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Spesso si parla di comfort ambientale senza però specificare bene cosa sia. Eppure è fondamentale per garantire le migliori condizioni di vita all’interno di un edificio, che sia una casa, un ufficio o un plesso ospedaliero. È definibile come la condizione di benessere psicofisico individuale legata alle sensazioni generate da determinati valori che possono essere temperatura, umidità dell’aria, rumorosità e luminosità. Non ultima è la qualità dell’aria indoor. Per questo andrebbero pensati gli edifici secondo determinati criteri e parametri, basandosi su protocolli di certificazione volontaria. Ma nel caso si ragionasse sull’esistente e su interventi per migliorare alcuni aspetti del comfort si può far ricorso a soluzioni specifiche. Qualità dell’aria Partiamo dalla qualità dell’aria. Spesso si vive in ambienti in cui sono presenti sostanze inquinanti derivanti da rivestimenti, vernici, mobili. Per porre un riparo ci sono soluzioni dedicate: una di queste è theBreath, un tessuto in grado di assorbire e disgregare particelle nocive presenti nell’aria. Lo ha ideato e progettato la startup Anemotech. È un particolare tessuto in grado di assorbire le polveri sottili nocive presenti nell’aria e disaggregarle, reintroducendo in circolo aria pulita. Si compone di tre strati in cui quello centrale, costituito da carboni attivi e nano molecole, assorbe gli inquinanti presenti nell’aria, mentre gli strati esterni, in tessuto idrorepellente e battericida, filtrano l’aria catturando i batteri. La particolarità di theBreath è di sfruttare unicamente la circolazione dell’aria, senza bisogno di energia elettrica, e consente di abbattere le concentrazioni di composti organici volatili, benzene, ossidi di azoto, ozono e altri inquinanti. Sempre in tema di qualità dell’aria una parte importante la possono giocare le cappe. L’italiana Elica, tra le più importanti realtà a livello mondiale, ha lanciato Snap, definito come air quality balancer di Elica. Si tratta di un sistema di aspirazione che monitora e migliora la qualità dell’aria ambientale inmodo automatico, sulla base delle esigenze di vi abita e delle caratteristiche degli spazi indoor. Umidità di risalita, la tecnologia viene in aiuto La qualità e la salubrità dell’aria è influenzata anche dall’umidità di risalita. Per evitare interventi invasivi ci sono alternative altrettanto valide basate sulla tecnologia. Per esempio il sistema CNT dell’azienda milanese Domodry basato sulla Charge Neutralization Technology, ovvero sulla neutralizzazione di carica. Si presenta sotto forma di un piccolo apparecchio (24 x 20 cm, profondo 7,4 cm) da installare all’interno dell’edificio e collegato a una presa elettrica. L’apparecchio neutralizza la carica delle molecole d’acqua presenti nel terreno a contatto con la muratura rendendole non polarizzate. Rimanendo neutre, le molecole non vengono più attratte per differenza di carica dai capillari delle murature, per cui la risalita dell’acqua si interrompe. L’acqua già presente nelle murature viene espulsa tramite evaporazione e il sistema è in grado di mantenere lo stato di equilibrio anche dopo la scomparsa dell’umidità. Si può inserire CNT in un sistema domotico wi-fi, mediante sensori, rileva dati sull’umidità ambientale e li trasmette alla centrale di controllo Domodry oppure sullo smartphone del proprietario. Si avvale sempre di tecnologia e di elettronica il sistema di Ecodry grazie a un metodo di intervento a base elettromagnetica per la deumidificazione della muratura. Il principio si basa sulla deumidificazione a interazione molecolare che agisce direttamente sulla struttura molecolare dell’acqua. In questo modo è possibile intervenire in modo mirato e controllato su tutti i parametri dell’umidità da risalita. Riduzione dei rumori Altro fattore importante nel comfort è la riduzione dell’inquinamento acustico. La tecnologia può dare una mano nell’abbattere i rumori indoor. Un esempio viene da Phonolook di Eterno Ivica, la linea di pannelli fonoassorbenti che risolvono il problema del riverbero negli ambienti chiusi, assicurandone il comfort acustico. Si caratterizzano per il design moderno e sono disponibili in molte variazioni di forme e colore con possibilità di personalizzazione. L’innovazione è il trait d’union con una giovanissima startup che porta a parlare di Phononic Vibes e delle sue soluzioni per il controllo e isolamento delle vibrazioni e del rumore, sfruttando ricerca e sviluppo e la circular economy. Si tratta di una tecnologia brevettata, che si concretizza sotto forma di un cubo particolare. È nata dall’attività di ricerca dei suoi fondatori al Politecnico di Milano e da un’esperienza al MIT – Massachusetts Institute of Technology nel campo dei meta-materiali, per ottenere e ingegnerizzare nuove proprietà. Phononic Vibes ha vari ambiti di applicazione, non solo edile, ma anche industriale e infrastrutturale. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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