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Indice degli argomenti Toggle Il ruolo dell’Italia: crescita sostenuta, ma lontana dai big playerDisparità regionali e sfida 2030: serve un cambio di passo globaleDettaglio sulle tecnologie energetiche nel 2024 Con una crescita di 585 gigawatt, pari al 92,5% di tutta la nuova capacità installata a livello mondiale, il 2024 si è chiuso come l’anno più positivo di sempre per le fonti rinnovabili. E’ il dato principale emerso dal nuovo Report IRENA (International Renewable Energy Agency) “Renewable Capacity Statistics 2025”. La potenza totale rinnovabile ha raggiunto i 4.448 GW, segnando un incremento annuale del 15,1%. Ma nonostante i numeri impressionanti, il cammino per raggiungere gli obiettivi fissati dalla COP28 resta in salita: per triplicare la capacità rinnovabile globale entro il 2030 e arrivare a 11,2 terawatt, sarà necessario mantenere un ritmo di crescita annuo del 16,6%. “Ogni anno le rinnovabili infrangono i propri record, ma ci troviamo ancora di fronte alle stesse sfide: grandi disparità regionali e il tempo che stringe”, ha dichiarato Francesco La Camera, Direttore Generale di IRENA. Fonte IRENA Il fotovoltaico guida la transizione con oltre 451 GW di nuova capacità installata (+32,2%) raggiungendo i 1.865 GW, mentre l’eolico si attesta a 113 GW (+11,1%). Solar e wind insieme rappresentano il 96,6% delle aggiunte nette, confermandosi le tecnologie cardine per la transizione energetica. Il ruolo dell’Italia: crescita sostenuta, ma lontana dai big player Secondo i dati ufficiali IRENA, l’Italia ha raggiunto nel 2024 una capacità rinnovabile complessiva di 72.115 MW, in aumento rispetto ai 64.777 MW del 2023. Si tratta di un incremento di circa il 12%, con un’accelerazione importante soprattutto nel fotovoltaico e nell’eolico onshore. L’Italia mantiene così il suo ruolo di secondo mercato europeo per capacità installata, dietro alla Germania e davanti alla Spagna. Fonte IRENA Tuttavia, il peso italiano nella crescita globale resta modesto: basti pensare che la sola Cina ha installato 278 GW di fotovoltaico in un anno, quasi quattro volte l’intero parco rinnovabile italiano. Anche gli Stati Uniti e l’India hanno incrementato in modo molto più aggressivo le loro installazioni, rendendo sempre più evidente la necessità per l’Italia di adottare politiche di deployment più ambiziose e rapide. Non mancano però i segnali incoraggianti. Il PNRR e la recente revisione del PNIEC pongono l’accento su una decisa accelerazione delle rinnovabili, con l’intento di rimuovere colli di bottiglia normativi e velocizzare le autorizzazioni. In questo contesto, gli obiettivi 2030 dell’Italia – 70% di elettricità da fonti rinnovabili – potranno essere realistici solo se supportati da interventi strutturali nel permitting e nella digitalizzazione della rete. Disparità regionali e sfida 2030: serve un cambio di passo globale Il report IRENA sottolinea un fenomeno ormai strutturale: il 64% della capacità aggiunta nel 2024 proviene dalla sola Cina. In confronto, tutta l’America Centrale e i Caraibi rappresentano appena il 3,2% della nuova capacità. I Paesi del G7 e del G20 hanno rispettivamente coperto il 14,3% e il 90,3% delle nuove installazioni nel 2024, mentre il contributo dell’Africa è ancora marginale. Fonte IRENA A questo si aggiunge un altro elemento critico: le dismissioni di impianti non rinnovabili in alcune aree del mondo hanno sì contribuito a migliorare la quota delle rinnovabili, ma non compensano ancora la lentezza delle nuove installazioni nei Paesi emergenti. Come ribadito da António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, “l’energia rinnovabile sta spegnendo l’era dei combustibili fossili. Ma il passaggio deve essere più veloce e più equo, affinché tutti i Paesi possano beneficiarne”. IRENA, da parte sua, invita i governi a sfruttare la prossima tornata di Contributi Determinati a Livello Nazionale (NDCs 3.0) come occasione per tracciare un percorso chiaro e concreto verso un mix energetico più verde e resiliente. È su questo piano che si giocherà la partita del clima, e con essa, anche la competitività industriale globale. Dettaglio sulle tecnologie energetiche nel 2024 Fotovoltaico: vero protagonista dell’anno ha registrato un’espansione record di 451,9 GW. Di questi, ben 278 GW sono stati installati in Cina, seguita da India (24,5 GW). Il fotovoltaico continua a dimostrarsi la tecnologia più flessibile e scalabile, adatta a tutte le regioni e a ogni tipo di contesto, urbano e rurale. Idroelettrico: escluse le centrali di pompaggio, la capacità installata ha toccato i 1.283 GW. Dopo il rallentamento del 2023, il comparto ha recuperato slancio, soprattutto grazie alla Cina. Anche Paesi come Etiopia, Indonesia, Nepal, Pakistan, Tanzania e Vietnam hanno incrementato significativamente la loro potenza idrica. Eolico: pur crescendo più lentamente rispetto al fotovoltaico, l’eolico ha raggiunto una capacità complessiva di 1.133 GW. Il settore ha visto un lieve calo nel tasso di espansione, ma resta dominato da Cina e Stati Uniti, che insieme detengono una quota significativa del mercato globale. Bioenergia: in ripresa rispetto al 2023, ha aggiunto 4,6 GW di nuova capacità, spinta in particolare dalla Cina e dalla Francia, entrambe con +1,3 GW. La bioenergia resta una tecnologia strategica per l’integrazione settoriale, soprattutto nei processi industriali e nei trasporti. Geotermia: con un incremento globale di 0,4 GW, la crescita è stata guidata dalla Nuova Zelanda, seguita da Indonesia, Turchia e Stati Uniti. Pur con numeri contenuti, il geotermico continua a essere un’opzione stabile per la produzione di energia baseload. Elettricità Off-grid: la capacità off-grid ha vissuto un vero e proprio boom, crescendo di 1,7 GW fino a raggiungere i 14,3 GW, con il solare off-grid come principale driver. Questa forma di elettrificazione distribuita si è dimostrata particolarmente efficace nei Paesi del Sud globale, dove le reti centralizzate sono ancora deboli o inesistenti. Fonte IRENA Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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