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Dei 20 prototipi di case energeticamente sostenibili esposti a Versailles, ai mondiali dell’architettura green Solar Decathlon, 2 sono stati realizzati con lana di roccia ROCKWOOL. I progetti sono stati costruiti da 20 squadre di studenti e docenti di prestigiose università provenienti da 16 paesi e tre continenti internazionali. Realizzati a grandezza reale in sole due settimane, gli edifici sono stati sottoposti a prove di qualità di design, ingegneria, funzionalità, sostenibilità e compatibilità sociale e giudicati da una giuria che ha appena conferito la palma della vittoria al progetto del Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma Tre RhOME for density. ROCKWOOL, è stata scelta dai team francese e franco-americano per fornire consulenza, supporto tecnico e soluzioni per l’isolamento termoacustico. Ne sono nati due ambiziosi progetti: Liv-Lib’ è il progetto presentato dal team francese. E’ un edificio ecologico, studiato per rispondere ai problemi di densificazione urbana, composto da due unità: l’“hub” e le capsule. L’“hub” riunisce i sistemi tecnologici necessari al funzionamento dell’abitazione, come la produzione di energia, la ventilazione, le apparecchiature elettriche, i sistemi di gestione dei rifiuti e delle acque grigie, nonché i sistemi di collegamento verticali (ascensori e scale). Ogni “hub” dispone di vari “porti” adatti a ricevere una capsula abitativa. Queste sono mobili e di grandezza diversa e si “collegano” all’“hub”, permettendo alle famiglie di condividere gli impianti energetici. I due moduli di Liv-Lib’, con un telaio interamente in legno, integrano il sistema di isolamento ROCKWOOL nelle partizioni verticali, nella facciata ventilata e nelle strutture orizzontali. Maison Reciprocity, progetto studiato da un team franco-americano, che figura tra i primi dieci progetti premiati nella classifica finale, si propone di trovare un equilibrio tra elementi antitetici come l’intimità e le interazioni sociali, l’estetica e la performance, il design e la costruzione, lo spazio e i sistemi. Il risultato è una reinterpretazione del modello di casa a schiera, compromesso tra l’habitat individuale e quello collettivo. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici