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La Legge Salvamare, approvata con 198 sì, 17 astenuti e nessun voto contrario, segna un punto di svolta affrontando la delicata questione della plastica che sta danneggiando sempre più l’ecosistema marino e che i pescatori, fino a questo momento, erano costretti a ributtare in mare in caso di pescaggio attraverso le proprie reti. Perché la Legge Salvamare segna una svolta Il trasporto di plastica rinvenuta in mare per la consegna al porto, fino al momento dell’approvazione della legge, di fatto, rischiava di essere causa di denuncia penale a danno dei pescatori per trasporto illegale di rifiuti. Sembra assurdo pensare di poter rischiare una denuncia per un’azione che, oltre ad essere una logica testimonianza di civiltà, è una rappresentazione di dovere morale nei confronti dell’ambiente marino, colpito strenuamente da un problema impattante come quello dell’abbandono dei rifiuti plastici, responsabili del danneggiamento di una buona fetta dell’ecosistema. Basti pensare alla difficile situazione del Mediterraneo, che sta subendo in maniera importante l’impatto della plastica dal momento che si tratta di un mare semichiuso, caratterizzato dalla presenza di almeno 250 miliardi i frammenti di plastica; oppure al Tirreno, nel quale sono stati avvistati rifiuti galleggianti dei quali il 95%, più grandi di 25 cm, sono di plastica. La soddisfazione dell’ex ministro dell’AmbienteCosta Questo importante traguardo è stato raggiunto dopo 4 anni di lavoro intenso; la proposta, infatti, era stata presentata in parlamento nel 2018 dall’allora ministro dell’Ambiente Sergio Costa. L’ex ministro dell’Ambiente ha espresso la sua gioia per questo importante risultato con un post su Facebook: «Sono felicissimo, emozionato e commosso: dopo quasi 4 anni da quell’estate 2018, quando scrissi il Disegno di legge Governativo “SalvaMare”, oggi è diventato legge. Adesso chi raccoglie i rifiuti abbandonati in mare non commetterà più reato. Li potrà raccogliere e depositare gratuitamente nelle isole ecologiche appositamente approntate a cura delle Autorità portuali.» specificando che «Questo si potrà fare anche lungo i fiumi, nelle lagune e nei laghi. Sarà sempre l’Autorità di gestione di quello specchio o corso d’acqua a prenderli gratuitamente.» Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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