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Indice degli argomenti: Come scegliere l’impianto di raffrescamento per la propria casa Pompe di calore Il climatizzatore senza l’unità esterna Raffrescamento a pannelli radianti Il solar cooling Il livello di comfort dipende da differenti fattori ambientali, che incidono sul benessere percepito dall’uomo. L’obiettivo di garantire il massimo comfort termico si traduce nella necessità di intervenire, anche attraverso apposite soluzioni impiantistiche, per fare sì che le persone non percepiscano né caldo, né freddo. La principale difficoltà risiede nel fatto che ogni persona può avere percezioni differenti dagli altri, in uno stesso ambiente. Mentre è complicato controllare e prevedere i parametri soggettivi, è possibile regolarne altri oggettivi e misurabili che, in quanto tali, possono essere mantenuti all’interno di range considerati ideali. Tra questi ci sono sicuramente la temperatura e l’umidità, che nel loro insieme determinano il “benessere termoigrometrico”. Dove non arrivano una corretta progettazione e i sistemi passivi, subentra il sistema impiantistico, fondamentale per garantire le condizioni termoigrometriche ottimali per la permanenza delle persone negli edifici. Come scegliere l’impianto di raffrescamento per la propria casa Il caldo estivo può essere un problema tanto quanto il freddo invernale, soprattutto in alcune regioni, dove le alte temperature si accompagnano ad un elevato tasso di umidità. Per scegliere l’impianto giusto per raffrescare la propria casa è opportuno fare alcune considerazioni. Innanzi tutto è sempre importante prestare attenzione al tema dell’efficienza energetica, in quanto ridurre i consumi diminuisce l’impatto ambientale dell’edificio in funzione, ma permette anche un risparmio economico in bolletta. Di altrettanto interesse è informarsi sulle emissioni a carico dell’impianto, un tema oggi molto importante per la salvaguardia dell’ambiente. Poi, possono fare la differenza alcune caratteristiche come la silenziosità dell’impianto di climatizzazione, aspetto molto curato rispetto al passato, quando molti sistemi di climatizzazione erano accompagnati da motori rumorosi. Inoltre, ci sono soluzioni sempre più innovative che permettono di regolare a distanza l’impianto, gestire da remoto i periodi e gli orari di accensione, nonché controllare i consumi. Ultimo, ma non per importanza, l’impatto estetico sull’abitazione di alcune tipologie di impianto, che non deve essere sottovalutato. La pompa di calore aria-aria I sistemi a pompa di calore, con tecnologia inverter, sono tra i più efficienti e spesso vengono scelti per garantire ottime prestazioni in termini sia energetici, che di sostenibilità. Le pompe di calore aria-aria trasformano l’energia termica naturalmente presente nell’aria esterna per riscaldare o raffreddare l’ambiente interno. Sono composte, quindi, da un’unità esterna ed una interna. Esistono anche pompe di calore ad acqua, che sfruttano l’energia termica dell’acqua di falda, o geotermiche. Se si opta per questa soluzione, è fondamentale rivolgersi a un tecnico che calcoli il fabbisogno energetico per la climatizzazione estiva della casa, condizionato dalle dimensioni degli ambienti, tipologia della costruzione, dall’isolamento termico, dall’orientamento e dal tipo di infissi. Infine, per un risparmio maggiore è sempre bene scegliere modelli in classe A+. Il climatizzatore senza l’unità esterna In alcuni edifici predisporre l’unità esterna del sistema appena descritto può essere problematico, come ad esempio avviene in alcuni condomini o in edifici storici. Per ovviare a questo problema, sono stati prodotti dei climatizzatori fissi, senza la seconda unità, che però hanno delle tubature che comunicano direttamente con l’esterno. Si praticano due fori nel muro e dall’esterno, al posto della classica pompa di calore, si vedono solo due fori di circa 15 cm. Uno è necessario per pescare l’aria dall’esterno e l’altro per espellerla dall’interno. E’ il caso del sistema in pompa di calore Innova 2.0 senza unità esterna e profondo solo 16 cm. È in classe energetica A+. Il soffitto perfetto per l’estate: raffrescamento a pannelli radianti Nelle nuove costruzioni è ormai ampiamente diffusa la tecnologia a pannelli radianti per il riscaldamento. In realtà, con lo stesso principio è possibile garantire anche il raffrescamento estivo, per cui è tendenzialmente più efficiente la soluzione a soffitto. Come in inverno, anche in estate questa soluzione garantisce una distribuzione uniforme della temperatura all’interno della stanza e permette un notevole risparmio di energia, grazie alle temperature a cui scorre l’acqua nel sistema. In estate, nei tubi dei pannelli viene fatta scorrere acqua fredda (intorno ai 15°), che assorbe il calore dall’aria nell’ambiente. Tra gli svantaggi di questa soluzione ci sono i tempi richiesti per portare alla temperatura desiderata le stanze, in quanto sono più lunghi rispetto a quelli necessari ad altre tecnologie. Il sistema b!klimax Tradizionale di RDZ è formato da pannelli radianti leggeri, maneggevoli e facili da installare che assicurano massima libertà di rivestimento, ottime prestazioni e assenza di ponti termici. Si possono installare a soffitto o a parete . Energia solare e raffrescamento: il solar cooling Con solar cooling si intende il raffrescamento di un ambiente attraverso l’energia che produce un impianto solare termico, a cui viene abbinato un impianto frigorifero. L’energia termica prodotta dall’impianto permette, attraverso la macchina frigorifera, di produrre acqua fredda che viene utilizzata per il raffrescamento. Attualmente sono molto più diffusi gli impianti industriali, in quanto sono ancora in sviluppo le soluzioni domestiche di potenza inferiore. 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