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Cambia radicalmente l’immagine dell’antica sede della multiutility piemontese grazie a un intervento che punta a efficienza energetica, nuovi materiali e a un attento studio illuminotecnico. Materiali e finiture degli esterni rappresentano i fattori chiave della nuova architettura. Il progetto è di Ai Engineering di Torino A cura di: Pietro Mezzi credits, Asm Indice degli argomenti: Costruzione semplice e funzionale La nuova identità L’architettura dell’edificio Il pacchetto di facciata I materiali di finitura Il progetto dell’illuminazione esterna Un abito tutto nuovo quello realizzato per la sede dell’Asm di Vercelli, la multiutiliy dei servizi pubblici del Piemonte nord orientale. Un restyling estetico, funzionale, energetico progettato da AI Engineering di Torino su incarico di Iren Smart Solutions, società del Gruppo Iren, una delle più importanti multiutility nazionali presente in particolare nel Nord Italia. Costruzione semplice e funzionale Il complesso, collocato a est del centro abitato, è un insieme di edifici bassi organizzato attorno a due corti che ospitano uffici e sportelli aperti al pubblico, magazzini, depositi e autorimesse. credits, Asm Cuore del complesso, e suo elemento maggiormente identitario e di riconoscibilità, è la parte storica: la Palazzina Centrale, che per anni ospitò gli uffici dell’allora Azienda autonoma servizi municipalizzati di Vercelli. Posizionata all’angolo tra i corsi Palestro e Matteotti, è il risultato di svariati interventi di adeguamento, interni ed esterni, avvenuti a partire dalla sua inaugurazione, nel 1916. Una foto d’epoca della palazzina di via Matteotti (credits, Asm) La palazzina, un’architettura poco connotata stilisticamente, si sviluppa su due piani fuori terra. L’intervento più significativo, avvenuto nel 1966, è opera dell’ingegnere Oreste Borasio, che mette mano all’edificio, trasformandolo completamente. La nuova identità La richiesta dell’attuale committenza, interessata al miglioramento del comfort interno e al contenimento dei consumi ma anche allo svecchiamento dell’immagine pubblica, ha puntato sia all’efficientamento energetico che alla definizione di una nuova unitarietà per l’affaccio su strada, di un complesso che si è formato per successive addizioni. La palazzina prima del restyling (credits, Asm) Il progetto di AI Engineering ha risposto alle esigenze della proprietà intervenendo sia all’interno che all’esterno, con un restyling globale dell’affaccio su strada, capace di dare riconoscibilità alla sede della multiutility, di giorno e di notte. Al piano terreno i progettisti hanno previsto la riorganizzazione delle aree aperte al pubblico, con l’aggiunta di una grande sala d’attesa e spazi destinati agli archivi, mentre al primo piano, oltre a una sala destinata alle riunioni del consiglio di amministrazione, l’ufficio tecnico si arricchisce di un grande spazio dedicato ai progettisti. L’architettura dell’edificio Ma l’intervento decisivo ha riguardato soprattutto l’esterno, cambiandone caratteri, materiali e colori. La scansione delle aperture è regolare, basata sulla ripetizione del medesimo modulo che, incorniciato da elementi verticali lapidei di beola verde, si aprono su un rivestimento esterno continuo di lucide piastrelle esagonali di ceramica marrone scuro. Una studiata zoccolatura lapidea accompagna e scandisce ulteriormente la facciata a livello del marciapiede. credits, Asm La necessità di migliorare le prestazioni energetiche, invernali ed estive, ha portato alla progettazione e al dimensionamento di un sistema di isolamento a cappotto celato sotto una nuova facciata ventilata giustapposta all’esistente. La scelta finale, alternativa ad altre strategie, è stata determinata dalle migliori garanzie di diminuzione del valore di trasmittanza centrale della parete, parametro essenziale per raggiungere l’obiettivo primario dell’intervento, e mitigazione dei ponti termici. Il pacchetto di facciata La stratigrafia finale della nuova parete prevede un pacchetto che, giustapposto a una facciata esistente rivestita ma preservata, prevede tre strati distinti. Particolari costruttivi con due tipologie di pacchetto di facciata (credits, Asm) Il primo è un isolante termico, continuo e aderente