Wallbox porta a Intersolar le funzionalità V2X di Quasar 2

In occasione dell’ultima edizione di Intersolar, tenutasi dal 14 al 16 giugno, siamo stati allo stand di Wallbox per scoprire le funzionalità V2X di Quasar 2 assieme ad Eduard Castañeda, Chief Innovation Officer e co-fondatore dell’azienda spagnola.

Wallbox porta a Intersolar le funzionalità V2X di Quasar 2

Si tratta del primo primo caricatore bidirezionale dell’azienda, compatibile con il sistema di ricarica combinata (CCS), presentato in anteprima in occasione di The Smarter E Europe ed esposto assieme a un pacchetto di soluzioni di ricarica e gestione dell’energia per la casa, le aziende e il settore pubblico.

Tra queste SIRIUS, sistema gestionale innovativo che si è aggiudicato la finale del premio Smarter E Award for Outstanding Projects.

Wallbox a Intersolar: l’intervista ad Eduard Castañeda

In occasione di Intersolar, e dopo il successo registrato con il primo caricatore bidirezionale, Wallbox ha presentato Quasar 2, l’evoluzione del caricatore Qasar che dimostra di essere già pronto per il futuro grazie all’utilizzo del protocollo CCS che garantisce la compatibilità con i modelli di veicoli elettrici in arrivo prossimamente sul mercato europeo.Quasar 2Siamo stati allo stand di Wallbox per scoprire assieme ad Eduard Castañeda quali sono i vantaggi generati da questa soluzione innovativa.

E’ possibile pensare oggi di utilizzare le colonnine di ricarica residenziali per ricaricare l’auto staccandosi totalmente dalla rete?

Eduard Castañeda, Chief Innovation Officer e co-fondatore deli Wallbox“Sì. Quello che vediamo qui oggi è Quasar 2, il nostro ultimo caricabatterie e questa è un’auto. Quello che Wallbox sta facendo in realtà è cambiare un paradigma definendo le auto elettriche non solo come risorse per la mobilità ma promuovendo le giuste modalità per renderle risorse, il come e il perché lo si sta facendo. E’ davvero importante capire che l’energia rinnovabile e i veicoli elettrici non si scontrano, ma condividono sinergie. Quale tipo di sinergia? Una cosa è chiara, più investiamo in rinnovabili, meno possiamo controllarle perché ad oggi non abbiamo la capacità di controllare le condizioni climatiche, ma possiamo prevederle. Quindi durante le previsioni possiamo utilizzare le auto che rimangono parcheggiate per molte ore al giorno, sfruttando l’energia per compensare il disequilibrio della rete. Quello che sto spiegando accade a livello locale, nella propria casa, in edifici dotati di pannelli solari sul tetto e accade a livello regionale e statale a livello di controllo. Questo è molto importante perché genera indipendenza e in generale le città vogliono avere più indipendenza possibile; quindi se i loro clienti e le loro aziende sono più indipendenti dal punto di vista energetico è meglio. Il principio è davvero semplice, stiamo solo usando la quantità di energia immagazzinata dall’auto per compensare queste fluttuazioni di energia: a volte vorremo caricare l’auto, quando l’energia è più economica, e a volte la scaricheremo per condividerla e consumarla quando è più costosa. Questa è la base, l’auto che viene utilizzata come sistema di accumulo; probabilmente, la batteria più grande che si possa avere a casa se pensiamo che la quantità di energia che una macchina accumula è di circa 80-100 kWh con gli ultimi modelli. In genere con l’auto si percorre un tragitto di 70-80 chilometri al giorno, consumando circa 10-15 kWh al giorno, quindi rimane molta energia in eccesso, la macchina è sovradimensionata rispetto all’uso giornaliero, quindi perché non approfittarne e usare questa energia per i propri bisogni?”

Rispetto al modello precedente quale funzionalità aggiuntive offre Quasar 2?

“Fondamentalmente, in termini di tecnologia sulla potenza di conversione, stiamo incrementando tutto ciò che abbiamo fatto nella versione Quasar. Ciò che è rilevante qui e che è cambiato è il connettore; veniamo da un connettore basato sullo standard giapponese che si chiama CHAdeMO e ora ci stiamo spostando verso lo standard CCS che sarà dominante in Europa e, quindi, saremo in grado di ricaricare le auto europee. Qui stiamo dimostrando che ora siamo in grado di scaricare la CUPRA Born, che in questo caso sarà il primo cliente. CUPRA Born oggi è davvero un’ottima macchina con una grande batteria, in questo da 77 kWh.”

Quali sono le sue impressioni sull’evoluzione del settore della mobilità elettrica in vista del divieto di vendita delle auto a combustibili fossili?

“Ci aspettiamo che ci sia una transizione, non vogliamo fare una pausa e, come stiamo osservando, modelli ibridi e modelli di veicoli elettrici coesisteranno per un certo periodo perché è anche questo che consente la transizione. Ciò che prevediamo di sicuro è che il ruolo dei veicoli elettrici come strumenti energetici, come distributori di risorse energetiche, crescerà ancora e ancora e dobbiamo seguire ciò che verrà annunciato giorno per giorno. Sono pochi i marchi che non ancora pronti e la tecnologia bidirezionale verrà presto implementata nei loro modelli. Quindi, di nuovo, non si tratta solo di osservare la mobilità in quanto tale, ma anche di vedere la gestione dell’energia e come le auto diventeranno un elemento davvero importante nella nostra vita quotidiana.”

I sistemi di ricarica EV e di gestione dell’energia di Wallbox

Presso lo stand di Wallbox anche la vasta gamma di soluzioni hardware e software per la casa, le aziende e il settore pubblico. Ne è un esempio il sistema avanzato di gestione dell’energia SIRIUS che riesce a integrare la rete elettrica con numerose risorse energetiche distribuite (DER), tra cui:

  • pannelli solari,
  • caricatore per veicoli elettrici,
  • batterie stazionarie,
  • batterie per auto elettriche.

SIRIUS bilancia in tempo reale le risorse energetiche collegate per soddisfare la domanda di energia e ottimizza i costi energetici e l’impatto ambientale. Inoltre, può lavorare in sintonia con Quasar 2 per permettere agli edifici di utilizzare una flotta di veicoli elettrici come ulteriore fonte di energia.

Ne consegue un risparmio fino al 50% sulle bollette energetiche e il dimezzamento della quantità di energia necessaria per il funzionamento di grandi strutture edilizie.

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