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Indice degli argomenti Toggle Tipologie di termocaminoTermocamino ad ariaTermocamini ad acquaCombustibili per termocamini: termocamino a legna vs pelletSi può trasformare un camino in un termocamino?Quanto costa fare un termocaminoCome installare un termocamino in casaValutazione dell’areaScelta del modelloPreparazione dell’impiantoIspezione e certificazioneIntegrare il termocamino con altri impianti domesticiLe migliori marche di termocaminiVulcano StarGold BabyTermocamini con vetro angolare CerampiùEdilkamin Idropellbox 30Termocamino Carinci Automatic Evolution 3.0Faq termocamino: la soluzione moderna ed efficiente per il riscaldamentoCos’è un termocamino e come funzionaQuali sono i vantaggi di un termocamino rispetto a un camino tradizionale?Come pulire e mantenere un termocamino in buone condizioni? Il futuro si presenta sempre più “green” grazie al lavoro dell’edilizia eco sostenibile: l’obiettivo auspicabile e richiesto dalla normativa, è quello di creare edifici a impatto quasi zero in linea con la visione di un mondo più verde. Fatta eccezione per gli edifici di nuova realizzazione, che a partire da gennaio 2021 devono obbligatoriamente rientrare nella categoria degli edifici NZEB, è necessario rendere le strutture esistenti sempre più performanti e sempre meno energivore. Questa necessità ha portato alla diffusione di sistemi alternativi al riscaldamento tradizionale, che permettono di risparmiare energia senza rinunciare al comfort termico. Uno di questi è il termocamino, sistema alternativo alla tradizionale caldaia che permette sia di riscaldare gli ambienti di casa che di produrre acqua calda sanitaria. Senza rinunciare all’estetica dei classici caminetti, inoltre, i termocamini assicurano risparmio energetico e possono essere combinati ad altri impianti esistenti. Tipologie di termocamino Esistono due tipologie di termocamini, che si distinguono per il mezzo attraverso cui viene diffuso il calore all’interno degli ambienti domestici: il termocamino ad aria e il termocamino ad acqua. Termocamino ad aria Il termocamino ad aria ha un funzionamento simile a quello tradizionale, in quanto il calore generato dalla combustione scalda dell’aria, che viene diffusa all’interno della casa senza, però, disperderla. E’ possibile riscaldare più stanze attraverso la realizzazione di apposite canalizzazioni, ma diventa più complicato di un sistema ad acqua e non ha la stessa efficienza. Altri punti a sfavore sono dati dall’impossibilità di produrre acqua calda e dalla rumorosità delle ventole in azione che può generare discomfort, oltre allo spargimento della polvere negli ambienti. Infine, è importante considerare che il termocamino ad aria tende a seccare l’aria dell’ambiente domestico, per cui è preferibile dotarsi di deumidificatori. Termocamini ad acqua Tra le due tipologie quella più indicata è sicuramente il termocamino ad acqua: può sostituire integralmente l’impianto tradizionale producendo anche acqua calda sanitaria e fornendo fino a 1.200 litri/ora di acqua a 70°C, conservabile anche per diverse ore in appositi serbatoi. Il calore prodotto dalla combustione viene trasferito all’acqua contenuta nel serbatoio del termocamino attraverso un sistema di scambio termico. L’acqua si riscalda notevolmente durante questo processo e viene poi pompata attraverso il sistema di riscaldamento della casa, che può essere composto da radiatori o un pavimento radiante. Questi emettono calore nell’ambiente circostante, riscaldando efficacemente gli spazi. La possibilità di produrre acqua calda sanitaria è sicuramente un importante vantaggio rispetto ai termocamini ad aria. Combustibili per termocamini: termocamino a legna vs pellet I termocamini possono essere alimentati mediante l’utilizzo di legna o pellet, materiali caratterizzati da rese e caratteristiche differenti. Il termocamino a legna ha il vantaggio di utilizzare un combustibile economico e dall’elevato rendimento termico, capace di riscaldare in modo uniforme ed omogeneo il 70% dell’abitazione. Si consiglia di usare legno duro e stagionato, perché la facilità di accensione è maggiore e la combustione più lenta e duratura. I termocamini a legna possono essere gestiti solo manualmente, senza poter regolare la potenza in base alle temperature. Il costo della legna da ardere oscilla generalmente dai 10€ ai 17€ al quintale. Il termocamino a pellet, invece, è caratterizzato da una camera di stoccaggio del pellet e da una coclea, che permette il passaggio del materiale da bruciare fino alla camera di combustione ed è accessibile per mezzo di un vetro termico che può resistere a temperature fino a 800° C. Rispetto a