, la forza con cui vengono colpiti gli impianti fa la differenza, così come i punti in cui le strutture sono colpite. Si parla di danni fisici ai pannelli fotovoltaici, ad esempio, con rottura del vetro o crepe sulla superficie. Si possono compromettere anche altri componenti dell’impianto, quali la struttura di sostegno. Anche la prolungata esposizione dei pannelli a forti raffiche di vento può essere dannosa, con continue flessioni e torsioni, che causano la formazione di microfessure, compromettendo il corretto funzionamento delle celle. Anche nel caso delle pale eoliche i danni superficiali dovuti alla grandine possono essere molti, con ammaccature, crepe o abrasioni delle pale. Come per il fotovoltaico, anche raffiche di vento particolarmente intense possono provocare danni dalle pale. A loro volta, questi danni possono comportare ulteriori problematiche, come una riduzione dell’efficienza dovuta, ad esempio, ad un’alterazione dell’aerodinamica delle pale. Le turbine di grandi dimensioni, inoltre, sono esposte anche al rischio di essere colpite da fulmini, che scaricano corrente elettrica lungo la struttura. I rischi per un impianto colpito dalla grandine Nel caso in cui un impianto fotovoltaico sia stato danneggiato dalle intemperie, proprio come nel caso di una turbina eolica, è possibile che si inneschino altre problematiche. Di conseguenza, utilizzare impianti compromessi può esporre a rischi di sicurezza e di ulteriore deterioramento dell’impianto. Ad esempio, nel caso delle pale eoliche si può verificare anche il surriscaldamento dei generatori, in quanto una turbina non efficiente o non aerodinamica non lavora nel modo corretto. Cala l’efficienza e i componenti si usurano. Discorso simile nel caso del fotovoltaico. Dopo una grandinata importante è possibile che i moduli continuino a produrre energia, anche se danneggiati. In alcuni casi, però, possono esserci conseguenze al sistema elettronico e si possono causare cortocircuiti e surriscaldamenti, decisamente pericolosi e possibili fonti di incendio. Per questo motivo, il consiglio è a priori quello di contattare un tecnico e richiedere una verifica approfondita dell’impianto, sia tramite un controllo visivo, che strumentale. Come proteggere il fotovoltaico dalla grandine? I pannelli, prima di essere immessi sul mercato sono testati anche alla resistenza della grandine, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento. Ad eventi di minor portata, infatti, rispondono alcuni millimetri di vetro temprato, responsabili proprio della protezione delle celle. Lo spessore di questo strato, però, dipende dalle scelte progettuali del produttore e parte da circa 3 mm. E’ possibile ricorre a soluzioni quali reti antigrandine, però non adatte ad ogni applicazione e non sempre efficaci in caso di eventi particolarmente intensi. Inoltre, se fisse, rischiano di ombreggiare l’impianto e ridurne la produttività. Nel caso delle turbine eoliche, invece, si possono utilizzare tecnologie quali sistemi di rilevamento delle tempeste, di protezione dai fulmini e sovraccarichi, Assicurare il fotovoltaico di casa Nella maggior parte dei casi, i produttori offrono una garanzia sugli impianti fotovoltaici dal momento dell’acquisto, ma la vera questione riguarda la tipologia di danni e riparazioni che possono essere inclusi. Il maltempo, infatti, è generalmente escluso, in quanto i produttori tendono a intervenire per un deterioramento anomalo dell’impianto, valutando la differenza tra l’effettiva produttività e quella dichiarata, anche in considerazione dello scorrere del tempo. O ancora per guasti dovuti a errori di produzione. Per gli agenti atmosferici, invece, è necessario stipulare specifiche polizze, anche con assicurazioni terze. Si trovano, infatti, polizze che coprono diversi eventi, ma ovviamente i costi sono maggiori e di conseguenza è sempre opportuno valutarne l’effettiva convenienza, anche in relazione al costo e alla tipologia dei pannelli installati. Un’alternativa è quella di includere il fotovoltaico nell’assicurazione per la casa, facendo sempre attenzione che siano inclusi anche i componenti in vetro e gli impianti. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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