Impianto termico o di climatizzazione (invernale/estiva): tipologie, caratteristiche e componenti 26/03/2025
Con i suoi 475 posti letto il nuovo nosocomio del Friuli Occidentale coniuga innovazione, sostenibilità ed efficienza. È l’esito del lavoro di progettazione di Politecnica Building for Humans, Pinearq, Manens e Cooprogetti. L’opera, finanziata da Stato e Regione, con fondi Por-Fesr per l’efficienza energetica, vale 276 milioni di euro A cura di: Pietro Mezzi credits img, Politecnica Indice degli argomenti Toggle Il contesto urbanoIl progetto del nuovo ospedale di PordenoneSostenibilità e innovazione Inaugurato alla fine dello scorso anno, il nuovo ospedale di Pordenone è un esempio di innovazione, sostenibilità ed efficienza nella progettazione e realizzazione dell’edilizia ospedaliera. L’opera – progettata dal raggruppamento formato da Politecnica Building for Humans, Pinearq, Manens, e Cooprogetti – è stata realizzata dall’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale grazie ai finanziamenti di Stato e Regione (fondo Por-Fesr 2014-2020 per l’efficienza energetica) del valore complessivo di 276 milioni di euro. Il nuovo nosocomio, dotato di 475 posti letto, è oggi un riferimento importante per tutto il Friuli occidentale. Il contesto urbano Il nuovo edificio – che si inserisce in un contesto urbano formato da abitazioni che si sono sviluppate a partire dagli Anni ’50 – è concepito sia come luogo funzionale alla cura sanitaria sia come architettura in dialogo con il tessuto cittadino. credits img, Politecnica La nuova struttura, inserita nel vecchio recinto ospedaliero, è completa di tutte le funzioni sanitarie: dalla degenza alle attività diagnostiche e terapeutiche, dalla cura alla riabilitazione delle patologie acute. Il progetto del nuovo ospedale di Pordenone L’integrazione del nuovo ospedale con il contesto urbano è stata realizzata con un’architettura sobria, ma iconica, ispirata alla natura e al verde. Il padiglione di ingresso dell’ospedale – credits img, Politecnica L’altezza dell’edificio, pur contenuta in relazione al contesto, assicura una vista privilegiata sulla città. I volumi sono arretrati rispetto al corpo ambulatoriale che si affaccia su via Montereale, in modo da non incombere sull’asse viario cittadino. I corpi di degenza si sviluppano a partire dal terzo livello fuori terra e sono studiati in modo tale da garantire privacy e impedire l’introspezione fra stanze contrapposte, mediante l’articolazione della facciata. Al di sotto dei corpi di degenza, i piani terra e primo si allargano di un modulo strutturale, per assumere una conformazione a piastra e ospitare i servizi ad alta tecnologia. credits img, Politecnica Le corti interne e le chiostrine nei vari corpi di fabbrica assicurano l’illuminazione naturale, mentre le coperture praticabili verdi generano benefici energetici, migliorando anche la qualità ambientale dell’intervento. La piastra regolare su cui poggiano i quattro corpi di degenza si collega tramite un corpo trasversale, mentre lungo il fronte strada è stato progettato un edificio a due piani per i pazienti esterni. La flessibilità e l’adattabilità sono garantite da soluzioni progettuali trasversali, la distribuzione regolare degli elementi sismo resistenti e il layout modulare, che permette una rapida riconfigurazione in caso di necessità future. L’adozione della strategia antisismica, con la riduzione delle masse strutturali e l’introduzione di diaframmi di piano, ha migliorato la stabilità e ridotto l’incidenza dei materiali. Il parcheggio dei dipendenti è in collegamento diretto, mediante tunnel interrato, con gli spogliatoi e la circolazione interna dedicata agli operatori e separato dai parcheggi a raso dedicati al pubblico. Al di sotto della zona delle urgenze, il fronte est del piano interrato è servito da una baia di carico e scarico ipogea, dalla quale avviene la consegna di merci e materiali per permette il funzionamento sia dell’ospedale che del polo tecnologico. La progettazione si distingue per la separazione