Impianto termico o di climatizzazione (invernale/estiva): tipologie, caratteristiche e componenti 26/03/2025
The Foam of Waves è il progetto vincitore di un concorso di architettura dedicato alla riqualificazione dei vecchi bagni termali ormai in disuso. Un progetto di ripristino architettonico autosufficiente dal punto di vista energetico. Una ristrutturazione chirurgica che amplia i vecchi edifici storici ed integra fonti energetiche rinnovabili, favorisce la biodiversità e stimola uno stile di vita più attento all’ambiente. a cura di Tommaso Tautonico Fuori uso dal 2008, le terme di Aix-les-Bains in Savoia, un tempo luogo di ricreazione per l’elite europea durante la Belle Epoque, sono state oggetto di un concorso di metamorfosi urbano, dove i cittadini sono stati chiamati ad esprimere il loro voto tra sei progetti finalisti. Il vincitore di questo concorso è il progetto “The Foam of Wave” dello studio di architettura Vincent Callebaut, che è riuscito a convincere i cittadini grazie ad un progetto che non solo ripristinerà gli antichi bagni termali, ma creerà un centro ad uso misto in grado di produrre più energia di quanta necessaria. Spazi residenziali, commerciali, turistici, educativi e di agricoltura urbana, l’intero complesso verrà realizzato seguendo le raccomandazioni rilasciate dalla Cop 21 per realizzare edifici ad emissioni zero. “Siamo architetti della metamorfosi – commentano dallo studio di architettura – Siamo come chirurghi chiamati a riparare le ferite. Al centro di un gruppo di edifici prestigiosi del tessuto urbano di Aix les Bains, abbiamo operato chirurgicamente, fatto una cernita dei volumi storici esistenti a cui abbiamo aggiunto funzioni del XX secolo. Il nostro obiettivo è rivelare le qualità intrinseche del complesso storico e metterle in evidenza con un’architettura contemporanea”. Terme di Aix les Bains: biodiversità, energie rinnovabili ed economia circolare The Foam of Waves si concentra sulla ristrutturazione degli edifici Pellegrini, Revel e Princes. Per attirare residenti, turisti ed aziende, gli architetti hanno pensato ad una destinazione finale di tipo mista: uffici turistici, un centro culturale dedicato all’architettura, un centro benessere, uno spazio per la scuola Peyrefitte, un centro commerciale, spazio di coworking e 185 appartamenti verdi. Sul tetto verde della struttura, una fattoria didattica urbana integra permacultura e acquaponica. Gli edifici del complesso saranno dotati di facciate ondulate, con balconi abbastanza grandi da ospitare alberi e spazi privati. L’involucro edilizio sarà ottimizzato per l’isolamento termico e acustico. Un impianto fotovoltaico sul tetto, il solare termico, un impianto di biomassa su piccola scala ed un sistema di co-generazione in loco, permetteranno all’intero complesso di produrre più energia di quanta ne consumerà. Saranno inoltre implementati sistemi di raccolta dell’acqua piovana e riciclaggio delle acque grigie. “L’intero progetto è portatore dei nuovi paradigmi della nostra società“, dichiarano gli architetti. “Offre ai futuri residenti e ai visitatori l’opportunità di adottare nuovi stili di vita rispettosi dell’ambiente, della salute e del benessere urbano per vivere semplicemente meglio. È un’architettura resiliente, innervata dalla natura. È un’ode alla biodiversità, alle energie rinnovabili e all’economia circolare che sostiene la costruzione di città post-carbonio, post-fossili e post-nucleari”. Img by https://vincent.callebaut.org Tema Tecnico Architettura sostenibile Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto