La riqualificazione energetica del costruito è la chiave per la decarbonizzazione

Per raggiungere gli obiettivi climatici e ridurre le emissioni di CO₂, l’Europa deve puntare sulla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio. Teicos, azienda specializzata nel settore, dimostra come il metodo CoRen possa migliorare l’efficienza degli edifici, abbassare i consumi e garantire un comfort abitativo superiore.

La riqualificazione energetica del costruito è la chiave per la decarbonizzazione
Il settore edilizio è responsabile di circa il 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di CO₂ in Europa. In un’epoca in cui la transizione energetica è una priorità assoluta, l’Unione Europea ha lanciato l’iniziativa “Renovation Wave” con l’obiettivo di riqualificare il 2% degli edifici ogni anno, garantendo la riduzione delle emissioni e benefici sulla sicurezza energetica e la qualità della vita dei cittadini.
In Italia, Paese con il patrimonio edilizio più vasto d’Europa (dati dello studio Symbola Cresme), ciò significa trasformare edifici energivori in strutture ad alta efficienza. Una sfida che richiede l’adozione di tecnologie e soluzioni innovative capaci garantire una reale riqualificazione energetica del patrimonio costruito.
In occasione del tavolo di lavoro Changemakers and Policy Dialogue organizzato da Building Performance Institute Europe, Cecilia Hugony, AD di Teicos – impresa edile milanese specializzata negli interventi di riqualificazione – e presidente di Renovate Italy – rete italiana che unisce aziende che promuovono progetti per la riqualificazione energetica del costruito – ha presentato CoRen, interessante e innovativa metodologia sviluppata da Teicos.

Efficienza energetica degli edifici: un’opportunità per la sostenibilità

Il parco immobiliare italiano è vasto e datato: secondo i dati ENEA ci sono 12 milioni di edifici residenziali e quasi il 50% sono stati costruiti tra gli anni ’50 e il 1991, quando non esistevano normative stringenti in materia di efficienza energetica. Questo significa che milioni di abitazioni consumano oggi tra i 150 e i 600 kWh/m² annui, mentre un edificio NZEB (Nearly Zero Energy Building) consuma circa 75 kWh/m² annui.

I benefici concreti della riqualificazione

L’efficienza energetica degli edifici non è solo una questione ambientale, ma rappresenta un beneficio concreto anche dal punto di vista economico e sociale. Grazie a interventi mirati, è possibile ridurre i consumi e abbattere il fabbisogno energetico degli edifici in modo significativo.

Quando si parla di “adaptation to climate change” si intende quell’insieme di misure che assicurano la salute delle persone di fronte ai cambiamenti climatici in atto (pensiamo ad esempio alle ondate di calore) e queste comprendono necessariamente gli interventi sugli spazi abitati. Su queste linee guida possiamo proseguire il percorso per la riqualificazione del nostro patrimonio edificato“, ha spiegato Cecilia Hugony.
Oltre al risparmio sui consumi, la riqualificazione energetica ha un impatto diretto sulla riduzione delle emissioni di CO₂. Tra il 2019 e il 2023, Teicos ha contribuito a una diminuzione di 3.396 tonnellate di CO₂ all’anno, un risultato che equivale alla piantumazione di ben 28.865 alberi.

Un altro beneficio fondamentale riguarda il miglioramento del comfort abitativo. Le analisi condotte all’interno del progetto SPICA (Sharing Power Information for Citizen Awareness), finanziato da Regione Lombardia, hanno rivelato che le abitazioni riqualificate registrano un abbassamento della temperatura interna fino a 2°C nei mesi estivi, migliorando sensibilmente la vivibilità degli spazi, persino in assenza di impianti di climatizzazione. Questo aspetto assume un valore ancora maggiore in un contesto di riscaldamento globale, con ondate di calore sempre più frequenti.
Infine, la riqualificazione energetica contribuisce ad aumentare la resilienza degli edifici nei confronti degli eventi climatici estremi. Edifici più efficienti e ben isolati garantiscono una maggiore protezione sia dal caldo intenso che dalle temperature rigide.

CoRen: il modello vincente per la riqualificazione sostenibile

Uno degli ostacoli principali alla riqualificazione energetica è la complessità decisionale, specialmente nei condomini. Il metodo CoRen, sviluppato da Teicos e presentato al Parlamento Europeo, propone una strategia innovativa: coinvolgere direttamente gli inquilini nel processo di co-progettazione.

I condomini vengono infatti informati e coinvolti fin dalle prime fasi, comprendendo il valore economico e ambientale dell’intervento. I lavori di deep renovation mirata vengono progettati per ottenere almeno tre salti di classe energetica, migliorando drasticamente le prestazioni dell’edificio.

In Lombardia, il metodo CoRen ha permesso di riqualificare 213.465 m² di edifici, portando benefici misurabili in termini di risparmio energetico e riduzione delle emissioni.

Riqualificazione energetica del condominio di via Ca’ Granda a Milano
Il condominio di via Ca’ Granda

Uno degli esempi più significativi è il condominio di via Ca’ Granda a Milano, dove quattro delle sei torri hanno già migliorato la classe energetica da F a C, con lavori che si concluderanno entro il 2025.
Un altro esempio è il progetto realizzato da Teicos a Monza, dove la riqualificazione ha portato a un risparmio energetico del 74%, dimostrando quanto sia efficace un approccio strutturato e innovativo.

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