Eolico offshore installato: il vento soffia forte in tutto il mondo, ma in Italia si è in attesa 02/07/2024
Le batterie ricaricabili per la transizione energetica: presente e futuro del litio. Tipi, caratteristiche, criticità e innovazioni 01/07/2024
Pronto il Decreto Aree idonee, le nuove regole per installare il fotovoltaico e in quali aree 18/06/2024
Rapporto annuale di sostenibilità di SolarEdge: evitate 40 milioni di tonnellate metriche di CO2 28/06/2024
Un scelta pericolosa che mette a serio rischio la lotta al surriscaldamento. America first dice Trump, ma è sommerso da un coro di critiche Il presidente americano Donald Trump ha mantenuto una promessa fatta in campagna elettorale e in una conferenza stampa organizzata nel giardino della Casa Bianca, ha annunciato l’uscita degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi siglati nel 2015 da 195 paesi e considerati l’unica occasione per salvare l’ambiente. Ricordiamo che quello siglato a margine della COP21 di Parigi è un accordo giuridicamente vincolante che per quanto riguarda il contenimento del riscaldamento globale ha fissato un obiettivo ambizioso di mantenere l’aumento della temperatura al di sotto dei 2° entro il 2020, quasi a 1,5° rispetto ai livelli preindustriali. Considerando che America e Cina sono i primi produttori di gas effetto serra e la loro quota combinata è di circa il 40%, capiamo bene che la decisione di Trump mette a serio rischio il futuro dell’ambiente. A questo punto gli USA sono, insieme a Siria e Nicaragua, gli unici Paesi a non far parte dell’accordo considerato da Trump troppo pesante per l’America per il target che impone nella riduzione delle emissioni, per gli ostacoli legati alla creazione di nuovi posti di lavoro negli Usa e per l’economia americana che perderebbe 3mila miliardi di dollari nei prossimi decenni. Trump ha anche annunciato che gli Stati Uniti negozieranno un nuovo accordo per il clima che non preveda gli attuali versamenti al Green Climate Fund e sia più giusto secondo i parametri del presidente che ha fatto del motto “America first” il proprio cavallo di battaglia.Nella conferenza stampa ha infatti ribadito di essere stato eletto “dai cittadini di Pittsburgh, non da Parigi”. In realtà per uscire dall’accordo di Parigi ci vorranno 4 anni quando gli americani saranno chiamati ad eleggere un nuovo Presidente. Continua dunque la linea pro petrolio e fossili del presidente americano che in campagna elettorale aveva ironizzato sull’esistenza di un problema ambientale e lo scorso marzo ha cancellato il Clean Power Plan voluto da Barack Obama a favore di rinnovabili e per limitare le emissioni. Donald Trump non ha forse fatto i conti con i forti investimenti e l’impegno assunto da una gran parte del mondo industriale americano verso le energie rinnovabili. Inoltre diversi Stati, tra cui California e New York hanno ribadito l’intenzione di proseguire nel proprio impegno vero le energie pulite e sono già più di 30 i sindaci e governatori, che rapprentano un quinto del pil USA, che si sono uniti per ribadire l’intenzione di continuare a investire in rinnovabili ed efficienza. Ma non solo, Elon Musk, l’amministratore delegato di Tesla, ha annunciato che non farà più parte del comitato degli advisor economici del presidente Donald Trump. Come ci si poteva aspettare le reazioni a livello internazionale sono state molto dure. A partire dalla Cina che ha confermato il proprio impegno. Ricordiamo che la Cina nel 2016 ha letteralmente dominato il mercato globale del fotovoltaico con 34,5 GW installati (+ 128% rispetto al 2015), una quota pari 45% del mercato. Anche la Russia ha confermato l’intenzione di rispettare l’accordo per il clima. Per quanto riguarda l’Unione Europea, Francia, Germania e Italia in una nota congiunta hanno evidenziato il rammarico per la decisione di Trump ribadendo che gli accordi siglati a Parigi sono irreversibili e non possono essere rinegoziati per affrontare efficacemente i cambiamenti climatici e per attuare gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda del 2030. In una nota il Commissario europeo per l’energia, Miguel Arias Canete, ha sottolineato che l’Ue è profondamente dispiaciuta per l’unilaterale decisione dell’amministrazione Trump di ritirare gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi e che si tratta di un giorno triste per lotta contro il cambiamento climatico globale Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
03/07/2024 Emissioni, rinnovabili e clima, Italia maglia nera: cosa rivela l’ultimo report T&E A cura di: Adele di Carlo Tra le diverse bozze dei Piani Nazionali per l’Energia e il Clima, quelle di Italia e ...
02/07/2024 Arriva la fine del mercato tutelato, ma gli italiani lo sanno? Cosa sapere A cura di: Giorgio Pirani Il 1° luglio ha segnato la fine del mercato tutelato dell'energia elettrica, suscitando dubbi e incertezze ...
01/07/2024 PNIEC: inviato il testo definitivo a Bruxelles. Confermati 131 GW di energia rinnovabile Inviato alla Commissione europea il testo definitivo del PNIEC. Si confermano 131 GW di energia rinnovabile al ...
21/06/2024 La qualità dell'aria in Europa continua a migliorare, ma i livelli di inquinamento sono ancora troppo alti A cura di: La Redazione La qualità dell'aria in Europa continua a migliorare, ma in molte aree, soprattutto nelle città, l'inquinamento ...
20/06/2024 Combattere siccità e desertificazione A cura di: Raffaella Capritti Il 17 giugno si celebra la Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità. Il ...
17/06/2024 Nature restoration law: l'OK dal Consiglio Europeo per ripristinare il 20% di terre e mari A cura di: La Redazione Nature restoration law: approvata dal Coniglio europeo la legge per il ripristino della natura in UE ...
13/06/2024 Riqualificazione energetica e politica: tutti d’accordo, malgrado tutto A cura di: Andrea Ballocchi Renovate Italy ha analizzato quanto il tema della riqualificazione edilizia compaia nei programmi delle politiche europee.
11/06/2024 Biometano in Europa: un giacimento da oltre 100 miliardi di metri cubi al 2040 A cura di: Andrea Ballocchi L’Europa potrebbe produrre una quantità decisamente elevata di biometano al 2040, buona parte derivabile da digestione ...
08/06/2024 La salvaguardia dell'Oceano al centro dell'agenda climatica Si celebra l'8 giugno la giornata mondiale degli Oceani, organizzata sul tema ""Awaken New Depths" - ...
07/06/2024 Pregiudizi sul clima, Italy for Climate smentisce le tesi che vedono come rischiosa la transizione energetica in Europa A cura di: Giorgio Pirani Per Italy for Climate le elezioni dell'8 e 9 giugno rappresentano un'opportunità perché l'Europa confermi la ...