quello a legna, ha un maggior potere calorifico, il combustibile è più economico, più facile da trasportare e stoccare. Inoltre, permette di impostare e regolare il suo funzionamento mediante il settaggio della temperatura desiderata nella stanza. Di contro, rispetto ai termocamini a legna, i termocamini a pellet sono dotati di centraline elettroniche e organi in movimento inclini all’usura e per i quali è necessaria una manutenzione periodica. Un sistema di riscaldamento di questo tipo consuma in media 15 kg di pellet nel corso di 12 ore di funzionamento per riscaldare una casa tipo di 80 mq. Si può trasformare un camino in un termocamino? Un camino tradizionale si può trasformare in un termocamino, anche se molto spesso i costi dell’intervento sono elevati rispetto alla resa che si ottiene. Infatti, questa operazione pone dei limiti alla scelta della dimensione del termocamino e si rischia di ottenere un impianto non sufficiente ai propri fabbisogni. La principale soluzione consiste nell’installare degli inserti all’interno dei camini esistenti, in un certo senso significa inserire un termocamino in corrispondenza dei vecchi focolari. In questi casi, oltre all’installazione e al collegamento con la canna fumaria, smontando anche parte del camino esistente, è necessario predisporre la tubazione necessaria al trasporto del calore. Ecco perché nel caso di una riqualificazione di un camino esistente, è bene valutare attentamente la dimensione necessaria delle canalizzazioni di un termocamino ad aria, che possono richiedere opere murarie più o meno importanti. Un impianto ad acqua richiede i collegamenti con l’impianto termico esistente, generalmente più semplici da realizzare. Ogni situazione, comunque, va studiata in base alle specifiche caratteristiche dell’impianto e degli ambienti. Quanto costa fare un termocamino Il costo di un termocamino dipende dal costo di acquisto dell’impianto stesso, dalla tipologia di installazione, dai componenti che si combinano ad esso e da eventuali opere necessarie, quali la realizzazione della canna fumaria. Di conseguenza, i costi spesso disincentivano l’acquisto, per quanto l’investimento sia velocemente ammortizzato grazie al risparmio di energia immediato che si ottiene per il riscaldamento di casa. In generale, comunque, il prezzo di un termocamino a pellet è più elevato e può variare da 3.000 a 6.000 euro circa. I termocamini a legna, invece, hanno costi inferiori e si parte da circa 1.500 euro. Dopo di che, bisogna aggiungere i costi degli accessori, come bollitori e scambiatori, che incidono anche sui prezzi della manodopera per l’installazione. Questa operazione può essere eseguita solo da esperti del settore, che devono rilasciare anche opportuna certificazione di conformità. Come installare un termocamino in casa L’installazione di un termocamino in casa richiede attenzione ai dettagli e il rispetto di normative specifiche per garantire la sicurezza e l’efficienza del sistema. È prima di tutto importante ricordare che, prima di installare un termocamino, è necessario rispettare le normative locali e le linee guida sulla sicurezza. Valutazione dell’area Prima di iniziare l’installazione, è essenziale effettuare una valutazione accurata dell’area in cui si desidera collocare il termocamino. Si dovranno considerare la disponibilità di un camino o una canna fumaria esistente, nonché la posizione ottimale per distribuire il calore in tutta la casa. Scelta del modello E’ necessario scegliere il modello di termocamino che meglio si adatta alle proprie esigenze e all’ambiente domestico. Il termocamino deve essere conforme alle normative locali e nazionali in materia di emissioni e sicurezza. Preparazione dell’impianto L’installazione richiede spesso la creazione di una connessione all’impianto di riscaldamento esistente. Questo può coinvolgere la modifica del sistema idraulico per collegare il termocamino all’impianto di riscaldamento centrale. Ispezione e certificazione Una volta completata l’installazione, è consigliabile sottoporre il termocamino a un’ispezione da parte di un tecnico qualificato. Questo passo è fondamentale per verificare che tutto sia stato installato correttamente e che il sistema sia sicuro ed efficiente. Integrare il termocamino con altri impianti domestici Il termocamino può essere un’ottima soluzione da installare anche in combinazione ad altri impianti per la climatizzazione domestica o la produzione di acqua calda sanitaria. In alcuni casi, infatti, si potrebbe decidere di aggiungere questo sistema ad un impianto esistente, per non rinunciare al camino in casa, ma sfruttando al massimo i vantaggi offerti da un termocamino. Potrebbe essere combinato con una caldaia a condensazione, il cui funzionamento subentra per sopperire ad eventuali fermi del termocamino, ad esempio quando si è assenti da casa e non si vuole fermare completamente il riscaldamento. O ancora, un termocamino è speso abbinato ad un sistema per la produzione di acqua calda sanitaria, che può funzionare sia in combinazione ad esso, che durante l’estate, quando viene spento. In ogni caso, per essere certi di realizzare l’impianto migliore e adeguato a soddisfare le proprie esigenze, è sempre opportuno rivolgersi ad un termotecnico, che farà tutte le specifiche valutazioni necessarie. Le migliori marche di termocamini Vulcano StarGold Baby Termocamino Vulcano StarGold Baby Vulcano StarGold Baby è il termocamino Vulcano più compatto della linea StarGold, adatto agli appartamenti più piccoli e caratterizzato da una camera di combustione il cui fondo è rivestito di mattoni refrattari. Questa soluzione è dotata di vetro ceramico che permette l’irraggiamento del calore e da una doppia tipologia di apertura per agevolare le operazioni di pulizia. Grazie alle innovazioni Zero Meccanismi, questo piccolo gioiello può avere da 1 a 3 scambiatori interni per riscaldare tutta la casa, produrre anche acqua calda sanitaria o entrambi. Tutta la gamma Vulcano StarGold ha ottenuto la certificazione ambientale 4 stelle, che le consente di accedere ad incentivi e detrazioni fiscali. Termocamini con vetro angolare Cerampiù Termocamini con vetro angolare Cerampiù Cerampiù propone termocamini nei modelli frontale, bifacciale e angolare, tutti caratterizzati da una linea essenziale e pulita. Il modello angolare assicura la vista del fuoco su due lati adiacenti, garantendo il massimo comfort termico e un effetto suggestivo che arricchisce la casa di eleganza grazie alle linee essenziali e pulite. Edilkamin Idropellbox 30 Termocamino Edilkamin Idropellbox 30 Questo caminetto a pellet è in grado di riscaldare l’acqua per alimentare l’impianto di riscaldamento e mediante un apposito kit optional permette di attivare la ventilazione aria calda frontale per riscaldare il locale dove è installato. I termocamini a pellet Edilkamin sono personalizzabili con rivestimenti a scelta, per adattarsi ad ogni stile abitativo. Idropellbox 30 è canalizzabile e, per un tocco di eleganza in più, sono disponibili le bocchette di design, orientabili e con luce (kit e bocchette optional). In dotazione presenta il radiocomando con display e per i più moderni, è possibile scaricare AppFire per la gestione wi-fi. Termocamino Carinci Automatic Evolution 3.0 Termocamino Carinci Automatic Evolution 3.0 Questo termocamino legna/pellet è caratterizzato da bruciatore a fiamma modulante che permette due tipi di funzionamento: a potenza costante e a potenza variabile. Grazie alla funzione di regolazione la fiamma si autoregola abbassandosi al minimo regime e riducendo i consumi fino al 50%. Questo termocamino può essere alimentato a legna, pellets, gusci di nocciole e altri combustibili triti, garantendo sempre il massimo del riscaldamento e il minimo dei costi. Faq termocamino: la soluzione moderna ed efficiente per il riscaldamento Cos’è un termocamino e come funziona Il termocamino si presenta alla vista come un vero e proprio camino, ma dotato di uno sportello di vetro termico che genera una camera chiusa, incrementando l’efficienza rispetto a quella del camino tradizionale. Progettato per essere collocato all’interno della casa, combina la funzione di una stufa a legna con quella di un sistema di riscaldamento centralizzato e può essere collegato al sistema di riscaldamento esistente, come i radiatori o il pavimento radiante. In base al funzionamento e ai differenti materiali utilizzati per alimentare la combustione, principalmente legna e pellet, si distinguono diverse tipologie di termocamino. Uno dei motivi per cui si predilige l’utilizzo di questa soluzione rispetto ad altre è sicuramente il fascino offerto dalla fiamma del tradizionale caminetto, rendendo gli ambienti caldi e accoglienti allo stesso tempo. Il termocamino, infatti, viene chiuso attraverso uno sportello di vetro termico, che essendo trasparente irradia calore e allo stesso tempo permette di godere della bellezza di un fuoco scoppiettante in casa, senza ridurre l’efficienza. Oltre a generare riscaldamento il termocamino permette di produrre acqua calda sanitaria e, grazie all’aggiunta di alcune caratteristiche importanti, raggiunge ottimi rendimenti energetici con bassi consumi. L’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia termica, inoltre, lo colloca tra i sistemi di riscaldamento ecologici ed efficienti: si stima che le emissioni causate durante la combustione, siano compensate da quelle assorbite durante la vita dalle piante utilizzate per la produzione di pellet e legna. Questo sistema a camera chiusa si differenza del camino tradizionale, ma è caratterizzato dalle usali tre zone, la cui struttura varia a seconda che si tratti di un camino ad aria o ad acqua: focolare, fulcro del sistema in cui avviene il processo di combustione, rivestito di materiali termoisolanti; cappa, zona in cui vengono convogliati i fumi; canna fumaria, responsabile della raccolta e della fuoriuscita dei fumi attraverso il comignolo. Quali sono i vantaggi di un termocamino rispetto a un camino tradizionale? I vantaggi garantiti dall’utilizzo dei termocamini sono diversi, ma sicuramente il principale è proprio quello di risparmiare energia per riscaldare casa. Grazie alla combustione di legna o pellet, la quantità di energia consumata sarà minore rispetto a quanto avviene con un impianto tradizionale. Utilizzare la legna come combustile comporta un risparmio del 60% rispetto al “tradizionale” sistema di riscaldamento a gas, mentre il pellet consente di risparmiare fino al 40%. In ottica di risparmio e riqualificazione energetica, quindi, si tratta di una opzione da prendere in considerazione. Inoltre, come anticipato, anche la gradevolezza del focolare in un ambiente domestico non è da sottovalutare e la struttura trasparente permetterà di vedere le fiamme attraverso il vetro temperato, con il vantaggio di non dover controllare costantemente la fiamma. Il termocamino rappresenta, quindi, un complemento di design vero e proprio: i materiali di rivestimento e le dimensioni si possono scegliere in base all’abitazione e al tipo di ambiente in cui viene installato. Infine è da menzionare la grande facilità di utilizzo: a differenza del classico camino, è dotato di sistemi di automatizzazione e di controllo per le anomalie. In sintesi i principali benefici del termocamino sono: Sostenibilità: Poiché legno e pellet sono una fonte di energia rinnovabile, il termocamino è una scelta ecologica per il riscaldamento domestico. Risparmio energetico: Grazie alla sua efficienza, il termocamino può contribuire a ridurre i costi energetici a lungo termine. Indipendenza energetica: Utilizzando il legno come combustibile, è possibile ridurre la propria dipendenza dai combustibili fossili. Comfort: Un termocamino fornisce un calore confortevole e avvolgente, rendendo la casa accogliente durante l’inverno. Come pulire e mantenere un termocamino in buone condizioni? La manutenzione dei termocamini non richiede interventi speciali di pulizia, ad eccezione della canna fumaria, che dovrà essere revisionata e pulita almeno una volta all’anno. Tuttavia, affinché si possa godere dei massimi benefici offerti da questo sistema di riscaldamento, è necessario eseguire una pulizia periodica, ovviamente a termocamino spento e freddo. La pulizia non richiede grandi sforzi, ma deve essere intensificata nei periodi dell’anno in cui il termocamino viene usato di più, rimuovendo quotidianamente la cenere dalla camera di combustione e detergendo il vetro, prima dell’accensione. Riassumiamo di seguito i principali passaggi di pulizia da applicare al termocamino, ma si consiglia sempre di seguire le istruzioni del produttore effettuando una pulizia efficace e specifica per l’apparecchio installato: Rimozione della cenere: la cenere può essere rimossa con l’ausilio di un pennello e una paletta o utilizzando un aspiracenere, velocizzando l’operazione. Pulizia del vetro: il vetro può essere deterso con appositi prodotti, come sgrassatori ideali per lo sporco più ostinato, o pulito usando la cenere precedentemente rimossa attraverso l’utilizzo di un panno di carta assorbente bagnato in acqua calda e strofinato sulla superficie. Se si utilizza la cenere è necessario, poi, risciacquare e asciugare con un panno di cotone. Pulizia interna e manutenzione della canna fumaria: la pulizia interna del termocamino deve essere effettuata seguendo le specifiche indicazioni del fornitore e utilizzando gli strumenti appositi. Prima di procedere è bene accertarsi se sia necessario il supporto di un tecnico, richiesto, ad esempio, per l’ispezione e la pulizia della canna fumaria. La pulizia periodica di questa parte è fondamentale perché evita gli accumuli di fuliggine e previene la formazione di creosoto, sostanza che a lungo andare potrebbe prendere fuoco danneggiando il termocamino. Tuttavia, la formazione di creosoto può essere ostacolata con alcuni accorgimenti, come l’utilizzo di legna della giusta qualità, asciutta e stagionata. Articolo aggiornato Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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