Impianto termico o di climatizzazione (invernale/estiva): tipologie, caratteristiche e componenti 26/03/2025
Indice degli argomenti Toggle Risparmio energetico, come e quando è nata la giornata mondialeM’Illumino di Meno 2025, ridurre lo spreco energetico nel fast fashionCos’è davvero il risparmio energetico, dal quale non si può più prescindereRisparmio energetico, piccoli accorgimenti quotidiani che possono aiutare l’ambiente Surriscaldamento globale, inquinamento e caro bollette sono tra le espressioni più utilizzate degli ultimi tempi. La crisi globale unita a comportamenti sbagliati reiterati da parte di privati cittadini, aziende e governi negligenti, hanno fatto sì che il pianeta sia a un punto di non ritorno. Occorre frenare i comportamenti scorretti e occorre farlo subito. Con questi propositi è nata la Giornata internazionale del risparmio energetico, ricorrenza in cui grandi e piccini dovrebbero riflettere sull’importanza di convertirsi ad uno stile di vita green, alle fonti di energetica pulita e rinnovabile e limitare gli sprechi. Sensibilizzare i cittadini su questo argomento è il primo passo per una società consapevole dei rischi che si corrono se, nel breve termine, tutte le Nazioni non inizieranno seriamente a sanzionare chi inquina e non rispetta gli accordi internazionali sul clima. Ogni giorno, e il 18 febbraio più che mai, dovremmo riflettere su quanto sia importante adottare alcuni accorgimenti anti-spreco, preferire le fonti rinnovabili e circondarsi di oggetti della vita quotidiana ad alta efficienza energetica. Vediamo storia e significato della Giornata mondiale del risparmio energetico, quando è nata e altre interessanti curiosità. Risparmio energetico, come e quando è nata la giornata mondiale Dal 2005 ormai ogni 18 febbraio ricorre la Giornata internazionale del risparmio energetico. Arrivata alla sua 20a edizione, questa Giornata particolare è stata istituita in una data simbolica: l’anniversario del protocollo di Kyoto, il trattato internazionale contro il surriscaldamento globale firmato da 184 Paesi, tra cui l’Italia e gli Stati Uniti. La Giornata internazionale del risparmio energetico è nata con lo scopo di sensibilizzare la popolazione mondiale verso le problematiche legate all’ambiente, in particolar modo al cambiamento climatico che sta gradualmente alterando la flora e la fauna del Pianeta. Serve a far riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni promuovendo uno stile di vita più sostenibile, attento al risparmio energetico e alla lotta contro gli sprechi. M’Illumino di Meno 2025, ridurre lo spreco energetico nel fast fashion Ogni anno, il 16 febbraio, l’Italia celebra M’Illumino di Meno, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili. Questa iniziativa, nata nel 2005 grazie al programma Caterpillar di Rai Radio2, è diventata un appuntamento chiave per sensibilizzare cittadini, aziende e istituzioni sulla necessità di ridurre i consumi energetici e adottare comportamenti più sostenibili. Un successo non casuale: la necessità di risparmiare energia non è solo una questione economica, ma soprattutto ambientale: la società moderna è dipendente da fonti di energia non rinnovabili con tutti gli impatti che questo comporta a livello di cambiamento climatico. Per questo motivo, risparmiare energia diventa un imperativo morale e civile, un atto di responsabilità nei confronti delle generazioni future. Caterpillar e Rai Radio2 hanno deciso di lanciare questa iniziativa ispirati dai versi di Giuseppe Ungaretti: “M’illumino/d’immenso“. Ma questa non è solo una celebrazione poetica, è un richiamo all’importanza di ridurre il nostro impatto ambientale e di adottare comportamenti più responsabili ed eco-friendly. Il 16 febbraio di ogni anno segna dunque un momento speciale nel calendario italiano, un momento in cui le luci si abbassano, i consumi energetici si riducono e l’attenzione si concentra su un obiettivo comune: il risparmio energetico e il perseguimento di uno stile di vita sostenibile. Il 27 aprile 2022, con la conversione del Decreto Legge n. 17/2022, M’illumino di Meno ha ottenuto un riconoscimento senza precedenti nelle leggi dello Stato italiano. Il Parlamento italiano ha ufficialmente designato il 16 febbraio come la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, sottolineando l’importanza di promuovere la cultura del risparmio energetico e della conservazione delle risorse attraverso la riduzione degli sprechi e la diffusione di comportamenti sostenibili. Tale atto legislativo conferma l’impegno istituzionale nei confronti della campagna, che nel corso degli anni ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti come la Medaglia del Presidente della Repubblica e l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, oltre a essere stata supportata da varie istituzioni nazionali, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Senato della Repubblica, la Camera dei Deputati e diversi ministeri, tra cui quello della Transizione Ecologica, delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, della Cultura, dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca. Nel 2025, M’Illumino di Meno raggiunge la sua XXI edizione e si trasforma in un evento extra large, durerà infatti un’intera settimana dal 16 al 21 febbraio. Un solo giorno non basta più per raccogliere e raccontare le migliaia di iniziative promosse da scuole, aziende, comuni, associazioni e cittadini. La settimana di M’Illumino di Meno ha preso il via ieri 16 febbraio, Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, con una puntata speciale del programma Caterpillar di Rai Radio2. Come ogni anno, il momento simbolico è stato lo spegnimento di monumenti, palazzi istituzionali e piazze. L’edizione 2025 si concentra su un tema molto attuale: l’impatto ambientale del fast fashion. L’industria della moda è responsabile di un consumo energetico enorme e di ingenti emissioni di CO₂, ma sempre più realtà stanno emergendo per contrastarne gli effetti negativi. M’Illumino di Meno 2025 vuole dare voce a queste alternative virtuose – swap parties, upcycling, second-hand – invitando tutti a condividere le proprie esperienze e a partecipare a un gesto simbolico: indossare un capo di abbigliamento con una storia familiare o affettiva, per sottolineare l’importanza del riuso e della valorizzazione degli abiti. Per tutta la settimana, fino a venerdì 21 febbraio, M’Illumino di Meno darà spazio alle tante azioni messe in campo per la transizione ecologica e il risparmio energetico, con testimonianze, progetti e iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica su uno stile di vita più sostenibile Cos’è davvero il risparmio energetico, dal quale non si può più prescindere “Risparmio energetico” è un’espressione ormai sulla bocca di tutti, dai politici agli attivisti. Fino a qualche tempo fa era un argomento “snobbato” di cui non si parlava con serietà, quasi come se fosse una moda passeggera. Oggi invece non si può prescindere dal risparmio energetico e ogni Stato, a suo modo e con i suoi tempi, sta mettendo in atto politiche sempre più severe nei confronti di chi spreca e inquina, sia privati cittadini che aziende. Dall’altro lato i governi, su spinta dell’Ue e delle altre organizzazioni sovranazionali, agevolano con bonus e contributi chi si “converte” ad uno stile green, investendo sulle fonti di energia rinnovabile. Ma cosa si intende esattamente per “risparmio energetico” e come si fa a quantificarlo? Questa espressione sta ad indicare tecnologie, gesti quotidiani, buone pratiche aziendali e interventi accomunati dall’obiettivo di ridurre l’impatto sul clima. “Risparmio energetico” vuol dire abbandonare gradualmente le fonti di energia fossile, altamente inquinanti, difendere l’ambiente e la salute di chi abita il pianeta, uomini, animali e vegetali. La tematica del risparmio energetico è fortemente connessa con il “surriscaldamento globale“, altra espressione che ricorre spesso e che non si può più ignorare. Le emissioni di gas causate dall’inquinamento intrappolano il calore del sole riscaldando la temperatura tutto l’anno: la conseguenza è l’innalzamento della temperatura media con gravi danni per il nostro ecosistema. L’unico modo per frenare il surriscaldamento è investire nel risparmio energetico e sanzionare duramente le pratiche inquinanti. Risparmio energetico, piccoli accorgimenti quotidiani che possono aiutare l’ambiente I comportamenti antispreco dovrebbero far parte della vita quotidiana di ciascuno di noi, non soltanto in occasione della Giornata mondiale dedicata o durante l’iniziativa “M’illumino di meno”. I benefici che il pianeta ne potrebbe trarre sono infiniti, senza contare il risparmio in termini economici sulle bollette di luce e gas, che in tempi recenti hanno segnato prezzi record. Esistono tante azioni semplici che ognuno di noi, senza uno sforzo eccessivo di tempo ed energia, può adottare per abbracciare uno stile di vita più sostenibile. Vediamo alcuni esempi facilmente replicabili: sostituire le vecchie lampadine con quelle a LED che consumano meno delle tradizioni assicurando un notevole risparmio sulla bolletta della luce (talvolta fino al 70%); spegni e fai spegnere le luci: spegnere le luci quando non sono necessarie è un gesto semplice, ma potente. Oltre a ridurre il consumo di energia elettrica, contribuisce significativamente a limitare le emissioni di gas serra; non lasciare gli elettrodomestici in standby, meglio collegare le prese ad una “ciabatta” in modo da spegnere tutti i dispositivi collegati facilmente; non stare sotto la doccia per più di 10 minuti, meglio se a temperatura media e non bollente; preferire le fasce orarie di risparmio per usare gli elettrodomestici, quindi dopo le 19.00 e di sabato e domenica; sostituire i vecchi elettrodomestici con nuovi modelli di classe energetica A o più, anche se hanno un prezzo maggiore garantiscono un notevole risparmio nel lungo termine e il loro acquisto è agevolato dallo Stato (ad esempio attraverso il bonus mobili e grandi elettrodomestici); puntare sulle fonti di energia rinnovabile, come i pannelli fotovoltaici o solari da balcone o sul tetto o il sistema geotermico; controllare la caldaia periodicamente e sostituire i vecchi modelli con quelli a condensazione o con le pompe di calore; abbassare il riscaldamento anche di poco può fare una grande differenza nel consumo di energia e nei costi; utilizzare mezzi di trasporto alternativi all’auto, come camminare, pedalare, o utilizzare i mezzi pubblici non solo riduce le emissioni di CO2, ma contribuisce anche a migliorare la nostra salute e a ridurre il traffico nelle nostre città; ognuno di noi può fare economia circolare: ridurre, riutilizzare e riciclare sono i pilastri di questo modello. 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