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Indice degli argomenti Toggle Quali sono le buone pratiche per il risparmio energeticoAumentare conoscenza e consapevolezza delle personeCome consumare meno energia in casa: impianti e tecnologie efficientiRiscaldamento e raffrescamento efficienti: sostituire il vecchio impiantoIlluminazione efficiente: sostituisci le lampadine e controlla l’impianto elettricoElettrodomestici a basso consumoNon solo tecnologia, è essenziale isolare l’edificio Il consumo di energia è un tema attualissimo, connesso all’utilizzo di fonti rinnovabili e allo sviluppo sostenibile. Se è importante progettare e costruire un edificio sostenibile e con particolare cura al risparmio energetico, è altrettanto importante che vi sia poi sensibilità al tema da parte degli abitanti. Il risparmio energetico in casa aiuta a ridurre le spese domestiche, ma è fondamentale anche per limitare l’impatto ambientale degli edifici. Il tema, infatti, è ormai una priorità per l’edilizia contemporanea, anche a seguito della nuova EPBD, nota come “Direttiva Case Green”, che ha reso l’efficientamento energetico dell’esistente un obbligo e un dovere per ogni Stato membro. Si tratta di una questione complessa, che apre possibili riflessioni anche in merito alla fattibilità tecnica ed economica degli interventi, soprattutto in paesi come l’Italia, dove il patrimonio è particolarmente vetusto. Al di là di ciò, il risparmio energetico deve in ogni caso essere visto come un vantaggio per tutti, in quanto ridurre i consumi può davvero fare la differenza. Si risparmia, ma si può migliorare anche il livello di comfort percepito in casa. Per raggiungere questo obiettivo da un lato si può ricorrere a buone pratiche, dall’altro alla tecnologia e alle strategie per efficientare l’involucro. Efficienza energetica e risparmio energetico, infatti, si muovono tendenzialmente di pari passo. Quali sono le buone pratiche per il risparmio energetico Per favorire il risparmio energetico, quindi per ridurre il proprio fabbisogno di energia in casa pur senza rinunciare a comfort e attività di alcun genere, è prima di tutto necessario che le persone siano consapevoli delle proprie abitudini e degli errori che commettono. Non serve a nulla costruire case efficienti e installare impianti innovativi li si utilizzeranno in modo inadeguato. La linea da seguire è coerente e semplice: evitare ogni genere di spreco. Questo significa riscaldare e raffrescare solo dove e quando serve, evitando di impostare temperature eccessive, sia in inverno che in estate. È inutile climatizzare in ugual modo il soggiorno e la camera da letto, perché sono differenti gli usi che se ne fanno. Ciò significa valutare attentamente le abitudini della famiglia, capirne le esigenze e regolare di conseguenza l’impianto in modo appropriato. Se si hanno dei termosifoni in casa non devono essere coperti o ostruiti con mobili o tessili, così come è meglio evitare di spalancare le finestre per tempi eccessivi. Anche la produzione di acqua calda richiede energia, per cui meglio evitare di fare docce prolungate o lasciar scorrere acqua oltre il necessario, preservando così anche una preziosa risorsa. Altri consigli possono riguardare il consumo di energia elettrica: per evitare sprechi si deve ottimizzare la gestione dell’illuminazione, per cui sarebbe importante favorire quanto più possibile la luce naturale e ridurre l’apporto di quella artificiale. Ovviamente, luci spente se non si usa una stanza. I dispositivi elettronici in casa sono ormai molti, quindi è suggeribile prestare attenzione anche ai consumi “nascosti”, dovuti banalmente allo stand-by. Aumentare conoscenza e consapevolezza delle persone In ogni caso, per favorire consapevolezza e conoscenza, sono disponibili diverse soluzioni tecnologiche che aiutano a monitorare e controllare i propri consumi. Si parla, generalmente, di dispositivi per la smart home, semplici da installare anche in autonomia. Ne sono degli esempi le smart plug, quindi le prese intelligenti che dicono quanta energia si sta consumando in quel momento tramite i dispositivi collegati, oltre a raccogliere anche uno storico di tutti i consumi. Flexa 25 di Airzone è un sistema avanzato per il controllo della climatizzazione che integra ventilazione, purificazione dell’aria e regolazione termica per ottimizzare comfort ed efficienza energetica. Il sistema assicura monitoraggio della qualità dell’aria con AirQ Sensor, che rileva CO₂, VOC, PM₂,₅ e PM10; purificazione tramite ionizzazione con AirQ Box, per neutralizzare contaminanti nocivi e controllo automatico della ventilazione in base a CO₂, umidità e temperatura esterna. O ancora, i termostati intelligenti, che aiutano a programmare l’impianto in modo ottimale, ma anche a monitorare i consumi e le proprie abitudini. Alcuni modelli offrono direttamente dei suggerimenti per correggere errori o migliorare le proprie prestazioni. Come consumare meno energia in casa: impianti e tecnologie efficienti Oltre alle buone abitudini, per ridurre i consumi energetici è importante affidarsi a tecnologie efficienti e