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Il settore turistico ha una pesante impronta ecologica: si basa sul consumo di risorse naturali e su modalità di trasporto inquinanti. A Inabe architetti danesi e ingegneri giapponesi hanno progettato un villaggio turistico a basso impatto A cura di: Pietro Mezzi Render con vista dall’alto dell’Ugakei Circles Indice degli argomenti: Architetti danesi, ingegneri giapponesi Un Dna circolare Turismo rigenerativo In pieno lockdown, un team di designer giapponesi e danesi ha lavorato a un progetto di turismo sostenibile. Siamo a Inabe, località tra Kyoto e Nagoya, in una delle aree più popolate del Giappone. Il progetto segna un nuovo percorso verso il turismo rigenerativo a basso impatto, che si concentra sullo sviluppo sostenibile dei territori. Architetti danesi, ingegneri giapponesi Il gruppo di progettazione, formato dagli architetti danesi di Tredje Natur, dagli ingegneri giapponesi di Structured Environment e dagli esperti di sostenibilità di Henrik Innovation, ha vinto il concorso frutto della collaborazione tra la società Nordisk e il consiglio comunale di Inabe. Render delle cabine per tende glamping Si tratta di un nuovo parco avventura, composto di tre zone: la prima, dedicata alla notte, dotata di cabine e piattaforme per tende glamping (neologismo nato dalla combinazione di campeggio e glamour; nda); la seconda lungo l’estuario, dove è possibile piantare le tende; la terza da un’area di apprendimento nella natura. Render di uno dei campeggi Il progetto comprende un edificio centrale, cabine, spazi per eventi, ponti per tende e ponti panoramici, nonché alcune strutture di servizio. È stata anche prevista una grande area di campeggio pubblica, posta su un altopiano con vista sulle cascate. Al centro del complesso è previsto un edificio di maggiori dimensioni, che ospiterà la reception, un negozio e alcuni laboratori: uno spazio di accoglienza degli ospiti. L’edificio ruota attorno a un cortile centrale protetto dal vento, che presenta un profilo del tetto ottimizzato, che cattura cioè i raggi del sole durante la stagione invernale e fornisce l’ombra nel caldo semestre estivo giapponese Un Dna circolare Il sito è un ex campeggio ai piedi delle montagne di Inabe, che verrà riqualificato con la demolizione di alcuni vecchi edifici e restaurato secondo i principi della sostenibilità ambientale, utilizzando materiali rinnovabili e di scarto provenienti dalle demolizioni. Render del centro di accoglienza dei turisti «Crediamo che il futuro riguardi la circolarità – afferma Flemming Rafn Thomsen, architetto, capo progetto e co-fondatore di Tredje Natur -. La nostra proposta si compone di una serie di circoli che definiscono una serie di comunità sostenibili. Il piano generale e gli edifici racchiudono un ambiente unico e un’esperienza rigenerante hygge (neologismo di lingua scandinava che significa benessere nda) nella natura. Ci auguriamo che il nostro progetto diventi il campo base per un nuovo tipo di sviluppo regionale basato sulla natura, che promuova la sostenibilità e regali natura a chi vive nelle aree urbane». Turismo rigenerativo Il progetto segna un cambiamento di paradigma: dalla cultura metropolitana e dal turismo di massa e degli eventi a una forma di turismo che non lascia un’impronta duratura sull’ambiente. In questo modo il lavoro dei progettisti si allinea ad una sempre maggiore consapevolezza nella ricerca di soluzioni sostenibili. Render con vista dall’alto del parco avventura Oltre agli edifici permanenti, il parco si arricchirà di lussuose e spaziose tende in cotone nordico, che diventeranno edifici semi-permanenti. Si tratta di strutture che offrono vicinanza alla natura, senza compromettere il comfort e lo spazio. Il parco si compone di numerosi percorsi escursionistici, ricchi paesaggi e una montagna di 1300 metri, dalla quale si ha una vista sull’oceano Pacifico. La regione di Inabe e il suo parco È noto che il settore turistico è tra i maggiori responsabili dell’attuale squilibrio ambientale, in quanto si basa sul consumo eccessivo e sui modi di trasporto inquinanti. Allo stesso tempo, è parte essenziale dell’economia di molte società: la soluzione del problema sta quindi nel cambiare le modalità attuali di turismo, non di eliminarlo. L’inizio dei lavori è previsto per la primavera del prossimo anno. Diagramma del centro accoglienza Tema Tecnico Architettura sostenibile Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto