Le pompe di calore per il contenimento dell’inquinamento urbano

Si è svolto a Milano un interessante workshop organizzato Energy&Strategy Group del Politecnico, in collaborazione con Teon, che ha analizzato l’impatto delle pompe di calore sulla diminuzione dell’inquinamento urbano causato dal riscaldamento.

Pompa di calore Tina di Teon

I sistemi di riscaldamento degli edifici in inverno causano tra il 50% e il 75% delle emissioni totali di CO2, contro il 26% dell’inquinamento legato alle emissioni delle auto. Inoltre sempre dai sistemi di riscaldamento dipende una quota significativa di emissioni di particolato PM10, le purtroppo note polveri sottili.

Se poi consideriamo che gli edifici italiani sono per la maggior parte vecchi e mal conservati, i dati ci dicono che solo il 32% è in uno stato ottimo di conservazione, è chiaro che gli interventi di riqualificazione del nostro patrimonio abitativo potrebbero garantire risparmi in bolletta e per l’ambiente.

Si è partiti da questo tema nel workshop organizzato settimana scorsa a Milano dall’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano in collaborazione con Teon, per approfondire poi l’impatto che le pompe di calore ad alta temperatura hanno sulla riduzione dell’inquinamento nelle città.

Grazie infatti all’innovazione tecnologica, questi sistemi particolarmente efficienti possono essere utilizzati al posto delle caldaie negli immobili in cui vi sono i termosifoni e che necessitano di temperature nel circuito più alte rispetto alle capacità delle normali pompe di calore.

TINA (img in apertura) è una pompa di calore a zero emissioni brevettata e realizzata da Teon, che può essere installata al posto delle caldaie in tutti gli edifici, con importanti vantaggi ambientali ed economici, riesce a produrre calore fino a 80°C, con un rendimento (COP) superiore a 3,2.

TINA estrae il calore gratuito dall’acqua di falda, dal terreno o da altre fonti energetiche disponibili e lo porta negli ambienti da riscaldare utilizzando una piccolissima quantità di energia elettrica, assicurando importanti risparmi: il 40% rispetto al metano e più del 60% in caso di utilizzo di gasolio o GPL.

Veos, società che controlla Teon, con l’obiettivo di creare una filiera completa di riscaldamento “fossil free”, ha recentemente acquisito EGeo, società specializzata in ambito geotermico con oltre 300 impianti realizzati in Italia.

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