performanti. Volenti o nolenti, alcuni consumi è impossibile eliminarli, in quanto la casa deve essere climatizzata, si deve produrre acqua calda e consumare energia elettrica per elettrodomestici e impianti elettrici. Chiaramente, in questi casi la tecnologia fa la differenza. I principali ambiti di intervento riguardano il sistema di riscaldamento e raffrescamento, la produzione di acqua calda sanitaria, i sistemi di ventilazione meccanica e l’illuminazione. Riscaldamento e raffrescamento efficienti: sostituire il vecchio impianto Il riscaldamento e il raffrescamento rappresentano una delle principali voci di consumo energetico. Questo è il motivo per cui si incentiva la sostituzione dei vecchi impianti in favore di nuove tecnologie più performanti. L’impianto di riscaldamento con il tempo peggiora le proprie prestazioni e, in ogni caso, ha una durata di vita utile definita. Sostituire il vecchio impianto permette di ottimizzare i consumi di energia ed è possibile intervenire anche sul sistema di distribuzione del calore. Le soluzioni da mettere in campo sono diverse e vanno attentamente misurate in base alle specificità dell’edificio. Una classica soluzione per le riqualificazioni prevede la sostituzione della vecchia caldaia con una pompa di calore e i pannelli radianti a pavimento al posto dei termosifoni. Le pompe di calore Vitocal 250-A/VITOCAL 252-A di Viessmann assicurano un’installazione semplice e massima efficienza energetica (classe energetica fino a A+++ – Scala da G ad A+++) Non è l’unica strategia vincente, ma solo un esempio. Sostituendo il generatore di calore, si risolvono anche criticità connesse alla produzione di acqua calda sanitaria. Illuminazione efficiente: sostituisci le lampadine e controlla l’impianto elettrico I consumi dovuti all’illuminazione possono variare molto da edificio ad edificio, a seconda dell’illuminazione naturale e delle attività che si svolgono in un determinato ambiente. Uno dei modi più semplici per ridurre il consumo energetico è ottimizzare l’illuminazione domestica, tramite la sostituzione delle lampadine con nuovi LED performanti, eventualmente anche ricorrendo a soluzioni domotiche. Per ridurre il dispendio di energia per l’illuminazione si possono installare dei rilevatori di presenza, molto usati nei luoghi pubblici (come bagni o locali di passaggio) che regolano in modo automatico l’accensione e lo spegnimento delle luci. O ancora, ricorrere a dei sensori di luce diurna, che regolano la luce artificiale rispetto a quella naturale, e ai dimmer, che permettono all’utente stesso di regolare l’intensità dell’illuminazione artificiale. Per l’esterno, invece, sono perfetti gli interruttori crepuscolari, che prevedono l’accensione automatica dei corpi illuminanti sulla base dei valori di illuminamento rilevati. Esistono diverse tipologie di lampade ad alta efficienza, ma oggi le più diffuse sono quelle a LED, che oggi offrono un’ampia gamma di temperatura che varia dai 3.000 K con luce calda ad oltre 6.000K, con temperature di luce fredda, e una durata di vita media che arriva anche a 100.000 ore. La sostituzione dei corpi illuminanti potrebbe far parte di un più approfondito studio illuminotecnico, in modo da garantire anche un miglior comfort visivo. Negli spazi esterni possono essere interessanti anche i sensori crepuscolari, che regolano l’accensione delle luci in base alla luce naturale. Un ultimo consiglio è quello di far controllare e manutenere correttamente l’impianto elettrico, anch’esso vittima del tempo e dell’usura. Elettrodomestici a basso consumo I grandi elettrodomestici hanno un peso importante sul bilancio energetico domestico e, proprio per questo, è fondamentale sostituire i vecchi dispositivi con nuovi apparecchi in classi energetiche elevate, come frigoriferi o lavastoviglie. E’ dunque fondamentale acquistare dispositivi con classe energetica alta (A++ o superiore). Le etichette energetiche offrono tutte le informazioni importanti da conoscere e aiutano gli utenti a orientarsi nell’acquisto. Sulle etichette energetiche sono infatti riportati i consumi e molti prodotti oggi sono ideati per funzionare anche in appositi cicli “eco”, impostati per ridurre i consumi energetici durante il loro funzionamento. Nel caso della lavatrice il fattore che incide maggiormente sul consumo energetico è il riscaldamento dell’acqua per il lavaggio, mentre è davvero elevato il costo per l’energia necessaria al funzionamento di un’asciugatrice. Il condizionatore invece è il principale responsabile dell’elevato consumo energetico durante i mesi estivi. In generale poi, grandi o piccoli che siano i dispositivi, è sempre importante evitare lo stand-by nei lunghi periodi di non utilizzo. Non solo tecnologia, è essenziale isolare l’edificio Oltre alle soluzioni tecnologiche discusse, importanti per ottenere buoni risultati in termini di comfort, consumando meno energia possibile, è fondamentale agire sull’edificio. In realtà, questo aspetto precede quello tecnologico, in quanto senza un involucro isolato, anche gli impianti efficienti potrebbero fare ben poco per un concreto risparmio energetico. Prima di ogni cosa, quindi, il consiglio è quello di assicurare la presenza di un buon isolamento termico, che permette di ridurre i consumi per il riscaldamento e il raffrescamento. Ciò significa agire sia sulle pareti verticali, che sui solai, ma anche sostituire infissi e serramenti vetusti con modelli più performanti a doppio o triplo vetro, con ottima tenuta all’aria. In alcuni casi si potrebbe valutare di non sostituire integralmente l’infisso, ma ristrutturarlo, ad esempio ripristinando la tenuta all’aria o sostituendo alcune componenti. 1/12/2021 Perché aumentano le bollette e quanta energia consumiamo Famiglie e imprenditori italiani stanno affrontando un forte aumento delle bollette, a causa di un innalzamento dei costi dell’energia e del gas previsto per l’ultimo trimestre del 2021. I motivi per cui il mercato è poco stabile dipendono dalla congiunzione di più fattori, come l’aumento dei costi delle materie prime e l’innalzamento delle spese delle imprese impegnate nel settore energetico, anche in relazione agli importanti investimenti in corso per favorire la transizione energetica e all’innalzamento dei costi dei permessi di emissione di CO2. Tutto ciò, inoltre, si combina alla domanda energetica che cresce e alla dipendenza dall’estero per il rifornimento di energia. Senza contare che l’inverno scorso è stato lungo e ha causato il consumo delle scorte energetiche. Ma come mai l’aumento del costo del gas causa un aumento delle bollette della luce? In realtà, il contesto descritto e il rincaro del gas, si trascinano l’innalzamento del costo dell’energia elettrica in quanto in Italia viene prodotta per circa il 40% con gas naturale. Inoltre, la ripresa economica dopo la pandemia è stata molto rapida, con un gap sottolineato anche dal fatto che si arriva da un 2020 in cui i consumi di energia elettrica sono calati del 5,3% rispetto al 2019, con un consumo totale di 302,7 TWh. Le soluzioni per “combattere” l’aumento delle bollette Traducendo quanto detto in termini pratici e concreti, le bollette di luce e gas degli italiani sono aumentate e aumenteranno ancora. Già nel terzo trimestre del 2021 il costo dell’elettricità è aumentato del 9,9%, vedendo poi l’intervento del Governo per bloccarne la crescita, che poteva ancora raddoppiare. L’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha poi confermo un nuovo aumento ad inizio ottobre, con un rincaro che raggiunge il 29,9% per la luce. Prima di valutare le possibili soluzioni e strategia per contenere gli effetti dell’aumento delle bollette, è bene fare una precisazione sul fatto che il problema è globale. Per questo anche l’Unione Europea ha dedicato attenzione al tema, elaborando per gli stati membri una “toolbox”, con strumenti utili nel breve termine, ma anche nel lungo periodo per rafforzare la resilienza di fronte ad eventuali shock futuri del mercato energetico. Si parla così di sostengo di emergenza al reddito delle famiglie, aiuti alle imprese e misure fiscali pensate ad hoc, diluizione dei pagamenti delle bollette. Allo stesso tempo, sul medio-lungo periodo la Commissione Europea si impegna a sostenere gli investimenti nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica, rivalutando la struttura del mercato elettrico attuale e invitando allo sviluppo di eventuali sistemi di stoccaggio dell’energia. Infine, non bisogna dimenticare l’importante ruolo che può giocare anche il consumatore, che può valutare offerte del mercato libero in base alla competitività offerta, conoscere meglio il proprio profilo di consumo e attuare strategie per consumare meno energia. Ecco alcuni esempi. Le cause di consumi elevati e sprechi di energia Il primo passo per risparmiare energia elettrica è sicuramente quello di riflettere su dove e come viene consumata in casa. La domanda di energia elettrica per la vita di un edificio è la somma di differenti necessità. Si usa energia elettrica per la climatizzazione dell’edificio (caldo e freddo in base agli impianti installati), per la produzione di acqua calda sanitaria, per la cottura dei cibi, per l’illuminazione e per il funzionamento di tutti quei dispositivi elettronici che abbiamo negli ambienti di vita quotidiana. Oltre agli elettrodomestici e ai dispositivi elettrici, ci sono impianti importanti alimentati ad elettricità, come una pompa di calore o un sistema di ventilazione meccanica? L’impianto elettrico è di recente costruzione o è stato ristrutturato o risale anche a più di 20 anni fa? Che tipologia di lampadine vengono utilizzate? C’è un impianto per l’autoproduzione di energia, come il fotovoltaico? Queste sono solo alcune delle domande da porsi per acquisire consapevolezza sui propri consumi elettrici, per poi valutare dove ci sono sprechi e inefficienze. In questo possono aiutare sistemi di smart metering, in grado rilevare in modo puntuale i consumi, o le prese intelligenti, che raccolgono informazioni per l’utente relative al consumo di ogni dispositivo collegato. Articolo aggiornato Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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