Progetto Fuoco 2024: lo stato dell’arte degli impianti a biomassa legnosa

A Verona Progetto Fuoco 2024, fiera di riferimento per la produzione di energia con biomassa legnosa, fa il punto sul settore. Le novità più interessanti presentate dalle aziende

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Progetto Fuoco 2024: lo stato dell’arte degli impianti a biomassa legnosa
Img by Progetto Fuoco

La biomassa legnosa è oggi nel nostro paese la principale fonte energetica rinnovabile usata per il riscaldamento residenziale. Oltre un quarto delle famiglie italiane infatti sfrutta l’energia prodotta dal legno e dai suoi derivati (pellet, cippato). E la filiera legno-energia nel suo complesso conta in Italia oltre 14.000 imprese (pari al 70% del mercato europeo), con più di 72.000 addetti e un fatturato totale di oltre 4 miliardi di euro.

Biomassa legnosa sostenibile

Il progresso tecnologico, nel segno degli obiettivi di decarbonizzazione dell’Agenda 2030, ha affinato l’efficienza dei nuovi apparecchi, contribuendo a una sensibile riduzione dell’inquinamento causato dagli impianti a biomassa legnosa. Oggi infatti i sistemi più avanzati rilasciano nell’ambiente poche decine di grammi per unità di energia termica prodotta (contro gli oltre 500 grammi emessi da una stufa tradizionale), garantendo un taglio delle emissioni dannose pari a oltre il 90%.

Biomassa legnosa sostenibile

Numerose sono ormai le proposte sul mercato in classe ambientale 5 stelle – con rendimento elevato e rilascio ridotto di particolato, carbonio organico, ossidi di azoto, monossido di carbonio –, in accordo con i parametri del D.Lgs. 186 del 2017.

Secondo il Rapporto Statistico 2023 “Il legno nel riscaldamento residenziale e domestico” a cura di AIEL (Associazione italiana energie agroforestali), l’ upgrade dei sistemi più vetusti avviene proprio nel segno della responsabilità ambientale: i dispositivi più “tradizionali”, come i caminetti aperti, dal 2020 al 2022 sono calati dal 42% al 34%, mentre le stufe a pellet sono aumentate dal 6% al 21% del totale installato. 

Progetto Fuoco 2024

Progetto Fuoco 2024, giunta quest’anno alla 14a edizione, è la fiera internazionale biennale di riferimento per conoscere lo stato dell’arte degli impianti a biomassa legnosa, sia per il riscaldamento sia per la produzione di energia: stufe, caminetti, caldaie, ma anche barbecue e cucine, alimentati a legna o a pellet.

Progetto Fuoco 2024

Oltre 550 le aziende presenti, di cui quasi la metà provenienti dall’estero, per una rassegna esauriente sulle novità di mercato e sulle innovazioni tecnologiche del settore. Vero fil-rouge l’attenzione per l’innovazione tecnologica, mirata a una elevata efficienza della combustione con però emissioni estremamente basse, per tendere sempre più a generatori “near zero emission”.

Un appuntamento che ha portato in fiera 45.000 operatori professionali, di cui il 12% dall’estero. “Il successo di questa edizione di Progetto Fuoco – ha commentato Federico Bricolo, presidente di Veronafiere – attesta la fiera capitale mondiale dell’innovazione legata alla produzione di energia dalle biomasse legnose, confermandosi piattaforma di incontro tra l’eccellenza della produzione made in Italy e la domanda estera. Gli operatori sono infatti arrivati da 66 nazioni, in particolare da paesi target come Francia, Germania e Spagna”.

Le foreste del futuro

La biomassa legnosa si può considerare un combustibile neutrale rispetto all’anidride carbonica, in quanto le emissioni vengono bilanciate dall’assorbimento durante la crescita delle piante stesse. E il suo utilizzo incentiva una gestione sostenibile delle foreste.

Biomassa e gestione sostenibile del legno

Una tematica, quest’ultima, affrontata anche a Progetto Fuoco 2024 in occasione del convegno “Nuovi strumenti per le foreste del futuro, a cura dell’appuntamento fieristico e di AIEL, in collaborazione con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Una conduzione più intelligente nel nostro paese delle foreste – oggi sotto e male utilizzate, solo poco più del 15% della superficie forestale italiana, corrispondente a oltre 11 milioni di ettari, è infatti soggetto a piani di gestione – potrebbe infatti dare nuovo impulso allo sviluppo economico, portando occasioni di occupazione per le aree interne e montane, ma soprattutto effetti positivi per il settore energetico, aiutando ad azzerare le fonti fossili e quindi incentivando la decarbonizzazione.

Residui legnosi urbani

I residui legnosi – sfalci e potature di bordi stradali, aiuole, parchi e giardini – possono diventare preziosa biomassa combustibile.

Residui legnosi urbani: preziosa biomassa combustibile

Un cambiamento di prospettiva che va oltre l’attività forestale per comprendere anche la gestione del verde urbano e che a Progetto Fuoco 2024 è stato approfondito nel convegno “Sottoprodotti, verde urbano e fuori foresta. Opportunità di economia circolare”, organizzato da AIEL e FIPER (Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili). Oltre agli sviluppi tecnico-normativi si è presentata una proposta unitaria di Guida ai sottoprodotti destinata alle aziende di settore, alle amministrazioni pubbliche e ai privati, per dimostrare come una economia circolare di questo tipo favorirebbe non solo l’abbattimento dei costi derivanti dallo smaltimento degli scarti, ma anche la creazione di nuove filiere.

Conto Termico 3.0

Il Conto Termico ha rappresentato nel nostro paese uno strumento fondamentale per incentivare il turnover tecnologico e di conseguenza rispettare l’ambiente. A Progetto Fuoco 2024 è stato il centro tematico del convegno “Lavoriamo insieme per migliorare la qualità dell’aria, organizzato da AIEL con il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.

Attualmente in fase di revisione e di aggiornamento per essere traghettato alla versione 3.0, date le problematiche che ancora determinano difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria, il Conto Termico è argomento di lavoro anche al tavolo di confronto del Protocollo d’intesa MASE-Regioni-AIEL, attivato nel 2017.

L’obiettivo è quello di individuare soluzioni operative su aggiornamenti normativi, prosecuzione e miglioramento dei sistemi incentivanti, campagne comunicative al grande pubblico e maggiore coinvolgimento di installatori e manutentori, figure di riferimento per l’utente finale.

Le ultime novità di prodotto 

PE1c Pellet di Fröling

La caldaia PE1c Pellet di Fröling soddisfa i severi criteri emissivi della Regione Lombardia ed è dotata di un nuovo sistema di condensazione, che assicura rendimenti molto elevati e funzionamento economico (dai consumi elettrici bassi) e silenzioso, oltre ad emissioni contenute, con un ingombro particolarmente ridotto.

Caldaia PE1c Pellet di Fröling
PE1c Pellet di Fröling

Adatta ad abitazioni singole, con potenza di 16/22 kW, a condensazione con elettrofilo integrabile come opzione aggiuntiva, richiede comunque una sala tecnica adeguata.

Vitoligno 200-S di Viessmann

Vitoligno 200-S di Viessmann è una nuova caldaia a legna a gassificazione (con potenze di 25 e 35 kW), progettata per il riscaldamento monovalente a legna.

Vitoligno 200-S di Viessmann è una nuova caldaia a legna a gassificazione
Vitoligno 200-S di Viessmann

Tra i vantaggi rientrano la combustione a emissioni particolarmente ridotte, classificata 5 stelle secondo il Certificato Ambientale D.Lgs. 186/17 (a cui si aggiungerà entro giugno 2024 un filtro polveri), le dimensioni compatte, l’accensione rapida, l’efficace estrazione dei gas di combustione (che garantisce una riaccensione a bassa fumosità dopo la combustione completa), l’autonomia notevolmente lunga, la pulizia automatica dello scambiatore di calore, che ne aumenta l’efficienza annuale.

Display touch Vitotrol 350-C per la gestione anche a distanza della caldaia Vitoligno 200-S di Viessmann

Il tutto gestibile digitalmente con comando a distanza dal display touch Vitotrol 350-C.

Hublot Wood di Cadel

Hublot Wood di Cadel è una stufa a legna che reinterpreta le linee della tradizione in chiave assolutamente contemporanea, diventando complemento d’arredo.

Hublot Wood di Cadel è una stufa a legna
Hublot Wood di Cadel

La camera sagomata è appositamente progettata per poter accogliere ceppi lunghi fino a 50 cm, al fine di avere calore più a lungo. Con possibilità di scegliere tra convezione naturale e ventilata, ha porta, top e piedini di ghisa, mentre la valvola antifumo ottimizza anche l’azione del caricamento.

FIREBOX EVO di Edilkamin

FIREBOX EVO di Edilkamin è un inserto a legna a 5 stelle ideale per la trasformazione dei vecchi caminetti a camera aperta o per installare una nuova fonte di calore in un ambiente.

FIREBOX EVO di Edilkamin
FIREBOX EVO di Edilkamin

Disponibile in versione sia naturale sia ventilata (con ventilatore centrifugo integrato a 5 velocità di serie, che garantisce il 37% di aria calda in più rispetto ai modelli precedenti), si gestisce da centralina elettronica touch e ha l’anta reversibile in fase di installazione. Tre le versioni dimensionali disponibili: 54, 60, 65.

Margaret Evolution Line di La Nordica Extraflame

La stufa combinata pellet/legna Margaret Evolution Line di La Nordica Extraflame unisce al fascino senza tempo della legna (il focolare rivestito di refrattario Nordiker è pensato per ciocchi fino a 33 cm di lunghezza) la comodità del pellet.

Stufa a pellet/legna Margaret Evolution Line di La Nordica Extraflame
Margaret Evolution Line di La Nordica Extraflame

Ermetica e ventilata, in entrambe le modalità di funzionamento (gestibili con il sistema Pro Air Setup di regolazione dell’intensità del ventilatore), ha sonde e sensori di controllo della combustione e motore Brushless di autopulizia del braciere. L’accensione, anche per la legna, può avvenire da remoto con cronotermostato o app Total Control 3.0, connettendo l’apparecchio alla rete wi-fi.

Stufa a pellet/legna Margaret Evolution Line di La Nordica Extraflame

Disponibile la canalizzazione con motore dedicato fino a 8 metri di distanza. I pannelli di rivestimento frontali possono essere di pietra naturale o gres, mentre la struttura è declinata nei colori Corten e Ostuni.

Curve di MCZ

La stufa a pellet a 5 stelle a ventilazione forzata Curve di MCZ è riproposta con un restyling che ne valorizza la forma e ne migliora la funzionalità grazie all’introduzione della tecnologia Core, per prestazioni avanzate in termini di sostenibilità e di praticità di utilizzo.

stufa a pellet a 5 stelle a ventilazione forzata Curve di MCZ
Curve di MCZ

Si tratta infatti di una combustione in grado di abbattere il 40% delle emissioni rispetto ai limiti europei più severi (5 stelle Aria Pulita) e del 55% rispetto a quelli Ecodesign, con fiamma paragonabile a quella del fuoco a legna. Gestibile da remoto con Maestro+ di serie, ha scarico superiore e braciere autopulente.

stufa a pellet a 5 stelle a ventilazione forzata Curve di MCZ

Il rivestimento esterno di ceramica può essere lucido, in tinta White o Warm Grey, oppure opaco, Black o Taupe. Il top è in fusione di alluminio verniciato nero.

NUA di Unical

La stufa a pellet ventilata 5 stelle NUA di Unical ha la struttura d’acciaio verniciato dall’estetica assolutamente moderna. Elemento d’arredo, si distingue per il focolare privo di elementi tecnici a vista e per la porta di vetro ceramico Night View, con maniglia a scomparsa.

stufa a pellet ventilata 5 stelle NUA di Unical
NUA di Unical

Il top, sempre d’acciaio, è privo di comandi e cela un capiente serbatoio per il pellet, a cui si accede con un semplice gesto per il suo rabbocco. FATAv, sempre di Unical e a pellet ventilata 5 stelle, ha il rivestimento frontale e laterale di vetro Night View, che diventa trasparente all’accensione, attivata da accenditore al quarzo per aumentarne l’efficienza riducendo i consumi. Uno ionizzatore opzionale può sanificare l’aria fino al 99%, eliminando microparticelle in sospensione, acari, batteri e polline. Entrambi i sistemi sono controllabili mediante palmare mobile Pam, dai comandi a sfioro e programmabile sia giornalmente sia settimanalmente, oppure da remoto con apposita app.

 

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