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Indice degli argomenti Toggle I possibili scenari fino al 2029Germania, Italia e Regno Unito guidano il mercato Il Report annuale “European market outlook for residential battery storage” pubblicato da SolarPower Europe segnala che nel 2024 l’Europa ha installato 21,9 GWh di sistemi di accumulo di energia a batteria (BESS), segnando l’undicesimo anno consecutivo di crescita e portando la capacità totale europea a 61,1 GWh. Tuttavia il tasso di crescita annuale si è attestato al 15%, segnalando un rallentamento rispetto ai picchi del periodo 2021-2023, che hanno visto la capacità aggiunta raddoppiare di anno in anno. Un dato che deve far riflettere sul momento di transizione di un settore entrato in una nuova fase che richiede strategie concrete e politiche mirate. A questo proposito Walburga Hemetsberger, CEO di SolarPower Europe spiega “Invitiamo la Commissione Europea a raddoppiare gli sforzi in questa direzione e a presentare un Piano d’Azione per lo Stoccaggio Energetico nell’ambito di un più ampio Pacchetto per la Flessibilità del Sistema Energetico. Il recente blackout nella Penisola Iberica è un chiaro promemoria dell’importanza di questo tema”. Entrando nel dettaglio il segmento residenziale nel 2024 ha perso l’11% rispetto all’anno precedente a causa della fine di alcuni incentivi e della riduzione dei prezzi dell’energia elettrica. Ma questa contrazione è stata compensata dall’importante crescita del segmento utility-scale, che nel 2024 ha toccato i 9 GWh, pari al 40% delle nuove installazioni. I possibili scenari fino al 2029 Secondo lo scenario intermedio elaborato da SolarPower Europe, nel 2025 si prevede una nuova accelerazione: l’installazione di 29,7 GWh di sistemi BESS comporterebbe una crescita del 36% rispetto al 2024. Sarà il segmento utility-scale a guidare la crescita, mentre il residenziale continuerà a ridursi, coprendo il 33% del mercato e quello commerciale e industriale crescerà con maggiore cautela. Guardando al 2029, si prevede che il mercato europeo delle batterie possa aumentare di sei volte, arrivando a quasi 120 GWh di installazioni annuali e una capacità operativa cumulativa di 400 GWh. Tuttavia, anche questo risultato non basterebbe: secondo lo studio Mission Solar 2040, per supportare pienamente un sistema elettrificato e dominato dalle rinnovabili, la capacità BESS della sola UE-27 dovrebbe raggiungere 780 GWh entro il 2030. SolarPower Europe propone un piano in cinque punti per accelerare questa transizione. Serve un Energy Storage Action Plan a livello UE, la semplificazione delle connessioni di rete, l’accesso equo ai mercati elettrici, l’apertura dei mercati di bilanciamento e l’adozione di standard comuni per i sistemi di misura e comunicazione. Come ha sintetizzato Markus Elsaesser, CEO di Solar Promotion GmbH: “Il successo del fotovoltaico ha posto le basi. Ora lo storage deve assumere un ruolo centrale. Come per le celle e i moduli solari, i prezzi della tecnologia di accumulo sono crollati nell’ultimo decennio. Se dedichiamo allo storage la stessa attenzione e ambizione che abbiamo riservato al solare, l’Europa potrà costruire un sistema energetico resiliente e basato sulle rinnovabili più rapidamente di quanto si pensi”. Germania, Italia e Regno Unito guidano il mercato Germania, Italia e Regno Unito hanno continuato a dominare il mercato nel 2024, coprendo il 70% delle nuove installazioni. Tuttavia, nuovi protagonisti come Austria e Svezia hanno superato per la prima volta la soglia del GWh, segnale che il mercato si sta lentamente allargando anche ad altri Paesi. La Germania ha mantenuto il primo posto nonostante un calo nelle installazioni residenziali e una crescita lenta delle batterie di grande taglia. Anche in Italia il segmento domestico ha registrato una flessione, compensata però dalla crescita nel segmento large-scale. L’Italia si posiziona al secondo posto con 6 GWh di capacità BESS installata nel 2024, raggiungendo una capacità complessiva di 12,9 GWh. Nonostante un netto calo nelle installazioni residenziali (-19%) e in quelle commerciali e industriali (-70%), il totale delle installazioni è aumentato del 58% grazie all’impennata del segmento su larga scala. A livello residenziale, la fine del Superbonus 110% e il contestuale calo dei prezzi dell’energia hanno portato all’aggiunta di soli 2,4 GWh nel 2024, pari appena al 40% delle installazioni annuali, contro il 77% registrato nel 2023. L’Ecobonus, con detrazioni fino al 50%, insieme ad altri incentivi regionali, ha contribuito a mantenere vivo l’interesse delle famiglie per il fotovoltaico con accumulo, ma non è stato sufficiente a evitare una contrazione delle installazioni. Anche il segmento commerciale e industriale (C&I) ha subito un tracollo: da quasi 650 MWh installati nel 2023 si è passati a soli 190 MWh nel 2024, interrompendo una dinamica di raddoppio annuale che durava da quattro anni. L’impennata dei prezzi dell’energia nel triennio 2021-2023, unita al sostegno statale del programma Transizione 4.0 e a misure di stimolo post-COVID, aveva spinto molte imprese a investire in soluzioni di generazione e accumulo per ridurre la dipendenza dai mercati volatili, ottimizzare i consumi e decarbonizzare i propri processi. Anche il Piano Transizione 5.0 ha avuto un impatto marginale: la procedura di accesso era eccessivamente complessa, con scadenze troppo ravvicinate, che hanno scoraggiato gran parte delle aziende interessate. Nel nostro paese si continuano infine a registrare ritardi significativi nelle autorizzazioni, che hanno limitato la capacità effettivamente connessa alla rete nel 2024. Articolo aggiornato – Prima pubblicazione 2021 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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