Impianto termico o di climatizzazione (invernale/estiva): tipologie, caratteristiche e componenti 26/03/2025
Indice degli argomenti Toggle Come è fatta una facciata ventilata e come si costruisceI materiali da scegliere per la facciata ventilata Come funziona una facciata ventilataI vantaggi di una facciata ventilataQuanto costa una facciata ventilata e detrazioni fiscali La facciata ventilata è una soluzione tecnologica per realizzare un involucro dalle ottime prestazioni, così da favorire il risparmio energetico, il comfort interno e il benessere dell’edificio. Si tratta una soluzione flessibile, adeguata sia alle nuove costruzioni, che alle ristrutturazioni, che non pone particolari limiti sulla scelta della finitura. Realizzare una facciata ventilata può essere una valida alternativa al più noto cappotto termico, offrendo pari prestazioni in termini di isolamento, ma aggiungendo alcuni interessanti vantaggi. Come è fatta una facciata ventilata e come si costruisce Una facciata ventilata si compone di alcuni elementi fondamentali, necessari al suo corretto funzionamento. Infatti, tutte le facciate ventilate prevedono la realizzazione di uno strato di ventilazione, un’intercapedine realizzata distanziando il rivestimento esterno di facciata dalla struttura verticale dell’edificio. Si tratta di pochi centimetri necessari per la circolazione dell’aria lungo tutto l’edificio. Generalmente, questa distanza non supera i 10 centimetri, in quanto perderebbe di efficacia. Per la sua costruzione si utilizzano dei distanziatori metallici, che danno vita ad una struttura di collegamento tra il rivestimento esterno e la parete dell’edificio. Possono essere realizzate con semplici montanti o anche con correnti e sono fissate al fabbricato in modo meccanico con staffe dello stesso materiale. Prima della loro installazione, sarebbe opportuno effettuare verifiche della muratura, soprattutto nel caso di un edificio esistente, così da essere certi che non vi siano problemi di strappo. Dopo di che, il rivestimento finale viene a sua volta fissato alla struttura metallica e può essere realizzato con diversi materiali, anche in base al gusto del committente. A seconda della realizzazione e del prodotto utilizzato, si parla di rivestimento continuo, ad esempio nel caso di facciata intonacata, o di superficie modulare, quando si usano lastre di varia natura, che rimangono separate anche alla vista. I materiali da scegliere per la facciata ventilata Quando si realizza una facciata ventilata si possono utilizzare differenti materiali, sia per l’isolamento termico, che per lo strato di rivestimento e finitura. Nel caso del materiale per la coibentazione, proprio come per il cappotto termico, la scelta deve essere fatta anche sulla base delle prestazioni offerte in relazione allo spessore installato. Inoltre, i prodotti devono avere buone proprietà anche in termini di isolamento acustico e assicurare il giusto comportamento al fuoco (UNI EN 13501-1, materiali ignifughi in Classe A1 e A2). Nella maggior parte dei casi si usano prodotti in pannelli, come quelli in lana di roccia, in lana di vetro o in fibra di legno. Per quanto riguarda le strutture metalliche, le soluzioni più comuni sono quelle in lega di alluminio, in quanto molto leggere, ma resistenti e adeguate allo scopo. Infine, per il rivestimento esterno il ventaglio di scelta è molto ampio: si possono realizzare facciate intonacate, utilizzare lastre ceramiche, lastre in pietra o in cotto, fibrocemento o anche materiali metallici o il legno. StoVentec R di STO è il sistema di facciata ventilata senza giunti, composto pannelli di facciata, una parte di isolamento e una sottostruttura, e rifinito con intonaco. Assicura la ventilazione posteriore della facciata, la protezione contro umidità, rumore e caldo estivo. Offre possibilità di design quasi illimitate per colori, texture e materiali. La valutazione dovrebbe considerare le caratteristiche di resistenza, anche agli agenti atmosferici, ma anche e soprattutto questioni di gusto e di composizione architettonica. Come funziona una facciata ventilata Una facciata ventilata basa il proprio funzionamento sulla presenza dell’intercapedine d’aria. Questo è ciò che effettivamente la distingue dalle altre soluzioni, in quanto somma all’isolamento continuo di facciata un costante ricircolo d’aria superficiale. La camera d’aria ha uno spessore tale da innescare al suo interno un movimento d’aria, un moto convettivo naturale dovuto alla differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno dell’intercapedine. In merito al funzionamento, è possibile distinguere un comportamento estivo ed uno invernale, che variano proprio per le differenti condizioni ambientali esterne. Nel primo caso, si innesca un vero e proprio effetto camino, dovuto all’elevata temperatura dell’aria, che si muove ad una velocità tale da portare con sé il calore e ridurre la temperatura superficiale della parete strutturale. Durante l’inverno, invece, l’aria non si muove tanto velocemente, ma crea piuttosto un’ulteriore barriera protettiva tra interno ed esterno. È chiaro, quindi, che è essenziale una corretta progettazione di ogni strato, soprattutto in relazione agli spessori e al rapporto tra i differenti strati. Una camera d’aria troppo ampia, infatti, non permetterebbe la generazione dei suddetti fenomeni. I vantaggi di una facciata ventilata Una facciata ventilata offre significativi vantaggi in termini di efficienza energetica e comfort interno. Innanzitutto, la presenza dello strato isolante continuo permette di ridurre le dispersioni energetiche durante i mesi invernali, risolvendo in modo efficace anche i ponti termici esistenti. Un buon isolante, inoltre, riduce anche problematiche dovute all’isolamento acustico e al rumore. In aggiunta, però, la presenza dell’intercapedine permette di regolare al meglio la temperatura della parete, riducendo problemi dovuti al surriscaldamento estivo e favorendo comfort interno e massime prestazioni energetiche. Anche durante l’inverno i vantaggi non sono da meno, in quanto la ventilazione aiuta a combattere i problemi legati all’umidità e alla condensa. Infine, il rivestimento esterno offre una buona protezione alla struttura dell’edificio, preservandola dall’azione degli agenti atmosferici. Le facciate ventilate hanno una buona durabilità e la loro manutenzione non è complessa. Quanto costa una facciata ventilata e detrazioni fiscali Il costo di una facciata ventilata può variare in base alle dimensioni dell’edificio e dei materiali scelti per la sua realizzazione, sia nel caso del rivestimento, che dell’isolante. Per una reale stima dei costi, quindi, è necessario avere un’idea di quanto si desidera realizzare. In linea di massima, però, il prezzo al metro quadro per una facciata ventilata può variare tra i 40 e 200 euro al metro quadro. Per ridurre i costi di realizzazione, inoltre, è possibile richiedere l’ecobonus, la detrazione fiscale finalizzata a incentivare gli interventi che favoriscono il miglioramento del comportamento energetico dell’edificio. La detrazione IRPEF è pari al 65% della spesa sostenuta ed è erogata attraverso 10 quote annuali di uguale importo. La facciata ventilata, inoltre, era anche tra gli interventi ammessi dal Superbonus 110%, ora accessibile solo agli edifici condominiali. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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