Sviluppo delle rinnovabili in Italia: una missione possibile, da condurre in maniera scientifica 04/04/2025
Risparmio energetico e cambiamento climatico: come l’efficienza energetica può contribuire alla sostenibilità globale 08/04/2025
Impianto termico o di climatizzazione (invernale/estiva): tipologie, caratteristiche e componenti 26/03/2025
Otto studi di architettura italiani hanno lanciato una sfida dal nome Italian Architects Declare Climate and Biodiversity Emergency per far fronte all’emergenza climatica e tutelare la biodiversità. I fondatori del progetto sono Piuarch Studio, Schiattarella Associati, Archilinea, Park Associati, Michele De Lucchi Architects, Fuksas, Labics, ABDR. A cura di Fabiana Murgia Indice: Italian Architects Declare Climate and Biodiversity Emergency I punti dell’Italian Architects Declare Climate and Biodiversity Emergency La sfida italiana si accoda all’originale iniziativa nata lo scorso maggio nel Regno Unito, che conta già più di 600 sottoscrittori di fama internazionale come David Chipperfield, Foster + Partners e Zaha Hadid Architects e che pian piano sta coinvolgendo diversi Paesi tra cui Australia, Norvegia, Islanda, Sud Africa e Nuova Zelanda. La necessità di operare in una direzione sostenibile da parte degli architetti nasce da un dato preoccupante che imputa il 40% delle emissioni di CO2 globali al settore dell’edilizia. Ecco che, in un’epoca fortemente segnata dall’impatto ambientale negativo e dalle problematiche che ne conseguono, diventa indispensabile mobilitare il mondo dell’architettura per combattere la crisi climatica e salvaguardare la biodiversità. Il successo riscontrato dall’iniziativa ha spinto i fondatori del movimento inglese a sviluppare una più ramificata divulgazione, assegnando a Piuarch il compito di promuovere il manifesto e i suoi obiettivi. Italian Architects Declare Climate and Biodiversity Emergency L’obiettivo principale dell’iniziativa si traduce nella costruzione di edifici efficienti dal punto di vista energetico affinché si possa ottimizzare il dato che lega le costruzioni alle emissioni di biossido di carbonio, impattando significativamente sugli habitat naturali. L’esigenza di costruire in modo sostenibile appare, quindi, sempre più prioritaria nell’agenda politica italiana ed europea a fronte di una crisi climatica che rischia di causare una consistente perdita di biodiversità. Gli attori del settore edile hanno il dovere di soddisfare i bisogni della società senza violare i confini ecologici della terra e per rispondere in maniera idonea a questi obblighi morali è necessario un cambiamento di processi e di modelli nell’approccio al lavoro. Tutto ciò è già reso possibile dalla ricerca e dalla tecnologia che rappresentano degli input per la trasformazione, ma finora il deficit riscontrato risiede nella volontà collettiva. È, quindi, necessario impegnarsi per rafforzare pratiche di lavoro dedicate alla realizzazione di progetti architettonici e urbanistici che abbiano un impatto più positivo sul mondo che ci circonda. I punti dell’Italian Architects Declare Climate and Biodiversity Emergency L’Italian Architects Declare Climate and Biodiversity Emergency si compone di 11 punti fondamentali per fronteggiare una situazione climatica che appare fortemente instabile e rischia di raggiungere un punto di non ritorno: Aumentare la consapevolezza riguardo l’emergenza climatica e la perdita di biodiversità e sensibilizzare clienti e fornitori sull’urgente necessità di agire. Sostenere un rapido cambiamento nel settore dell’architettura verso pratiche di progettazione rigenerativa e di maggiore finanziamento da parte del governo per fronteggiarle. Stabilire i principi e le tecniche di mitigazione del clima e della biodiversità come chiave di successo del settore. Condividere conoscenze e ricerche finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo su base open source. Valutare tutti i nuovi progetti che possano ostacolare un contributo positivo alla mitigazione della crisi climatica e incoraggiare i clienti ad adottare questo nuovo approccio. Riqualificare gli edifici esistenti favorendone un uso prolungato come alternativa più efficiente alla demolizione e alle nuove costruzioni laddove sia possibile. Includere il costo del ciclo di vita, la modellazione del carbonio e la valutazione dell’impatto di occupazione dell’edificio come parte delle fasi di progettazione, per ridurre l’uso di risorse. Adottare più principi di progettazione rigenerativa nei nostri studi, con l’obiettivo di produrre progetti architettonici e urbanistici che vadano oltre lo standard delle zero emissioni di carbonio. Collaborare con ingegneri, imprese, fornitori e clienti per ridurre ulteriormente i rifiuti di costruzione. Accelerare il passaggio a materiali a basse emissioni di carbonio in tutto il lavoro, dalla progettazione alla realizzazione. Ridurre al minimo lo spreco di risorse nell’architettura e nella pianificazione urbana, sia su larga scala che nel dettaglio. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
16/04/2025 Europa e crisi climatica: il report Copernicus 2024 conferma un continente sempre più fragile A cura di: Raffaella Capritti Il report Copernicus 2024 rivela un’Europa sempre più esposta alla crisi climatica: caldo estremo, alluvioni e ...
15/04/2025 Le città europee accelerano sugli investimenti per transizione ecologica e infrastrutture sociali Le città europee aumentano gli investimenti per transizione ecologica, edilizia sociale e infrastrutture resilienti.
14/04/2025 Tecnologie energetiche emergenti: tra slancio innovativo e incertezze di mercato Analisi delle tecnologie energetiche emergenti secondo l'IEA, tra progressi, rischi e necessità di investimenti.
12/04/2025 Green Energy Day: impianti rinnovabili aperti e visitabili 12 aprile, Green Energy Day: una giornata per capire l'importanza della transizione energetica andando a visitare ...
11/04/2025 Pardee School esempio di sostenibilità: carbonio incorporato ridotto dell’87% A cura di: Tommaso Tautonico Nuova sede della Pardee School: scheletro in legno massello, tripli vetri con schermatura solare, pannelli fotovoltaici ...
09/04/2025 Acciaio verde per una decarbonizzazione possibile e necessaria A cura di: Erika Bonelli Acciaio verde: pressioni industriali e inerzia politica possono rallentare la necessaria decarbonizzazione del settore.
02/04/2025 Rete elettrica UE: servono investimenti per evitare il blackout della transizione energetica La rete elettrica dell’UE è obsoleta e inadatta a sostenere la transizione energetica. Servono investimenti massicci, ...
01/04/2025 ISH 2025: digitalizzazione e sostenibilità per l'edilizia del futuro A cura di: Laura Murgia Tecnologia, innovazione e soluzioni intelligenti hanno caratterizzato ISH 2025, appuntamento imprescindibile per il settore HVAC.
31/03/2025 La Giornata internazionale Rifiuti Zero 2025 dedicata alla moda e ai tessuti A cura di: Fabiana Valentini Si celebra il 30 marzo lo Zero Waste Day 2025 che si concentra sul mondo della ...
28/03/2025 Molti ghiacciai non sopravviveranno al secolo A cura di: Raffaella Capritti Molti ghiacciai, incluse le meraviglie glaciali italiane, non sopravviveranno alla fine di questo secolo.