Sviluppo delle rinnovabili in Italia: una missione possibile, da condurre in maniera scientifica 04/04/2025
Risparmio energetico e cambiamento climatico: come l’efficienza energetica può contribuire alla sostenibilità globale 08/04/2025
Impianto termico o di climatizzazione (invernale/estiva): tipologie, caratteristiche e componenti 26/03/2025
Indice degli argomenti Toggle Materie Prime Critiche: quali sono e gli obiettivi europeiRiciclo RAEE e prospettive future La produzione industriale italiana dipende per 686 miliardi di euro (circa il 38% del PIL 2022) da Paesi terzi per l’approvvigionamento di Materie Prime Critiche (CRM). Questa situazione porta con sé criticità e rischi, considerando che in un solo anno tale esposizione è aumentata del 22% (nel 2021 era di 564 miliardi di euro, con un’impatto complessivo sul PIL di circa il 33%). I dati emergono dallo studio “Le opportunità per la filiera dei RAEE all’interno del Critical Raw Materials Act“, realizzato da The European House – Ambrosetti su commissione di Erion, sistema multi-consortile italiano per la Responsabilità Estesa del Produttore nella gestione dei rifiuti associati ai prodotti elettronici (RAEE domestici, RAEE professionali, rifiuti di pile e accumulatori, rifiuti di imballaggi) e dei rifiuti di prodotti del tabacco. L’analisi aggiorna e integra quanto già realizzato anche alla luce del “Critical Raw Materials Act“, una serie di proposte firmate dalla Commissione Europea per garantire all’Unione un accesso sicuro, competitivo e sostenibile alle Materie Prime Critiche. Materie Prime Critiche: quali sono e gli obiettivi europei L’ultimo rapporto della Commissione Europea “Study on the Critical Raw Materials for the EU” pubblicato a marzo 2023 elenca 34 Materie Prime Critiche (quattro in più rispetto allo studio del 2020, che ne contava 30). Di queste, molte sono considerate rilevanti per la transizione ecologica, digitale e per il settore aerospaziale e della difesa. In particolare, 29 su 34 sono indispensabili per l’industria energetica, 28 per l’industria aerospaziale, 24 per l’elettronica, 23 per l’automotive e 19 per il settore delle energie rinnovabili. Per quanto riguarda l’approvvigionamento, il “Critical Raw Materials Act” pone l’obiettivo di non avere più del 65% dei materiali importati da un singolo Paese, mentre attualmente c’è una forte concentrazione delle forniture dalla Cina (65%), Sud Africa (10%), Repubblica Democratica del Congo (4%) e Stati Uniti (4%). Inoltre, almeno il 15% delle CRM dovrebbe provenire dal riciclo. In questo contesto di estrema vulnerabilità per l’Italia e l’Unione Europea, lo studio evidenzia come il riciclo dei prodotti elettronici possa contribuire al rafforzamento dell’indipendenza da Paesi terzi e alla riduzione della dipendenza dalle CRM. Riciclo RAEE e prospettive future In Italia c’è ancora molto da fare, poiché oggi la raccolta di RAEE non supera il 37%, mentre l’obiettivo europeo è del 65% rispetto al totale immesso sul mercato nei tre anni precedenti. Questo ci posiziona in coda alla classifica tra i cinque Paesi meno virtuosi, superando solo Portogallo, Cipro, Malta e Romania. I livelli di raccolta sono anche inferiori per i piccoli dispositivi elettronici (come smartphone, tablet, laptop, console, ecc.) e per i rifiuti professionali derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche destinate a scopi commerciali e industriali. Questi rifiuti contengono una quantità significativa di materie prime critiche. Tuttavia, secondo lo studio di The European House – Ambrosetti, se l’Italia raggiungesse l’obiettivo di raccolta stabilito a livello europeo (65%), potrebbero essere avviate al corretto trattamento 312.000 tonnellate in più di rifiuti domestici e professionali entro il 2030. L’aumento delle quantità raccolte e la creazione di impianti adeguati per il riciclo potrebbero consentire il recupero di circa 17.000 tonnellate di materie prime critiche, corrispondenti al 25% di quelle importate dalla Cina nel 2021. Allo stesso tempo, investendo in infrastrutture adeguate per il riciclo RAEE e il recupero delle materie prime critiche, l’aumento del tasso di raccolta potrebbe portare a una riduzione di circa 2,5 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 nell’atmosfera tra il 2025 e il 2030. Questo beneficio ambientale genererebbe anche un vantaggio sociale quantificabile in circa 487 milioni di euro per la comunità. Inoltre, non bisogna trascurare il vantaggio economico legato alla riduzione del peso delle importazioni e al diminuire la dipendenza estera. Vantaggio che, secondo lo studio, ammonta a circa 31 milioni di euro. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
16/04/2025 Europa e crisi climatica: il report Copernicus 2024 conferma un continente sempre più fragile A cura di: Raffaella Capritti Il report Copernicus 2024 rivela un’Europa sempre più esposta alla crisi climatica: caldo estremo, alluvioni e ...
15/04/2025 Le città europee accelerano sugli investimenti per transizione ecologica e infrastrutture sociali Le città europee aumentano gli investimenti per transizione ecologica, edilizia sociale e infrastrutture resilienti.
14/04/2025 Tecnologie energetiche emergenti: tra slancio innovativo e incertezze di mercato Analisi delle tecnologie energetiche emergenti secondo l'IEA, tra progressi, rischi e necessità di investimenti.
12/04/2025 Green Energy Day: impianti rinnovabili aperti e visitabili 12 aprile, Green Energy Day: una giornata per capire l'importanza della transizione energetica andando a visitare ...
09/04/2025 Acciaio verde per una decarbonizzazione possibile e necessaria A cura di: Erika Bonelli Acciaio verde: pressioni industriali e inerzia politica possono rallentare la necessaria decarbonizzazione del settore.
02/04/2025 Rete elettrica UE: servono investimenti per evitare il blackout della transizione energetica La rete elettrica dell’UE è obsoleta e inadatta a sostenere la transizione energetica. Servono investimenti massicci, ...
01/04/2025 ISH 2025: digitalizzazione e sostenibilità per l'edilizia del futuro A cura di: Laura Murgia Tecnologia, innovazione e soluzioni intelligenti hanno caratterizzato ISH 2025, appuntamento imprescindibile per il settore HVAC.
31/03/2025 La Giornata internazionale Rifiuti Zero 2025 dedicata alla moda e ai tessuti A cura di: Fabiana Valentini Si celebra il 30 marzo lo Zero Waste Day 2025 che si concentra sul mondo della ...
28/03/2025 Molti ghiacciai non sopravviveranno al secolo A cura di: Raffaella Capritti Molti ghiacciai, incluse le meraviglie glaciali italiane, non sopravviveranno alla fine di questo secolo.
25/03/2025 Cresce la domanda energetica globale nel 2024. Il ruolo delle rinnovabili Nel 2024 la domanda energetica è aumentata del 2,2%, trainata dall’elettricità. Le rinnovabili e il nucleare ...