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La società milanese sempre più impegnata nell’edilizia green per la fascia alta di mercato. L’intervento nel quartiere Bovisa è il primo esperimento di quantificazione e di compensazione delle emissioni di CO2 prodotte dal cantiere. Il progetto è di PA Architettura A cura di: Pietro Mezzi Arrivabene 14: grandi logge si affacciano sul giardino privato collocato nella corte interna e delimitato dai muri perimetrali rivestiti di edera Indice degli argomenti: Il progetto architettonico Classe A e fotovoltaico Parla il project manager Nicola Dibari Parla il Ceo di Borio Mangiarotti Edoardo De Albertis In via Arrivabene in zona Bovisa a Milano sta per nascere il primo cantiere carbon neutral, a emissioni zero. O meglio, un cantiere le cui attività emettono CO2 in atmosfera, che vengono compensate con interventi ambientali di varia natura. Il merito di questa idea, la prima a quanto pare per le nostre latitudini, è della società di sviluppo immobiliare e general contractor Borio Mangiarotti, che proprio nel capoluogo milanese ha avviato diverse iniziative immobiliari (e in misura minore terziarie), con progetti importanti come quello di via Calchi Taeggi, che porta la firma di MC Architects. Qui siamo invece nella zona nord della città, dove si stanno concentrando diversi importanti interventi di riqualificazione urbanistica. L’intervento residenziale di Borio Mangiarotti fronteggia le vie Arrivabene e De Bon: su un’area di 2.800 metri quadrati si concentrerà un investimento di 14 milioni di euro per la realizzazione di 44 alloggi, per essere consegnati alla fine del 2023. Il progetto architettonico Il progetto, di PA Architettura, ha previsto la demolizione di due edifici esistenti a destinazione artigianale e residenziale (l’abbattimento è già avvenuto), per lasciare spazio a un complesso residenziale formato da due edifici di cinque piani ciascuno. Il piano terra è destinato ad ospitare i servizi comuni (locale biciclette e passeggini, area lounge, area delivery, oltre alla portineria), mentre al piano interrato sono previsti 44 box e cantine. Gli appartamenti avranno tagli differenti: dal mono al quadrilocale. L’intervento residenziale di Arrivabene 14 in quartiere Bovisa a Milano Caratterizzate dal contrasto fra pieni e vuoti, luci e ombre, le facciate lineari degli edifici si inseriscono nel tessuto urbano circostante, grazie anche ai colori predominanti scelti per l’intervento: beige, marrone e grigio. Grandi logge, vere e proprie stanze aperte sul verde, si affacciano sul giardino privato di 1.600 metri quadrati situato nella corte interna e delimitato dai muri perimetrali rivestiti di edera. Il percorso pedonale, costeggiato da piccole zone con piante e arbusti, è stato pensato come sentiero nel verde. Classe A e fotovoltaico I nuovi edifici Nzeb sono in classe A e saranno equipaggiati con un impianto fotovoltaico collegato alla rete condominiale. Tutti gli appartamenti, oltre a essere predisposti per l’installazione di un impianto autonomo di ventilazione meccanica controllata per il corretto ricambio dell’aria, saranno dotati di un sistema di fan coil a basso consumo, canalizzati per il condizionamento estivo, e di pannelli radianti a pavimento per il riscaldamento invernale. Gli edifici si caratterizzano per le luci e le ombre, mentre le facciate lineari avranno colori beige, marrone e grigio «Non meno del 60% dell’energia necessaria al funzionamento del complesso sarà prodotta da fonti rinnovabili». Parla il project manager Nicola Dibari Il project manager di Borio Mangiarotti, che conosce ogni dettaglio di questo intervento, è Nicola Dibari, giovane architetto da oltre quattro anni alle dipendenze della società milanese. Lui è la persona adatta a raccontare cosa ha voluto dire pensare e poi dar vita a un cantiere carbon neutral. In Arrivabene 14 sono previsti 44 nuovi alloggi «In Borio Mangiarotti seguo gli interventi di sviluppo immobiliare residenziale. Mi occupo cioè di individuare i progettisti, di creare un pool di professionisti, coordinarlo, sviluppare il progetto, ottenere i titoli edilizi e occuparmi delle bonifiche ambientali dei siti in cui operiamo. Qui in Arrivabene 14 abbiamo provveduto a demolire il capannone artigianale esistente, rimuovere il serbatoio di gasolio e a bonificare il sottosuolo. Ora siamo pronti a partire con la realizzazione. Noi qui abbiamo deciso, come politica di impresa, di realizzare il nostro primo cantiere carbon neutral. Ciò ha voluto dire stipulare con a2a un contratto di fornitura elettrica, un prodotto che si chiama Prezzo Sicuro Verde, che garantisce che l’energia fornita proviene esclusivamente da fonti rinnovabili. I passi successivi consistono nell’individuare e quantificare le attività di cantiere che producono emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Lo scopo è definire un valore annuale, che sarà poi oggetto di compensazione, attraverso certificati verdi o l’acquisto e messa a dimora di alberi nel territorio comunale». Per la quantificazione Borio Mangiarotti si è affidato a un consulente, che collabora con l’associazione Save the Planet. «È previsto anche terzo soggetto, che verificherà le dichiarazioni prodotte nei documenti, nelle fatture e nelle bolle d’acquisto, e produrrà una certificazione attraverso la quale sapremo esattamente la quantità di emissioni e le esigenze di compensazione. Vogliamo essere i primi sviluppatori e costruttori a lavorare sul tema delle emissioni di CO2 e delle compensazioni sia del cantiere e poi in futuro anche dell’edificio. Al momento, in Arrivabene 14 questo approccio lo concentriamo solo sulle attività di cantiere. Intanto stiamo mettendo in campo delle procedure e delle linee guida di alcuni nostri futuri interventi per quantificare gli impatti delle nostre realizzazioni lungo tutto il ciclo di vita utile: dalla produzione alla gestione». Per l’intervento di via Arrivabene Borio Mangiarotti sta lavorando per ottenere le certificazioni Leed e Breeam. Playground Stelvio L’attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale è tra i principi fondanti del Fondo Fondazione Claudio De Albertis, lo strumento con cui Borio Mangiarotti ha deciso di sostenere Playground Stelvio. L’iniziativa, promossa dall’associazione Slums Dunk, ha riqualificato lo storico campetto da basket nei giardini di viale Stelvio a Milano: uno spazio di attrazione e di aggregazione, destinato non solo ad attività sportive ma anche a iniziative di animazione culturale e sociale promosse dall’associazione che realizza Basketball Academy nelle periferie di alcune delle baraccopoli più degradate del mondo e che ha già coinvolto con le sue attività oltre cinquemila ragazzi e ragazze under 18. Parla il Ceo di Borio Mangiarotti Edoardo De Albertis «Arrivabene 14 è uno degli esempi più recenti della nostra filosofia progettuale: realizzare residenze che rispondano ai bisogni delle persone, in zone di Milano protagoniste di una nuova fase di sviluppo – sostiene Edoardo De Albertis, ceo di Borio Mangiarotti -. Con questo intervento residenziale continuiamo a puntare sugli aspetti di sostenibilità ambientale e sociale, sempre più elementi chiave del nuovo modo di abitare». I due edifici del complesso Arrivabene 14 Borio Mangiarotti Fondata nel 1920, è una società di sviluppo immobiliare che opera come developer e general contractor. L’azienda vanta una lunga tradizione e cento anni di attività nel settore, avendo contribuito allo sviluppo di oltre 500 edifici. Borio Mangiarotti è diventato uno dei protagonisti del panorama immobiliare milanese. Tema Tecnico Architettura sostenibile Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto