Le città europee accelerano sugli investimenti per transizione ecologica e infrastrutture sociali

Secondo l’Indagine della Banca europea per gli investimenti (BEI), oltre la metà delle città dell’Unione europea prevede di incrementare nei prossimi anni gli investimenti per contrastare il cambiamento climatico e rafforzare le infrastrutture sociali. Cresce anche l’interesse per soluzioni di finanziamento innovative per sostenere la transizione ecologica e la qualità della vita urbana.

Le città europee accelerano sugli investimenti per transizione ecologica e infrastrutture sociali

La transizione verde delle città europee passa da strategie di investimento e da un nuovo approccio alla finanza pubblica locale. È quanto emerge dall’ultima Indagine BEI dedicata ai comuni dell’Unione europea, che racconta di un’Europa urbana sempre più orientata ad affrontare le sfide ambientali e sociali attraverso risorse mirate e strumenti finanziari innovativi.

In un quadro globale segnato da crisi climatiche, pressioni demografiche e crescenti disuguaglianze, la volontà delle amministrazioni locali di aumentare la spesa per azioni ambientali e infrastrutture sociali si configura come un segnale di grande rilevanza politica ed economica.

Come ha sottolineato il Vicepresidente della BEI, Ioannis Tsakiris: “Occorre garantire che ogni euro investito produca il massimo risultato: ciò significa fare leva su soluzioni di finanziamento innovative per sostenere i comuni affinché possano accelerare la transizione ecologica e altre priorità chiave“.

Crescono gli investimenti per ridurre le emissioni e migliorare la qualità della vita urbana

Secondo l’indagine che ha coinvolto più di 1.000 comuni (per un totale complessivo di circa 26 milioni di abitanti), oltre il 56% dei comuni europei intervistati ha dichiarato l’intenzione di incrementare nei prossimi tre anni gli investimenti per ridurre le emissioni di gas serra, con iniziative di efficientamento energetico, mobilità sostenibile e interventi di resilienza climatica.

Parallelamente, il 53% delle amministrazioni prevede di aumentare la spesa per infrastrutture sociali, come scuole, ospedali e edilizia residenziale pubblica. Queste azioni sono considerate fondamentali per garantire coesione sociale, equità e benessere diffuso, soprattutto nelle aree urbane più esposte a fenomeni di esclusione o degrado.

Inoltre, circa la metà dei comuni coinvolti investirà in interventi di adattamento climatico, per contrastare gli effetti di eventi estremi come alluvioni, incendi e ondate di calore, sempre più frequenti anche in Europa.

Come affermato da Debora Revoltella, Capo economista della BEI: “I comuni di tutta Europa stanno dimostrando un forte impegno a favore della transizione verde: per trasformare questo impegno in risultati tangibili sarà necessario mantenere il sostegno politico e strategico a tutti i livelli“.

Nuove soluzioni di finanziamento per sostenere la transizione verde

Il rapporto BEI evidenzia come le tradizionali sovvenzioni nazionali ed europee restino la principale fonte di finanziamento per i progetti urbani. Tuttavia, cresce l’interesse per strumenti innovativi che consentano di moltiplicare l’impatto delle risorse disponibili.

Ben il 61% dei comuni è pronto a studiare nuove opzioni di finanziamento, come la trasformazione delle sovvenzioni in garanzie per ottenere ulteriori risorse dal sistema bancario. Un segnale importante, che denota la crescente maturità delle amministrazioni locali nel gestire progetti complessi e articolati.

Accanto agli strumenti finanziari, resta fondamentale il supporto tecnico e strategico offerto dalla BEI, che mette a disposizione esperti per l’analisi e la realizzazione dei progetti, supportando gli enti locali anche attraverso il servizio di advisory.

Una delle principali criticità segnalate dal report riguarda infatti la carenza di competenze tecniche all’interno dei comuni, soprattutto per quanto riguarda le valutazioni ambientali e l’ingegneria dei progetti: un gap che interessa circa il 30% delle amministrazioni coinvolte.

In questo contesto, il ruolo di supporto istituzionale svolto dalla BEI e dai partner europei diventa decisivo per accompagnare le città nel percorso di transizione verso un futuro più sostenibile e resiliente.

Come ha affermato Kata Tüttő, Presidente del Comitato europeo delle regioni: “Il rapporto arriva al momento opportuno e offre molti spunti interessanti, confermando quanto i leader locali di tutta Europa già sapevano da tempo: le città europee di ogni dimensione sono al centro delle più importanti sfide del continente, dalla crisi climatica all’emergenza case“.

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