Vigevano nel segno dell’inclusione

A Vigevano, in provincia di Pavia, riqualificazione urbana e politiche di inclusione e partecipazione procedono di pari passo nel progetto VigevanoPROxima, che entro il 2027 punta a raccogliere in un unico percorso gli interventi di trasformazione in corso in città per migliorare l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale. Alla scala urbana, i pilastri del programma sono la creazione di una rete integrata di spazi e sedi per accogliere nuove funzioni e servizi per la comunità, connessa da un sistema di mobilità lenta e sostenibile, e il ridisegno del verde urbano anche attraverso interventi di riforestazione.

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progetto VigevanoPROxima

Con un investimento complessivo di circa 30 milioni di euro proveniente da bandi europei, finanziamenti ministeriali e Regione Lombardia, il progetto VigevanoPROxima avviato dall’amministrazione comunale di Vigevano, in provincia di Pavia, si declina in due ambiti di intervento: il progetto Vigevano Inc, che prevede l’innesto di nuove funzioni al servizio della città con forte vocazione sociale e inclusiva per tutti i tipi di utenze, anche attraverso la rigenerazione e il recupero di sedi ed edifici non utilizzati o dismessi tout court, e un’altra serie di progetti di rigenerazione e riqualificazione urbana finanziati attraverso i fondi Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e con risorse reperite dal Comune, che comprendono lavori di riqualificazione edilizia ed energetica di alcune strutture sportive e scolastiche comunali fra cui lo stadio Dante Merlo e la riqualificazione del complesso di piazza Vittorio Veneto-Scuola Regina Margherita, con la costruzione della nuova Palestra Carducci e la realizzazione di un parcheggio sotterraneo da 50 posti auto.

Inc come inclusione

Vigevano Inc, progetto cardine di VigevanoPROxima, mette al centro il recupero di infrastrutture urbane ed edifici per creare e rafforzare opportunità di inclusione sociale coinvolgendo cittadini, associazioni e realtà del terzo settore. Obiettivo, creare una vera e propria rete di servizi integrati all’interno degli spazi ridefiniti per il loro utilizzo o recuperati.

Il progetto si articola su sette interventi: il Community Skill Center che trova spazio nello storico Palazzo Riberia, il nuovo parco didattico sul sito dell’ex sede del centro di aggregazione giovanile “Fateci Spazio” e la Bibliotech ospitata nell’ala nord del Castello Sforzesco. Si insediano in spazi e locali già utilizzati per lo svolgimento di attività sociali, formative e di servizio il Creative MecLab-Laboratori creativi per industria 4.0 (approfondimento delle competenze nel campo delle tecnologie avanzate della robotica e della prototipazione 3D rivolto principalmente ma non solo a studenti e Neet- Not in Education, Employment or Training), e l’incubatore per i giovani Neet Hub (attività di formazione e inserimento lavorativo). Lavora alla scala del quartiere Pietrasana il progetto Casa Circolab, dove ai servizi per l’occupazione e l’inserimento lavorativo si affiancano la formazione personale e sociale per il rafforzamento della comunità, rivolto a giovani, donne e persone non inserite in percorsi di istruzione o lavoro, studenti, bambini e famiglie, persone della terza età. Concepito come percorso flessibile, in evoluzione e aperto alla coprogettazione condivisa con gli abitanti.

Hub multifunzionale

Lo storico Palazzo Riberia, edificio di proprietà comunale dismesso nel centro storico di Vigevano tra via Agnese Riberia, Vicolo Santa Teresa, Vicolo Scotti e Via della Costa, è un ex orfanotrofio che fino al 2011 ha ospitato alloggi di edilizia residenziale pubblica. Nell’ambito di Vigevano Inc qui si insedia il Community Skill Center grazie a un intervento che integra restauro, riqualificazione edilizia, efficientamento energetico e interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

il Community Skill Center di Vigevano

Palazzo Riberia si sviluppa su una superficie coperta di circa 1.640 metri quadrati su un lotto di 5mila metri quadrati, comprendente un ampio giardino pubblico e un’area cani, ed è un complesso edilizio tutelato dalla Soprintendenza, che conserva tracce di affreschi. Il nuovo hub multifunzionale, che prevede di occupare circa il 70 per cento della superficie, nasce da un progetto integrato che combina il recupero attivo di un bene monumentale con la dotazione di servizi per i più fragili, grazie a spazi per l’educazione e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

Al piano terra sono previsti il Centro diurno per i minori disabili, i Servizi di formazione all’autonomia (Sfa) e un ristorante etico aperto a giovani e adulti con disabilità per la promozione dell’etica del lavoro e della sostenibilità. Sempre al piano terra il progetto prevede anche l’apertura di uno spazio multimediale e multidisciplinare per i cittadini con un focus particolare sugli anziani, per stimolare l’apprendimento continuo e l’interazione sociale fra le generazioni.

Al primo piano si collocano nuovi alloggi pubblici destinati a un’utenza fragile o con disabilità, a canone moderato.

Dalla biblioteca alla Bibliotech

Dal recupero e rifunzionalizzazione degli edifici ottocenteschi dell’ala nord del Castello Sforzesco nasce la Bibliotech, che raccoglie in un’unica sede per circa 1300 metri quadrati di superficie la biblioteca civica e la biblioteca dei ragazzi, con un ampliamento dei servizi offerti. Il filo conduttore che lega Bibliotech agli altri progetti di Vigevano Inc è, ancora una volta, l’inclusione sociale, a cominciare dai giovani.

la Bibliotech di Vigevano

I primi destinatari dell’intervento sono bambini e bambine e ragazzi e ragazze con abilità cognitive diversificate, studenti e studentesse in formazione per un’età dai 15 ai 19 anni, e diplomati/diplomate dai 18 ai 25 anni.

Nella nuova “Piazza del Sapere” della Bibliotech, sui due livelli sono collocati la biblioteca per gli adulti e quella dei ragazzi, strutturate su diverse zone pensate per i bisogni educativi e relazionali delle diverse fasce di età, la biblioteca inclusiva dotata di una sezione specifica per la sperimentazione della lettura multisensoriale. Il giardino dei lettori è uno spazio attrezzato per la lettura o lo studio all’aperto. Per gli adolescenti è strutturato lo spazio multifunzionale Alpha.

Dalla natura si impara

Di Vigevano Inc fa parte il progetto del nuovo parco didattico fra le vie Croce e Treves, strutturato per essere uno spazio verde accessibile e attrezzato che integra attivamente biodiversità ed educazione ambientale, insieme con la riqualificazione della viabilità pedonale e dei parcheggi esistenti. L’intervento, per il quale è in corso la progettazione esecutiva, nasce dal recupero di un’area incolta e parzialmente edificata e, anche grazie alla collaborazione degli istituti scolastici del territorio, offre opportunità di formazione outdoor e di inserimento lavorativo inclusivo.

Il parco didattico di Vigevano
Il progetto del parco didattico

Pensato per le attività didattiche in natura per i bambini dai 3 anni in su, il parco si propone come luogo di aggregazione e inclusione sociale per le utenze di tutte le età e per le persone fragili e/o portatrici di disabilità.

Il parco sarà realizzato in due fasi: la demolizione dell’edificio esistente ex scuola e poi centro di aggregazione giovanile “Fateci Spazio”, e dalla progettazione dello spazio verde attrezzato vero e proprio con la conservazione degli alberi e arbusti esistenti compatibili con il nuovo assetto.

Il risultato finale è un paesaggio diversificato per contenuti e stimoli offerti. Fra le opere previste, il padiglione multifunzionale previsto al posto dell’edificio demolito è dedicato a incontri educativi e predisposto per permettere lo svolgimento di lezioni tematiche all’aperto e altre attività comunitarie grazie a una copertura che accoglierà le scolaresche anche in caso di maltempo. L’area verde è suddivisa in zone per le diverse attività di laboratorio, a forte vocazione esperienziale: come la lavorazione della terra cruda e la realizzazione di strutture in salice vivente, dove si partirà dalla talea per arrivare a costruire piccole opere architettoniche.

Agli orti didattici e alla creazione di un frutteto si affianca la tiny urban forest, che consiste in un vero e proprio esperimento sul campo per osservare da vicino la vita delle diverse specie vegetali e la loro capacità di interazione reciproca. Del progetto fanno parte anche uno stagno e un’area dedicata al compostaggio.

Mobilità dolce

Inclusività e sicurezza stradale vanno di pari passo. Il progetto Mobility Network porta all’interno di Vigevano Inc la promozione della mobilità sostenibile ciclabile e pedonale sia in città che sul territorio extraurbano, in connessione con la rete delle piste ciclabili; in primis la Traccia Azzurra che collega Vigevano a Milano.

A scala cittadina, la nuova rete punta a collegare fra loro con percorsi sicuri e accessibili le diverse sedi interessate dagli interventi del progetto. La rete urbana di mobilità sostenibile è basata sulla creazione di piste ciclabili realizzate con la posa di cordoli e asfaltature sulla sede stradale esistente a partire dalle vecchie circonvallazioni, restringendo le carreggiate e quindi limitando e rallentando il traffico veicolare senza consumo di suolo. Il progetto prevede anche la realizzazione di nuovi attraversamenti pedonali luminosi e sopraelevati, protetti in modo da ridurre il rischio per chi attraversa sia a piedi che in bicicletta.

Il nuovo bosco urbano

Da aree incolte all’interno del perimetro cittadino a corridoio ecologico di nuova forestazione, per migliorare la vivibilità e creare un nuovo parco inclusivo e accessibile.

Il nuovo bosco urbano di Vigevano
Vista dall’alto del bosco urbano

Con queste premesse, prima da un lavoro di progettazione partecipata con i cittadini e poi nell’alveo di VigevanoPROxima ha preso forma il Bosco urbano, fresco di realizzazione per un investimento complessivo di 216.057 euro, di cui 193.311 euro ottenuti attraverso il “Bando per la forestazione periurbana e sistemi verdi lineari a supporto della mobilità ciclabile” di Regione Lombardia e 22.746 euro stanziati dal Comune di Vigevano. Il nuovo polmone verde ricade in un’area strategica periurbana a sud ovest della città fra corso Torino, via Indro Montanelli e via Valletta Fogliano, vicino a importanti arterie stradali trafficate, per una superficie di circa 31.828 metri quadrati.

Dettaglio del nuovo bosco urbano di Vigevano

Sfruttando il legame della città con il patrimonio naturalistico del Parco del Ticino, il Bosco urbano è strutturato su una superficie di circa 3 ettari che ospita circa 4350 piante, scelte per specie e dimensioni adatte al microclima locale, al tipo di terreno, alla pendenza e all’esposizione. L’impianto progettuale riprende la conformazione di un bosco naturale, integrato con 8mila metri quadrati di aree a prato in corrispondenza dei due accessi principali da via Montanelli e da via Fogliano, con la semina di graminacee e leguminose utili al contenimento della vegetazione infestante.

Il miglioramento della qualità dell’aria, quello dell’ambiente e la tutela naturalistica si affiancano al contenuto sociale dell’intervento per restituire alla comunità un pezzo della città stimolando una socializzazione inclusiva per gli utenti. I camminamenti pavimentati in calcestre conducono alle aree di sosta attrezzate con panche e tavoli, progettati per consentire la fruizione anche da parte di utenti in carrozzina, mentre più in generale la dotazione degli arredi comprende anche due bacheche e una fontana per l’approvvigionamento di acqua.

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