Impianto termico o di climatizzazione (invernale/estiva): tipologie, caratteristiche e componenti 26/03/2025
Si sa, la produzione di rifiuti è in crescita costante e con essa la necessità di attuare una raccolta differenziata efficace che possa condurre a una via di miglioramento, in un’epoca in cui l’ecosistema appare fortemente minacciato. La produzione incontrollata di rifiuti causa danni consistenti all’ecosistema marino e per questo è necessaria un’azione determinata e consapevole per operare in una direzione sostenibile. A cura di Fabiana Murgia Indice: I danni provocati dai rifiuti L’importanza della raccolta differenziata Raccolta differenziata di plastica, vetro, carta e umido La produzione inarrestabile di rifiuti ha causato, nel corso degli anni, danni ingenti all’ecosistema marino e alle spiagge; lo ha dimostrato l’indagine Beach Litter 2018, svolta da Legambiente, che ha monitorato 78 spiagge rinvenendo 48.388 rifiuti in un’area complessiva di 416.850 mq. Si parla di una media di 620 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia campionata, la maggior parte dei quali rappresentano resti di plastica. L’afflusso incontrollato di rifiuti in mare e sulle spiagge deriva da una pessima gestione a monte che può tradursi in un’attuazione errata della raccolta differenziata, se non addirittura in una vera e propria mancanza. Un altro grosso problema è rappresentato dalla provenienza diretta dei rifiuti dagli scarichi non depurati e dalla cattiva abitudine di utilizzare i wc come una pattumiera. Le conseguenze che queste abitudini sbagliate si portano dietro sono gravissime e possono tradursi negli impatti negativi osservati su tartarughe, mammiferi e uccelli marini, filtratori, invertebrati o pesci, ossia tutti gli esseri viventi a contatto con l’ecosistema marino. I danni provocati dai rifiuti I rifiuti che ogni anno si riversano sulle spiagge e nei mari generano danni che non possono essere considerati con superficialità; possono intrappolare, ferire o addirittura essere ingeriti dalle specie che popolano l’ecosistema marino, provocando soffocamento, malnutrizione ed esposizione alle sostanze tossiche contenute o assorbite dalla plastica. L’analisi attuata sulle specie marine ha mostrato un’avvenuta ingestione in oltre 180 specie marine e un recente studio dell’Università di Siena, condotto nel Tirreno settentrionale sulla tartaruga Caretta, ha registrato la presenza di rifiuti di plastica nello stomaco del 71% di individui sottoposti all’analisi del tratto gastrointestinale. L’importanza della raccolta differenziata Una delle strade da intraprendere per porre un freno all’accumulo della spazzatura sulle spiagge è quella della corretta differenziazione dei rifiuti, affinché sia possibile operare uno smaltimento efficiente. Oltre ai rifiuti cumulabili è necessario ricordare che esistono oggetti solidi e non, che rientrano nella categoria dei rifiuti speciali e prevedono quindi un trattamento particolare, come le batterie scariche che sono inquinanti e altamente pericolose in quanto dotate di sostanze tossiche come nichel, cadmio e piombo che possono contaminare il terreno e le falde acquifere, rientrando nelle abitazioni dal rubinetto e provocando malattie. È necessario, quindi, smaltirle solo negli appositi punti di raccolta. Così come accade per l’olio che, se buttato nel lavandino, genera danni enormi compromettendo la potabilità di circa un milione di litri d’acqua. La raccolta della plastica Nonostante la plastica rappresenti, ad oggi, la minaccia più pericolosa tra i rifiuti presenti per l’ecosistema è utile sapere che tra tutti i materiali è quello che si presta maggiormente a un riciclo completo; ecco perché è fondamentale differenziare questa materia in modo adeguato, evitandone la dispersione in ambiente, dove rimarrebbe intatta per centinaia di anni. È necessario, quindi, raccogliere assieme bottiglie, buste della pasta, flaconi dei prodotti utilizzati per le pulizie, vaschette del gelato, cassette e retine di frutta e verdura, vasetti dello yogurt e incarti trasparenti di brioches e caramelle, preoccupandosi dell’eventuale pulitura dei contenitori con residui organici e della rimozione di etichette di carta. Gettare rifiuti plastici sporchi può portare l’imballaggio ad essere scartato dai sistemi di smistamento automatico che rilevano un peso più alto del dovuto, inoltre è fondamentale non accartocciare le bottiglie che potrebbero non essere riconosciute dal sistema, eventualmente è possibile appiattirle. La raccolta del vetro Per quanto riguarda la raccolta del vetro vengono considerati idonei bottiglie e barattoli, anch’essi necessariamente puliti e vuoti, mentre vengono esclusi dalla lista lampadine, neon, specchi, bicchieri e contenitori in pirex, materiali che non è possibile riciclare e sono destinati all’indifferenziata. La raccolta della carta Lo smaltimento della carta include la raccolta giornali, scatole, cartoni ben piegati, quaderni, scatole del latte, contenitori dei succhi di frutta, dei corn flakes e vaschette porta-uova in cartone. Vengono esclusi rifiuti di carta unta, carta da forno e piatti e bicchieri di carta, oltre agli scontrini che vengono prodotti con carta chimica, o termica, generando problemi nella reazione al calore. Anche Comieco, il Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli imballaggi a base cellulosica, invita ad essere responsabili e a rispettare l’ambiente in vacanza, raccomandando di fare attenzione nella raccolta dei rifiuti e di dotarsi di bidoni diversificati anche in una casa vacanza. Si pensi che se ogni italiano differenziasse dal resto dei rifiuti anche solo 3 riviste, 3 quotidiani, 2 scatole di gelati, 4 cartoni di succo di frutta e 2 fascette dello yogurt, si raccoglierebbero ben 140.000 le tonnellate di carta e cartone, l’equivalente di un’intera discarica. I rifiuti a base di cellulosa sono considerati “preziosi” in quanto possono tornare a nuova vita grazie a un riciclo totale. La raccolta dell’umido La raccolta dell’umido organico permette di restituire all’ambiente composti utili per diverse attività, quali la concimazione di orti e campi. Sono considerati rifiuti organici gli avanzi di cibo, gli alimenti ammuffiti, le bucce della frutta, i sacchetti del tè, i fondi del caffè e i fiori secchi. Importante ricordare di inserire nell’umido i tovaglioli e i fazzoletti, anche se sporchi di cibo, in quanto capaci di decomporsi e quindi adatti al riciclo; gettarli nell’indifferenziata vorrebbe dire sprecare la possibilità di riciclarli. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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