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Tra un anno, in zona San Siro, sul libero mercato e in convenzionata verranno consegnati gli alloggi frutto dell’iniziativa di AXA IM Alts e Redbrick Investment Group. Saranno 142 le abitazioni destinate a canone agevolato e 117 quelle a residenza libera. Il complesso, in classe energetica A e certificato Breeam Gold, porta la firma dello Studio Marco Piva. La torre sarà il nuovo punto di riferimento geografico della zona A cura di: Pietro Mezzi Img Syre Architecture; Studio Marco Piva Indice degli argomenti Toggle Sostenibilità ambientale e socialeL’architettura di SyreL’edilizia residenziale socialeIl progetto di paesaggioLa struttura portanteProduzione in cantiere con qualche innovazioneScheda progetto San Siro – Rigenerazione urbana e complesso residenziale Syre Sono arrivati al tetto i lavori di costruzione di un complesso residenziale in zona San Siro che ospiterà 142 alloggi di edilizia residenziale sociale a canone agevolato e 117appartamenti a canone libero. Siamo nell’area compresa tra piazza Axum e via dei Rospigliosi a Milano, proprio di fronte allo stadio: lì, su un’area di oltre 18mila metri quadrati si confrontano due differenti modelli insediativi che fanno però parte della stessa operazione immobiliare: edifici di sei e nove piani di edilizia residenziale sociale e una torre di 22 e un edificio in linea di otto piani, destinati a una fascia alta di mercato. Rendering di una delle terrazze del complesso residenziale di edilizia libera – img Syre Architecture; e Studio Marco Piva L’operazione immobiliare, promossa da AXA IM Alts, società globale di investimenti alternativi, ha impegnato come local partner Redbrick Investment Group e la consulenza di Abitare CO. Sostenibilità ambientale e sociale Il progetto, firmato dallo Studio Marco Piva, tiene insieme qualità architettonica e sostenibilità sociale. Img Syre Architecture; Studio Marco Piva Il nuovo complesso, che si sviluppa su un’area dalla forma triangolare, compresa tra le vie dei Rospigliosi, Capecelatro, Pessano e piazza Axum, parte dal masterplan dello Studio Marco Piva e risolve un vuoto urbano abbandonato da anni e contribuisce alla riqualificazione di un quadrante della città di Milano che, in origine, si prefigurava come “città giardino”, con aree verdi e attrezzature destinate allo sport. L’architettura di Syre Le strutture architettoniche di edilizia residenziale libera, in cui è collocato il complesso residenziale Syre, restituiscono un paesaggio ordinato e di pregio per forme, materiali e finiture. L’edificio di edilizia residenziale libera si compone di una torre e di un corpo di fabbrica – img Syre Architecture; render Tecma Solutions Lungo via dei Rospigliosi si colloca la parte predominante della residenza: un edificio di sette piani fuori terra, arretrato rispetto al viale e protetto da un filare di alberature. Il fabbricato, caratterizzato da un importante impianto di balconi e terrazze di diverse forme e dimensioni, crea una continuità architettonica con il fronte edilizio esistente su via dei Rospigliosi. In testa a questo edificio, su largo Pessano, un edificio a torre si eleva sino a raggiungere i 22 piani di altezza. La torre di 22 piani – img Syre Architecture; render Tecma Solutions La sua struttura, snella e dalle forme morbide, caratterizza l’intervento e diventa il punto di riferimento dell’intero complesso, con un affaccio su una piazza oggetto di riqualificazione. Il fabbricato centrale poggia su un loggiato trasparente destinato alle attività comuni e dotato di attrezzature per il relax. Img Syre Architecture; render Tecma Solutions L’edilizia residenziale sociale L’edificio destinato all’edilizia residenziale sociale (Ers) si compone di un corpo di fabbrica (di sei e nove piani e 142 appartamenti) con forme più lineari e che ricostruisce la cortina su via Capecelatro. Schizzi di progetto degli alloggi destinati ad edilizia residenziale sociale – img Syre Architecture; Studio Marco Piva Lo stile e i cromatismi rispecchiano gli edifici dell’edilizia residenziale libera, che creano uniformità e continuità al piano urbano. Per l’intero complesso di San Siro, in coerenza con un approccio sostenibile degli investimenti, AXA punta a raggiungere la classe energetica A e, per la porzione di edilizia sociale, la certificazione Breeam Gold. Il progetto di paesaggio Nella progettazione del paesaggio ha avuto un ruolo importante la conservazione di formazioni arboree già presenti sull’area. Per volontà del progettista e della proprietà sono stati manutenuti tre platani, dalle dimensioni imponenti di circa 30 metri di altezza, e creato un nuovo filare di alberi (che fa parte delle aree da cedere al Comune) disposto parallelamente a via dei Rospigliosi, che rappresenta l’elemento di raccordo tra piazza Axum e largo Pessano e definisce il bordo di affaccio esterno della residenza libera su via dei Rospigliosi Verranno piantumati un centinaio di nuovi alberi, aiuole con arbusti