Idrogeno verde e agrivoltaico avanzato: in Sicilia nascerà un polo rinnovabile guidato dall’AI

In provincia di Ragusa nascerà un progetto focalizzato su produzione di idrogeno verde e agrivoltaico avanzato, grazie a un centro di ricerca e sviluppo che mette al centro le potenzialità applicative dell’intelligenza artificiale

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Idrogeno verde e agrivoltaico avanzato: in Sicilia nascerà Regran, un polo rinnovabile guidato dall’AI

Sviluppare idrogeno verde e agrivoltaico avanzato in Sicilia, promuovendo anche la nascita di un innovation center che svolga anche attività di ricerca e innovazione. Sono alcuni degli obiettivi al centro del progetto di renewable valley che si svilupperà nel Comune di Santa Croce Camerina, cittadina di 11mila abitanti in provincia di Ragusa.

A idearlo e realizzarlo è l’azienda siciliana Regran, che metterà in campo un piano di investimenti che sfiora i 22 milioni di euro. La finalità è valorizzare il territorio, stimolando ricerca e innovazione, ma anche l’economia locale e l’occupazione, oltre a promuovere la transizione energetica, la mobilità sostenibile e ponendo le basi per una futura comunità energetica rinnovabile.

Idrogeno verde e agrivoltaico avanzato al centro della renewable valley

Il progetto della renewable valley siciliana si concentrerà in quella che è l’area industriale cittadina. Un’area finora dimenticata: pur prevista nel PRG, era totalmente ferma, tanto che era rimasto ancora di proprietà dei privati da cui Regran ha acquistato i terreni per avviare la zona.

Si svilupperà su un terreno industriale di 6 ettari e su un terreno agricolo di 15 ettari annesso alla zona industriale.

Consta di diverse parti. Una prima è un impianto fotovoltaico da 1 MW, in zona industriale (1,5 ettari), già in fase di realizzazione e che verrà allacciato a settembre.

Master plan renewable valley nel Comune di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa
Master plan renewable valley

Ma il cuore del progetto è l’innovation center.

«Siamo entrati in graduatoria con un bando PNRR del Mimit per un progetto da 3,8 milioni di euro, di cui il 50% a fondo perduto e il 25% a tasso agevolato per dare vita a un Innovation Center di circa 900 m² – racconta Marco Anfuso, Ceo di Regran, azienda che ha ideato e sta portando avanti il progetto –. Qui andremo a realizzare il prototipo di un elettrolizzatore trasportabile su camion, che prevede anche un compressore e un sistema di stoccaggio».

Si tratta di un elettrolizzatore PEM che verrà collegato all’impianto fotovoltaico di Santa Croce Camerina, ma anche ad altri impianti di proprietà di Regran ubicati nei Comuni limitrofi.  L’intenzione dell’azienda è utilizzare l’idrogeno verde prodotto per provvedere alla mobilità, inizialmente alimentando la flotta aziendale, che si avvale già di veicoli elettrici, e in futuro potendo anche i bus per il trasporto pubblico locale. L’elettrolizzatore è in grado di produrre a pieno regime circa 40 kg al giorno, ampiamente sufficienti per soddisfare le esigenze di alimentazione giornaliere di un bus a idrogeno.

«I lavori di costruzione dell’innovation center inizieranno presumibilmente subito prima dell’estate. Siamo in attesa dell’autorizzazione comunale e dovranno essere ultimati entro 24 mesi dal momento della firma della convenzione. Quindi, prevediamo di ultimarlo entro la primavera del 2027», specifica Anfuso.

Agrivoltaico e BESS

Abbiamo parlato, all’inizio, di idrogeno verde e di agrivoltaico avanzato. A quest’ultimo proposito, la novità di questi giorni – comunicataci proprio dal Ceo di Regran – riguarda il progetto agrivoltaico innovativo da 5 MW che si svilupperà nei 15 ettari del terreno agricolo limitrofo all’area industriale.

Inizialmente escluso dalla graduatoria del Bando PNRR Agrivoltaico, il GSE ha comunicato all’azienda la riammissione. Le tempistiche sono molto stringenti: i lavori dovranno essere completati in 18 mesi: se tutto andrà come nei piani, verrà connesso nel 2026. Inoltre Regran presenterà a breve un progetto di 4 MWp di BESS da presentare nell’ambito per Bando MACSE di Terna.

Un centro R&D basato sull’intelligenza artificiale

Parte integrante della renewable valley, oltre a idrogeno verde e agrivoltaico avanzato, sarà la realizzazione di un centro di ricerca e sviluppo, oltre a una sala di monitoraggio, una sala polifunzionale, gli uffici della Divisione Ingegneria, un’officina e un magazzino per un totale di circa 1000 m². Questo progetto sarà inserito all’interno di un mini contratto di sviluppo, che verrà presentato questa settimana. Si tratta di un investimento di 5 milioni e 275mila euro.

«Il progetto è incentrato sull’integrazione dell’intelligenza artificiale all’interno di tutte le procedure aziendali, a partire dal marketing, dalla manutenzione predittiva e dai servizi di ingegneria», specifica Anfuso.

Punto di forza della azienda siciliana è proprio la parte dedicata alle attività ingegneristiche e progettuali, cui operano 50 fra ingegneri, architetti e geometri. Il più importante progetto che la Divisione Ingegneria di Regran segue è la costruzione, in Sicilia, del più grande parco fotovoltaico d’Italia (245 MW), da parte del gruppo Iberdrola. Regran è progettista delle opere civili, direttore dei lavori, coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione.

L’AI sarà impiegata anche per l’agrivoltaico, per sviluppare il sistema Fav (FotoAgriVoltaico avanzato), pensato per ottimizzare la resa agricola ed energetica.

Lo sviluppo di questa iniziativa che assume particolare rilevanza, partendo dal fatto che Regran detiene il 5,2% delle commesse nazionali per realizzare impianti agrivoltaici, con un totale di 29 progetti approvati dal MASE nell’ambito del Bando PNRR Agrivoltaico.

Serra Archimede: serra fotovoltaica
Img by Serra Archimede

«La nostra idea di agrivoltaico è ancorata alla finalità prioritaria di partire dalla parte agricola. A tal fine stiamo sviluppando un progetto interessante di una serra fotovoltaica, Serra Archimede. Anche per questo contiamo molto sulle potenzialità applicative dell’intelligenza artificiale, per ottimizzare tutti gli aspetti utili a valorizzare la resa agricola oltre a quella energetica».

Una leva per la transizione energetica e la valorizzazione del territorio

L’attivazione della Renewable Valley, oltre a promuovere lo sviluppo di idrogeno verde e di agrivoltaico avanzato, avrà impatti positivi a livello economico e occupazionale. Già solo Regran prevede di aumentare l’organico di almeno 20 addetti.

«Il progetto si svilupperà dietro al mercato ortofrutticolo, in una zona particolarmente vocata all’agricoltura in serra – racconta ancora Anfuso –. Il nostro auspicio è che la produzione energetica dagli impianti fotovoltaici, probabilmente potrà contribuire allo sviluppo di questo mercato ortofrutticolo, soddisfacendo anche parte dei consumi elettrici».

L’impianto fotovoltaico da 1 MW potrà contribuire, inoltre, allo sviluppo di una comunità energetica locale. Tra l’altro, proprio quest’anno Regran è entrata a fa parte della Fondazione CER Italia, ente che promuove le Comunità Energetiche Rinnovabili a livello nazionale. L’azienda intende mettere a disposizione della Fondazione la propria competenza nell’agrivoltaico, gestendo il Comitato d’Ambito agrivoltaico come nuovo membro e diventando un punto di riferimento per lo sviluppo di progetti in tutto il Paese.

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