dei flussi, una disposizione spaziale semplice e funzionale che permette un’ottimizzazione degli spazi, in linea con le migliori pratiche internazionali. Sostenibilità e innovazione La struttura integra tecnologie all’avanguardia per la gestione energetica e la sostenibilità. Per quanto riguarda l’efficienza termica, per ridurre i consumi, è stato installato un impianto di trigenerazione e pompe di calore polivalenti, mentre le coperture inverdite contribuiscono al benessere percettivo, all’isolamento termico e alla gestione delle acque meteoriche, utilizzate per l’irrigazione e il funzionamento della rete duale interna. La scelta di materiali con alte prestazioni di durabilità, facilità di manutenzione e sanificazione garantisce una riduzione dei costi sia in fase di costruzione che di gestione. credits img, Politecnica Dal punto di vista energetico, oltre all’isolamento dell’involucro, sono stati previsti pannelli fotovoltaici e solari termici per la produzione di energia rinnovabile, riducendo l’impatto ambientale. Il sistema di domotica Dali-Bms, di controllo dell’illuminazione e dei consumi energetici, garantisce una gestione efficiente delle risorse. La hall di ingresso – credits img, Politecnica Aspetti cruciali del progetto sono la gestione dei rifiuti e il riutilizzo delle terre da scavo, che sono state reimpiegate per evitare l’invio in discarica, riducendo così l’impatto ambientale del cantiere. La struttura ospedaliera è progettata con una netta separazione dei flussi: la gestione dei percorsi è stata pensata per garantire una logistica efficiente, riducendo il rischio di contaminazione e semplificando i processi. I pazienti, il personale medico e gli utenti sono separati in percorsi distinti, garantendo la sicurezza. Politecnica Politecnica Building for Humans è una delle più importanti società italiane di progettazione integrata di architettura, ingegneria e urbanistica. Fa capo a 46 soci, ingegneri e architetti, che hanno firmato lavori in oltre 60 Paesi al mondo con un fatturato al 2023 di circa 29 milioni di euro. L’ospedale è frutto del progetto di Politecnica, Pinearq, Manens, Cooprogetti – credits img, Politecnica Ha quattro sedi in Italia – Modena, Milano, Firenze, Roma – e una presenza in dieci Paesi di tre continenti. In Politecnica lavorano circa 300 persone tra progettisti, pianificatori, ingegneri, consulenti e tecnici specializzati. Cooprogetti Fondata nel 1974 come società cooperativa di professionisti, dal 2022 è una società cooperativa di ingegneria. Cooprogetti sviluppa da oltre cinquant’anni progetti in ambito pubblico nei settori dell’edilizia scolastica, ospedaliera, sociale, assistenziale, terziario, industriale e delle infrastrutture. Scheda progetto Nuovo Ospedale di Pordenone Località: Pordenone Committente: Azienda Sanitaria Friuli Occidentale Team di progettazione: Politecnica Ingegneria e Architettura (capogruppo), Pinearq, Manens, Cooprogetti, Giorgio Contratti (geologo) Inizio e fine lavori: 2017 – 2024 Valore delle opere: Superficie di progetto: 25.900 mq Superficie utile lorda: 82.500 mq Volumetria: 363.890 mc Piani fuori terra: 7 Posti letto: 475 Reparti: endoscopia, vascolare, diagnostica per immagini, pronto soccorso, terapia intensiva, medicina d’urgenza, blocco operatorio, day hospital chirurgico e medico, blocco parto, pediatria e day hospital pediatrico, degenze Impresa costruttrice: CMB di Carpi (mandataria), Impresa Polese Direttore lavori: Paolo Muratori (Politecnica) Direttore artistico: Albert De Pineda (Pinearq) Fornitori: Gruppo Iva (cappotto), Flexbrick, Novowood by Iperwood (rivestimenti facciata esterna), Ialc Serramenti e Schuco (serramenti esterni), Ponzi (porte interne scorrevoli e Rx), Ialc Serramenti, Novoferm Schievano (porte interne), Novoferm Schievano (portetagliafuoco), Kone (ascensore), Casalgrande, Mirage, Laminam, Ceramica Vogue (pavimenti e rivestimenti in pvc) Fotografo: Gabriele Melloni, Studio Cento29 Modena Tema Tecnico Architettura sostenibile Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto