Impianto termico o di climatizzazione (invernale/estiva): tipologie, caratteristiche e componenti 26/03/2025
A cura di:La Redazione Ai sensi del Decreto Legislativo 28 del 3/3/11 e del Decreto 11/5/2015 del Ministero dello Sviluppo economico, il GSE ha pubblicato l’edizione aggiornata del Rapporto dedicato al “Monitoraggio statistico degli obiettivi nazionali e regionali sulle fonti rinnovabili di energia. Anni 2012-2019” che presenta i dati relativi ai consumi finali lordi di energia, complessivi e da fonti rinnovabili, nelle province e regioni italiane, nel periodo che va dal 2012 al 2019. Come sappiamo l’Italia (DL n. 28 del 3 marzo 2011) ha due target nazionali vincolanti relativi ai consumi finali lordi di energia coperta da fonti rinnovabili al 2020; il primo – overall target – prevede una quota FER sui consumi energetici complessivi almeno pari al 17%; il secondo, relativo al solo settore dei trasporti, prevede una quota FER almeno pari al 10%. Il Ministero dello Sviluppo Economico, con decreto 15 marzo 2012 (Burden sharing), ha poi fissato gli specifici obiettivi di impiego di FER al 2020 per le regioni e province autonome, in modo da garantire il raggiungimento del target complessivo nazionale al 2020. Il Decreto dell’11 maggio 2015 del MISE prevede un impegno del GSE nel realizzare annualmente, con il supporto di ENEA “la pubblicazione di un rapporto dedicato al monitoraggio del grado di raggiungimento dell’obiettivo nazionale e degli obiettivi regionali in termini di quota dei consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili, a livello complessivo e con riferimento ai settori elettrico, termico e dei trasporti“. Ricordiamo che per quanto riguarda l’overall target l’Italia ha raggiunto nel 2014 la quota del 17,1% di consumi finali lordi complessivi di energia coperta da fonti rinnovabili, superando dunque il target assegnato al nostro paese dalla direttiva 2009/28/CE per il 2020 del 17%. Nel 2019 la percentuale di consumi finali lordi complessivi coperta da FER è stata del 18,2, in aumento dal 17,8% del 2018, si è praticamente tornati al dato del 2017, pari al 18,3%, il valore più alto di sempre. Per il sesto anno di seguito è stato superato il target del 17% assegnato all’Italia. Crescita legata a due fattori in particolare, l’aumento degli impieghi di FER in particolare nei settori elettrico e trasporti (mentre c’è stato un calo nel termico) e la riduzione dei consumi energetici complessivi legata alla pandemia che ha interessato alcuni prodotti petroliferi, gas e derivati del carbone. GSE: quota consumi coperti da FER fino al 2019 e traiettorie previste dal PAN Nel settore dei trasporti in Italia nel 2019 la quota dei Consumi finali lordi di energia coperta da FER è del 9,0%, in significativo aumento rispetto ai due anni precedenti (7,7%-2018 e 6,5%-2017), grazie alla crescita dei quantitativi di biocarburanti immessi in consumo, ma ancora inferiore all’obiettivo del 10% fissato dalla direttiva europea. Consumi finali di energia nei trasporti coperti da FER fino al 2019 e obiettivo fissato dalla direttiva europea al 2020 Positive le traiettorie previste dal PAN dei due obiettivi non vincolanti fissati per l’Italia dallo stesso PAN per il 2020, relative al settore elettrico (35% rispetto a una previsione al 2020 pari a 26,4%) e l’obiettivo specifico per il settore termico (19,7%, rispetto a una previsione al 2020 pari a 17,1%). Gli obiettivi regionali – Burden sharing Il Decreto 15 marzo 2012 – Burden Sharing, ha definito obiettivi per le singole regioni e province per il raggiungimento del target nazionale sulle FER, dato dal rapporto tra Consumi finali lordi di energia da rinnovabili e Consumi finali lordi complessivi di energia, escluso il settore dei trasporti. E’ inoltre associata una traiettoria indicativa, in cui sono individuati obiettivi intermedi relativi agli anni 2012, 2014, 2016 e 2018. Anche in questo caso è il GSE, in collaborazione con Enea, che annualmente monitora i dati I Consumi Finali Lordi da FER rilevati nel 2019 mostrano valori quasi sempre superiori all’anno precedente, andando oltre, in molti casi alle previsioni del D.M. burden sharing per il 2020, tranne in Liguria, Sicilia, Toscana e Lazio. Veneto e Provincia autonoma di Bolzano hanno quasi raddoppiato gli obiettivi fissati al 2020. Consumi energie rinnovabili nelle regioni al 2019 e obiettivi burden sharing Al contrario il Rapporto evidenzia che nel 2019 i consumi finali lordi complessivi risultano significativamente più bassi ai valori previsti dal D.M. burden sharing sia per il 2018 che per il 2020, sia a livello nazionale sia nella maggior parte delle regioni. Ciò a causa da una parte della crescita delle rinnovabili in tutte le regioni e dall’altra della progressiva contrazione dei consumi energetici complessivi, dovuta principalmente alla congiuntura economica e al miglioramento delle politiche di efficienza energetica. Consumi finali lordi di energia in Italia e nelle singole regioni nel 2019 In molte regioni nel 2019 la quota dei consumi finali lordi di energia coperta da fonti rinnovabili (escluso il settore dei trasporti) è migliorata rispetto all’anno precedente e ha superato di quasi il 3% le previsioni del decreto burden sharing relative al 2020 (del 14,3%). Il primato va alla Valle d’Aosta che ha coperto con le rinnovabili il 91% dei consumi energetici, fanalino di coda la Liguria con il 7,7%. Consumi finali lordi di energia coperti da FER nel 2019 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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