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Indice degli argomenti: Riscaldamento e raffrescamento ad aria: la tecnologia disponibile I vantaggi di climatizzare casa con l’aria Gli svantaggi di questa soluzione Quando si parla di climatizzazione ad aria si fa riferimento a tecnologie che in grado di riscaldare e raffrescare gli ambienti chiusi mediante la circolazione di aria. Le soluzioni a cui ricorrere sono diverse e, rispetto agli impianti ad acqua, la principale differenza risiede nel sistema di distribuzione del calore, ossia nei terminali utilizzati. Con il riscaldamento ad aria, infatti, non si avranno né radiatori, né serpentine a pavimento, ma piuttosto split, termoconvettori e canalizzazioni per la distribuzione del caldo e del freddo. La climatizzazione ad aria è già molto utilizzata negli edifici dedicati al terziario, ma sta trovando diffusione anche in contesti domestici, in quanto può essere una valida alternativa alle soluzioni più tradizionali. Riscaldamento e raffrescamento ad aria: la tecnologia disponibile Riscaldare e raffrescare gli ambienti con l’aria è possibile grazie ad apposite tecnologie, da scegliere in base alle specifiche caratteristiche dell’edificio e delle proprie esigenze. La scelta può ricadere, ad esempio, su una pompa di calore aria-aria, ossia un generatore che sfrutta il calore naturalmente presente all’esterno, per riscaldare l’aria interna. È la tecnologia ad oggi più diffusa per raffrescare gli edifici, con i cosiddetti “condizionatori”. La pompa di calore aria-aria prevede un’unità esterna e una o più unità interne, gli split, necessari a diffondere l’aria trattata, calda o fredda a seconda della stagione. Anche la caldaia a gas può essere utilizzata per produrre l’energia necessaria a riscaldare gli ambienti attraverso l’aria, come avviene con i ventilconvettori. Quando sono combinati alla caldaia o alla poma di calore, vi circola all’interno dell’acqua riscaldata ad una temperatura inferiore rispetto a quanto avviene con i termosifoni, riducendo il dispendio energetico. In alternativa, ci sono anche i termoconvettori a gas o a elettricità, per i quali è bene valutare attentamente i consumi e hanno potenze generalmente inferiori. In generale, comunque, l’aria fredda dell’ambiente si muove verso il basso e viene captata dal ventilconvettore, che poi la riscalda o raffresca e la reimmette nell’ambiente. Infine, l’aria necessaria a riscaldare e raffrescare l’edificio può essere distribuita mediante un sistema di canalizzazione che raggiunge gli ambienti da climatizzare. Anche in questo caso, ci sono possibili alternative per la scelta del generatore di calore, tra cui anche i termocamini, ossia dei sistemi a biomassa adatti soprattutto al riscaldamento domestico. L’aspetto di un termocamino è tradizionale, ma il focolare è chiuso da uno sportello di vetro (sistema a camera chiusa). Il combustibile utilizzato può essere legna o anche pellet. I vantaggi di climatizzare casa con l’aria Uno dei principali vantaggi della climatizzazione ad aria, soprattutto quando si parla di pompa di calore aria-aria e termoconvettori, è sicuramente riconducibile alla velocità con cui si riscalda e raffresca l’ambiente. In poco tempo, infatti, questi sistemi sono in grado di portare alla temperatura desiderata anche ambiente molto grandi. È proprio questo il motivo per cui sono da anni utilizzati negli ambienti dedicati al lavoro (quindi con una climatizzazione non continua) o di breve permanenza (ad esempio le case di villeggiatura). Inoltre, la maggior parte di queste soluzioni, se attentamente studiata e dimensionata, è molto efficiente da un punto di vista energetico, oltre a favorire la sostenibilità, soprattutto nei casi in cui si scelga un generatore che sfrutta energia rinnovabile. I ventilconvettori sono molto pratici da utilizzare e non richiedono grande manutenzione, se non una regolare pulizia per evitare problemi dovuti alla polvere. Per quanto riguarda i costi, la pompa di calore aria-aria, rispetto ad altri modelli, ha dei costi più contenuti, pur permettendo la produzione di calore in modo sostenibile e abbandonando il gas. Anche i termoconvettori non hanno costi elevati e il termocamino permette generalmente un buon risparmio sulla materia prima, soprattutto ora che i costi dell’energia sono in aumento. Infine, con l’aria è possibile sia riscaldare, che raffrescare un ambiente, tanto che delle tecnologie prima viste fa eccezione solo il termocamino. Gli svantaggi di questa soluzione Teoricamente, le pompe di calore ad aria non sono particolarmente adeguate negli ambienti con clima molto rigido, in quanto perdono di efficienza con l’abbassarsi della temperatura esterna. In realtà, è bene sottolineare che i produttori hanno (e continuano a farlo) studiato soluzioni adatte anche a climi meno miti, ad esempio proponendo anche pompe di calore a gas anziché ad elettricità. Un’altra criticità che spesso può preoccupare è sicuramente la tendenza di questo riscaldamento a seccare l’aria, anche se con i più moderni ventilconvettori e le pompe di calore con split generalmente non si hanno problemi. Nella scelta del sistema di climatizzazione ad aria merita molta attenzione anche il tema della rumorosità, in quanto in alcuni casi potrebbe essere un aspetto fastidioso. In realtà, anche in questo caso i produttori si sono orientati verso lo studio di soluzioni silenziose e adatte soprattutto ai contesti domestici. In ogni caso, al momento dell’acquisto è sempre possibile verificare tutti i dati relativi al rumore emesso. Infine, va sottolineato che il prezzo da pagare per un riscaldamento molto rapido degli ambienti, è quello di una altrettanto rapida dispersione del calore. In conclusione va aggiunto che è sempre consigliabile ricorrere al riscaldamento ad aria se l’edificio in cui viene installato è performante, in quanto altrimenti si andrebbero a perdere i vantaggi relativi ai consumi contenuti di queste soluzioni. 7/2/2018 Pompa di calore aria aria per l’impianto di riscaldamento: quando conviene? La climatizzazione di un edificio con un sistema ad aria? Il riscaldamento con pompa di calore aria aria può essere conveniente, ma è importante fare tutte le valutazioni del caso, scegliendo tra le tecnologie disponibili sul mercato in modo da sfruttarne al massimo caratteristiche ed efficienza. Indice degli argomenti: Gli impianti di riscaldamento: caratteristiche Pompa di calore aria aria per il riscaldamento Cappotto termico: la soluzione giusta per l’efficientamento Riscaldamento con con pompa di calore aria aria: quanto costa? Altri sistemi di climatizzazione ad aria Scegliere la soluzione più efficiente e conveniente per climatizzare casa apre spesso la porta a una serie di domande riguardo la tipologia di impianto più adatta alla specifica situazione. È impossibile dire quale sistema sia in assoluto il più vantaggioso, in quanto sono troppi i fattori specifici da prendere in considerazione. Chiaramente ogni impianto sarà caratterizzato da un costo di installazione, un costo di uso e manutenzione e un’efficienza propri, ma a seconda della località, delle esigenze e delle caratteristiche degli spazi da riscaldare si opterà per una o l’altra soluzione. Gli impianti di riscaldamento: caratteristiche Quando si parla di impianto di riscaldamento si deve tenere in considerazione che ci sarà un generatore di calore, alimentato da una fonte energetica, un sistema di distribuzione e dei terminali, con lo scopo di distribuire ed emettere negli ambienti il calore prodotto. Tra i generatori di calore il più diffuso è probabilmente la caldaia a condensazione, che ha sostituito i più vecchi e meno efficienti modelli di caldaie a gas; ci sono inoltre le caldaie a biomassa o i caminetti a pellet e a legna con una rete di distribuzione del calore. Una valida tecnologia sono le pompe di calore ad aria, ad acqua o geotermiche in base a quale sorgente esterna prelevino il calore. Ogni generatore sarà più o meno efficiente a seconda dei terminali con cui lo si combina, ad esempio la caldaia a condensazione convive con i tradizionali termosifoni, ma ha un rendimento ottimale con un sistema radiante a bassa temperatura. Pompa di calore aria aria per il riscaldamento La pompa di calore aria aria, sfrutta come fonte di calore l’aria esterna e una volta riscaldata la rende disponibile per il riscaldamento interno. Generalmente questo sistema prevede una pompa di calore a compressione elettrica (esistono anche ad assorbimento a gas, ma attualmente sono più costose) combinata con degli split interni. Tra quelli a pompa di calore, l’impianto con pompa di calore aria aria è il più semplice e veloce da installare e viene spesso utilizzato per il raffrescamento. Riscaldamento ad aria: quando conviene? Innanzitutto la località in cui si trova l’abitazione, per cui si presuppone l’impianto, fa davvero la differenza in merito ad efficienza di funzionamento, in quanto la resa della pompa di calore dipende dalla temperatura dell’aria esterna. Quando si avvicina allo zero, scendendo sotto i 5°, la macchina consuma molta più energia per continuare a riscaldare e, se si scende ancora di temperatura, la pompa di calore dovrà sfruttare energia per sciogliere il ghiaccio che si crea sulla batteria e che impedisce il corretto scambio di calore. Per questo motivo, riscaldare casa con una pompa di calore aria aria è indicato per i climi miti, mentre lo si può considerare come un’integrazione ad un impianto preesistente – ad esempio per le mezze stagioni o prima del freddo invernale più duro – nelle zone dal clima più rigido. Un secondo fattore riguarda l’edificio che si vuol riscaldare e il modo in cui lo si utilizza. Serve un riscaldamento rapido? Abbiamo la necessità di scaldare in modo diverso una stanza rispetto ad un’altra? Abbiamo ambienti di dimensioni contenute? C’è la possibilità di installare il motore esterno? In tutti questi casi il riscaldamento ad aria con gli splitter può essere una soluzione. Sistema di riscaldamento con pompa di calore aria-aria, Daikin Infine, è conveniente valutare il sistema di riscaldamento con pompa di calore aria aria se sono installati dei sistemi ad energia rinnovabile come il fotovoltaico. Nel caso infatti sia già presente è ragionevole pensare di optare per un sistema di climatizzazione (invernale ed estivo) ad elettricità. Riscaldamento con con pompa di calore aria aria: quanto costa? Come detto, la pompa di calore aria aria è la più economica da installare ed ha un prezzo che oscilla sui 250-350 euro a kW per installazioni normali e senza problematiche particolari, per le quali il costo potrebbe lievitare fino 700 euro. Per quanto riguarda i costi di consumo, è possibile fare dei calcoli in merito il costo dell’energia. Scelto l’impianto adeguato alle proprie esigenze, è possibile stimare il consumo di energia elettrica per il riscaldamento e il raffrescamento, considerando che i climatizzatori a inverter hanno un’efficienza elevata (ipoteticamente un coefficiente di prestazione COP 3). Si può così fare un conto di massima, a parità di kWh consumati e considerata la differenza di costi di elettricità e gas. Altri sistemi di climatizzazione ad aria Oltre alla pompa di calore aria-aria, è possibile optare anche per altre soluzioni di riscaldamento ad aria. Esistono diverse proposte di camini o stufe a pellet, che con la predisposizione di una canalizzazione di distribuzione possono scaldare diversi ambienti della casa. L’abitazione deve avere i requisiti necessari, per ragioni di sicurezza e normativa specifica sono necessarie realizzazioni quali la canna fumaria, una presa d’aria e delle dimensioni idonee dei locali. L’accensione e lo spegnimento di questi impianti sono programmabili, la temperatura è regolabile e il pellet ha un costo decisamente accessibile. Un ultimo accenno riguarda i termoconvettori, il cui principale vantaggio – a differenza dei tradizionali termosifoni – è che all’interno non circolano fluidi e per questo motivo vengono spesso scelti per abitazioni di villeggiatura in località montane. Riscaldamento con stufa a pellet Superior Soluzione spesso valutata anche per quegli ambienti che non si usano regolarmente, ma che necessitano di essere scaldati molto in fretta. I modelli più recenti, alimentati a gas o a elettricità, possono essere anche programmati e non è necessaria alcuna manutenzione particolare. Come per ogni altro sistema ad aria, va fatta una riflessione sul “tipo di caldo” ottenuto in casa e la percezione di benessere che ne deriva. La convezione si basa appunto sul fatto che l’aria calda tende a salire e quella fredda a scendere, motivo per cui molto spesso non si riesce ad avere una distribuzione uniforme del calore Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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