all’esistente, costituito da pannelli in schiuma polyiso rigida espansa, senza l’impiego di Cfc o Hcfc, rivestita da un velo vetro addizionato con grafite espandibile e da un velo di vetro minerale saturato, che, posati negli spessori di 4 e 10 cm, risvoltano nei vani delle finestre e degli ingressi e si appoggiano ai serramenti ricoprendo gli imbotti. L’illuminazione della facciata ha una grande importanza nella nuova identità dell’edificio (credits, Asm) Secondo e terzo strato sono un’intercapedine di aria ventilata chiusa da una nuova facciata, sorretta da una sottostruttura ancorata all’esistente. I materiali di finitura La scelta del materiale e della finitura esterni è stata un importante elemento chiave nella definizione dell’architettura rinnovata. Imprescindibile è anche stato il raggiungimento di obiettivi prestazionali, tecnologici e ambientali, tra cui l’ecologicità dei materiali. La scelta è caduta su un’unica tipologia di lastre in grande formato, a base cementizia, con fibra di cellulosa e materiali minerali colorate in massa. L’utilizzo della stessa tipologia di elemento, ripetuta e affiancata in pannelli di due misure differenti, non ha significato la rinuncia tout court alla varietà grazie alla cura estrema del dettaglio. Mentre i pannelli disegnano in facciata una griglia regolare e modulare, i fronti, tutti piani, sono ulteriormente animati dall’inserimento ritmico di parti in sfondato evidenziate anche da una diversa matericità. Qui la finitura superficiale dei pannelli da liscia diventa rigata. I fronti piani sono animati dall’inserimento ritmico di parti in sfondato evidenziate anche da una diversa matericità, con una finitura superficiale dei pannelli che da liscia diventa rigata (credits, Asm) La posa del sistema isolante ha permesso di abbattere le dispersioni della parete di oltre un quarto, riducendo la trasmittanza da 1,10 W/mqK a 0,25 W/mqK. Anche i risparmi attesi sono consistenti: le dispersioni termiche si abbassano di circa il 70%, che a loro volta consentono di diminuire la richiesta energetica del 26%, pari a oltre 57.400 kWh all’anno. Il migliore isolamento influisce positivamente anche sulla carbon footprint di tutto il complesso edilizio, perché consente di abbattere le emissioni di CO2 in atmosfera di quasi cinque tonnellate ogni anno. Il progetto dell’illuminazione esterna Cardine del restyling è lo studio dell’illuminazione attraverso il quale la luce, di notte, diventa il principale carattere di identità del concept architettonico. Il progetto coniuga un’efficace e indispensabile resa estetica con le esigenze di contenimento dei consumi energetici, scegliendo di utilizzare i Led posati all’interno di un sistema di illuminazione a wall washer che distribuisce 110 metri lineari di stripLed. Vista esterna notturna della nuova sede (credits, Asm) Strisce di luci Led sono così integrate in corrispondenza di tutti gli sfondati e delle porzioni di facciata in bassorilievo, sottolineati dalla posa di lastre rigate, inserite in corrispondenza di punti di connessione degli elementi e ben nascoste. Le caratteristiche geometriche della nuova facciata hanno suggerito l’utilizzo di due distinte tipologie di corpi illuminanti, che sottolineano in modo diverso le differenti parti dei fronti soprattutto attraverso le loro potenze luminose. Strisce di luci Led sono integrate negli sfondati e nelle porzioni di facciata in bassorilievo (credits, Asm) La temperatura di colore della luce corrisponde per entrambi a 3.000 gradi Kelvin, che genera sfumature calde tendenti a tonalità gialle. In tutti i sotto finestra e nei fori finestra sono stati scelti elementi con flusso luminoso di 1.321 lumen, mentre negli sfondati a tutt’altezza e nei punti di ingresso si raggiungono i 2.835 lumen. Schema di intervento su facciate e locali interni (credits, Asm) Ai Engineering è una società di ingegneria di Torino fondata all’inizio degli anni Settanta. Fornisce servizi specializzati nei settori dell’ingegneria, con un focus sulla sostenibilità energetica ed ambientale. Nell’organico della società sono presenti tecnici accreditati Leed Ap, Breeam Ap, Well Ap e Leed Green Associate. Ai Engineering è socio dell’US Green Building Council. Tema Tecnico Architettura sostenibile Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto