Metodologie per misurare il comfort interno

Il comfort interno si riferisce alla percezione di benessere all’interno di uno spazio ed è influenzato da fattori come temperatura, umidità, qualità dell’aria e illuminazione. Grazie a strumenti e parametri specifici è possibile misurarlo.

A cura di:

Metodologie per misurare il comfort interno

Il comfort interno è essenziale in qualsiasi tipologia di edificio, sia esso residenziale, piuttosto che dedicato al lavoro, al commercio o all’educazione. Non importa, quindi, la funzione svolta all’interno di un ambiente, ma solo la capacità di garantire un elevato livello di benessere per le persone che lo vivono. Ciò significa che le condizioni ideali possono variare a seconda delle esigenze specifiche: assicurare il comfort in un’aula scolastica, ad esempio, richiederà di intervenire in modo differente rispetto a quanto si farebbe per un’abitazione privata. Oltre alla progettazione e a eventuali interventi correttivi, però, è fondamentale individuare e conoscere metodologie adeguate alla valutazione del livello di comfort, che coinvolge una varietà di fattori fisici, psicologici e culturali.

Che cos’è il comfort interno e come da cosa è determinato

Prima di approfondire le differenti metodologie a disposizione per la misurazione del comfort interno, è importante mettere a fuoco i fattori che lo influenzano maggiormente. Per quanto i parametri fondamentali possano variare in termini di valori, sono indicativamente sempre le stesse le caratteristiche ambientali che influenzano le percezioni delle persone di un ambiente chiuso.

Che cos’è il comfort interno e come da cosa è determinato

In particolare, è determinato da quattro fattori principali: le condizioni termiche, acustiche, visive e la qualità dell’aria.

La temperatura è spesso considerata uno degli ingredienti principali del comfort termico, ma è importante sapere non è l’unico parametro rilevante, in quanto concorre in modo significativo (combinata alla temperatura) anche il grado di umidità dell’aria.

Per quanto riguarda il comfort acustico, si valutano sia la protezione da rumori indesiderati, che l’acustica interna dell’edificio, soprattutto se quest’ultima è un requisito importante per il regolare svolgimento delle attività (come a scuola o in un luogo pubblico affollato).

Le condizioni di illuminazione, poi, sono fondamentali per il benessere delle persone, bisogna ricerca il giusto equilibrio tra luce naturale e artificiale e prevenire ogni criticità, come i fenomeni di abbagliamento.

Infine, la qualità dell’aria interna, in termini di purezza e assenza di inquinanti indoor, è irrinunciabile per proteggere la salute delle persone e prevenire disturbi e malesseri di varia natura.

Metodologie per la misurazione del comfort termico

A seconda di ciò che si vuole misurare, è possibile ricorrere a differenti metodologie di analisi. Per avere un’idea complessiva del livello di comfort interno, infatti, è importante occuparsi di valutare tutte le sue “dimensioni”, partendo dal comfort termico, fino alla qualità dell’aria interna.

Metodologie per la misurazione del comfort termico

Le metodologie e gli strumenti da utilizzare variano perché si tratta effettivamente di grandezze fisiche molto differenti tra loro. Di seguito una panoramica delle strategie applicabili, suddivise proprio in funzione del loro scopo.

Indicatori chiave del comfort termico

Per valutare il comfort termico, vengono utilizzati indicatori oggettivi, quali ad esempio il PMV, ossia il Predicted Mean Vote. Si tratta di un parametro che stima il voto medio degli occupanti di un ambiente, con un punteggio che va da freddo a caldo.

Calcolato questo parametro, si aggiunge l’indice PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied), ossia la percentuale prevista di persone insoddisfatte in un ambiente del livello di comfort interno raggiunto.

I fattori che incidono sui risultati sono la temperatura dell’aria, l’umidità relativa, la velocità dell’aria e la temperatura radiante media.

Valutare il comfort acustico

Per quanto riguarda il comfort acustico, invece, si fa ricorso al calcolo (e alla misurazione diretta) di parametri quali il livello di pressione sonora, espressa in decibel e significativa in termini di “quanto rumore si percepisce in un ambiente”, piuttosto che l’indice di isolamento acustico (tipico anche dei materiali, in quanto indica proprio la capacità di ridurre la trasmissione del suono).

Il tempo di riverberazione è la quantità di tempo necessaria affinché un suono si attenui di 60 dB e viene spesso utilizzato per valutare la qualità acustica interna. Maggiore è questo valore, più è il senso di “rimbombo” e rumore che si percepisce all’interno di una stanza.

Comfort visivo e illuminazione

Per quanto riguarda l’illuminazione, invece, i parametri più significativi sono l’illuminamento (espresso in lux), che indica la quantità di luce in una stanza, l’uniformità della luce, per evitare, se non necessario, dei contrasti eccessivamente netti tra luci e ombre, e la temperatura della luce. Un’altra grandezza utile nei casi di illuminazione naturale è il Fattore di Luce Diurna (FLD) medio di un’ambiente.

Comfort interno visivo e illuminazione

Si tratta del rapporto tra l’illuminamento rilevato in corrispondenza di una superficie all’interno di un ambiente chiuso e l’illuminamento che si avrebbe, a parità di condizioni geografiche e orarie, su una superficie orizzontale esposta in modo diretto alla volta celeste. Ciò permette di valutare le condizioni di illuminazione in relazione a quelle esterne.
Per quanto riguarda l’abbagliamento, invece, si possono utilizzare indici come il Fattore di Abbagliamento Unificato.

Valutazione della qualità dell’aria interna

Ultima, ma non certo per importanza, la qualità dell’aria interna. Valutare la salubrità dell’aria indoor significa valutare la concentrazione di sostanze inquinanti o di CO2 all’interno di un ambiente destinato alla permanenza delle persone. In particolare, si parla di presenza di composti organici volatili (VOC) o particolato (come PM10).

Valutazione della qualità dell’aria interna
Si tratta di rilievi che devono essere effettuati direttamente in campo, appurando la qualità dell’aria in un dato momento.

Strumenti di misurazione del comfort interno

Per raccogliere tutte le misure e le valutazioni descritte nei precedenti paragrafi è necessario raccogliere specifici dati ambientali mediante strumenti adeguati. Per quanto riguarda la valutazione del comfort termico i più utili sono i termometri e gli igrometri, per rilevare temperatura e umidità. Per la tenuta all’aria, invece, si può ricorrere al Blower Door Test, ossia un test che prevede di utilizzare appositi ventilatori in un ambiente e verificare le perdite d’aria, in base alla differenza di pressione che si crea tra interno ed esterno.

Blower Door Test: strumento di misurazione del comfort interno

Per i rilievi acustici è fondamentare il fonometro, così come è consigliato l’utilizzo di specifici software per la simulazione e la progettazione degli ambienti. Stesso discorso per il comfort visivo, in quanto oltre a rilevare misure in campo tramite luxometri, è essenziale ricorrere a programmi di illuminotecnica per la simulazione del comportamento della luce naturale e artificiale.

Anche per la qualità dell’aria, infine, vi sono specifici strumenti e sensori da installare negli ambienti per monitoraggi continui, in grado di rilevare la concentrazione di CO2, VOC e altri inquinanti. In alcuni casi, la sensoristica è parte integrante degli impianti di ventilazione meccanica, così da regolare i ricambi d’aria in base alle concrete necessità del momento.

Domotica e tecnologia intelligente per il comfort interno

La sensoristica, l’intelligenza artificiale, l’analisi dei dati sono ormai importanti alleati anche per la valutazione del comfort interno. Grazie alle soluzioni IoT, infatti, la raccolta di dati e la loro analisi sono molto più semplici da attuare.

I sensori riescono a monitorare in tempo reale le stanze e differenti parametri ambientali significativi, tra cui temperatura, umidità, intensità della luce, qualità dell’aria. I dati sono analizzati ed è possibile impostare automazioni specifiche per il miglioramento del comfort, grazie anche all’evoluzione impiantistica. VMC, impianti per la climatizzazione, sistemi di illuminazione possono essere automatizzati e regolati in base ai dati raccolti.

Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici

Commenta questo approfondimento



Tema Tecnico

Le ultime notizie sull’argomento



Secured By miniOrange