E’ ora di pulire la caldaia? Qualche consiglio

La primavera è il momento più adatto per fare la revisione della caldaia, con la certezza che per il prossimo inverno non ci siano sprechi e sia tutto a norma di legge 

E' ora di pulire la caldaia? I consigli di Italtherm

L’inizio della primavera è il momento giusto per mettere a calendario interventi di manutenzione della caldaia, così da non trovare sorprese con l’inizio del prossimo inverno, rispettando la legge.

Italtherm, azienda italiana specializzata nella produzione di impianti di riscaldamento, propone un breve vademecum per la corretta revisione del proprio impianto, senza tralasciare aspetti magari secondari che però se tenuti sotto controllo garantiscono una vita più lunga della caldaia, minori consumi e costi ridotti.

Prima di tutto, appare ovvio ma è bene ribadirlo, è necessario affidarsi a tecnici autorizzati e abilitati secondo il DM 37/08, il fai da te in questo caso è illegale e pericoloso.

Per la revisione del proprio impianto non vi sono tempistiche obbligatorie, generalmente il tecnico di fiducia o il libretto dell’impianto forniscono le informazioni necessarie.

Cosa richiede la legge

Dall’aprile 2013, con l’entrata in vigore del DPR n. 74 è diventato obbligatorio il bollino blu della caldaia, ovvero il controllo dell’efficienza. Chiunque abbia nella propria abitazione un impianto a combustibile liquido o solido è tenuto a effettuare ogni due anni il controllo fumi. Il bollino è richiesto ogni 4 anni per gli impianti domestici a gas metano o GPL.

Attenzione però perché in ogni regione possono essere richieste tempistiche diverse e più o meno stringenti.

Le caldaie possono essere sottoposte a controlli a campione dall’ente preposto per verificare la correttezza degli interventi di manutenzione. Nel libretto devono essere riportati tutti gli interventi, pena sanzioni.

Italtherm suggerisce ai consumatori qualche piccolo accorgimento per allungare la vita del proprio impianto. Non tutti sanno che per le caldaie a condensazione, è preferibile un funzionamento continuo, in questo modo i componenti si usurano meno rispetto a continue accensioni e spegnimenti.

Il tecnico dovrà ricordarsi di sostituire i polifosfati prima che siano completamente esauriti.

Infine installando un addolcitore su tutto l’impianto idrico o un dosatore proporzionale di polifosfati sotto la caldaia si protegge lo scambiatore interno dalle incrostazioni di calcare.

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