e siepi. Da rimarcare anche il ridisegno dell’area pubblica di largo Pessano, con l’ampliamento della piazza esistente: un elemento di connessione con le aree verdi circostanti. Negli impegni di convenzione tra il Comune e l’operatore privato è prevista la riqualificazione di piazza Axum: un intervento contenuto sia in termini di superficie che economico, ma che contribuisce al miglioramento di una porzione del quartiere. La struttura portante La struttura dell’edificio è realizzata in cemento armato gettato in opera: solo alcune zone, in particolare quelle delle terrazze a sbalzo, sono dotate di strutture portanti in acciaio. Il cantiere di edilizia residenziale sociale con i lavori in corso – img BAMS A realizzare le opere è stata chiamata un’impresa di Roma, la Impre.DO, che dovrebbe concludere i lavori, iniziati nel luglio dello scorso anno, nel dicembre del 2025, in tempo per l’inaugurazione dei Giochi olimpici invernali di Milano Cortina del febbraio 2026. Produzione in cantiere con qualche innovazione Nonostante l’intervento dal punto di vista tecnologico sia di tipo tradizionale, il progetto ha previsto che alcuni componenti impiegati fossero prodotti in stabilimento, per essere poi montati in cantiere già finiti. «Un esempio di questa produzione off-site – racconta l’architetto PIva – sta nell’aver prodotto in fabbrica i parapetti delle balconate degli edifici, che dopo esser stati testati sono stati assemblati in cantiere. Stessa soluzione per gli impianti, che non vengono montati per singole parti in cantiere, ma pre configurati e poi installati, in modo quasi meccanico». I parapetti dell’edificio residenziale in fase di costruzione – img BAMS L’organizzazione planimetrica del complesso ha risentito della volontà della proprietà e del progettista, che hanno voluto il mantenimento di tre importanti alberi ricompresi nel recinto dell’area da trasformare. «È stata una precisa indicazione quella di mantenere in vita i tre esemplari esistenti – afferma l’architetto Piva -. Sarebbe stato più semplice per il disegno e per il cantiere il loro abbattimento. Ma alla fine abbiamo avuto ragione a conservarli: accanto a questi tre alberi il progetto prevede di posare più di cento nuove piante. Dal punto di vista architettonico, il complesso edilizio risponde a due stili differenti: il primo, quello di edilizia residenziale sociale, si ispira alla migliore architettura razionalista milanese; il secondo, la torre e il complesso di residenza libera, richiama quella internazionale contemporanea. Va dato atto all’operatore di aver avuto molto coraggio: portare a termine un intervento con il 50% di edilizia residenziale agevolata significa aver raggiunto un obiettivo importante e sfidante. Tra l’altro, si tratta di abitazioni ispirate alla sostenibilità, per le quali è prevista la certificazione Breeam e il teleriscaldamento. La torre, una volta terminata, diventerà il nuovo punto di riferimento geografico della zona». Parla l’operatore Alexio Pasquazzo Alexio Pasquazzo, founder partner di Redbrick, in occasione della apposizione della bandiera italiana in copertura, ha ricordato un aspetto importante che testimonia l’esistenza di un problema per tutte le grandi città europee, Milano compresa. Gli alloggi della zona residenziale libera – img Syre Architecture; render Tecma Solutions «Nelle città europee, i progetti di rigenerazione – ha affermato – acquistano significati importanti, che portano a riequilibrare alcuni valori immobiliari, i quali poi incidono sul costo delle abitazioni e su quello complessivo della città. In più, noi qui a Milano San Siro, avevamo un problema ulteriore: tenere insieme due offerte di abitazioni di segno differente. Un obiettivo che abbiamo centrato». Scheda progetto San Siro – Rigenerazione urbana e complesso residenziale Syre Località: Milano, San Siro Committente: AXA IM Alts, Fondo Domus IV Advisor: Redbrick Investment Group Advisor e consulenza: Abitare CO. Progettazione architettonica e paesaggistica: Studio Marco Piva Progetto Syre (complesso residenziale edilizia libera): 22 piani (torre) e 8 piani; 2 piani interrati; alloggi 123 Servizi: Coworking, conciergerie, fitnesss, spa, giochi bambini, riunioni e recapito consegne Alloggi in edilizia residenziale sociale: 9 e 6 piani, 2 piani interrati; alloggi 142 Servizi: Coworking, conciergerie, fitnesss, riunioni e recapito consegne Superficie area: 18.323 mq Superficie lorda pavimento: 22.500 mq Superficie complesso Syre: 11.500 mq (slp) Superficie Ers: 11.000 mq (slp) Inizio e fine lavori: 2019 – dicembre 2025 Classe energetica: A Certificazione: Breeams Impresa di costruzioni: Impre.DO Partner: Milano Contract District, Tecma Solutions, Mpartner, Ariatta Ingegneria dei sistemi, Ceas Fornitori: Caleido, Castiglioni, Grohe, Cielo, Kaldewei, Lualdi, Marazzi, Ragno, Milano Contract District, Bticino, Cesana, Ernesto Meda, Lema Render: Tecma Solutions Disegni e schizzi: Studio Marco Piva Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto