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Indice degli argomenti Toggle Report Mal’aria: la classifica delle città più inquinateLa replica di FrosinoneRidurre l’inquinamento in città, cosa fare secondo Legambiente L’inquinamento atmosferico è una grave minaccia per la salute e per l’ambiente. Il nuovo report “Mal’Aria di Città 2024” di Legambiente evidenzia una situazione allarmante: in 25 città capoluogo su 98 analizzate, le centraline di monitoraggio hanno registrato livelli di PM10 superiori ai limiti di legge per più di 35 giorni all’anno. Le città con il maggior numero di sforamenti sono Frosinone (70 giorni), Milano (68 giorni), Verona (66 giorni) e Vicenza (64 giorni). Ecco la classifica completa e quali strategia mettere in atto, secondo Legambiente, per ridurre i livelli di smog e avere delle città più vivibili. Report Mal’aria: la classifica delle città più inquinate Il 2024, come gli anni precedenti, si conferma preoccupante dal punto di vista dell’inquinamento in molte città italiane, e non soltanto in quelle del nord Italia, tradizionalmente interessate da questo problema. Il report Mal’aria di Legambiente mostra dati preoccupanti in diversi capoluoghi: 25 città italiane su 98, per le quali erano disponibili i dati, hanno oltrepassato il limite di legge per le concentrazioni di PM10. Il parametro fissato prevede un massimo di 35 giorni all’anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi per metro cubo, soglia abbondantemente superata in diversi centri urbani. Il report “fotografa” la classifica seguente, in base ai livelli di smog: al vertice Frosinone (stazione di rilevamento di Frosinone Scalo), con 70 giorni di sforamento. seconda Milano (centralina di via Marche) con 68 giorni oltre il limite terza Verona, con 66 superamenti nella zona di Borgo Milano quarto posto per Vicenza (stazione San Felice) con 64 giorni critici Ad oggi nessuna città italiana supera le soglie legali previste per le medie annuali di PM10 e NO2, ma la situazione potrebbe cambiare con l’entrata in vigore della nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria, che dal 1° gennaio 2030 abbasserà i limiti consentiti. Se il nuovo valore soglia per il PM10 sarà fissato a 20 µg/m³, soltanto 28 città su 98 rientrerebbero nei parametri, con ben 70 centri urbani fuori norma. Tra le realtà più critiche Legambiente segnala: Verona, Cremona, Padova, Catania, Milano, Vicenza, Rovigo e Palermo. Il quadro non è migliore per il biossido di azoto (NO2): attualmente il 45% dei capoluoghi, ovvero 44 città su 98, non rispetta il futuro limite di 20 µg/m³. Le situazioni più allarmanti si registrano a Napoli, Palermo, Milano e Como. La replica di Frosinone Secondo lo studio di Legambiente, Frosinone ha la “maglia nera” nella classifica delle città più inquinanti, con il primo posto, sopra Milano e Verona. In risposta al report Mal’aria, l’Associazione APARF è intervenuta con un comunicato stampa per evidenziare discrepanze nei dati diffusi e quindi smentire la classifica. Secondo IQAir, società svizzera specializzata nel monitoraggio atmosferico, la qualità dell’aria in città è generalmente “buona” o “moderata”, con livelli di PM2.5 sempre sotto la soglia critica di 50 µg/m³. Questo quadro contrasta con i dati di Legambiente, che si basano su una sola centralina posizionata in un’area critica, mentre IQAir utilizza un metodo satellitare su un’area più ampia, offrendo un’analisi più rappresentativa. APARF, dunque, vuole sottolineare l’inesattezza del report, evitando allarmismi tra la popolazione e le autorità pubbliche della città. Ridurre l’inquinamento in città, cosa fare secondo Legambiente Il report Mal’aria non è fine a se stesso, al contrario è un monito per le autorità locali e nazionali e un invito ad adottare misure urgenti. Servono scelte coraggiose e d’impatto come rivoluzionare la mobilità urbana, potenziando il trasporto pubblico elettrico, migliorare l’efficienza energetica degli edifici (accelerando la riconversione degli impianti di riscaldamento), intervenire sul settore agricolo e zootecnico (specie nel nord Italia, dove le condizioni atmosferiche favoriscono l’accumulo di inquinanti) e, soprattutto, insistere su politiche ambientali per ridurre l’inquinamento da ozono troposferico. Per sensibilizzare cittadini e amministrazioni, Legambiente ha lanciato la campagna itinerante “Città2030“, un tour che interesserà 20 città italiane fino al 18 marzo. L’obiettivo è stimolare il dibattito sulle politiche di mobilità sostenibile, confrontarsi con esperti e istituzioni e promuovere azioni concrete per migliorare la vivibilità urbana. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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